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Autore: _Son Hikaru    19/02/2021    4 recensioni
Lucy è una ragazzina allegra e piena di vita, ma anche lei ha dei momenti di sconforto, momenti in cui ha l'impressione di vedere tutto nero, e da bravo fratello maggiore Edmund è pronto ad ascoltarla, confortarla e a riportare nel suo cuore un po' di speranza.
Piccola one shot dedicata ad Edmund e Lucy perchè il loro rapporto è qualcosa di fantastico
|Dal testo|
[...] “Ci si sente sempre inquieti alla fine di uno scontro come quello che abbiamo affrontato oggi, si ha sempre la sensazione, la paura, che non sia finita davvero” le rispose Edmund col tono di voce più calmo e morbido di cui era capace. [...]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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É difficile dire addio...


“Ed…” Lo chiamò una notte Lucy prima di ritirarsi in coperta e mettersi a dormire “Ho una brutta sensazione…” aggiunse poi, e al leggero tremolio della sua voce, tipico di chi era sul punto di scoppiare a piangere da un momento all’altro, per quanto stanco e assonnato potesse essere, Edmund non poté impedire alla preoccupazione di attanagliargli il cuore e stringerlo in una morsa fastidiosa dalla quale altro non voleva se non scappare: vedere Lucy preoccupata, sapeva sofferente, lei che era da sempre un piccolo raggio di sole, lo turbava più di quanto si sarebbe potuto immaginare.
“Che tipo di brutta sensazione?” le chiese allora avvicinandosi piano a lei è stringendole con affetto la mano
“È strano…” iniziò Lucy ricambiando debolmente la sua stretta “A Narnia, nonostante i mille pericoli che abbiamo affrontato, non mi sono mai sentita così…”
“Così come?” si azzardò ad interromperla Edmund rivolgendole uno sguardo vagamente confuso
“Inquieta…” rispose Lucy lasciando che le proprie labbra si increspassero in una piccola smorfia mentre portava la mano libera a stringersi il petto “Come se per noi le difficoltà non fossero ancora finite, come se ci fosse qualcosa di più brutto ad attenderci alla fine di questo viaggio…”
“Ci si sente sempre inquieti alla fine di uno scontro come quello che abbiamo affrontato oggi, si ha sempre la sensazione, la paura, che non sia finita davvero” le rispose Edmund col tono di voce più calmo e morbido di cui era capace “Hai dimenticato come ti sentivi un tempo? Ti sentivi inquieta alla fine di ogni battaglia, di ogni guerra o scontro” le fece notare poi dandole un buffetto affettuoso sulla spalla “Tra l’altro non è passato neppure un giorno, è ancora tutto fresco, è normale che ti senti così” aggiunse poi, e avrebbe voluto dire altro, dirle che anche lui si sentiva inquieto come se non fosse davvero finita, ma scuotendo la testa Lucy lo precedette
"Me lo ricordo” gli disse con fare un po’ brusco, quasi fosse irritata dal fatto che non avesse capito subito cosa intendeva dire, cosa significasse in realtà l’inquietudine che le aveva improvvisamente stretto il cuore “Ma questa volta è diverso” riprese poi “Quando eravamo re e regine, per quanto mi lasciasse inquieta, ero la prima a gioire per la fine di una guerra… questa volta invece è proprio il fatto che sia tutto finito ad inquietarmi e a darmi quel senso di oppressione al cuore”
“Che vuol dire?” le chiese Edmund guardandola perplesso, ma in realtà, se almeno con sé stesso poteva essere sincero, per quanto gli pesasse ammetterlo, sentiva di conoscere quale sarebbe stata la risposta di Lucy, e non voleva sentirla.
“Ho come la sensazione che assieme a questa avvenuta sia finito anche il nostro tempo a Narnia…” e dette queste parole, incapace di trattenerle oltre, Lucy lasciò finalmente libere le lacrime di rigarle il volto, copiose come la pioggia durante una tempesta.
Le lacrime di Lucy, così piene di tristezza e disperazione, già colme di nostalgia per i bei tempi passati a Narnia, per i suoi paesaggi, per la magia e la serenità che aveva portato nei loro cuori, per quel senso di protezione che gli aveva sempre trasmesso, riempirono il cuore di Edmund di dolore e tutta la tristezza e lo sconforto che aveva cercato di nascondere in quei giorni esplosero d’improvviso in un pianto silenzioso. Addolorato tanto quanto lei al pensiero che probabilmente non sarebbero mai più potuti tornare a Narnia, bisognoso di conforto, Edmund la strinse a sé in un forte abbraccio affondando il volto fra le sue spalle sottili e lasciando Lucy libera di fare lo stesso contro al suo petto.
Piansero a lungo, più di quanto entrambi avrebbero voluto, poi, d’improvviso, proprio quando parevano sul punto di esplodere di nuovo, di lasciarsi andare ad un pianto più disperato e violento, Edmund alzò il volto umido di lacrime dalle spalle di Lucy e con la voce ancora tremante a causa dei singhiozzi, prendendo con delicatezza il volto della sorella fra le mani, disse:
“Lo so che è doloroso, ma non è detto che Narnia non avrà mai più bisogno di noi, non ricordi?” le chiese asciugandole con un piccolo sorriso le lacrime dalle guance tutte arrossate “Quando siamo stati incoronati Aslan ha detto una cosa”
“Cosa?” bofonchiò Lucy tirando piano su col naso
“Quando si è re o regine di Narnia si è sempre re o regina” le rispose lui lasciando che il sorriso sulle proprie labbra si allargasse leggermente
“Me lo ricordo…” sbuffò Lucy “Ma cosa c’entra con la nostra situazione?  Col fatto che non potremo più tornare?” chiese poi
“Ma come!” le fece Edmund guardandola fintamente indignato “Non capisci?” le chiese scuotendola leggermente “Significa che pur senza essere qui saremo sempre parte di Narnia, proprio come Narnia sarà sempre parte di noi. Non sarà lo stesso, non sarà esattamente quello che vuoi, ma il suo ricordo, il pensiero di tutti i bei momenti, di tutte le avventure, degli amici che abbiamo incontrata, ci darà la forza di andare avanti nella vita di tutti i giorni, e anche se al momento ti sembra impossibile, assurdo anche solo da pensare, il tempo lenirà il dolore e un giorno riuscirai a pensare a Narnia senza piangere” le disse carezzandole con dolcezza i capelli
“Non dimenticherò?” gli chiese Lucy guardandolo angosciata negli occhi “Il tempo non porterà via con sé tutti i ricordi che ho? Non li sbiadirà?”
“No, Lu” la confortò Edmund regalandole un sorriso malinconico, velato dalle sue stesse paure “Non accadrà, non ci si può dimenticare tanto facilmente della propri casa”
E a quelle parole, anche se non avevano allontanato completamente la tristezza dal suo cuore, alleggerirono l’animo di Lucy restituendole la speranza che in quegli ultimi giorni di viaggio le era sembrato di aver perso.
Lasciare Narnia una volta giunti alle Terre di Aslan, dire addio a tutti i loro amici fu doloroso, ma Lucy sapeva adesso, che non avrebbe mai potuto dimenticare, che lei e Edmund avrebbero continuato a ricordare Narnia assieme, che niente e nessuno neppure il tempo con il suo scorrere avrebbe potuto privarla del suo ricordo.
 
