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Autore: Allen Glassred    04/02/2021    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Il ballo di fine anno procede senza alcun tipo di problema: Christine ha appena terminato di danzare con un nobile, ed ha raggiunto suo marito, che a sua volta è alla ricerca di Felitsiya. Lo vede con un bambino in braccio e ne rimane a dir poco sorpresa: di solito non è così espansivo, perchè ora è diverso? Lo guarda qualche istante, mentre lui ride un pò, notando la sua espressione. " Sta tranquilla tesoro, non l'ho rapito: la domestica avrà sicuramente avvertito i suoi genitori che sta con me ". ommenta, mentre il bimbo si aggrappa a lui. Christine osserva attentamente il piccolo, per poi parlare.

" Scusami, ma non è una cosa che vedo molto spesso, voglio dire tu che ti occupi così di un bimbo che non sia la nostra Natasha ". Riflette, mentre Viktor fissa il suo omonimo a sua volta.

" Non so, ma questo bambino mi ha conquistato subito: il conte Isaev dice che non ci sono problemi se resta con Felitsiya. Poi sembra che gli piaccia la compagnia di Natasha ". Commenta, riferendosi alla domanda del piccolo di giocare con la bambina. Christine sta per rispondere, ma finalmente entrambi trovano Felitsiya, che tiene in braccio la piccola. " Eccoti, ti stavamo cercando ". Le dice solamente Viktor, mentre il bambino pare intimorirsi e si aggrappa più forte a lei.

" Ma quella signora mi sgrida? ". Chiede, ricordando la governante di palazzo Isaev, che lo rimprovera per le sue marahelle. Stavolta è Christine a prendere parola, accarezzando i capelli del bimbo.

" No, non ti sgriderà: se vuoi, potrai restare con lei e Natasha mentre i tuoi genitori sono al ballo, se qui ti annoi ". Ed intanto guarda il piccolo: quegli occhi bellissimi, il suo sguardo innocente, quei capelli corvini. Le sembra quasi di vedere una piccola copia di suo marito, e per un istante ripensa al suo primogenito. " Ma dimmi: come ti chiami? ". Gli chiede, mentre il bambino risponde alla sua domanda, dopo essere esultato per potersi allontanare da quel noioso ballo.

" Io mi chiamo Viktor, signora! Viktor Isaev ". Fa, mentre lei rimane decisamente shoccata da quel nome, come se avesse sentito qualcosa che nemmeno lei sa spiegare. Rimane imbambolata a fissarlo, mentre la tata lo porta con sè insieme alla piccola Natasha, che si è svegliata e pare reclamare attenzioni. Una lacrima involontaria le sfugge sul viso, mentre suo maritola guarda.

" Christine? Tutto bene? ". Le chiede, mentre lei lo guarda stranita.

" Hai visto come ti somiglia quel bambino? Ed hai sentito il suo nome? ". Chiede, mentre lui non capisce il senso della sua domanda. " Io... scusami, mi è tornato in mente nostro figlio, e per un istante l'ho rivisto nell'erede degli Isaev ". Ammette, asciugandosi la lacrima. " Sto bene ". Fa poi, mentre suo marito la abbraccia per rassicurarla.

" Vorrei anche io che nostro figlio fosse vivo. E' normale che tu reagisca così, credimi: anche io ho notato delle somiglianze con quel bambino, ma credevo di essere pazzo ". Confessa, mentre sua moglie annuisce e si ricompone subito.

" Esco un momento a prendere un pò d'ossigeno, torno tra poco ". Fa poi lei, sentendo il bisogno di uscire da quella stanza. Viktor annuisce e la lascia andare, per poi sospirare pesantemente: anche lui ha sofferto molto per la perdita del figlio e per il rapimento di igor, eppure si è sempre dimostrato forte per sostenere sua moglie. Ma per quanto potrà reggere, si domanda? Per quanto, se non appena vede un bimbo che gli somiglia reagisce in quella maniera? Mentre è immerso nei suoi pensieri, qualcuno gli mette una mano sulla spalla.

