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Autore: May Jeevas    08/02/2021    2 recensioni
"Non sai perché, non capisci perché ma senti quasi un legame. Qualcosa che non andava dimenticato, qualcosa che dovresti sapere. Sai benissimo che la tua insolenza può costarti caro, lo vedi negli occhi di Pierce. Le sue parole sono gentili, ma è un discorso che ha già fatto più volte. Sai che stai mettendo alla prova la sua pazienza."
Il capitolo due è un finale alternativo slash. Se la cosa vi turba o altro, skippatelo pure.
Rating Arancione per una scena nel secondo capitolo, solo per precauzione.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Steve Rogers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bucky.
Bucky.
Bucky.
Quel nome risuona nel cranio, invasivo come un martello pneumatico.
Perché è così famigliare?
Come se il cervello stesse urlando per farti ricordare qualcosa, qualcosa che vuole uscire dalla testa.
E poi c’è lui.
L’uomo sul ponte.
La Missione.
Se non fosse impossibile, potresti dire che forse il vederti ha scatenato in lui qualche emozione diversa dalla paura o dal terrore che hanno sempre mostrato le altre Missioni.
Quelle di cui ti ricordi, almeno.
Sono dei frammenti nella testa, come un vecchio filmato rovinato e messo insieme in modo caotico.
L’uomo sul ponte. Ancora. Urla quel nome, Bucky, mentre cerca di afferrare… la tua mano?
Neve. Neve e gelo, mentre vieni trascinato via, lasciando una scia di sangue scarlatto.
Dolore.
Su un tavolo, immobilizzato.
Terrore.
Tutti i sensi stanno in guardia, perché sai quello che ti stanno facendo.
Furia.
La protesi abominevole fa ribrezzo e sfoghi la rabbia sul chirurgo.
Gelo.
Gelo e solitudine mentre vedi il riflesso di una persona (chi? Dovresti sapere chi è, sai che almeno questo lo devi sapere).
Ti scrolli.
Devi calmarti; tutto questo, i pensieri, le emozioni… non sono giusti. Non è giusto che tu li sti provando.
A risvegliarti è uno schiaffo che fa girare la testa di lato. Non fa male,  riporta solamente al presente, interrompendo quel susseguirsi di immagini.
“L’uomo sul ponte… chi era?”
Sbagliato. Non dovevi farlo. Non fare domande, è una regola che hai sempre saputo esistere e che deve essere seguita a tutti i costi.
“Lo avevi già visto questa settimana in un’altra missione.” Pierce ti risponde. Non era tenuto a farlo. Magari è importante.
“Lo conoscevo…” azzardi.
Non sai perché, non capisci perché ma senti quasi un legame. Qualcosa che non andava dimenticato, qualcosa che dovresti sapere. Sai benissimo che la tua insolenza può costarti caro, lo vedi negli occhi di Pierce. Le sue parole sono gentili, ma è un discorso che ha già fatto più volte. Sai che stai mettendo alla prova la sua pazienza.
Bucky.
“Ma io lo conoscevo.” Mormori, arrabbiato e quasi disperato. Sai che non dovevi dirlo, sai che adesso te lo porteranno via, sai benissimo quale conseguenza ti aspetta…
Ma è vero. Lo conoscevi.
Per la prima volta nella tua esistenza, hai l’impressione di essere appartenuto a qualcosa, a qualcuno, che non sia l’Hydra, che non sia Pierce. Qualcosa che ti lega al mondo esterno, che non riduce tutta la realtà ad essere uno strumento da usare quando fa comodo ad altri…
La prova che forse… forse… non sei soltanto l’Arma creata da Zola, ma una… Una…
Buio.
 
 
 
 