 
 
Angolo autrice<3
Ehm ehm salve a tutti, non scrivo qualcosa su Narnia da una vita e ammeto che mi sento alquanto agitata, mamma mia spero di non aver scritto una cavolata >~<
Narnia è il primo fantasy di cui mi sono innamorata da bambina, mi ha sempre dato la forza di andare avanti nonostante le difficoltà, era il mio posto sicuro all’ora e lo è anche adesso che sono cresciuta, eppure scrivere di Narnia è sempre terribilmente difficile per me, ho sempre paura di uscire dai personaggi e di snaturare la magia che mi hanno sempre trasmesso i libri e i film. 
Uccidetemi pure, penso ne abbiate il diritto, ma ancora non sono riuscita ad arrivare all’ultimo libro, sono ferma alla fine del Viaggio del Veliero. Per questa storia mi sono ispirata più al film infatti, perché lo ricordo molto più chiaramente del libro >~<
Ricordo però che nel libro erano tutti un po’ di cattivo umore durante gli ultimi giorni di viaggio, quelli che li separavano dall’arrivo alle Terre di Aslan e mi sono sempre chiesta: chissà se anche Lucy a quel punto del viaggio avrà avuto un momento di sconforto, avrà percepito che era la sua ultima volta a Narnia?
E visto che ultimamente mi sento un po’ malinconica ho deciso su due piedi di buttarmi e provare a scrivere questa One Shot che avevo nel cassetto della memoria da tanto tempo ormai.
Spero di non avervi messo addosso troppa tristezza, giuro che non era mia intenzione, anzi più che altro volevo infondere forza e coraggio, che sono le cose di cui ho bisogno io in questo periodo.
Quelle che Edmund rivolge a Lucy sono parole che mia sorella maggiore ha detto a me mentre cercava di consolarmi e farmi accettare che a volte le cose cambiano o finiscono e che tu non puoi farci nulla. A me quelle parole sono servite per quanto sia difficile accettare completamente che qualcosa sta finendo, ma mi hanno comunque aiutata a capire che i ricordi non se ne vanno tanto facilmente, in particolare se si è tenuto tanto a qualcosa.
Spero di non aver snaturato troppo Edmund e Lucy e soprattutto di non essere stata troppo mielosa, la mia paura è sempre quella di risultare stucchevole ehehe
Detto questo, smetto di blaterare e ringrazio tutti coloro che sono arrivati a leggere fino a qui e vi invito tutti a non essere timidi e a lasciarmi un commentino, criticate pure, le critiche fanno crescere, ma siate garbati nel farmele perché ho un cuoricino. se trovate errori di battitura, e ce ne saranno di sicuro perdonatemi, ho ricontrollato il testo un milione di volte ma ho dovuto trascriverlo da tablet e il mio è moolto moolto sgangherato ehehe XP 
Grazie ancora
Hika <3
 
 
  
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