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Autore: Little_sammy    11/02/2021    1 recensioni
Questa One shot è ambientata nella 4×15 e fa riferimenti all'episodio
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Izuku, Uraraka, Kirishima e Tsuyu sono appena tornati al dormitorio della 1A dopo la lotta contro Overhaul e gli avvenimenti che gli sono succeduti; lì vengono accolti da tutti i compagni preoccupati dalle notizie sentite al telegiornale. I quattro ragazzi sono rimasti molto scossi dagli avvenimenti e in particolare Kirishima, una volta tornato, lascerà sfogare tutte le emozioni e lo stress accumulati.
-Dal testo:
un singhiozzo, leggero ma appena più forte degli altri, scosse il corpo del ragazzo dai capelli a punta e Bakugou si rese conto di essere rimasto impalato con gli occhi fissi nel vuoto fino a quel momento, mentre Kirishima stringeva tra le dita indurite la sua maglietta sulla schiena.
[Kiribaku]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I ragazzi sono tornati!- urlò Mineta appena vide i quattro amici rientrare, correndogli incontro assieme a tutto il resto della classe. 
Senza nemmeno capire cosa stesse succedendo Izuku, Uraraka, Kirishima e Tsuyu si ritrovarono sommersi di abbracci e pacche sulle spalle, mentre Sato cercava di riempirli di torta al cioccolato. 
-Ero terribilmente preoccupato... maledetti voi!!- stava urlando Iida scuotendo brutalmente le spalle di Midorya, ma dando voce ai pensieri di tutti i compagni. 
La confusione iniziale si stava quietando e Mina stava chiedendo dolcemente all'amico se stesse bene, quando Kaminari aveva notato un muso lungo in piedi accanto a loro -Ehi Kacchan- lo prese sottobraccio con un sorriso a 32 denti -sei qui perché eri preoccupato anche tu no?- Bakugou si scrollò di dosso il braccio molesto dell'altro, sbuffando, ma Denki continuò a sorridere -Sii più sincero- aggiunse spingendolo dritto contro Kirishima -Non dirmi che eri preoccupato per me- rise Eijiro prendendolo al volo e coinvolgendolo in un abbraccio, prima che le sue stesse parole, mischiate al profumo del suo amico, alla sensazione di caldo e pace che aleggiava in quella che ormai chiamava casa, lo fecero sprofondare in un vortice di emozioni e tutta la paura, la tristezza, la rabbia, la pressione provate lo investirono in pieno e con tanta violenza da fargli girare la testa. 
-Dev'essersi preoccupato davvero se si spinge addirittura ad abbracciare qualcuno- scherzò Sero, suscitando le risate dei compagni e un'improvviso sguardo assassino da parte di Bakugou -vuoi forse esplodere stupida comparsa??- gli urlò subito contro, spingendo via l'altro ragazzo dal suo corpo. 
-Aspetta- gli sussurrò il rosso, stringendolo più forte -ti prego- 
Solo in quel momento Katsuki si rese conto che Kirishima aveva nascosto il viso poggiando la fronte sulla sua spalla, e avvertì la maglietta nera che indossava bagnarsi all'altezza della testa del suo compagno di classe. 
-Direi che è meglio se andiamo a dormire, vero ragazzi?- propose Momo intuendo subito la situazione e convincendo tutti i presenti quantomeno a spostarsi in un'altra stanza. 
 
-Non ho mai visto Kirishima in quelle condizioni- disse Kaminari rivolto più a sé stesso che a qualcuno in particolare, seguito subito da Sero -Già, di solito è quello solare, sempre sorridente- 
-Ne abbiamo passate tante- rispose loro Midorya con lo sguardo basso e rabbuiato in viso, mentre Iida gli poggiava una mano sulla spalla cercando di trasmettergli un po' di conforto -Ti accompagno in camera- 
"Ne avete passate tante, sì, ma se anche uno come Eijiro piange, devono essere state anche molto brutte" si ritrovò a pensare Mina lanciando un ultimo sguardo all'amico, ancora tra le braccia di Bakugou, prima di girare l'angolo con i suoi compagni. 
 
