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Autore: addict_with_a_pen    19/02/2021    1 recensioni
“Mi dispiace Gee… Ho-Ho fatto un casino, lo so, ma Dio, sei così bello e io sono così cotto!” dice Frank avvicinandosi piano “Avrei voluto dirti prima che la mia età era un’altra, ma poi ho pensato che non avresti voluto vedermi più, e allora sono andato avanti a mentire, ma quello che ti ho detto e che provo per te non cambia… Mi piaci così tanto Gerard, e ora che ti ho finalmente visto mi piaci ancora di più.” Aggiunge Frank, cercando di muovere una mano sulla guancia di Gerard, ma vedendolo ritrarsi all’istante.
“Proprio non capisci che non è normale che un ragazzo della tua età e un uomo della mia si frequentino, non è così?”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Piccola nota inutile*
Buonasera a tutti!
Ammetto, io stessa non credevo che sarei tornata ancora qui, ma mai dire mai!
Tendenzialmente avevo deciso che questa sarebbe stata la mia ultima storia qui, ma sono così legata a EFP che non voglio davvero sbilanciarmi troppo.
Diciamo che ho ancora qualche annetto (????) per poter sbizzarrirmi ancora, ma per ora vi lascio a questa one-shot un po’ troppo lunga, ma a mio avviso divertente e molto tenera <3
Spero che vi possa piacere, come sempre vi abbraccio e vi mando un mega bacio.
La vostra Isa :*




 
*Who has to know?*
 
 
P4rtyP0150n: hey :)
 
Frnkenstein_XØ: heyy!
 
P4rtyP0150n: ti prego, dimmi che non sei un uomo in crisi di mezza età che sta cercando qualcuno da s****i e basta!!
 
Frnkenstein_XØ: no (???) ahahaha, tu invece? Lo sei?
 
P4rtyP0150n: no!!! E non ne posso più di leggere messaggi del genere! Insomma, è un sito d’incontri, non un sito a luci rosse!!
P4rtyP0150n: okay, scusa… è stata una presentazione pessima, scusami…. Solo che il sito dice che siamo nella stessa zona e compatibili al 93%, volevo solo essere certo che non fossi un pervertito come tutti quelli che mi hanno scritto finora…
 
Frnkenstein_XØ: sei strano, lo sai? XD tranquillo comunque, non sono un pervertito, solo un ragazzo che cerca qualcuno con cui poter iniziare una relazione :)
Frnkenstein_XØ: no, cioè… non ti sto chiedendo di iniziare una relazione, solo conoscerci, se vuoi…
Frnkenstein_XØ: nemmeno ti ho detto il mio nome e già parlo di relazioni… scusa sono un disastro….
 
P4rtyP0150n: ho la sensazione che siamo entrambi due disastri! Questa è la presentazione peggiore che potessimo fare ahahaha
 
Frnkenstein_XØ: già…. -.- non sono molto bravo con le persone, forse è per questo che ho preferito chiedere aiuto a uno stupido sito web di incontri!!!
 
P4rtyP0150n: stessa cosa qui… e pure io sono alla ricerca di una relazione (sembra che già abbiamo qualcosa in comune :* ahahah)
 
Frnkenstein_XØ: stai peggiorando sempre più le cose con quella faccina, lo sai? Ahahaha
 
P4rtyP0150n: parla quello che ha usato XD !!!!
P4rtyP0150n: sono Gerard, comunque, e ho 29 anni. Tu?
 
Frnkenstein_XØ: :P questa è meglio? Ahahaha
Frnkenstein_XØ: piacere Gerard, io sono Frank e ne ho 27
 
P4rtyP0150n: molto piacere Frank!!  :)
P4rtyP0150n: iniziamo questa relazione allora? Ahahaha
 
Frnkenstein_XØ: oh dipende tutto da te “P4rtyP0150n” XP
 
 
Frank sorride rileggendo le numerose conversazioni avute con quel misterioso ragazzo che pare essere uscito dai suoi sogni.
Lui non è mai stato una persona amante delle relazioni in generale, relazioni online poi men che meno, ma a volte la vita porta a prendere decisioni inaspettate.
Quel Gerard ha fin dall’inizio catturato la sua attenzione, fin dal suo primo tentativo di flirtare subito dopo la catastrofica presentazione fatta da entrambi.
Ricorda di essersi iscritto a quello sciocco sito solo per scommessa, solo perché il suo migliore amico Ray gli aveva detto che sarebbe stato divertente rimorchiare qualche pervertito in crisi di mezza età, ma quello che Frank non sapeva è che su quel sito avrebbe incontrato Gerard…
Lui non ha mai creduto che per iniziare una relazione debba necessariamente esserci una folle attrazione fisica, poiché il carattere e la personalità sono tanto importanti quanto la bellezza esteriore, di più anzi, ed è per questo motivo che Gerard ha catturato la sua attenzione fin dai primi messaggi.
 
Frnkenstein_XØ: ti reputi una persona bella tu?
 
Gli aveva scritto un giorno, o meglio dire una notte, mentre entrambi non volevano saperne di spegnere i telefoni e andare a dormire.
 
P4rtyP0150n: bella internamente sì, esternamente non mi piace dire di esserlo, ma non voglio che tu creda che sia un mostro! Diciamo che sono normale(???), non so ahaha, dovresti dirmelo tu questo :*
 
Non si è mai innamorato, non ha mai provato quella sensazione di fiato corto e palpitazioni nello stare assieme ad una persona, ma con Gerard anche un semplice messaggio era stato sufficiente a farlo arrossire come uno sciocco.
 
Frnkenstein_XØ: secondo me sei bello, me lo sento! Una persona così gentile e divertente non può che essere anche di bell’aspetto… (troppo sdolcinato forse(???), scusami ahaha).
 
