Per
lui
Che cos’era stato alla fine? Quante volte se lo era chiesto, mentre gli anni passavano lenti.
Un servo, un valletto, l’attendente del re.
Quel calice che avrebbe potuto ucciderlo,
le urla di quella donna nella sala del trono. Un destino che non
avrebbe mai
scelto per sé.
Il suo consigliere, la persona a cui porre domande scomode.
Un regno che aveva prosperato come mai
prima, grazie alla saggezza del suo re.
L’amico più fidato, il compagno di troppe battaglie per poterle contare.
L’unico confidente del re, sempre al suo
fianco.
L’amante, l’uomo al quale aveva donato il cuore, per sempre.
Il suo ultimo respiro era stato per lui.
Si sarebbero rivisti, ne era certo: un giorno Arthur sarebbe tornato, come narravano ancora le leggende, ma non per salvare un regno.
Per lui.