La Missione è di fronte a te, sull’elicarro.
Dice qualcosa, parole vuote forse con lo scopo di intenerirti.
Ma il Soldato non può provare emozioni.
Nonostante questo, lo ascolti, e lo fissi. Ti ha chiamato Buck. Una sensazione strana ti punge la nuca. La ignori. I malfunzionamenti verranno corretti a Missione conclusa. Osservi l’uomo. Attaccherà per primo? Lo farai tu il passo?
Attacca lui.
Missione: uccidere, senza sopravvissuti.
Lo hai colpito più volte, ma è ancora in piedi.
C’è qualcosa di sbagliato.
Dovrebbe già essere morto.
È questo il tuo scopo: uccidere in fretta e in silenzio.
Ma lui è ancora vivo.
Al terzo sparo, sei certo di aver completato la Missione.
Di sicuro è morto.
Poi, il mondo sotto di te crolla.
Sei preso alla sprovvista e ti cade addosso una colonna di ferro.
Non riesci a spostarla.
La Missione si avvicina.
Non dovresti provare paura, un’Arma non prova paura, eppure…
La Missione è strana.
Invece di finirti solleva la colonna di ferro.
Di nuovo quella sensazione che punge.
Buck.
Bucky.
Chi diavolo è Bucky?
Brutti pensieri. Pensieri che fanno male. L’Arma è appena stata resettata, non va bene che abbia questi pensieri, e quella sensazione pungente alla nuca persiste, mettendoti a disagio.
“Tu mi conosci!”
No. No.
Missione. Missione.
“NON È VERO!”
Non va bene questa rabbia. Nessun sentimento. Completare la Missione.
Completare la Missione.
Completare la Miss…
“Bucky!”
Quel nome punge, punge e fa male.
“Mi conosci da quando sei nato.”
No, non è vero.
Dolore.
Tutto questo porterà ancora dolore.
Lo colpisci.
Devi completare la missione.
L’uomo sul ponte si rialza.
“Ti chiami James Buchanan Barnes.”
NO.
Fa male.
Fa male.
“ZITTO!”
Lo colpisci.
Completare la Missione.
Completare la Missione.
Ma perché indugi?
Si toglie la maschera. Lo fissi. E la testa sembra esplodere.
“Non combatterò con te.”
Lascia cadere lo scudo. Grosso errore. Ora è più vulnerabile e non si può difendere.
“Tu sei il mio migliore amico.”
Quelle parole sembrano entrarti dentro come coltelli.
No, non è vero. La testa ti esplode e le domande crescono, ma sai benissimo che le armi non hanno amici. È un bugiardo.
Ti scagli contro di lui, buttandolo a terra.
“Tu sei la mia Missione!” sibili, mentre lo colpisci con tutte le tue forze.
L’Arma non ha amici, solo Missioni. E lui è la tua ultima. Finiscila e al tuo ritorno non ti faranno più male.
“Tu” altro pugno.
“Sei” più forte.
“La mia” più forte ancora
“MISSIONE!”
L’ultimo colpo e poi è finito.
Perché indugi?
“Allora concludila”
Pugno alzato, pronto a colpire.
Perché indugi?
“Perché io sarò con te fino alla fine.”
Io sarò con te fino alla fine, amico mio.
No…
L’Arma non ha amici.
L’Arma non prova sentimenti.
L’Arma non…
“Bucky!”
L’uomo sul ponte.
“Credevo fossi morto”
Steve…
No, l’Arma non prova sentimenti, ma l’orrore che cresce dentro come un veleno mentre i ricordi riaffiorano a poco a poco è fin troppo reale.
Steve Rogers.
Captain America.
Il ragazzino di Brooklyn….
E tu sei…
James Buchanan Barnes.
Prima che tu possa reagire, parte dell’elicarro crolla, trascinando con sé Steve.
Non devi pensare. Di riflesso, ti lasci cadere.
Hai tanta confusione in testa, ma una cosa è chiara.
Steve non deve morire.
E spetta a te proteggerlo.
Perché? Non lo sai?
Da quanto? Nemmeno.
Sembra giusto? Assolutamente..
È una certezza.
Lo trascini fuori e lo appoggi sulla riva del Potomac.
Respira.
Ha il siero del supersoldato, sai che se la caverà.
Il desiderio di restargli accanto è forte. Una sensazione che nemmeno ricordavi di aver mai provato. Quasi come sentirsi… a casa.
Ma non puoi.
Sei pericoloso. Sei un assassino.
I ricordi non sono stabili, sai a malapena il tuo nome e di conoscere Steve.
No, non puoi metterlo in pericolo.
Fino a quando non sarò pronto. Non sai nemmeno se lo prometti a te stesso o a lui. Ti allontani lentamente, perché, Dio, non vuoi lasciarlo.
Non è un addio.
Di addii ve ne siete già detti fin troppi.
Almeno, credi.
Senti dentro emozioni e sentimenti contrastanti, e questa volta li accogli perché sai che sono la prova che sei un essere umano.
Una forza ti attrae verso l’uomo svenuto ai tuoi piedi. Ogni fibra del tuo essere si sta opponendo a lasciarlo. Una sensazione di déjà-vu ti circonda, mentre ricordi di abbracci caldi e teneri riaffiorano, la certezza che c’è un legame che non verrà spezzato.
Fino alla fine. Ti piace come promessa.  
Ma prima, devi far perdere le tue tracce all’Hydra.
Il Soldato d’Inverno ha fallito la sua ultima Missione.
James Buchanan Barnes non fallirà la sua prima.
 
 
 
 
 
 
Angolino di May
Ecco il frutto di un sabato pomeriggio. Dopo l’ennesima visione del secondo film di Cap.
Adoro Bucky Barnes, ed era da tempo che volevo scrivere di lui.
Fanfiction senza pretese, anzi…
Grazie, come sempre, a Melanto, che accetta sempre di betare le mie cavolate anche alle ore assurde della notte! *strizzola forte e non si stacca più*
E mi sembra giusto postarla oggi, che è uscito quel trailer. Muahah.
Alla prossima!
   
 
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