Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: __aris__    12/02/2021    2 recensioni
Raccolta di flashfic dedicate alla coppia TyrionxSansa ambientate in un futuro dove gli Estranei sono stati sconfitti ed Aegon Targaryen siede sul trono di spade. In un tempo di pace potranno il lupo e il leone riconciliarsi?
-- prima storia su GOT che scrivo. premessa: in questa storia Grande Inverno è stata completamente distrutta dalla battaglia con il Re della Notte che è stato ucciso da Jon (visto che la decisione su chi dovesse ucciderlo è stata presa un po' a caso, solo per farci dire "non l'avrei mai detto", la ignoro) che è stato poi eletto nuovo re dei sette regni.
spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sansa Stark, Tyrion Lannister
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non è una canzone a lieto fine.”
Nulla sembra esserlo.”
Avevo tredici anni quando incontrai Tysha. Io e Jamie stavamo tornando a Castel Granito, eravamo nella foresta quando abbiamo visto una ragazza inseguita da due banditi. Jamie si è occupato di loro in pochi minuti mentre io sono corso dalla ragazza, la coprii con il mio mantello e lei mi ringraziò. La portai in una taverna per rifocillarla e finimmo a fare l’amore. Ci sposò un sacerdote ubriaco il giorno dopo. Trovammo una casetta nei boschi, al riparo da mio padre, dove fummo felici. Ma non durò a lungo: in due settimane mio padre scoprì il nostro nido d’amore e fece portare Tysha a Castel Granito, non come signora del castello ma come prigioniera. Secondo lui era una prostituta e io avevo pagato troppo per la mia prima volta, così, in uno slancio educativo, mi costrinse a guardare mentre tutta la guarnigione del castello la violentava in cambio di una moneta d’argento. Dopo che tutti i soldati ebbero finito, mi mise una moneta d’oro in mano e mi disse che era il mio turno.” Non c’era bisogno di dire altro, non a chi aveva conosciuto direttamente la crudeltà di Tywin Lannister. “Alla fine Tysha raccolse tutte le monete che aveva ricevuto e se ne andò. All’inizio volevo cercarla, avrei lasciato Castel Granito e non ci avrei più fatto ritorno, ma Jamie mi disse che era davvero una prostituta e che era stato tutto organizzato per farmi perdere la verginità.”
La prima cosa di cui si accorse furono i capelli di Sansa che lo coprirono come un velo di rame scintillante; poi arrivò l’abbraccio di Sansa, qualcosa di tanto inaspettato che gli tolse il respiro. Rimasero abbracciati in silenzio per un tempo indefinito. Minuti? Ore? Non avrebbe saputo davvero dirlo!
Non si aspettava che Sansa reagisse così. Temeva che l’avrebbe fatta versare ancora quelle lacrime silenziose che erano state le compagne costanti del loro matrimonio. Temeva che avrebbe aggiunto altra sofferenza a quella che già portava sempre con sé. Temeva che si sarebbe offesa perché l’aveva sposata, pur essendo già sposato con una prostituta. Eppure avrebbe dovuto sapere che se c’era qualcuno che poteva capire il suo dolore era Sansa.
L’ultima volta che si era sentito compreso in quel modo fu dopo la Battaglia delle Acque Nere, ma forse quel giorno si era solo fatto cullare da una dolce illusione. Avrebbe voluto cullarsi in quella rassicurante sensazione di comprensione e affetto, ma era troppo sobrio per tacitare la sua coscienza.
Appena fu capace di pensare lucidamente si allontanò e Sansa gli regalò uno sguardo interrogativo. “Dovete ascoltare tutta la storia, mia signora.” Adesso chi era quello che usava nella cortesia come fosse un’armatura? “Mentre mio padre decideva se gli sarei stato più utile morto o alla barriera, Jamie mi liberò e disse che Tysha non era una prostituta, che il nostro incontro non era stato organizzato e Tysha era stata l’unica persona che mi avesse, ma nostro padre gli aveva detto di mentire.” La gola gli diventò ancora più arsa, lo stomaco iniziò a contorcersi e le parole si fermarono in bocca. Aveva visto la morte venirgli incontro, aveva rischiato di essere bruciato vivo da un drago eppure raccontare la parte della storia in cui lui smetteva di essere l’eroe a Sansa chiedeva più coraggio di quanto pensasse. Una parte di lui voleva alzarsi per cercare del vino che sicuramente era ancora nella stanza, ma non aveva la forza di muoversi. “Come ringraziamento, anche io fui sincero con lui e gli dissi che Cerceri lo aveva tradito più volte e che se mai ci fossimo rincontrati uno dei due sarebbe morto. Poi andai nella torre del Primo Cavaliere per affrontare mio padre, non per quel processo farsa e nemmeno per tutte le volte in cui mi aveva umiliato, ma per Tysha. Quando sono entrato nelle sue stanze ho trovato Shae nel letto di mio padre con indosso solo una pesante catena d’oro. Iniziò a piangere, disse che non voleva testimoniare contro di me al processo ma era stata costretta, mi chiese perfino se fossi lì per portarla via ma io la uccisi lo stesso. La strozzai con la catena d’oro.
L’occhio di Tyrion si spostò sulle mani di Sansa, strette a pugno con le nocche bianche. Avrebbe dovuto guardarla negli occhi, ma sapeva che si erano riempiti di lacrime per Shae.
Era mia amica.” La sua voce era gelida come la notte sulla Barriera.
Era una prostituta.” Ed era stato l’oro dei Lannister a farle recitare la parte dell’amica e dell’innamorata.
Sansa si alzò dal letto e portò le mani al petto, il respiro era affannato e la testa rivolta al soffitto dipinto. “Era mia amica! L’unica vera amica che avessi! Era una persona buona!” Forse era una prostituta, forse con Tyrion aveva solo finto; ma Sansa ricordava ancora quando avevano cercato cercato di nascondere a Cercei che era diventata donna ed era sicura che in quel momento non stesse fingendo.
Ho fatto molte cose di cui non vado fiero e molte ancora peggiori.” È il massimo che è disposto a concederle. Forse Shae era solo una ragazza spaventata rimasta coinvolta in una guerra tra leoni, o forse era solo una brava attrice e lui era stato l’uomo più stupido dei Sette Regni ad innamorarsi di lei.  
 
 
 
 
 
NOTE DELL’AUTRICE: chiedo scusa per il ritardo con cui aggiorno, ma questo per me era un capitolo difficile da scrivere e fino a qualche settimana fa sono stata in preda al blocco dello scrittore. Ho sempre detto che Tyrion è un personaggio terribile da scrivere, perché è psicologicamente molto complesso e sicuramente molto più intelligente di me, per cui mettere in parole la sua storia è stato un po’ complicato. Vi dico solo che quella che avete letto è la terza stesura del capitolo e lo pubblico solo perché se aspettassi e ci pensassi ancora lo riscriverei di nuovo.
Come avevo accennato qualche capitolo fa, ho deciso di attenermi più ai libri che alla serie tv, per la semplice ragione che nei libri Tyrion ha un arco narrativo anche dopo la fuga da Approdo del Re.
Detto questo, spero che nonostante il mio terribile ritardo la storia continui a piacervi e vi invito a farmi sapere cosa ne pensate tramite una recensione.
A presto (spero! Perché le confessioni di Tyrion non sono ancora finite), Aris.



   
 
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