" Viktor, state bene? ". Chiede qualcuno, mentre lui si volta per rispondere e cerca di darsi un contegno.

" Conte Kuznetsov, alla fine siete riuscito a venire?... ". Fa per proseguire, ma l'altro scuote il capo.

" Lasciate perdere le formalità e le solite domande di rito, sapete che siamo amici e che non serve. In oltre, preferirei avere una risposta alla mia domanda ". Precisa, mentre Viktor sospira: il conte Kuznetsov è sempre stato un amico e sostenitore della sua storia con Christine, sin dal principio ha creduto in loro e nel loro amore, a differenza di altri nobili.

" Cosa volete che vi dica... mia moglie fatica a riprendersi dalla perdita dei nostri due figli, anche se sembra che stia bene: lei si mostra forte per me, ed io per lei. Ma la verità è che è troppo... troppo difficile ". Ammette, mentre l'altro annuisce.

" Sapete che avrete sempre ilsostegno mio e della mia famiglia, per qualsiasi cosa ". Precisa, mentre Viktor annuisce. Il suo amico si guarda attorno, per poi tornare a guardare lui. " Ma dov'è vostro fratello Lukas? Ha finito il ballo con mia moglie e da allora non l'ho più visto ". Fa notare, e solo ora Viktor si rende conto che Lukas non è più in sala.
" Non ne ho idea, ma suppongo che tornerà presto ". Non è troppo convinto, ma l'altro preferisce non indagare ulteriormente e si limita ad annuire.

Christine è uscita, decidendo di andare un momento in camera sua a darsi una sistemata: non può tornare in salone con quel viso così sconvolto, e nemmeno è conveniente che altri la vedano. Ripensa all'incontro con quel bambino ed alla forte sensazione che ha provato: è quasi come se lo conoscesse già, ma pensa semplicemente di essere uscita di senno a causa del troppo dolore patito: quel piccolo è il figlio degli Isaev, non il suo. Il suo Viktor è morto due anni prima, e nessuno glielo potrà mai restituire. Entra nella stanza, chiudendo la porta. Fa per girarsi, ma una volta che lo fa qualcuno la afferra da dietro, tappandole la bocca per impedirle di gridare. Agitata, lei fa per liberarsi ma il suo misterioso aggressore la tiene ferma con una forza che quasi la impressiona: no, non è una forza da umano. E' una forza oscura ed opprimente, che non le permette di liberarsi da quella presa. Inizia a sentire ansia: chi può essere stato ad entrare nella sua stanza senza permesso? " sssh... state buona, cara contessa. Non vorrete sentirvi male ". Fa ironico il suo aggressore, mentre a lei si gela il sangue nelle vene: è lui. E' colui che ha rapito il suo Igor appena nato, il Corvo! Ma cosa vuole da lei? Perchè l'ha aggredita? Che la voglia uccidere? Arrabbiata inizia a ribellarsi, sino a riuscire a liberarsi e spingerlo lontano da sè. Afferra il tagliacarte che si trova sul comodino, agitata.

" Non ti avvicinare, maledetto! ". Fa, ma lo sa bene: nessuna arma mortale lo può uccidere, solamente il potere dei Meekhiv lo può fermare. E lei non ne ha così tanto da riuscire in quell'impresa: deve avvertire suo marito, e in fretta! Il suo nemico, che rimane incappucciato per nascondere la sua identità scoppia a ridere nel vedere la scena.

" Credete veramente di potermi uccidere con un tagliacarte? Forza, perchè non provate? ". Fa ironicamente, mentre lei trema di paura: cosa le vorrà fare? Indietreggia più che può, incapace di muovere un muscolo nonostante la volontà di difendersi.

" Bastardo! Dov'è mio figlio? ". Sibila, mentre lui le si avvicina senza esitazione.

