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Autore: Nivees    06/02/2021    1 recensioni
[OMORI]
[ pre-Sunny/Basil | post-true ending ]
Sunny è qui per Basil.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spettri con girasoli negli occhi

 

Sunny non sa perché è qui.
     
Ha preso un treno alle prime luci dell'alba, con l'aria che graffia le guance e gli fa colare fastidiosamente il naso, nonostante oggi sia il primo giorno d'estate. È rimasto a guardare, dal suo finestrino, i prati diventare macchie verdi, gialle e marroni – e lentamente trasformarsi in case conosciute, che continua a vedere nei suoi sogni, a volte, a infilzano un paletto di rimpianto nel suo cuore.
     
Sunny non sa perché è qui.
     
Ha preso una strada che, da bambino, percorreva ogni giorno mano a mano con Mari. La conosce a menadito, potrebbe percorrerla ad occhi chiusi, illuminata dal sole o oscurata dalla notte senza alcuna differenza. C'è sempre un gatto nelle vicinanze, proprio come allora, e Sunny ha quasi la tentazione di inginocchiarsi e chiamarlo fuori dal cespuglio dove è nascosto, ma non lo fa.
     
Sunny non sa perché è qui, ma sa che non è il gatto il motivo del suo ritorno.
     
È tornato pieno di colori, il giardino di Basil. Fiori, piante e girandole – queste ultime, sicuramente un regalo di Aubrey. Bussa alla porta di casa sua dopo solo un secondo di tentennamento, perché vorrebbe sapere cosa aspettarsi una volta aperta, vorrebbe sapere cosa dire – riuscire a dire qualcosa, qualsiasi cosa –, vorrebbe sapere se davvero la porta di Basil è la porta su cui vuole bussare quel giorno, e non quella accanto ad una casa venduta quasi un anno prima, o quella piccola e malridotta in fondo alla strada.
     
Si aspetta Polly ad aprire quella porta, ma colui che lo accoglie è Basil – Basil leggermente più alto di com'è nei suoi ricordi, pallido e dagli occhi grandi, spalancati e azzurri, così tanto azzurri, proprio come il cielo d'estate senza alcuna minaccia di temporale, che accoglie in sé soltanto... soltanto il sole.
     
«Sunny.» Basil mormora il suo nome con riverente stupore, come se davanti a lui ci fosse uno spettro, piuttosto che Sunny. «Sei... davvero qui?»
     
Con quelle parole sussurrate quasi in modo spaventato, quel sei davvero qui, al posto di cosa ci fai qui, fa capire, finalmente, a Sunny il perché.
     
Sunny ha incubi, da quando Omori non esiste più. Quando chiude gli occhi avvolto nel calore del suo nuovo, sconosciuto letto di una camera che non ha mai conosciuto l'odore di Mari, dietro le palpebre ci sono solo immagini oscure, ragni che si arrampicano lungo il suo corpo inerme, acque sporche che nascondono alghe pronte ad avvolgersi intorno agli arti, scale infinite che gli spezzano il fiato, occhi che lo fissano dondolando appesi ad un albero. Si sveglia sudato, stanco e spossato, nonostante le ore di sonno, al suono della sua sveglia – che ringrazia, tremando, tutte le mattine.
     
Sunny ha incubi, e Basil ne è spesso protagonista – sogni strani, bagnati di sangue e bagnati di umori, si alternano momenti di terribile piacere a calmo terrore. Gli occhi di Omori lo videro morire perdendo la testa, incastrato in un ascensore, lapidato dalle stesse persone che lo amavano così tanto, dalle mani stesse di Omori. Con gli occhi di Sunny – negli incubi di Sunny – Basil non ha i capelli dello stesso colore dei suoi occhi, e vederlo morire nella sua stanza avvolto da viscosi capelli neri lo ha spaventato, molto più dell'acqua, molto più delle altezze, molto più dei ragni. Molto più del senso di colpa.
     
«Scusa, non... non mi aspettavo di rivederti.» mai più rimane non detto, ma è come se Sunny lo avesse sentito urlato diretto nelle orecchie. «Credevo fossi Aubrey... sai, viene spesso qui. Mi aiuta a fare i compiti, quando non riesco... a prestare attenzione in classe.»
     
Basil abbassa gli occhi e il suo labbro inferiore trema un po'. Sunny non vuole più vederlo spaventato da ciò che non c'è – da cio che non c'è più. Sunny non vuole più avere lui, paura, di poter ricevere, una mattina, una telefonata di Kel per dirgli che Basil–
     
«Scusa,» Basil ripete, facendosi da parte. Sunny vede l'interno di casa sua, colorata come il suo giardino – ci sono dei girasoli vicino alla veranda, ora, che non erano lì un anno fa. Sono perfetti. «Non dovremmo parlare qui fuori. Entra, e scusa il disordine: Kel continua a venire qui ogni giorno e... fa confusione, il più delle volte. Non mi dispiace, è divertente! Mi racconta di Hero, dice che sta bene. Sai...» dice, chiudendo la porta dopo aver fatto entrare Sunny, «Manchi a tutti, qui.»
     
Sunny ne dubita. Ricorda una stanza asettica di un ospedale, Basil, debole come una foglia ma altrettanto leggero d'animo, steso su un lettino scomodo. C'è Sunny che parla, come ormai non fa da tempo – che forse non ha mai fatto davvero, nemmeno quando serviva – e Aubrey che piange in modo forte e coraggioso, senza emettere suono. Anche Kel non parla, ma i suoi occhi sono già pronti a perdonare ciò che le sue orecchie hanno sentito. Hero non è riuscito a guardarlo in faccia neanche una volta.
     
Lo ha perdonato – li ha perdonati, Hero, a parole. Sunny sa, però, che forse non lo farà mai davvero.
     
Oggi, Sunny non è qui per loro, però.
     
Basil non è solo, ma Sunny vuole che sia ancora meno solo. Vuole tornare, se non a come erano un tempo, forse a qualcosa di più – vuole far parte della sua vita perché ha troppa paura di vederla scivolare via dalle dita senza nemmeno saperlo, senza nemmeno rendersene pienamente conto se non quando ormai è troppo tardi, ritrovandosi di fronte ad una bara troppo bianca e con fiori troppo poco adatti con nuove paure da affrontare.
     
Sunny sa perché è qui.
     
Quindi sorride, si sporge e gli schiocca un bacio sulla guancia. Quasi scoppia a ridere quando Basil si colora di rosso e lo guarda con occhi non più spaventati – Sunny è così tanto fiero di se stesso per esserci riuscito, alla fine. Aveva quasi fallito, un anno fa, e ci ha messo forse troppo tempo per capirlo, ma non è comunque stato troppo tardi – e lo ha salvato. Non vuole che sia invano.
     
Sunny è qui per Basil.





 


niv's blabla: non scrivo più in italiano e qualcosa che non sia the witcher da un anno, ormai. questa piccola cosuccia, però, dovevo scriverla, e dovevo farlo in italiano - non so perché, qui probabilmente nessuno lo conosce, e forse è proprio questo il motivo! voglio far conoscere a tutti questo magnifico gioco. amate tutti omori, vi prego. e, soprattutto, amate tutti basil perché è il mio flower baby bellissimo e merita tutto il bene del mondo, ecco. ovviamente, è inutile dirvi che comunque questa storia è spoiler, lmao - è dopo il true ending. non ho propriamente descritto cosa succede, ma è comunque spoiler, ecco. concludo col dire: amate tutti basil. cià cia, niv.

  
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