Katsuki era rimasto sorpreso. Non tanto dalle parole dell'altro, quanto più dalla sua voce, rotta, spezzata, flebile... Doveva rispecchiare perfettamente il suo stato d'animo e solo al pensiero il cuore del biondo si crepò un po': Kirishima non meritava tutto quel dolore anzi, non ne meritava affatto, e alla compassione si aggiunse la rabbia, la voglia di distruggere, di far esplodere la causa di quelle lacrime; finché un singhiozzo, leggero ma appena più forte degli altri, scosse il corpo del ragazzo dai capelli a punta e Bakugou si rese conto di essere rimasto impalato con gli occhi fissi nel vuoto fino a quel momento, mentre Kirishima stringeva tra le dita indurite la sua maglietta sulla schiena. Arrivò così anche il senso di colpa, di inutilità, che finalmente lo fece attivare e reagire, portando le sue mani a muoversi e raggiungere una la colonna vertebrale all'altezza delle scapole, l'altra la testa del rosso, poggiata sul suo petto, le dita che si intrecciarono ai capelli morbidi su cui il gel era ormai impercettibile. 
Non era la prima volta che abbracciava capelli di merda, ma solitamente erano in una delle loro camere... fuori da quelle i loro abbracci si limitavano ad un braccio di Kirishima sulle sue spalle e qualche insulto o minaccia da parte sua. 
A Katsuki non piacevano gli abbracci, non gli erano mai piaciuti; ma Eijiro, come sempre, costituiva un'eccezione. Il contatto con lui lo rassicurava, lo scaldava, lo "ammorbidiva"; dopo la sua esperienza con l’unione dei villain, una notte il ragazzo aveva sentito qualche esplosione provenire dalla stanza accanto così vi si era precipitato, trovando un Bakugou mentalmente distrutto dagli incubi, e lo aveva abbracciato, rimanendogli incollato nonostante la rigidità dell'altro. Katsuki si era addormentato tra le sue braccia quella notte, e non aveva avuto altri incubi. 
 
Quando Kirishima si fu ripreso e si staccò dal suo petto, aveva delle profonde occhiaie e gli occhi rossi dal pianto, ma niente lo fermò dal rivolgergli un sorriso, timido -Scusa, ti ho bagnato la maglietta- disse con la voce arrochita, -Me l'hai pure stropicciata se è per questo- rispose il biondo, ma la sua voce era gentile e nei suoi occhi non c'erano rabbia o fastidio, così gli rivolse un altro sorriso, questa volta più convinto e acceso, seppur stanco -Credo che andrò a dormire ora, sono distrutto- annunciò dandogli le spalle e iniziando a camminare verso le scale che portavano alle stanze -Grazie Bakugou, per essere rimasto- aggiunse poi, poco prima di svoltare. 
"Quell'idiota di uno spaventapasseri se ne sta davvero andando?? Sono rimasto a sentirlo frignare per tipo un'ora e adesso sparisce con un semplice "grazie", davvero??" 
Katsuki si mosse senza pensare, le gambe comandate da qualche forza a lui estranea lo seguirono fino alla camera, raggiungendolo appena prima che chiudesse la porta, oltrepassandola veloce e chiudendosela alle spalle, sotto lo sguardo stranito dell'altro. Non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che stava facendo che si ritrovò ad un soffio dal rosso, il suo viso tra le mani rovinate e le sue labbra strette alle sue, screpolate e salate di lacrime. Kirishima spalancò gli occhi e le sue mani corsero alle spalle di Bakugou, pur senza spingere. Fu un semplice contatto, durato pochi secondi, ma appena il biondo si staccò si riscoprono entrambi senza fiato e con i cuori che battevano all'impazzata, talmente vicini da sperare di arrivare a toccarsi. I due giovani aspiranti eroi si guardarono negli occhi, confusi.  
Bakugou non aveva idea del perché l'avesse fatto, a malapena si riconosceva, -Allora? Hai finito di piangerti addosso capelli di merda?- si ritrovò a dire, indossando la sua solita faccia da stronzo menefreghista ma, non appena vide spuntare i denti bianchissimi e appuntiti di Eijiro, sentì il macigno enorme che gli appesantita la cassa toracica sollevarsi e lasciare libero il suo cuore, che si espresse in una bellissima capriola. 
Kirishima era sconvolto da tutta quell'iniziativa del biondo, ma la sua testa si era svuotata per un momento e ora accettava solamente il pensiero di quelle labbra sulle sue, del loro sapore. Sorrise. Tutto il dolore era stato brutalmente cacciato in un angolo, ora c'era solo il biondo davanti a lui, le sue labbra, i suoi capelli, le sue mani, la sua maglietta con la macchia bagnata di lacrime, e si abbandonò alle sensazioni, avvicinando il viso a quello dell'altro ragazzo, fino a fare toccare i nasi e a strusciare il proprio contro quello sottile di Katsuki, che allungando il collo di qualche millimetro tornò sulle sue labbra, questa volta con un bacio timido ma degno di questo nome. 
Mani corsero alle spalle, sulla schiena, tra i capelli, sul petto, dita tracciarono disegni invisibili su collo e guance, stranamente calme e dolci, in netto contrasto con le personalità di entrambi i ragazzi e con le lingue, che avevano iniziato una lotta nella bocca del biondo, mentre i corpi di entrambi i ragazzi venivano percorsi dai brividi. Caddero sul letto senza nemmeno sapere come, uno sull'altro, sorridenti nel bacio, e anche quella notte si ritrovarono a concluderla addormentati l'uno tra le braccia dell'altro. 




 
_Angolino Autrice_
Ciao a tutti,
scrivo da tipo 10 anni ma questa è la primissima storia in assoluto che ho il coraggio di pubblicare; non è una delle migliori ma mi piaceva l'idea che fosse la prima a vivere quest'esperienza.
Nella speranza vi possa piacere, ringrazio chiunque abbia anche solo voglia di leggerla, e ogni commento o critica (possibilmente costruttiva) è ben accetta anzi, super apprezzata.
Kiss kiss
   
 
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