P4rtyP0150n: sei adorabile frankie, lo sai? <3 va bene allora, diciamo che sono di bell’aspetto, o almeno, le persone che conosco dicono che lo sono, tu soprattutto, ed è la cosa più importante! :*
 
E Frank vorrebbe davvero tanto vedere coi suoi occhi quanto Gerard sia bello, dato che mai come in queste tre settimane si è sentito bene e felice. L’unica cosa che lo blocca dal fare il grande passo e chiedere a Gerard se gli va di vedersi, è la grande e stupida bugia che gli ha raccontato, poiché potrebbe essere che la sua età non sia ventisette anni, ma bensì diciannove…
Avrebbe voluto dire fin da subito a Gerard come stavano davvero le cose, come fosse ben dieci anni più piccolo di lui, ma non aveva avuto voglia di farlo, un po’ perché non voleva rovinare la conversazione e un po’ perché non credeva che avrebbe perso la testa per uno sconosciuto senza volto né voce così in fretta.
“Frankie gli scrivi solo da tre settimane e già dici di esserti innamorato! Rallenta amico!” Aveva detto Ray un pomeriggio in cui Frank aveva cominciato con uno sproloquio insensato su quanto adorasse Gerard, conclusosi in un muso lungo e mutismo fino a sera.
“Frank dico solo che potresti chiedergli una foto almeno, che so! Digli di fare una videochiamata se ancora non ti senti pronto ad incontralo, no? In fin dei conti potrebbe anche essere un sessantenne in andropausa che ti ha mentito.”
E Frank ha dovuto a malincuore dire al suo amico che in effetti sì, aveva perfettamente ragione, e che una videochiamata avrebbe fatto al caso suo, non perché non credesse alle parole di Gerard e al fatto che fosse davvero un uomo di ventinove anni, ma perché non vedeva l’ora di finalmente attribuire un volto al suo misterioso cavaliere. Ne avrebbe anche approfittato per ammettere la sua bugia e confessare che in realtà aveva la bellezza di diciannove anni ed era all’ultimo anno di liceo. Dopotutto non crede che sia un problema così grande, se si piacciono a vicenda, allora che importa se lui ha dieci anni in meno?
 
Frnkenstein_XØ: mi chiedevo una cosa G… ti andrebbe di fare una videochiamata nei prossimi giorni? Vorrei vederti in faccia e decidere se sei di bell’aspetto o meno u.u
 
Aveva allora chiesto un giorno, buttandola sul ridere, ma non aspettandosi affatto la risposta che ha ricevuto…
 
P4rtyP0150n: perché fare una videochiamata se possiamo incontrarci dal vivo? Lunedì pomeriggio ti andrebbe? La mattina ho un impegno purtroppo -.-… Potremmo fare alle 4 davanti al cinema multisala, l’unico che abbiamo qui in città ahaha, che dici dolcezza? Ci stai? :*


Frank ricorda come il suo cuore avesse preso a battere all’impazzata dopo aver letto questo messaggio e di come il panico si fosse presto impossessato di lui.
 
P4rtyP0150n: ho così voglia di vederti… ho fatto qualcosa come dieci sogni su di noi e il nostro primo incontro, lo sai?
 
Frnkenstein_XØ: certo, perché no?
 
Aveva semplicemente risposto lui, senza aggiungere nemmeno un “non vedo l’ora di vederti” o anche solo un sorriso, e ricorda che Gerard si era subito premurato di rassicurarlo.
 
P4rtyP0150n: dolcezza non essere preoccupato, ok? Andrà tutto bene, anch’io sono un po’ agitato, ma la voglia di finalmente vederti e, chi lo sa? forse addirittura baciarti mi fanno dimenticare dell’imbarazzo e pensare che non desidero altro che incontrarti di persona…
 
Ovviamente Frank aveva sorriso nel leggere quel messaggio, ma ovviamente la sua ansia per l’incontro non era diminuita affatto, anzi, era se possibile aumentata.
 
Frnkenstein_XØ: ho solo paura che una volta vistomi non mi vorrai più… e se non dovessi piacerti?
 
Aveva allora provato a buttarla sulle insicurezze e la mancanza d’autostima, ma ovviamente anche in questo caso Gerard aveva trovato un modo per farlo sorridere.
 
P4rtyP0150n: frankie sono talmente preso da te che non potrei mai non volerti, anzi, l’esatto contrario piuttosto! Mi sto seriamente facendo coinvolgere un sacco da questa situazione, da te, e vederti finalmente in faccia potrebbe ufficialmente farmi innamorare un pochino <3. Ti prego dolcezza, dammi una possibilità!
 
E Frank purtroppo è solo umano, così che aveva risposto con un “okay G <3” e un sorriso grande come una casa in volto.
Lunedì mattina dopo la scuola potrà finalmente incontrare il suo meraviglioso Gee e il solo pensiero lo fa letteralmente urlare di gioia.
“Frankie non ti sembra di correre un po’ troppo…?” Gli aveva giustamente chiesto Ray quando sabato sera si erano incontrati a casa sua.
“Umh, no. Perché lo pensi?”
“Non so… sembri così preso e nemmeno lo hai mai visto! Non voglio che tu soffra, insomma! E se non fosse davvero un ragazzo di vent’anni come ti ha fatto credere?”
Ovviamente Frank non aveva potuto dire al suo amico tutta la verità, così che si era inventato una nuova età per Gerard, in modo da non farlo preoccupare e credere che si sta andando a cacciare in una situazione scomoda…
Frank non è preoccupato per la vera identità di Gerard, si fida di lui, ma è preoccupato per la sua reazione nello scoprire come in realtà lui non sia altro che un teenager molto poco adulto ma tanto ragazzo…
Sospira al pensiero e si fa forza, poiché domani vedrà finalmente il suo Gerard, il suo P4rtyP0150n”, e se davvero essere innamorati è così bello, allora Frank non vuole decisamente rinunciarvi ora.
 
Frnkenstein_XØ: non vedo l’ora di vederti G!! sarò super agitato, spero solo che tu non abbia grandi aspettative…
 
Gli scrive prima di dormire, cercando di mettere le mani avanti e impietosirlo un po’ su ciò che vedrà domani.
 
P4rtyP0150n: non vedo l’ora pure io dolcezza, ma smettila di sminuirti! Le mie aspettative non sono alla tua altezza, so già che mi lascerai senza parole <3
 
Dopo aver letto questo messaggio, le parole di Ray “come può essersi innamorato di te solo dopo tre settimane di chat? Non ti sembra strano?” gli riaffiorano in mente, ma subito le scaccia, poiché in cuor suo sa che Gerard non potrebbe mai prendersi gioco di lui.
 
Frnkenstein_XØ: a domani G, stanotte sognerò te <3
 
P4rtyP0150n: notte :*
 
Una strana e immotivata sensazione, come un presentimento, pervade per qualche istante il corpo di Frank, ma subito lo scaccia, poiché lui ha fiducia in Gerard e ha fiducia nella sua comprensione della bugia età.
Son solo dieci anni, cosa mai può andare storto?
 
