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Autore: coopercroft    07/02/2021    0 recensioni
Mycroft Holmes si innamora di una donna bella e determinata, ma che nasconde un piccolo segreto. Un Ice Man che si ritrova a combattere con la sua solitudine e una promessa di vita diversa. Come farà a conciliare amore e lavoro?
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mycroft decise di rendere pubblico il suo rapporto con Eleanore. Ne parlò la sera con lei, davanti una cena esclusiva dove era ormai conscio di non poter più arretrare. Erano d'accordo, lui deciso, lei consapevole. Così l'indomani Mycroft formalmente era l'uomo di Eleanore, avrebbe reclamato per lei il rispetto che le era dovuto. Cominciarono a vedersi regolarmente. Mycroft spesso la portava a pranzo nel piccolo pub di fronte alla casa del primo ministro. Sembravano due adolescenti innamorati.

Eleanore lo raggiungeva nel suo ufficio sotterraneo, che le incuteva paura, ma che la giovane donna sopportava per amore del suo Myc. Lui spesso si divertiva a vederla disorientata dopo aver percorso tutti quei corridoi oscuri. Le prometteva che avrebbe trovato una sistemazione più consona e alla luce del sole.

Spesso riuscivano a scambiarsi qualche bacio fugace. Visti gli impegni di lavoro di entrambi.

Mycroft cercava di mantenere la sua doppia personalità, integerrima e fredda al lavoro. Dolce e comprensiva con lei. Certo a volte rientrare nella parte del Ice Man che tutti conoscevano non era facile. Ma lui si destreggiava bene e imparò a farlo ancora meglio.

Mycroft controllava regolarmente i rapporti di sicurezza di Eleanore e si fidava ciecamente di Anthea che lo avvertiva immediatamente di qualsiasi pericolo. Era attento più di quanto non lo fosse stato con Sherlock. Quel fratello più piccolo, ma più emozionale che lo aveva salvato dalla solitudine. Mycroft aveva capito la mossa del fratello minore, se non fosse stato per lui ora Eleanore non sarebbe stata al suo fianco.

I fratelli Holmes avevano ripreso i rapporti con più serenità, più vicinanza. Mycroft faceva visita a Sherlock insieme a Eleanore.  Anche John era soddisfatto della loro intesa. Perfino la signora Hudson adorava Elly. E non chiamava più Mycroft “rettile.”

Tutto sembrava essersi aggiustato, ora doveva affrontare solo i suoi genitori. E questo impensieriva Mycroft, non poco.

Così alla prima occasione, che fu il compleanno della madre, Mycroft portò Eleanore dai genitori.

L'auto di servizio li condusse fino alla casa di campagna.

"Tranquillo, Myc, sei teso da stamattina. Andrà tutto bene." Eleanore cercava di rasserenare il suo uomo preso dall' ansia più grande. Presentarla a sua madre in presenza di Sherlock e di John.

"Spero che vada tutto bene, odio queste riunioni familiari. Tu non sai che stress è il natale"

Eleanore rise divertita vedendolo così preoccupato, lui che affrontava ogni genere di situazione, anche pericolosa, era totalmente disarmato. Mycroft indossava il suo cappotto scuro, con una sciarpa leggera azzurra stretta al collo. Eleanore era splendida, con un soprabito beige aderente. I capelli raccolti. Era serena, quando giunsero alla casa dei genitori di Myc, scese decisa dall'auto, prese il suo uomo spaventato sottobraccio e lo condusse fino alla porta di casa. Nelle sue mani reggeva un mazzo di candide rose bianche.

La porta si aprì subito, segno che Violet li aspettava guardando da dietro la finestra.

"Buon Dio, figliolo. Eccoti arrivato! E questa è dunque la tua graziosa compagna! "Violet sorrise a Eleanore piacevolmente sorpresa dalla bella ragazza che aveva di fronte.

