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Autore: Marc25    10/02/2021    0 recensioni
trama:
Un ragazzino ingenuo non si ricorda niente del suo passato, si ricorda solo di essersi risvegliato un giorno nella città di Roscow, nel continente pacifico del mondo di Albadros, una strega gli ha detto che troverà risposte nella città di Alcius, pericolosissima città dove sono tenuti i peggiori criminali. A Roscow incontra un ragazzo, Ichigo, che deve salvare sua madre, un incontro che sarà destinato a cambiare le loro vite e ad aiutarsi a vicenda per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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~~Cap 13 – Irruzione!

Alcius sembrava quasi una città fantasma, la via principale presentava edifici bassi che si stagliavano a destra e a sinistra, poggiati alle basi di questi edifici erano presenti uomini e donne che chiedevano l’elemosina, proprio come era stato raccontato, loro erano vestiti come la maggior parte di quei senzatetto. La strada era simil-sterrata, proprio come quella che si trovava tra le città, niente in confronto alle strade di Bourabia , anche Hurdan aveva delle strade molto diverse, in fondo loro non avevano visto la vita di Hurdan, visto che non c’era nessuno nelle strade ma solo perché era una trappola di Yogo e dei suoi.
Alcius invece era proprio così, nessuna organizzazione, nessun tipo di vita, anche chi non era prigioniero, poteva definirsi alla stregua di un condannato se viveva ad Alcius.

Ciò che era ben evidente però,  e che si stagliava imponente di fronte a loro, era la grande prigione di Alcius, due guardie davanti alla porta, 5 piani di prigione con una torretta, come sarebbero entrati senza farsi notare? Ad Ichigo doveva venire al più presto un piano, rimanendo per strada così avrebbero dato nell’occhio.
Ichigo bisbigliò: Kaito, fai come me.
Ichigo si posiziono come i senzatetto che chiedevano l’elemosina, così Kaito lo imitò, ora che non erano più in mezzo alla strada Ichigo pensò ad un piano.
Kaito non parlava, era teso, non aveva la minima idea di cosa potesse centrare Alcius con il suo passato ma cercava di concentrarsi nel seguire il piano di Ichigo per aiutarlo e salvare la madre dell’amico.
Ichigo dopo circa mezz’ora : Ok, ce l’ho.
Disse qualcosa a Kaito e si mosse da solo verso le guardie che erano alla porta della prigione. Indubbiamente dalla torretta si vedeva bene tutta la città o comunque ciò che andava dall’entrata della città fino alla porta della prigione, in realtà Ichigo era quasi sicuro che dalla torretta il guardiano non potesse vedere ciò che era in prossimità della porta, l’angolazione non lo permetteva.
Ichigo si avvicinò alle guardie, una di loro si mosse verso di lui, era abbastanza sicuro che l’uomo della torretta non lo potesse vedere. Ichigo si prostro ai piedi della guardia
Guardia 1: Che fai barbone?
Ichigo: La prego, ho fame, qualche san, la prego!
La guardia rise e iniziò a prenderlo a calci, l’altra guardia rideva, Ichigo noto le chiavi alla cinta della guardia che lo stava prendendo a calci, improvvisamente un fulmine passò e colpì alla nuca le due guardie tramortendole, in realtà era Kaito. Il piano di Ichigo era  distrarre le guardie, in modo che Kaito senza farsi vedere le tramortisse, a quanto pare Kaito non aveva fatto mosse evidenti e la guardia nella torretta non lo aveva visto, Ichigo prese le chiavi, tremava, c’erano più chiavi, a cosa servivano? Doveva scoprirlo, una sicuramente per aprire la porta principale, dopo un po’ la trovò ed entrò insieme a Kaito. Lasciò socchiusa la porta.