*****
 
Stamattina Frank non ha prestato attenzione a una singola lezione, sebbene sia il primo giorno dopo le tanto meritate vacanze estive.
Appena sveglio ha subito scritto un “sto morendo d’ansia!” a Gerard, al quale lui ha subito risposto con un “tranquillo tesoro!” che non ha fatto altro che far aumentare ancora più la sua ansia.
Sa bene che dieci anni di differenza sono tanti, chi vuole prendere in giro? Ovviamente Gerard non la prenderà bene, ma ormai il danno è fatto e tanto vale andare avanti e vedere fin dove potrà toccare il fondo…
“Frank tutto bene?” Ray ha ovviamente capito all’istante che qualcosa non andava, ma Frank non aveva avuto il coraggio di dirgli che oggi dopo scuola avrebbe incontrato Gerard per la prima volta.
“Ho solo dormito di merda, tutto qui.” Aveva risposto lui con un sorriso tirato, sperando che Ray se la bevesse.
Sa che sarebbe stato meglio chiedergli di accompagnarlo, chiedergli di venire con lui, poiché anche se per qualche strano motivo si fida totalmente di Gerard, il rischio che qualche malintenzionato compaia dietro l’angolo è elevato.
“Se lo dici tu…”
Ora finalmente, dopo sei lunghe ore di tortura, l’ultima lezione è arrivata e la voglia di vedere Gerard mista all’ansia per la sua “innocente” bugia lo stanno letteralmente mangiando vivo.
“Salve ragazzi! Piacere di conoscervi.”
L’ultima lezione, da quanto è riuscito a capire, verrà tenuta da un supplente del professor Gibbs, insegnante di Arte, poiché è a casa in malattia con una gamba fratturata.
“Sono il vostro nuovo professore” dice il supplente “E rimarrò con voi fino a quando il professor Gibbs non si sarà rimesso.”
Frank decide che il numero di informazioni utili assimilate sono più che sufficienti, così che tira fuori di tasca il suo cellulare e scrive un ennesimo messaggio confuso a Gerard.
 
Frnkenstein_XØ: manca così poco G!!! Sono super agitato!!!
 
I secondi passano, i minuti pure, ma nessuna risposta arriva.
Il solito presentimento provato la sera prima si impossessa ancora del suo corpo, ma non si lascia buttare giù da una stupida sensazione.
 
Frnkenstein_XØ: tu come stai G? agitato pure tu o sono solo io? Ahaha
 
Ma anche in questa occasione, nessuna risposta.
Frank sa bene che non deve correre a conclusioni affrettate e che molto probabilmente Gerard è solo impegnato, solo occupato da qualcosa, ma nonostante questo, non riesce a calmarsi.
 
Frnkenstein_XØ: Gerard tutto bene...? ci hai ripensato?
 
Chiede allora Frank col cuore che batte all’impazzata, temendo con tutto se stesso la risposta che riceverà.
“Scusate un attimo ragazzi, poi continuiamo col giro di presentazioni…” Dice il professore tirando fuori di tasca il suo cellulare e sorridendo per qualche breve istante soltanto.
 
P4rtyP0150n: no frankie!! Certo che non ci ho ripensato, sono solo occupato, poi ti spiego. Non vedo l’ora di vederti, a tra poco :*
 
La breve attenzione che Frank stava prestando al nuovo professore e alla sua sciocca attività di presentazioni, cade subito dopo aver visto un messaggio da parte di Gerard.
 
Frnkenstein_XØ: ok, scusa G, ti ho detto che sono un disastro con le persone ahaha. Scusa se ti ho disturbato, a tra poco <3
 
Ma stavolta la risposta da parte di Gerard arriva subito, e ciò che Frank legge gli fa letteralmente strabuzzare gli occhi e scendere una goccia di sudore lungo la schiena.
 
P4rtyP0150n: nessun disturbo tu, mai <3 Ricordi quando ti ho detto che sono un “artista”? sfortuna vuole che gli artisti non li voglia nessuno e ora sono in uno schifosissimo liceo a fare un’ora di supplenza per la lezione di arte…. Uccidimi!! -.-
 
“Okay ragazzi scusate l’interruzione, continuiamo con il giro di presentazioni!”
Frank non ha prestato la minima attenzione a nulla, non sa né cognome né tantomeno nome dell’uomo con capelli rosso fuoco tinti che ora ha davanti ai suoi occhi, ma fatto sta che la probabilità che sia il suo Gerard è abbastanza elevata…
“Hey Ray, come si chiama il professore?” Chiede allora con una punta di terrore nella voce, sporgendosi verso l’amico.
“Non hai ascoltato proprio niente Frankie… Si chiama professor Way.”
“Il nome!?” Chiede nuovamente, sempre più nel panico, vedendo l’amico ridacchiare in risposta.
“Non so perché tu voglia saperlo così tanto, ma si chiama Ge-”
“Hey voi due!” li interrompe improvvisamente il professore “Volete illuminarci su cosa vi state dicendo di così bello?”
Il cuore di Frank per poco non esplode…
“Oh ci scusi professore…” dice Ray, per poi continuare con una serie di scuse della quale Frank approfitta per scrivere di nuovo a Gerard.
 
Frnkenstein_XØ: tu sei il professor Way…?
 
Scrive di getto, senza pensare che se invece l’uomo che ha davanti non sia davvero Gerard, allora il messaggio sarà difficile da spiegare…
Tuttavia lo schermo del cellulare del professore poggiato sulla cattedra che si illumina non è un buon segno, poiché può significare solo che ha ricevuto un messaggio, un messaggio che potrebbe essere quello di Frank.
“Potresti cortesemente alzarti, mettere via il telefono e presentarti anche tu? Ti vedo attivo stamattina, forse potresti usare tutta questa tua attività per dirmi come ti chiami.”
Per poco Frank non si accascia morto sul banco dopo queste parole, e per poco non si mette ad urlare quando vede lo sguardo del professore abbassarsi verso il cellulare posato sulla cattedra e i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa.
Ha decisamente combinato un gran bel casino…
Si alza in piedi, ormai è inutile continuare a mentire, e parla.
“Io… io mi chiamo Frank e-e sono un ragazzo di diciannove anni, quasi venti anzi, a cui piace suonare la chitarra e la musica in generale…”
E detto questo, si riaccascia sulla sua sedia.
“Oh, emh, piacere di conoscerti Frank…” risponde il professore con un’espressione non per niente tranquilla in volto, così che Frank sa che ha capito, Frank sa che il nome di quell’uomo è Gerard e Frank sa che ha combinato un gran casino dal quale non ha idea di come uscirne.
“Comunque si chiama Gerard, dato che volevi saperlo.” Gli dice Ray, così che non può più trattenersi e corre in bagno per vomitare dall’ansia, senza dire niente a nessuno.
 
