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Autore: crazy lion    12/02/2021    1 recensioni
Taylor è a un suo concerto. Quando termina una canzone, qualcuno lancia qualcosa sul palco.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Taylor Swift
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL BAMBINO E IL PELUCHE

 
Taylor era sul palco. I fan applaudivano dopo che aveva cantato Lover e attendevano con trepidazione la canzone successiva.
"Ora vorrei cantare un brano a cui tengo moltissimo" disse la ragazza, portandosi una ciocca bionda dietro l'orecchio.
Tutti applaudirono ancora e, quando gli applausi cessarono, il pianista iniziò a suonare. I fan riconobbero subito Soon You'll Get Better.
"This won't go back to normal, if it ever was
It's been years of hoping, and I keep saying it because
'Cause I have toOoh-ah
You'll get better
Ooh-ah
Soon, you'll get better
Ooh-ah
You'll get better soon
Ooh-ah
Soon, you'll get better
Ooh-ah
Soon, you'll get better
Ooh-ah
You'll get better soon
'Cause you have to"
Taylor terminò con quelle parole. Si era emozionata mentre cantava e la voce le era venuta meno nell'ultimo ritornello.
"Come sapete, questa canzone parla di cancro, una malattia terribile che io e la mia famiglia conosciamo anche troppo bene." Quualcuno le urlò che le era vicino. Lei sorrise fra le lacrime, mentre un nodo le serrava la gola. "Vorrei…" Si schiarì la voce. "Vorrei salutare mia mamma, che è fra il pubblico."
"Ti vogliamo bene, Andrea!" gridarono alcuni fan nelle prime file.
La donna si alzò e salutò la figlia con la mano. Era in prima fila, quindi Talor la vide benissimo. Appariva pallida e stanca, uno degli effetti della malattia e della chemioterapia alla quale si stava sottoponendo. Eppure, nonostante tutto era lì con e per lei e per Taylor significava tanto.
"Grazie mamma!" esclamò. "Ora canterò qualcosa di più allegro."
"You make me so happy it turns back to sad (Yeah)
There's nothing I hate more than what I can't have
And you are so gorgeous it makes me so mad (Mmh)
You're gorgeous
You make me so happy it turns back to sad (It turns back to sad)
There's nothing I hate more than what I can't have (What I can have)
You are so gorgeous it makes me so mad (Mmh)
You're gorgeous"
Quando finì qualcosa volò sul palco, vicino ai suoi piedi. La ragazza fece un salto all'indietro, temendo che qualcuno avesse lanciato qualcosa di pericoloso. Gli uomini della security si avvicinarono, ma videro come lei che era solo un peluche di un gatto bianco. La ragazza lo raccolse. Era meraviglioso, aveva le vibrisse e la coda lunghe e il pelo corto e liscio.
"Chi me l'ha lanciato? È bellissimo!" Lo accarezzò e lo alzò per mostrarlo ai fan. Dato che nessuno rispondeva, ritentò. "Dai, chi è stato? Guardate che non vi mangio, promesso. Chiunque me l'abbia lanciato verrà qui sul palco con me" aggiunse, per motivare la persona in questione.
Una mamma seduta in prima fila sollevò fra le braccia il suo bambino.
"Sono stato io!" esclamò il piccolo e, ottenuto il permesso di Taylor, la donna lo accompagnò sul palco.
"Ciao" lo salutò la cantante, parlando sempre al microfono.
Intanto un tecnico ne aveva messo uno all'alteza del bambino-
"Ciao" disse lui e guardò la ragazza.
Sembrava stupito che la sua voce si sentisse così forte con quell'aggeggio e Taylor sorrise.
"Il peluche che mi hai regalato è molto bello. Sicuro che posso tenerlo?"
Lui fece una piccola pausa.
"L’ho vinto alle giostre, ma ne ho uno uguale a casa, questo è tuo."
"Ti ringrazio." Gli accarezzò i capelli castani. "Come ti chiami?"
"Tom."
"Ma che bel nome!" esclamò, con tutta la dolcezza possibile. "E quanti anni hai?"
"Cinque."
“Oh, allora sei grande.”
“Grandissimo.” Il bambino si alzò sulle punte, per far vedere che era più alto. I fan applaudirono. "Devo dirti una cosa, ma è un segreto."
Taylor sorrise.
"Ah sì? Allora dimmelo all'orecchio."
Si abbassò alla sua altezza e Tom prese un respiro profondo.
"Io ti amo!"
Aveva una voce così dolce. La ragazza dovette sforzarsi per non ridere e il peluche rischiò di caderle di mano. Se lo strinse al cuore.
"Io ti voglio bene" disse a Tom. "E questo peluche mi farà ricordare sempre di te."
Lui arrossì.
"Qualcuno qui mi ama, gente" annunciò Taylor al microfono.
Alcuni risero, altri applaudirono o fischiarono.
"Ma era un segreto" ribatté il bambino.
"Lo so, ma non ho resistito, scusami. Sei arrabbiato?"
"No, sono felice che sono qui con te."
Taylor non corresse quella ripetizione. Era ovvio che i bambini parlassero così, a volte.
"E Joe?" chiese un fan in prima fila. "Non è geloso?"
"Tranquilli, ci è abituato."
Lo stadio si riempì di risate generali, poi il bambino tornò al posto con l'aiuto della mamma e il concerto proseguì.
Una volta terminato, Taylor andò a firmare qualche autografo, poi si diresse in camerino. Joe la aspettava lì.
"Ero fra il pubblico" le disse. "Sei stata bravissima con quel bambino, sembravi proprio una mamma. Magari anche noi un giorno potremmo avere un figlio."
Lei lo abbracciò.
"Ne sarei felicissima!"
Le loro labbra si unirono in un bacio passionale, li separava solo il gatto che Taylor non aveva mai lasciato.
"Lo chiamerò Tom, come lui" disse quando si staccarono.
"È una cosa molto dolce."
Quella sera, a casa, postò una foto su Twitter con il pupazzo e Olivia e scrisse:
Trovate le differenze!
Ridacchiò al pensiero di ciò che aveva appena fatto e, una volta a letto, si addormentò con il gatto di peluche sul suo cuscino.
 
 
 
CREDITS:
Taylor Swift, Soon You’ll Get Better
Taylor Swift, Gorgeous
   
 
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