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Autore: Exeregen    18/02/2021    1 recensioni
Storia originale che vede come protagonisti 2B e 9S , ma come umani.
La loro vita da ragazzi , non più circoscritta ad una guerra in futuro distante contro le biomacchine...
...la vita che hanno sempre sognato , oppure no?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 2B, 9S, Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Tutto ciò che ha vita, ha anche una fine. 

Siamo perpetuamente intrappolati... 

... in una spirale infinita di vita e morte. 

E' una maledizione? 

O una specie di punizione? 

Spesso penso alla divinità che ci ha benedetti con questo enigma... 

... e mi chiedo se "avremo" mai la possibilità di ucciderla. 


 

Così recita Tobi, mentre i suoi compagni e il professore la fissano.

La ragazza si rimette seduta, un po' imbarazzata, e chiude il libro poco prima del suono della campanella.

Il professore si pulisce gli occhiali, mentre i ragazzi escono in massa con la ferocia e la felicità data dall'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive.

Tobi è sempre l'ultima a uscire, non intenzionata a farsi sballottare a destra e manca dai suoi compagni anche nei giorni normali di scuola.

Sono tori scatenati sempre e comunque, ma l'ultimo giorno di scuola li fa scatenare più del normale.

"Ahia!"

E qualcuno della classe accanto è rimasto investito da quei tori.

Tobi saluta il professore con il cenno della testa ed esce fuori dalla classe, trovando un ragazzo che cerca disperatamente di raccogliere tutti i libri usciti dallo zaino e qualche foglio brutamente calpestato.

Tobi si china e non ci pensa due volte ad aiutarlo.

"G-grazie! Quelli della tua classe sono davvero scalmanati..."

Tobi non dice una parola mentre il ragazzo diventa paonazzo.

"Tu sei 2B, vero?"

La ragazza esita nel raccogliere un astuccio e cerca di nascondere il fastidio.

"Tobi"

Il ragazzo non capisce.

"Il mio nome è Tobi, non 2B.

Quella è una storpiatura che mi ha dato il professore di inglese e poi hanno iniziato a chiamarmi tutti così.

Il professore di filosofia ci mette il carico dicendo che..."

Tobi si interrompe, mentre il ragazzo si affretta a raccogliere tutto il materiale.

"Continua! Mi dispiace comunque, non volevo offenderti..."

Tobi accenna un sorriso... o forse è una smorfia, non è brava a mostrare le sue emozioni.

"Io mi chiamo Nines, piacere"

Il ragazzo si alza da terra, ma distrattamente inciampa su un tubo di colla e casca in avanti, di faccia.

"Ragazzo!", grida Tobi.

Assomiglia più a una madre che cerca di soccorrere il figlio.

Nell'aria c'è imbarazzo.

"Tranquilla, stoooo beeeene", mentre si tiene il naso sanguinante con un sorriso cretino in faccia.

Tobi non ci pensa due volte a tirare fuori un fazzoletto e tamponargli il naso con delicatezza.

Nines fissa i bellissimi occhi della ragazza, mentre lei invece non lo vede proprio: vede solo il naso di Nines da tamponare.

"Ti piace proprio romperti il naso, amico mio... è un abitudine"

Qualcuno si china vicino ai due ragazzi.

"Signor Pascal!"

Camice bianco, capelli ben ordinati e occhi verdi e brillanti come fari.

"Meno male che l'infermieria chiude tardi.

Non farti pregare, Nines. Andiamo."

Pascal è uno degli infermieri del liceo, sempre gentile e disponibile.

Ha più libri di filosofia nel suo studio che di medicina, è fissato... quanto è vero che conversa animatamente con il professore di filosofia alla fermata dell'autobus ogni singola volta.

"Siediti sul lettino, amico"

Neanche il tempo di accomodarsi che Nines si ritrova cotton fioc e altro nel naso.

Tobi si mette seduta su uno sgabello e tira fuori un libro.

"On evi imaere pe orza!"

Cosa sta dicendo ? Con quei cotton fioc ridicoli nel naso non si capisce niente.

"Ho perso il mio autobus e il prossimo arriverà tra un'ora."

Non era seccata nella voce, ma distaccata, immersa nelle prime righe di quel libro dalla copertina bianca che amava tanto.