P4rtyP0150n: sei il Frank diciannovenne che c’era in classe, non è così?
 
Frank non crede di avere più la forza per continuare questa conversazione, insomma, non che a lui importi così tanto dellla differenza d’età, ma il fatto che Gerard ora sia il suo professore lo lascia alquanto spiazzato e disarmato.
 
P4rtyP0150n: frank ma che cazzo! Avevi detto di avere 27 anni!
P4rtyP0150n: ignorami pure, stai solo peggiorando sempre più le cose facendo così e confermando i miei dubbi!
P4rtyP0150n: ora capisco perché eri così agitato dal volermi incontrare…
P4rtyP0150n: io non so che dire frank… finiamola qui, è stato bello finché è durato
 
Ma questo ultimo messaggio attiva Frank e lo fa subito ritornare in sé.
Lui non vuole rinunciare a Gerard, sa che è una situazione assurda e sa che sarà difficile uscire da questo casino in cui si è ficcato, ma sa anche che mai come in queste tre settimane si è sentito vivo e innamorato.
A lui non importa se Gerard da oggi in avanti sarà il suo professore, non gli importa affatto, vuole solo che questa situazione non distrugga il loro rapporto e tutti i loro dolci messaggi.
Ritorna di fretta in classe.
“Ti sei degnato di ritornare vedo…”
Quando ritorna finalmente in aula, la trova inspiegabilmente vuota nonostante mancano la bellezza di venti minuti al suono della campanella.
“D-Dove sono tutti?”
“A casa” risponde Gerard “Ho detto loro che la lezione sarebbe finita prima, sai, non riuscivo a concentrarmi sapendo di avere davanti ai miei occhi il ragazzo che si è preso gioco di me per tutto questo tempo!”
Frank sa che Gerard ha comprensibilmente frainteso tutto, sa che la situazione non potrebbe essere peggiore di questa, ma sa anche che mai in vita sua il suo stomaco è stato così attorcigliato e il suo petto così caldo come lo sono ora.
Sorride.
“Sei bellissimo.” Dice allora, come se non avesse sentito una singola parola di quello detto da Gerard finora.
“Oh beh, dovrei dirti grazie? Ma hai capito che quello che hai fatto è terribilmente sbagliato, eh Frank? Lo hai capito?”
Ma Frank è come se stesse vivendo in un sogno, un sogno bellissimo e con gli occhi più belli del mondo, un sogno con dei confusissimi capelli rossi e un sogno che si chiama Gerard.
“Rimani comunque bellissimo, avevi detto che avrei dovuto decidere io se lo fossi o meno, e lo sei, sei semplicemente bellissimo.”
Stavolta però, un sorriso timido nasce sulle labbra di Gerard, un sorriso accompagnato da due guance leggermene arrossate e una sensazione di piacevole calore che si impossessa del suo corpo.
“Mi dispiace Gee… Ho-Ho fatto un casino, lo so, ma Dio, sei così bello e io sono così cotto!” dice Frank avvicinandosi piano “Avrei voluto dirti prima che la mia età era un’altra, ma poi ho pensato che non avresti voluto vedermi più, e allora sono andato avanti a mentire, ma quello che ti ho detto e che provo per te non cambia… Mi piaci così tanto Gerard, e ora che ti ho finalmente visto mi piaci ancora di più.”
Aggiunge Frank, cercando di muovere una mano sulla guancia di Gerard, ma vedendolo ritrarsi all’istante.
“Frank hai diciannove anni…” sospira amaramente “Diciannove cazzo di anni, e io ne ho quasi trenta! Come puoi credere che sia una cosa normale?”
“Ma a me non importa!” si precipita a dire Frank “Ne compio venti il trentun ottobre, tra un mese circa, abbiamo solo nove anni di differenza, che importa?”
Gerard fa una smorfia poco convinta in risposta, per poi scuotere piano la testa e sospirare.
“Proprio non capisci che non è normale che un ragazzo della tua età e un uomo della mia si frequentino, non è così?” si sistema una ciocca di capelli dietro l’orecchio “Frankie sei così… piccolo, lo capisci? I-Io sono un uomo, ho già fatto i miei studi, sono un professore ora, il tuo, come puoi non vedere quante cose sbagliate ci sono nella nostra relazione?”
Frank sorride sentita questa frase.
“Hai definito quello che c’è tra noi una relazione? Non credevo fossimo già arrivati a questo punto…” dice strappando un altro sorriso al suo Gerard “Gee nessuno deve saperlo se è questo che ti preoccupa, solo noi, mh? Solo io e te ma, ti prego, dammi un’occasione di rendere quello che c’è tra noi qualcosa di più!”
E Gerard finalmente un po’ cede, prendendo una mano di Frank nella sua e sorridendo ancora nel vedere come stia perfettamente dentro la sua, come se fossero destinate a tenersi.
“Non è facile nemmeno per me dire questo Frank ma, ti prego, cerca di capire che non è normale…”
“Chissene importa di cosa è normale e non! Tu mi piaci, io ti piaccio, so che è così, quindi perché permettere a uno stupido numerino di separarci?” Continua Frank, riprovando a fare una carezza a Gerard e stavolta riuscendoci, vedendolo anzi spingere il suo viso un po’ di più verso la sua mano.
“Certo che mi piaci Frank…” ammette finalmente Gerard “E sei bellissimo pure tu, quindi le mie aspettative non erano al tuo livello no, ma sei un mio studente ora dolcezza, non potrà mai funzionare…”
“Certo che può funzionare Gee” dice Frank spostando anche l’altra sua mano sull’altra guancia di Gerard “Prometto che non daremo nell’occhio e che proverò con tutto me stesso a rendere i nostri incontri il più segreti possibile! Ma, ti prego, dammi una chance…” conclude lui mentre accarezza delicatamente le guance del suo Gerard.
“Lo scoprirebbero comunque Frank, vengono sempre a galla queste cose, è un liceo piccolo, e mi caccerebbero via anche da qui, lo so” volta il suo viso verso la mano posata sulla sua guancia e le da un piccolo bacino che fa automaticamente sorridere Frank “Mi dispiace dolcezza, non può funzionare… Sei sicuramente un ragazzo bellissimo e dolce, ma sei per l’appunto un ragazzo, mentre io sono un uomo. È meglio lasciar perdere, per il bene d’entrambi.”
“M-Ma Gee, ti prego, io-”
“Ssssshhht va tutto bene tesoro…” bisbiglia Gerard sulle sue labbra “È stato un piacere conoscerti” aggiunge infine per poi posarvi sopra un rapido bacio a stampo, sorridere tristemente e uscire dalla classe, lasciando Frank solo e con mille sensazioni contrastanti dentro.
“M-Ma io mi stavo innamorando di te…” bisbiglia Frank, prima di lasciarsi scappare due lacrime e maledirsi per non essere stato onesto fin dal principio, per aver mandato tutto a quel paese.
 