Fortunatamente non c’erano guardie nell’immediata entrata, ma la fortuna più grande fu una piantina appesa al muro, vedendola non ne capiva il motivo, la struttura della prigione era molto semplice, il piano terra era costituito da stanze di vario tipo, Ichigo sbirciò una delle stanze e vide una sedia gigantesca e molto solida che accoglieva a stento un uomo che somigliava più ad una bestia che ad un uomo, muscolosissimo e che forse in piedi sarebbe stato di circa 2 metri e mezzo, qualcosa di mai visto, fortunatamente sembrava appisolato, sbirciando le altre stanze, qualcosa che assomigliava ad una cucina, e poi delle camere con più letti e alcune persone che stavano dormendo, probabilmente erano guardie che controllavano i prigionieri la notte, dovevano quindi sbrigarsi a liberare sua madre prima del tramonto, altrimenti li avrebbero senz’altro visti.
Le voci dicevano che nelle prigioni di Alcius, i criminali peggiori erano internati nel quinto piano, quindi temeva proprio che sua madre fosse là.
La struttura della prigione lo agevolava, c’era una scalinata, non era necessario passare da un piano all’altro ma tramite quella scala si poteva raggiungere il quinto piano direttamente, tuttavia tra il piano terra e il primo piano c’era una porta chiusa a chiave, lui in mano aveva delle chiavi, ne provò alcune ed ecco che trovo quella giusta, quindi capì il perché la guardia della porta aveva sei chiavi, una per la porta principale e le altre per quelle che immaginava dividessero le porte tra un piano e l’altro.
Ichigo era seguito come un ombra da un silenzioso Kaito, era strano trovarlo silenzioso ma era essenziale in quel contesto, Kaito lo sapeva e poi Ichigo glie lo aveva ribadito per tante volte, Kaito aveva seguito tutto alla lettera.
Presto arrivarono al quinto piano senza fare rumore e senza troppi problemi ed ora? Come avrebbero trovato la cella giusta?
Prima di entrare nel corridoio dove erano presenti le guardie osservarono nascondendosi la situazione e le sentivano parlare, dopo 20 minuti di discorsi che non portavano a niente, una guardia fece una domanda cruciale.
Guardia: Chi gestisce la cella della signora?
Guardia verso il centro del corridoio: Io, hanno messo questa pericolosa criminale proprio qui, anche se devo dire ha uno sguardo così innocente, ahahaha
Le guardie risero, un’altra delle guardie disse: tra 10 giorni deve essere giustiziata, speriamo che in questi giorni ci permettano di darle un po’ di piacere. Le guardie continuarono a ridere.
Ichigo mise con rabbia la mano sulla spada, pronto ad andare all’arrembaggio, ma Kaito lo fermò con la mano sulla sua. Ichigo si calmò, prese un profondo respiro e ragionò: la cella centrale era la dodicesima di ventiquattro, riuscì a contarle, ma come avrebbe fatto a distrarre le guardie.
Ad un certo punto una guardia smise di parlare e disse: Ho sentito un rumore.
Altra guardia: Che rumore hai sentito?
Guardia: Come se ci fosse qualcun altro oltre a noi.
Le altre guardie risero: Ma sta zitto! Nessuno arriva a questo piano, se non con le catene alle mani
Guardia: Io controllo..
Ichigo e Kaito erano fregati, la guardia stava andando verso di loro, poi per fortuna uscì un topo, che squittendo distrasse tutte le guardie che lo inseguivano e per un attimo si allontanarono dalla propria postazione, Ichigo corse lentamente verso la dodicesima cella e dopo un tempo che gli era sembrato una vita rivide sua madre che sgranò gli occhi quando lo vide, poi una guardia si girò: INTRUSO!!!
Ichigo: Kaito corri verso di me
Kaito corse verso la cella dove era presente Ichigo come un fulmine, aprì la cella della madre di Ichigo con le mani, le guardie si distrassero, così Ichigo potè con il manico della spada tramortirne due, poi combatté con le altre o meglio schivava i colpi
Kaito: Signora, rimanga dietro di me
Detto questo Kaito li tramortì velocemente tutti
Madre di Ichigo: Wow! Ma chi è lui?
Kaito: Sono Kaito, piacere
Madre di Ichigo: Oh, io sono Mizuki, piacere
Ichigo: Ehi, su, non abbiamo tempo, dal piano inferiore avranno sicuramente sentito del baccano, dobbiamo fuggire al più presto

Ichigo aveva ragione, appena usciti dalla porta del piano, scendendo le scale, alcune guardie del quarto piano li videro e li inseguirono ma Ichigo andando dietro Kaito e sua madre chiuse la porta del quarto piano dietro di sé con la chiave, adesso avrebbero dovuto trovare la chiave che apriva la porta. Fortunatamente dal terzo piano ancora non c’era fermento, ma presto le guardie dei piano avrebbero avvertito quelle dei piani inferiori, così scendendo le scale senza farsi sentire, Ichigo chiuse tutte le porte finché non arrivo alla porta tra il piano terra e il primo piano, avrebbe rallentato le guardie e avrebbero avuto il tempo di fuggire, Ichigo fece un sospiro di sollievo ma scendendo le scale Kaito si fermò con Mizuki dietro di lui, Ichigo alzò lo sguardo e vide ciò che non avrebbe voluto vedere
Uomo gigantesco: Oh, cosa abbiamo qui!
L’uomo alto due metri e mezzo muoveva il pugno chiuso verso la mano aperta sorridendo.
Erano davvero nei guai. 

   
 
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