" Diciamo che ho in mente grandi cose per lui. E' vivo ". Sogghigna, mentre lei sente di stare per piangere: il suo bambino è vivo, ma nelle mani del nemico. Quanto potrà resistere un bimbo così piccolo nelle mani di quel demonio? " Comunque, non sono qui per parlare di lui, ma della sua adorata mammina ". Fa ironicamente, mentre lei riene il tagliacarte quanto più saldamente riesce.

" Non ti avvicinare! ". Grida, ma con un solo sguardo lui le fa cadere a terra la sua unica arma di difesa.
" Ops, e ora? Come intendete difendervi, Contessa? ". E ride in modo sadico, mentre lei fa per scappare, salendo sul letto per poter passare dall'altra parte. " Siete furba, eh? ". Commenta lui, per poi darle un leggero vantaggio per farle credere di essere in salvo. Ma dopo poco tempo la afferra nuovamente per i capelli, facendola cadere a terra. " Ma non abbastanza per scappare da me ". Conclude, mentre lei inizia a gridare sperando che qualcuno la senta.

" Lasciami subito! ". Urla, ma lui le da un altro schiaffo, stavolta facendole sanguinare il labbro. Lei porta una mano al punto dolorante, agitata: strano, eppure ha già provato in passato una sensazione simile: avverte un forte pericolo misto a disagio e paura. Ma dov'è che l'ha già provata, si chiede? Approfittando del fatto che è rimasta stordita dallo schiaffo lui riesce ad immobilizzarla per i polsi, fissandola: ha uno sguardo di ghiaccio, solo ora Christine se ne rende conto. Uno sguardo simile al suo, perchè? " Lasciami! Mio marito te la farà pagare per tutto! ". Protesta, facendo per scalciare.

" Sta zitta e baciami ". Ribatte semplicemente il suo nemico, per poi baciarla senza darle il tempo di reagire. Immediatamente lei si sente indebolita, come se le avessero prosciugato la forza.

" Cosa mi hai fatto? ". Chiede, cercando di ribellarsi ancora una volta, pur essendo debole ed una volta riuscita a liberarsi da quel bacio. " Lasciami in pace! ". Protesta, iniziando a scalciare. Lui fa per darle l'ennesimo schiaffo.

" Provate a pensarci, contessa: cosa potrei volere da voi? ". Ride lui, ma Christine ferma in tempo lo schiaffo, riuscendo a liberare un polso. Alterata lo graffia a sua volta, riuscendo a spingerlo lontano da sè. Si alza a fatica, barcollando. Respira affannosamente, mentre il suo avversario cade a terra, ed il suo cappuccio cade a sua volta. Ride sadicamente: la sua identità ora è palese, non ha più bisogno di fingere.

" Tu!? ". Fa shoccata la bruna, mentre il suo avversario continua a fissarla.

" Si, sorellina mia: sorpresa! ". Ride, rivelando di essere Lukas e di conoscere il loro legame di sangue. Christine fa per andare a chiamare Viktor: non ci può credere! Suo fratello è il Corvo!

" Maledetto! Facevo bene a non fidarmi! ". Fa lei, ma suo fratello si alza di scatto, impedendole di scappare ed immobilizzandola nuovamente.

" Sei stata tu a costringermi! Tu ti sei cercata questa aggressione! Se mi avessi accettato mesi fa, non lo avrei mai fatto ". La incolpa, tenendole i polsi con una mano. Lei lo guarda con ira, ma non riesce a liberarsi.

" Ti ho detto che amo solo mio marito, mettitelo in testa! Lui saprà chi sei! ". Assicura la giovane, ma lui sogghigna in modo poco rassicurante.