P4rtyP0150n: non essere triste mio dolce Frank, conserva il ricordo ma lasciami perdere, meriti un ragazzo della tua età, non me. Col tempo capirai che è stata la scelta giusta. Io mi ricorderò di te dolcezza, sempre <3
 
E allora Frank scoppia a piangere, perché lui non vuole conservare proprio nessun ricordo, vuole viverla questa esperienza, non è ancora il momento di dire fine.
 
Frnkenstein_XØ: io non voglio proprio nessun ragazzo, voglio te gerard, e ti avrò.
 
Ed esce dall’aula, convinto della sua scelta e con il ricordo delle labbra di Gerard sulle sue che lo fanno sorridere come non mai.
 
*****
 
“Mi spieghi cosa stai cercando di dimostrare facendo così?”
“Che ti voglio, e non intendo arrendermi.”
I giorni sono andati avanti, Gerard non ha più risposto a un singolo messaggio inviatogli da Frank disperato alle tre di notte, ma lui non si è comunque lasciato abbattere.
“Smettila Frank, non rendere tutto più difficile di quanto già non sia.”
Ogni mattina da dopo il loro finto chiarimento su cosa sia meglio per entrambi, Frank si è presentato a scuola con una rosa, prontamente posata sulla cattedra del suo Gerard prima dell’inizio delle lezioni, senza che nessuno lo potesse notare.
“Che male c’è Gerard! Sono solo delle rose, è solo un innocente gesto romantico, nulla di più!”
“Ma tra noi non c’è e non deve esserci nulla di romantico.”
Frank vorrebbe dargli ascolto, vorrebbe credere che in effetti sarebbe meglio lasciar andare Gerard e tutto l’affetto che già prova per lui, ma purtroppo non può farlo né ora né mai.
“Ma io sono innamorato di te Gerard…”
“Frank è un gesto stupidamente infantile e inutile, ecco cos’è! E no, tu non sei innamorato di me, stai solo dando prova di quanto poco maturo tu sia, un ragazzino appunto.”
Ma ancora una volta, Frank non si era lasciato abbattere.
Ormai sono due settimane che questa sciocchezza delle rose va avanti, ma Gerard pare essergli sempre più lontano, sempre sulle sue e sempre pronto a riservargli parole dure e severe.
“Professore chi è che le fa la corte?” Chiede un compagno di classe di Frank dopo aver visto l’ennesima rosa sulla cattedra.
“Sarà solo uno stupido scherzo, non gli do conto…” Risponde Gerard, per poi prendere la rosa e, con occhi lucidi, buttarla nel cestino.
“Magari è qualcuno che si è innamorato di lei, non crede professore?”
Frank non può più trattenersi, non sa più come dire a Gerard quanto tenga a lui e a quello che stava nascendo tra loro, e quel gesto della rosa nel cestino l’ha come fatto scoppiare definitivamente.
“Non vedo come questo possa essere possibile, Frank.” Dice Gerard, non riuscendo tuttavia a staccare lo sguardo dal pavimento, troppo abbattuto e distrutto da quel suo stesso gesto appena fatto.
“Frank, ma si può sapere che ti ha preso in classe?” Gli chiede Ray una volta finita la lezione e entrambi sono usciti dall’edificio.
“È lui Ray…”
“Lui chi?”
“Quel ragazzo del sito d’incontri, Party Poison, è-è lui!”
“Porca miseria Frank… ma che hai combinato?”
Frank non riesce più a far niente se non piangere perché, arrivati a questo punto, non sa più come poter fare e non sa più come poter sopportare un altro giorno a scuola con Gerard senza poter parlare e ridere con lui.
“Hey Frankie… vieni qui”
Ray c’è sempre stato per lui, sempre pronto a tirargli su l’umore e cercare di strappargli un sorriso, ma stavolta Frank non sa davvero se riuscirà a rallegrarlo.
“Ho mandato tutto a puttane Ray… Mi sono innamorato del nostro professore, un uomo adulto! Ti rendi conto!?”
“Frank al cuor non si comanda, non è colpa tua…” gli dice Ray sciogliendo l’abbraccio “non devi darti colpe, è solo un amore non corrisposto, capitano purtroppo, passerà, ne sono certo.”
E anche stavolta, Frank non può trattenersi.
“Ma io so di piacergli Ray! Me l’ha detto lui stesso, non capisco perché non ci voglia provare…”
“Forse perché è un uomo troppo grande per te, e anche perché è il tuo professore.” Dice Ray facendo spallucce, cercando una soluzione a quel problema così insolito e ai suoi occhi totalmente nuovo.
“Era necessario parlare degli affari nostri in giro Frank? Non avevi detto tu stesso che non l’avresti detto a nessuno, Dio mio sei proprio un bambino…”
Per poco Frank non stramazza a terra quando sente la voce di Gerard alle sue spalle e, non appena si volta, un desiderio enorme di andare da lui ad abbracciarlo lo pervade.
“G-Gee mi dispiace, ma-”
“Ti è chiaro che se questa cosa salta fuori, allora sono fottuto? Ti avevo dato modo di uscirne in maniera normale, di dimenticare questo piccolo incidente senza rammarico, ma tu sei davvero duro a capire!”
In risposta, Frank aggrotta la fronte e stringe i pungi in segno di rabbia.
“Indicente? Incidente Gerard!? Io, sono un incidente!?”
“No Frank, hai frainteso le mie parole, dico solo che-”
Ma Frank non ha frainteso proprio un bel niente, lo sa, come sa che Gerard sta solo cercando di andar contro al suo cuore, senza tuttavia riuscirvi.
In risposta, scoppia a piangere ancora di più.
“I-Io non capisco perché mi tratti così, davvero Gee, i-io non me lo merito, ho sbagliato, okay, ma adesso perché devi fare così? I-Io ho solo detto che sono innamorato di te, io n-”
Prima che Frank possa continuare con il suo triste teatrino, Ray tira entrambi dietro il muro della palestra, sottraendoli dalla vista di alcuni studenti curiosi.
“Okay dovete entrambi smetterla, anche e soprattutto lei professore, perché state attirando l’attenzione di tutti e non mi pare il caso!” Dice Ray con voce severa, facendo abbassare lo sguardo pentito ad entrambi.
“Okay Frank…” mormora allora Gerard prendendo delicatamente una mano di Frank nella sua “Mi dispiace, davvero, non avrei dovuto e voluto dire quelle cose, sono solo preoccupato che possa succedere ancora, tutto qui.”
Sia Ray che Frank aggrottano la fronte in risposta, non capendo cosa stia cercando di dire Gerard.
“Cosa intendi?”
Sentita quella legittima domanda, Gerard non risponde immediatamente, ma comincia a camminare verso l’auto non lasciando la mano di Frank nemmeno per un secondo.
“Dove stiamo andando Gee?”
“A casa mia e no, non voglio fare cose strane, voglio solo andare in un posto un po’ più riparato così ti spiego cosa intendo.”
Frank sorride maliziosamente in risposta.
“Puoi farmi tutte le cose strane che vuoi Gee…” Sussurra in risposta all’orecchio di un Gerard imbarazzato come non mai e con due guance rosse quanto i suoi capelli.
Dopo aver salutato e tranquillizzato Ray, Frank sale dunque in macchina con Gerard e insieme arrivano finalmente a casa sua, passando l’intero viaggio in silenzio e con il solo suono dei loro cuori a rimbombargli nelle orecchie.
Frank non sa cosa voglia dirgli Gerard, non sa nemmeno perché lo stia seguendo fino a casa sua, ma sa solo che se potesse, allora lo bacerebbe in questo preciso momento.
Ha fatto parecchi sogni su lui e Gerard che si baciano e fanno altro, e ora che stanno finalmente andando a casa sua, la sua mente non può che correre un po’ più del dovuto.
“Eccoci qui…” dice Gerard aprendo la porta di casa “Vado a prenderti un po’ d’acqu-”
Ma prima che possa finire la frase, Frank gli è letteralmente addosso per poterlo baciare con una discreta disperazione e foga.
“Hey, rallenta bimbo…” dice Gerard con una risata imbarazzata mentre si scolla Frank di dosso “Rallenta, dammi un attimo di tempo…” aggiunge lui, per poi chiudersi la porta di casa alle spalle e portare una mano sotto il mento di Frank per dargli un altro bacio, più dolce e tenero di quello precedente, un bacio con tuttavia decisamente molta lingua che fa sentire Frank leggero come una piuma e che da il via libera alle farfalle nel suo stomaco.
