LA MAGLIA, LA GATTA E L’ISPIRAZIONE

Taylor sedeva alla scrivania da qualche minuto. Era davanti al PC e scriveva le parole di una canzone. Da un po' aveva cominciato a fare così per comporre, le veniva più facile. Un soffio d'aria, insolitamente fredda per l'inverno di solito mite di Los Angeles, entrò dalla finestra che la ragazza chiuse. Andò in camera a prendere un maglione che aveva lasciato sul letto, mentre tremava di freddo. Ma quando entrò ci trovò qualcuno sdraiato sopra.
"Meredith, togliti dal mio maglione!" pregò la sua gatta, una Scottish Fold bianca e grigia.
Si mise a coccolarla, pensando alla canzone che aveva abbozzato il giorno prima e che non aveva ancora completato. Ritrovare l'ispirazione non era stato facile.
"Potrei finire quella, prima di continuare questa" disse ad alta voce. "Che ne dici, Meredith?"
La gatta miagolò e fece le fusa, ma non si spostò dal luogo in cui si trovava.
"Su, alzati. Ho freddo." Avrebbe potuto prendere qualcos'altro e le dispiaceva romperle le scatole, ma quello era il maglione più caldo che aveva. "Avanti, va' a giocare."
In quel momento entrò Olivia, che saltò sul letto e prese a fare la lotta con l’altra gatta. Meredith la inseguì per la stanza e giù fino in salotto. Nonostante fosse tranquilla, ogni tanto si scatenava.
Taylor sorrise. Si infilò il maglione, sentendosi subito meglio, e tornò alla scrivania. Scrisse in un file le parole della canzone del giorno prima.
It's a day like any other, a new dawn starts,
Left my name and pretty smile in a Starbucks cup.
Wrote my number in red lipstick you like so much,
Now I'm hoping you'll get back to me, out of touch.
Rileggendole, le venne in mente come continuarla. Fu come una folgorazione.
Sun is up and shining through crystal glass,
No one ever taught me falling would be like that.

And I wait by the door, like a child waiting for her father,
Where's the man I've been thinking of, makes my heart beat faster?
I don't know, and yet I hope for that door to open soon,
So my day, won't end, in gloom.

Few weeks pass, I just wait, I'm a patient lover,
All I do is sit and stay, in a poor lit corner.
Tears wet my face, and patrons stare, they don't know what's wrong with me,
But if they knew, they'd think, I'm weird.

Now it's been months and you forgot, or rather chose somebody new,
Saw the both of you walk round the happy, sunlit neighborhood.
And one drink's what gets me through, while it stains my lips and heart too.
Guess all I had, was bad luck, with you.
Guardando il risultato finale, si disse che era perfetta così. Sorrise a se stessa e si preparò una tazza di cioccolata calda. Avrebbe inserito quel brano nel suo prossimo album.

NOTA:
la canzone è ovviamente inventata. Grazie a Emmastory per aver scritto le parole.