" Non credo proprio che saprà che sono io il Corvo ". E' sicuro di sè, non c'è dubbio. Detto questo usa una parte del suo potere per cancellare dalla memoria della sorella quel ricordo, modificandolo: Christine ricorda di aver smascherato qualcuno, ma non il Corvo bensì il suo aggressore, senza aver capito che era il nemico giurato dei Meekhiv. In oltre, essere esposta al potere oscuro del fratello la porta ad indebolirsi sempre più, sino a faticare a restare cosciente. Lui la guarda, per poi prenderle il viso tra le mani. " No, non devi svenire: resta sveglia, e goditi il momento ". Commenta ironico, baciandola per la terza volta ma senza sottrarle il potere. La mente di lei pensa di voler reagire, ma il corpo non risponde e questo le fa ancora più rabbia: lui lo sa. Sa di essere suofratello, l'ha aggredita ed ora non pare volersi limitare a qualche bacio. Questi sono i suoi ricordi, nei quali non c'è traccia del ffatto di aver smascherato il Corvo.

" Non toccarmi... ". Sibila lei, cercando di prendere fiato dopo quel bacio, quasi violento. In tutta risposta tuttavia, lui fa un ghigno poco rassicurante.

" Diciamo che ho altri progetti per voi, mia cara contessa ". Riesce a spaventarla di più, e per reazionelei si paralizza di paura: stavolta nessuno la potrà aiutare.

Nello stesso istante, anche Viktor ha un presentimento terribile: sta parlando con il conte Kuznetsov e con Dimitri, ma improvvisamente gli cade il bicchiere, e soloil rumore di vetri infranti lo riscuote dai suoi pensieri. " Viktor? Tutto bene? ": Chiede Dimitri, mentre il suo signore lo guarda come stesse vedendo un alieno, per poi guardare l'amico Epifan.

" Viktor, ci state spaventando ". Commenta il conte Kuznetsov, cercando di riscuoterlo. Solo le sue parole riescono a fargli proferire parola.

" Mia moglie... devo andare a cercare mia moglie ". Commenta, mentre Epifan lo guarda stranito.

" Aspettate! Ma che succede? Avete forse avvertito il potere del Corvo? ". Chiede: infatti, Epifan Kuznetsov è il solo tra i nobili a conoscere il segreto dei Meekhiv, e mai li ha traditi. Viktor non dice nulla ma esce dalla stanza, mentre Epifan guarda Dimitri, ed entrambi si intendono: senza dire nulla seguono il giovane conte, che finalmente prende parola.

" Ho un presentimento... devo assolutamente trovare Christine ". Ammette, mentre l'amico annuisce.

" Io e Dimitri ti accompagneremo, non si sa mai cosa potrebbe essere stato a provocare tale sensazione ". Fa, riflettendo: se Viktor sente questo presagio negativo, ha sicuramente le sue ragioni ed è probabile che davvero sia successo qualcosa. Il primo posto in cui cercano la contessa è la sua stanza, ed è li che la trovano: è svenuta, e non pare stare bene. Senza pensarci troppo su, Viktor corre a soccorrerla, notando anche dei graffi sul corpo di sua moglie. Non ci vede più dalla rabbia: chi ha osato picchiare la sua amata? in seguito nota lo stato dei suoi vestiti, ed intuisce che non si è trattato di un pestaggio, ma di ben altro. Anche Dimitri ed Epifan si avvicinano, cercando di capire cosa sia accaduto. Epifan scuote il capo, notando l'espressione furiosa di Viktor, che ha capito ogni cosa. Sua moglie ha subito una violenza, ma da chi dei presenti alla festa? La prende in braccio e la posa sul letto, fuori di sè. Le prende la mano e la stringe.

" Vita mia... giuro che laverò il tuo onore, chiunque sia stato ". Sussurra, mentre lei è ancora incosciente e pare anche essere sofferente. Vedendola così, il giovane conte pensa ad una sola cosa: scoverà il colpevole, e lo ucciderà con le sue stesse mani.


Salve a tutti! Ed eccomi con il nuovo e fiammeggiante capitolo, che ne dite? Christine ha subito uno stupro, e noi sappiamo bene da chi. Cosa accadrà adesso? Viktor scoprirà che proprio suo fratello adottivo ha abusato di sua moglie in un modo così brutale? Lei ricorderà che Lukas è il Corvo? Io scrivo il capitolo 34! Mi raccomando, vi aspetto! Baci
 
   
 
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