“So che cos’hai in testa Frank, ma non ti ho portato qui per fare chissà che genere di cose, intesi?”
Ma tutto ciò che riceve in risposta, è solo un sorriso ebete e un “sì” biascicato.
“Aspettami qui bimbo, arrivo subito.” E scompare verso la cucina.
Frank non può credere di essere finalmente riuscito a baciare il suo dolce Gerard, non può credere che forse oggi riusciranno a chiarire e forse diventare una coppia per davvero.
Sorride al solo pensiero, non ricordando nemmeno più il perché fino a poco fa stesse piangendo così disperatamente.
“Okay Frank…” dice Gerard sedendosi accanto a lui sul divano “M-Mi spiace averti fatto piangere, davvero…” aggiunge poi lui pentito, non riuscendo ad incontrare gli occhi di Frank.
“Non importa Gee…” dice Frank, improvvisamente felice per il bacio e per il fatto che Gerard si stia scusando “Ma se vuoi farti perdonare del tutto, allora forse potresti baciarmi ancora in quella maniera fantastica di poco fa…” dice infine, facendosi un po’ più vicino a Gerard e sorridendogli stupidamente.
“Sei proprio piccolo” ride lui “Ma ripeto che non ti ho portato qui per fare cose strane, sono ancora dell’idea che la nostra relazione sia del tutto sbagliata e fuori luogo.”
“Sembra che tu sia un po’ in lotta con te stesso però, dolcezza…” dice Frank, per poi salire in braccio a Gerard a cavalcioni e fissare le sue labbra con occhi affamati “e sembra che io adori già i tuoi baci…”
Prima che le loro labbra possano incontrarsi ancora però, Gerard porta un dito sulle labbra di Frank e, con una risata, lo ferma.
“Bimbo fermati!”
“Non sono un bimbo Gee!”
“Lo sei eccome…” E detto questo gli da un altro veloce bacio, lasciando Frank sognante e facendogli praticamente fare le fusa.
“Ora posso spiegarti il perché non possiamo stare insieme?”
“Solo se io posso starti in braccio, dopotutto sono un bimbo, no?”
E ancora una volta Gerard ride, acconsentendo e sorridendo a quel ragazzo per la quale sta decisamente perdendo la testa.
“Prima di venire nella tua scuola…” comincia lui mentre fa dei grattini leggeri lungo la colonna vertebrale di Frank “Insegnavo in un altro liceo, nella città accanto, ma lì le cose sono andate, beh… male.”
Si ferma un attimo per godersi l’espressione beata e felice di Frank che, con un sorriso enorme in volto, si sta godendo tutte le carezzine fattegli sulla schiena.
“E cos’è successo Gee…?” Chiede lui, non perdendo il suo sorriso sciocco e facendo automaticamente sorridere un pochino anche Gerard stesso.
“Beh, una ragazzina di sedici anni si era messa in testa che io e lei dovevamo stare assieme e, insomma, oltre ad essere una minorenne era anche una femmina e non era proprio ciò che volevo.” Dice lui con una risata isterica, per poi ricevere un dolce bacino sulla punta del naso.
Sorride intenerito.
“Poi… beh, poi questa ragazzina dopo il mio ovvio rifiuto, è andata in giro a dire che il professor Way voleva andare a letto con lei, che le aveva offerto cose sconce in cambio di voti alti e Dio mio Frank, se c’è una cosa che non sono è una persona viscida e pervertita!”
Dice Gerard, quasi sull’orlo delle lacrime, e Frank non perde tempo a fargli tornare il sorriso con un altro bacino, stavolta sulla fronte.
“M-Ma allora nessuno mi ha dato retta, ovviamente credevano a lei, perché tutti dicevano che io ero solo un montato, uno strano coi capelli strani che insegnava arte e che quindi la ragazza aveva ragione…” sospira sconsolato “Mi hanno cacciato via come fossi un criminale, graziandomi, come detto dal preside, perché non fecero un processo, dato che la ragazza aveva detto che tutto sommato non l’avevo mai toccata, ma il gioco era fatto, orami ero un cazzo di pedofilo!”
“Gee ma io non sono n’è una testa di cazzo n’è un minore, non succederà più niente di male…” Dice Frank con un dolce sorriso sulle labbra, accarezzando il viso del suo Gerard e cercando di fargli tornare ancora il buon umore.
“Lo so Frank, ma sei comunque un liceale e non voglio che mi caccino ancora, è stato faticoso una volta sola, figuriamoci due…” dice Gerard stringendo le braccia attorno al corpo di Frank “Tutti dicevano che l’avevo fatto perché sapevo di avere un bel faccino, mi accusavano di essermi approfittato della mia bellezza, cosa che mai ho fatto…”
Frank vorrebbe davvero far tornare il buon umore a Gerard, vorrebbe farlo sorridere ora e per sempre, ma forse è vero che è piccolo e che questi problemi sono cose troppe grandi e adulte per lui.
Per questo, non trova risposta migliore che baciare Gerard e cercare di fargli pensare a tutto meno che a quella sciocca ragazzina.
Per fortuna Gerard non lo blocca, ma anzi lo stringe un po’ più a sé e continua a baciarlo in quella maniera che fa tanto impazzire Frank. Vanno avanti a baciarsi per quella che a Frank pare una dolce eternità, fermandosi solo per ridere un pochino e per riprendere fiato, entrambi felici e con il cuore che batte decisamente troppo forte.
“Non rinunciare a me per colpa di una cosa che ti è successa in passato...” sussurra Frank sulle labbra di Gerard “Ti tratterò benissimo io, non dirò a nessun altro oltre a Ray di noi, tra un anno sarò fuori dalle superiori e le cose andranno meglio, credi a me” conclude lui, dando un ultimo bacio a stampo al suo Gerard.
“Non lo so Frank… N-Non voglio che tu viva una delle tue prime relazioni con un uomo della mia età, n-”
“Ma mi hai già rubato il cuore Gerard, non posso che pensare a te dalla nostra prima conversazione su quello sciocco sito, sei il mio chiodo fisso e-e non desidero altri che te…”
Gerard arrossisce dopo aver sentito questa confessione, sorridendo come un pazzo e sentendosi terribilmente voluto, amato...
“Sei per caso arrossito, professore?”
In risposta, Gerard alza gli occhi al cielo e bofonchia un “no” molto poco convinto al quale nemmeno lui crede.
“Anche tu Frank…” Dice poi, sorridendo imbarazzato e non alzando i suoi occhi dal basso.
“Anche io cosa?” Chiede confuso Frank, alzandogli il viso in modo che i loro occhi possano incontrarsi.
“Mi hai rubato il cuore e-e, davvero, quel sito era la mia ultima chance di trovare qualcuno e anche se avrei preferito se tu fossi stato un po’ più grande, non riesco a pensare ad altro che a te e voglio solamente te.”
Frank sorride come un pazzo dopo questa confessione inaspettata ma gradita oltre l’immaginabile.
“Allora mi dai un’occasione Gee? Possiamo provarci? Farò in modo che nessuno lo venga a sapere, ci incontreremo solo qui, a casa tua, okay?” sorride speranzoso al suo Gerard “Sarà il nostro piccolo segreto per quest’anno, prometto che nessuno ci scoprirà…”
E a questo punto Gerard non può più tirarsi indietro, non può più fingere che quello che c’è tra lui e Frank non sia qualcosa destinato a diventare sempre più importante e forte, così che annuisce e sorride a sua volta.
“Chi l’avrebbe mai detto che il mio primo ragazzo avrebbe avuto ventinove anni!” Esordisce Frank, ridendo come un matto dopo aver visto l’espressione atterrita di Gerard.
“Cosa? P-Primo ragazzo?? Ma Frank, io, tu no-”
“Chiudi la bocca Party Poison…” E gliela chiude lui, impedendo che il piccolo sogno in cui sta finalmente vivendo possa andare nuovamente in frantumi.
Se questo è innamorarsi, allora Frank non intende rinunciarvi per nulla al mondo.
 