"Entra mia cara, mio figlio maggiore è un orso. Ha aspettato un secolo per presentarti. "Violet prese i fiori e ringraziò e dopo aver depositato i loro cappotti li portò nella sala dove li fece accomodare. Li c'erano già Sherlock e John con in braccio la piccola Rosie. Il fratellino era già pronto a godersi lo spettacolo. Mycroft lo fulminò infastidito, pronto a subire le battute del fratello.

"Così finalmente, posso conoscerti Eleanore, visto che mio figlio nemmeno ti presenta! Vero Myc?!"

Mycroft si riscosse. Intanto era giunto anche il padre.

"Madre, padre questa è Eleanore Brett, che lavora presso la White House. A volte collaboriamo insieme. Lei è l'interprete del primo Ministro." Poi si girò verso la sua compagna "Eleanore, mio padre Singer Holmes, e mia madre Violet Holmes. Va bene così madre? È ufficiale adesso."  Myc si era un po' rilassato, adesso Elly era in famiglia.

"Mycroft, era ora di far conoscere a nostra madre, Eleanore! Non capisco perché aspettare tanto." Sherlock si burlava di lui. "Madre diglielo che ha aspettato troppo. Deve condividere la sua nuova vita con noi, giusto fratello?"  Mycroft lo avrebbe ucciso, se non fosse stato che sapeva che lo stava canzonando, ma era per lui se era ancora insieme a Eleanore.

Lei ascoltava divertita, mentre John, le sussurrò all'orecchio.

"Sono sempre così, ma si vogliono un bene dell'anima, lo sai, vero?"

"Lo so, dott. Watson, Myc darebbe la vita per suo fratello. "

"Ora basta, ragazzacci, vogliamo dare una brutta impressione alla nostra ospite? Myc falle vedere la casa. E tu Sherlock vieni in cucina con me."

"Madre! "protestò Sherlock

"Ti sta bene fratellino, vai ad aiutare mamma." Mycroft prese Elly e le fece vedere la casa, dove avevano vissuto dopo l'incendio di Musgrave. Era decisamente una casa piena di mobilio, libri e soprammobili, ma era zeppa di ricordi. Eleanore prese per il braccio Myc e lo baciò appena fu lontana da occhi indiscreti. "Ti amo" le sussurro piano.

Cenarono tutti insieme, Mycroft seduto vicino a lei, le accarezzava la mano sotto al tavolo, lei si era inserita perfettamente in quella famiglia inusuale. Di fronte avevano Sherlock e John con vicino Rosie che tentava disperatamente di andare da Mycroft. Era troppo bella la catena del suo ennesimo orologio!

Violet era a capo tavola che continuava a riempire i piatti di tutti. Che non sapevano più dove smaltire il cibo. Suo marito, cercava disperatamente di parlare, ma non ci riusciva mai. Così la serata passò velocemente. Mentre finivano il dolce sazi oltre ogni limite consentito, parlando amichevolmente di ogni fatto della famiglia Holmes. 

"Eleanore torna più spesso da noi, costringi mio figlio a farci visita ogni tanto, almeno per sapere come state."

"Lo farò Violet, lo ricatterò. "Elly guardò Myc che era stupito.

"Se lo incateni Eleanore, forse ci riesci. Chiamami se hai bisogno. "Sherlock diede un colpetto al braccio del fratello maggiore, che fissava un punto lontano nell'universo.

"Su Sherly, ora basta, lascia stare tuo fratello, e tu Myc promettimi di tornare. Lo sai che mi fa piacere."

Eleanore prese in braccio Rosie, mentre John si vestiva, e prendeva le sue cose. Rosie prese a toccarle il fermacapelli per impossessarsene. Lei lo aprì sciolse i capelli, glielo offrì stando attenta che non lo portasse alla bocca. Era seducente, Mycroft pensò alla bellezza interiore di Eleanore e alla fortuna che aveva avuto ad incontrarla.

 Aspettò di uscire che lei fosse pronta.  Si salutarono tutti con abbracci e pacche sulle spalle. E finalmente Mycroft respirò l'aria fresca della sera a pieni polmoni. Il passo era stato fatto, ora ufficialmente Eleanore Brett era la sua donna. E la sua vita.

 

 

   
 
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