Pascal era sparito chissà dove, mentre Nines è preso a fissare il soffitto.

"Mi dispiace, Tobi... ti accompagno con il mio motorino a casa"

Tobi sfoglia una pagina con delicatezza.

"Abito lontano"

Nines si alza di scatto, poi preso da un giramento di testa, si risdraia.

"Io abito nella zona Taro della città, in via Yoko."

Tobi rimane un attimo perplessa e fissa una pagina.

Chiude poi il libro con estrema delicatezza e guarda Nines.

"Abitiamo nella stessa via."

Nines si volta sorpreso verso Tobi, con gli occhi che gli brillano.

Tobi distoglie lo sguardo.

Non capisce proprio le espressioni del ragazzo e si sente a disagio a guardarlo.

"Come è possibile che non ci siamo mai incontrati?!"

E Nines ricomincia, con quell'entusiasmo da bambino curioso.

Pascal entra nella stanza e si appresta a dare un occhiata a Nines.

"Come disse Nietzsce..."

"No la prego, Pascal.

La filosofia mi fa venire mal di testa"

Pascal fissa il ragazzo con un espressione delusa e lo invita ad andarsene con il solo gesto della mano, sedendosi dietro alla cattedra dell'infermieria, cominciando a leggere un libro.

Nines ringrazia Pascal con un inchino teatrale e anche Tobi con un inchino modesto.

Neanche il tempo di mettere il naso – rotto – fuori dall'infermieria che Nines comincia a girare come una trottola.

"Andiamo?"

Nines invita così Tobi a seguirlo, ma questa fa qualche passo indietro.

"Aspetto il prossimo autobus."

Nines si gratta la testa non capendo cosa stia dicendo Tobi e poi ha una delle sue uscite sceme.

"Ah! Temi che il casco possa rovinarti i capelli, vero? Puoi non mettertelo se vuoi!"

Ed ecco finalmente una reazione genuina di Tobi, che la porta a stringere i pugni e sgridare il ragazzo.

"Sei un irresponsabile! Il casco va indossato sempre! Porteresti davvero un passeggero così...!"

Tobi osserva l'espressione divertita di Nines e si porta la mano davanti alla bocca, diventando rossa.

Si volta di scatto e si incammina velocemente dall'altra parte.

"Seeeenti, daaaai! Scusa!"

Lui le corre dietro e le afferra la mano.

"Io sono imbranato con le ragazze, mi dispiace!"

Tobi guarda Nines con la coda nell'occhio e poi scoppia a ridere, tenendosi le mani allo stomaco.

Nines non capisce del perchè di tale reazione, ma vuole godersi ogni secondo, ammaliato dalla risata di Tobi.

"Quanto è bella...", commenta a bassa voce, con un pallido rossore sulle guance.

"Scusami, ma tu davvero... tu non sei come gli altri.

Non fraintendermi, è un complimento!" La ragazza rigida, sempre sulle sue, si è sciolta davanti all'imbranato della scuola.

"Accetto di venire con te, Nines"

Lui è tipo imbambolato, mentre Tobi china leggermente la testa da una parte.

"Tutto bene?"

Nines si da uno schiaffo in volto, mentre Tobi assume un espressione scioccata.

"Sto bene! Più che bene! Andiamoooo, 2B!"

"Mi chiamo Tobi...", dice la ragazza con tono ormai rassegnato da anni.


 

Mentre si incamminano verso l'uscita, i due chiacchierano.

"Il mio professore di filosofia rincara sempre la dose dicendo che 2B è un soprannome molto bello perché ricorda il famoso "To Be or Not to Be".

Leggendo un tema che feci tempo fa ha notato la natura incerta della mia persona e..."

Nines muove la testa come un cagnolino a ogni cosa che dice Tobi.

"... ti sto annoiando?"

Nines rimane perplesso per un attimo.

"E perchè mai dovresti annoiarmi?"

Tobi poggia l'indice e il medio sulle labbra come a nascondersi.

"Non lo so... lascia stare"

Nines si ferma e si gratta la testa, poi capisce.

"Ti riferisci a quando muovo la testa come uno scemo quando qualcuno parla?