*****
 
E le cose sono andate bene, più che bene anzi…
Lui e Gerard sono stati bravissimi a mantenere il loro segreto e, a parte qualche bacio rubato sulle scale antincendio della scuola o qualche occhiolino per i corridoi, il loro rapporto a scuola non era stato altro che un semplice rapporto alunno-professore.
Gerard è difatti stato assunto, poiché il povero professor Gibbs aveva rinunciato alla cattedra perché troppo anziano, e Frank non potrà mai scordare i festeggiamenti fatti una volta arrivati a casa di Gerard.
“Frank sei troppo piccolo…”
Aveva detto Gerard una volta che la mano di Frank si era magicamente traslata sul cavallo dei suoi pantaloni.

“Ho vent’anni Gee, fin quando vorrai farmi aspettare prima di fare l’amore, mh?”
“N-Non so, forse ventidue, oppure-”

Ma alla fine non avevano aspettato così a lungo, poiché Frank ottiene sempre ciò che vuole.
Solo una volta avevano rischiato di mandare tutto all’aria, una sera in cui Frank si era scordato del coprifuoco impostogli dai suoi genitori e si era addormentato sul petto del suo Gerard mentre stavano vedendo un film sdraiati sul divano.
Ricordano entrambi il panico provato nel leggere quel “03:17 a.m.” sull’orologio, e ricordano come alla fine Ray li avesse salvati entrambi dicendo come Frank si fosse addormentato a casa sua dopo aver fatto i compiti.
“Frankie mi devi un mega favore, sappilo!”
E Frank sa che deve ben più di un solo mega favore al suo amico, poiché senza lui un mucchio di cose sarebbero andate male.
Per tutto l’anno, si sono entrambi comportati bene e hanno tenuto il segreto senza creare alcun tipo di scandalo.
“Però sarebbe eccitante baciarti davanti a tutti, lo sai Gee…?”
“Ah sì?”
Gerard ricorda quella sera in cui, dopo aver fatto l’amore, si stavano coccolando un po’ a letto, cosa che entrambi avevano scoperto di amare alla follia, Frank soprattutto.

“Tutte le mie compagne ne rimarrebbero atterrite, sai, la maggior parte fantastica su di te, ma se solo sapessero che sei mio…”
E a Gerard fa letteralmente scoppiare il cuore quando Frankie dice che lui è suo, lo fa sentire importante e amato dalla persona che preferisce di più al mondo.

Frank ricorda anche e soprattutto quella volta in cui i suoi li hanno beccati, non mentre facevano qualcosa di sconveniente, certo, ma era pur sempre risultato strano trovarli entrambi fuori da scuola a parlare con i visi forse un po’ troppo vicini tra loro.
“Il professor Way m-mi stava spiegando che forse potrei prender parte alla competizione di disegno di fine anno.”
Si era salvato Frank, riempiendo i cuori dei suoi genitori di orgoglio e facendo tirare un sospiro di sollievo a Gerard.

Frank ricorda anche e soprattutto la prima notte passata interamente da Gerard, sempre grazie e Ray e alla sua bugia per coprirli.
“Non posso credere di star coprendo il mio professore di arte per… questo!” Aveva detto Ray facendo scoppiare a ridere Frank per via delle sue guance rosse.
Ricorda quella notte come uno dei momenti più belli della sua vita che, pur essendo ancora breve e senza molti episodi degni di nota da raccontare, mai come in quel momento gli era sembrata così meravigliosa.
“E pensare che nemmeno volevi diventare il mio ragazzo…” Aveva detto col fiato corto, buttandosi sul petto di Gerard e sentendolo stringere le braccia attorno al suo corpo sudato.
“Ragazzo?” aveva chiesto Gerard ridendo “Ho trent’anni ormai Frank! Sono molto poco ragazzo temo!”
“Sarai sempre il mio ragazzo Gee…” Gli aveva semplicemente risposto lui, continuando a farsi coccolare e addormentandosi tra le braccia del suo amore.

Onestamente nessuno dei due avrebbe mai creduto di poter trovare l’amore su quel sito d’incontri, poiché entrambi si erano iscritti solo per noia, solo per farsi due risate, ma alla fine la loro relazione sta andando avanti da quelli che sono otto mesi e mai sono stati così felici in vita loro.
“Gee dopo la scuola posso venire a vivere qui…?” Aveva chiesto Frank un sabato mattina a colazione dopo aver passato un’altra notte insieme al suo Gerard.
“Non lo so bimbo… I tuoi che direbbero…?”
“Non me ne frega niente, io sto bene con te e di quello che dicono loro poco mi importa…”
Gerard sa che Frank è piccolo, che a volte ragiona ancora come un ragazzino e poco da adulto, e mentirebbe se dicesse che non ama la cosa. Frank è così spontaneo, ingenuo, e lui non può evitare di amarlo con tutto se stesso.

Se lo ricorda, ricorda il loro primo “ti amo” che, a differenza di quanto avrebbe creduto, è stato lui a dire per primo.
“Sai una cosa Frankie?” gli aveva detto poco prima di entrare in classe per fare lezione “Io penso proprio di amarti…” Gli aveva poi bisbigliato all’orecchio, per poi sorridergli ed entrare in classe, dove un Frank sorridente e con le guance rosse lo aveva guardato con occhi colmi di amore per l’intera ora senza ascoltare una sola parola della lezione.
Entrambi possono dire di essersi trovati, possono dire che un semplice numerino non era riuscito a tenerli lontani.
“Pronto amore?”
Oggi è il grande giorno, oggi finalmente Frank prenderà il suo diploma e mentirebbe se dicesse che non è elettrizzato al solo pensiero.

“Prontissimo!” Dice facendo l’occhiolino al suo Gee e non desiderando altro che poterlo baciare.
“Sei bellissimo bimbo…” Gli sussurra con aria sognante Gerard all’orecchio, per poi sorridergli e lasciarlo andare a sedersi assieme ai suoi compagni, mentre lui si dirige al tavolo dove tutti i professori sono seduti.
Entrambi sono più che entusiaste di quello che accadrà oggi, entrambi non vedono l’ara che il nome di Frank venga fatto e che dunque possano finalmente svelare il loro piccolo grande segreto, possano finalmente dire come stanno le cose dopo un intero anno passato a nascondersi a casa di Gerard.
“Ne sei sicuro amore?” Gli aveva chiesto Gerard la sera prima, volendo essere totalmente sicuro che Frank se la sentisse davvero.
“Più che sicuro Gee, voglio che tutti lo sappiano, sono stanco di nascondermi. Voglio che tutti sappiano quanto ti amo…”
E allora avevano deciso di farlo, di dare un po’ di spettacolo al loro pubblico.

“Frank Iero.”
I cuori di entrambi si fermano quando sentono il preside pronunciare quel nome, il cuore di Frank soprattutto.
Si alza subito dalla sua sediolina e si dirige a testa bassa verso le scale per salire sul palco dove in un certo senso dovrà recitare una piccola parte.
“Congratulazioni!” Gli dice il preside stringendogli la mano, ma Frank non ha tempo da perdere, così che si sforza di sorridere e poi corre immediatamente verso il suo Gerard che, alzatosi in piedi a sua volta, lo sta aspettando con un sorriso enorme stampato in faccia a braccia aperte alla fine del lungo tavolo.
Gli salta in braccio, lancia il suo stupido attestato a terra e, finalmente lo bacia. C’è chi esulta, chi fischia, chi ride, chi rimane atterrito, come il preside, e chi invece si sente felice, amato e finalmente libero.
“Ce l’hai fatto bimbo…” Dice Gerard con gli occhi colmi di lacrime.
“Ce l’abbiamo fatta entrambi…” E continuano a baciarsi, finalmente liberi di condividere il loro piccolo segreto con tutto il mondo.
E se solo Frank potesse, allora farebbe immediatamente un monumento a quello stupido sito web che gli ha permesso di incontrare l’amore della sua vita.
  
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