Traaanquillaaaa, non è per dire "si si" e invece sto con la testa da un altra parte...

lo faccio per ascoltare meglio che se scuoto il cervello sono più attento"

E a Tobi scappa una risata trattenuta a stento.

"Che... il cervello?" e poi ride di cuore.

Nines sorride icon malinconia, ma poi mostra un sorriso smagliante.

"Meno male che la prendi a ridere, gli altri mi prendono per pazzo o sfigato.

Nessuno ride mai alle scemenze che dico, sia a quelle volute e a quelle non volute."


 

Sono arrivati al motorino nero e Nines passa un casco a Tobi.

Il ragazzo accarezza prima una parte del motorino dove c'è scritto YoRha.

Il Sole sta tramontando e i due si fermano a fissarlo.

Nines passa poi lo sguardo sul profilo di Tobi e dice qualcosa.

"Essere o non essere? Cosa importa... a me basta vivere con le persone che mi piacciono"

Tobi si gira verso Nines e lo guarda con occhi sorpresi, per poi afferrare il casco e lo indossa.

Dopo qualche tentativo, il motorino parte verso il tramonto lasciandosi dietro una fumata nera.


 

Arrivati a destinazione, dopo le indicazioni di Tobi, la ragazza scende dal motorino.

"Questa è casa mia."

Indica una casa con un vialetto pieno di lampioni e un giardino davvero carino.

Nines indica avanti a sè.

"Io non abito tanto lontano da qui, puoi vederla casa mia... forse ecco... no, è troppo buio adesso"

Tobi passa il casco a Nines che esita un attimo ad afferrarlo.

"Tienilo tu"

Tobi rimane per un attimo perplessa.

"Io non ho un motorino..."

Nines accenna un sorriso.

"Consideralo un regalo, un'altra delle mie stramberie che ti divertono tanto..."

Tobi rimane un attimo imbambolata, ma poi sorride.

"Allora, ehm... grazie, Nines"

"Prego, 2B"

Stavolta la ragazza non sembra infastidita.

Tobi si incammina verso quel vialletto mentre Nines la continua a fissare. Lei non trova le chiavi dallo zaino e ci mette un po' a entrare in casa.

Nines parte allora e si avvia verso casa con il suo motorino chiassoso. Ad aspettare Tobi c'è qualcuno seduto a mangiare al tavolo della cucina.

"Ci siamo trovate il ragazzo, eh? Devi raccontarmi tuttoooo, Tobi!! Che invidia, voglio innamorarmi anche ioooo"

Una ragazza bionda con sua maglia un 6 e una O quasi dipinti con lo spray accoglie energicamente Tobi.

"Roku, quante volte ti ho detto di non parlare con la bocca piena!"

"Scusa..."

"Vado a farmi una doccia, parliamo dopo."


 

Roku si ingozza mangiando tutto quello che si era preparata, mentre la cena di Tobi è ancora sui fornelli.

A passo felpato segue Tobi fino a raggiungerla in bagno e la spia.

"E ooora... ehehehe... arriva il bagnetto delle sorelle!"

Tobi guarda Roku con imbarazzo, mentre questa è nascosta a malapena dietro la porta.

"Roku, il bagno te lo fai da sola!"

"Ma dai, Tobi! C'entriamo in due in quella vasca! Ti massaggio i piedini, ti succhio le ditaaaaa"

"Ma che schifo, Roku!"

"Ahahahahahah! Altrimenti chiamo quello e vado a fare un bagno con lui,sembrava carino visto dalla finestra!

Sembrava un bebè seduto sul motorino!"


 

Tobi trattiene a malapena una risata, facendo uscire dalla bocca una sorta di pernacchia.

Roku si spoglia di corsa e corre nella vasca.

Tobi esita a seguirla, fissando per un momento il casco che aveva posato in un angolo del bagno.

 

Io sono Tobi Ishikawa e ho diciannove anni.

Sono all'apparenza una ragazza riservata, ma in realtà è che non ho mai trovato veramente qualcuno con cui essere me stessa.

Chi sono io veramente?

Oggi forse ho creduto di saperlo grazie a un ragazzo di nome Nines.

Lo vedrò di nuovo?

Non lo so.

Posso solo sperarlo.


 

FINE


 

   
 
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