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Autore: dragun95    22/02/2021    1 recensioni
Adam Strife è un giovane scienziato che ha votato le sue ricerche alla comprensione dei Titani e del loro alpha Godzilla.
Durante un'evacuazione viene prelevato da delle persone. Inizialmente scettico potrebbe scoprire cose che non pensava sui Titani e forse anche un'imminente pericolo che potrebbe coinvolgere titani e umani inclusi.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dasao Research'
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Capitolo 1



Prese a digitare velocemente sulla tastiera del computer guardando sul monitor il tempo di trasferimento.
Adam deglutì rumorosamente sentendo le sirene fuori che segnalavano l'evacuazione immediata dall'intera città di Manhattan.

La ragione di tale evacuazione era che un Titano si stava dirigendo a Manhattan, ecco perché l'esercito aveva fatto lasciare la città a tutti gli abitanti per la loro sicurezza.
Anche lui avrebbe dovuto andarsene subito, ma non poteva senza prima recuperare i dati di vitale importanza riguardanti i Titani, contenuti nel suo computer. 

"Andiamo quanto ci vuole?" Continuava a ripetersi portando nervosamente la mano ai corti capelli biondi spettinandoli lievemente, spostando nervosamente lo sguardo su uno dei muri della stanza su cui era appesa una mappa del globo.
Su di essa vi erano cerchiati i punti in cui si trovavano le basi della M.O.N.A.R.C.H in cui i Titani erano dormienti. 

Quando finalmente anche l'ultimo frammento di memoria fu trasferito nella chiavetta la rimosse subito, soffermandosi su una foto che adornava uno degli angoli del monitor. Allungò la mano per prenderla e senza aggiungere altro scattò verso la porta scendendo le scale del palazzo in disuso in cui aveva allestito il suo piccolo laboratorio. 

Appena fuori una forte folata di vento lo inventi costringendolo a coprirsi il viso con il braccio. Alzando la testa vide degli elicotteri che stavano lasciando la città sicuramente con a bordo i civili.

"Devo sbrigarmi!" Pensò correndo verso la sua macchina, aprendo lo sportello ed entrando il più velocemente che poteva. 
Si allacciò velocemente la cintura di sicurezza e girò la chiave per mettere in moto. Ma appena il veicolo si accese dai bocchetti dell'aria condizionata iniziò a fuoriuscire del fumo, facendolo sussultare. non ebbe il tempo di farsi alcuna domanda visto che un secondo dopo sentì la vista sfocata e poi il buio.

Riaprì gli occhi lentamente sentendo la testa molto pesante. Gli ci volle qualche istante per capire di essere sdraiato su un fianco su una superficie fredda e liscia e di essere stato narcotizzato. 
Ringhiò provando a muoversi ma finì per cadere di faccia contro un pavimento di ferro imprecando sotto voce e sperando di non essersi rotto gli occhiali.

-Si è svegliato!- sentì dire da una voce sconosciuta.

-Più presto del previsto- disse un'altra mentre qualcuno le sollevava di peso facendolo mettere seduto. Batte gli occhi un paio di volte per riuscire a mettere a fuoco, davanti a lui vi erano degli individui vestiti in tenuta tattica nera, come quelle usate dalle forze speciali ed erano armati come se stessero per andare in guerra.

Il biondo si portò la mano alla testa e si rese conto di avere le mani legate insieme con delle fascette di plastica.
Traendo un profondo respirò per restare calmò si dice uno sguardo intorno. Erano in un posto angusto e dal rumore che sentiva provenire da fuori doveva trattarsi di un mezzo di trasporto volante: un piccolo aereo o un'elicottero. 
Eppure quei tizi non gli davano l'aria di essere dei militari.

"Vuoi vedere che c'entrano quei maledetti ecologisti falliti!" Alludendo al gruppo di Eco terroristi guidati da Alan Jhonan, non che responsabile della liberazione del drago a tre teste Ghidorah.

Oltre a lui c'erano altre sei persone, ma fu quella seduta davanti a lui a catturare la sua attenzione. Per la precisione i tatuaggi che le ornavano il volto femminile, sembravano essere dei tribali o geroglifici antichi di colore azzurro, che spiccavano molto sulla sua carnagione lievemente scura.

-Perché mi stai fissando?- chiese la donna incrociando i suoi occhi neri in quelli di lui, anche se era lei che lo fissava fin dall'inizio si era accorta che adesso anche il ragazzo la fissava a sua volta.

-Perché tu sei il capo qui dentro!- 

-Cosa te lo fa credere?- gli domandò la persona alla sua destra.

-Intuito. Anche se non mi aspettavo di trovare un Iwi lontano dall'isola del teschio- la donna assottigliò la vista alle sue parole, mentre portava la mano ad una collana con un ninnolo fatto a mano.

-Come fai a dire che sono una Iwi. Come mi chiami tu?- Adam emise un sospiro portando le mani legato al volto tirandosi su gli occhiali.

-Sono gli unici che hanno tatuati addosso quei simboli- Era stato a studiare la loro tribù visto che era probabilmente l'ultimo popolo ancora esistente che abbia vissuto più a lungo a contatto con i Titani. E grazie a ciò che ne conosceva in parte le usanze trascritte su carta, ma non era mai stato personalmente sulla loro isola.

-Hai un buon occhio signor Adam-

-Sapete chi sono! Quindi non credo che questo sia un rapimento a caso giusto?- fece la domanda anche se era sicuro che fosse proprio lui il loro obiettivo o almeno le sue informazioni, visto che era sicuro di non avere più la chiavetta su cui aveva spostato i file nel suo computer.

-Negare sarebbe inutile visto il suo intelletto. Ma avrà le risposte appena saremmo arrivati a destinazione- rispose la donna mentre il veicolo iniziava a traballare, Adam cercò subito di aggrapparsi per non cadere così come il resto dei passeggeri.

-Le consiglio di rilassarsi...sarà un viaggio lungo!- gli disse la donna allacciandogli la cintura vista che lui era impossibilitato avendo le mani legate.

Ci vollero più di venti ore di volo per poter raggiungere la destinazione, lo sapeva perché aveva iniziato a contare i minuti o almeno ci aveva provato per poi crollare dal sonno.
Fu destato proprio da uno dei uomini che lo scosse per farlo svegliare.

-Siamo arrivati- Adam si alzò sentendo la schiena dolorante, quel posto non era di certo comodissimo per dormire. In quel momento la cambusa del mezzo si aprì e lui venne intimato di uscire, anche se non erano stati aggressivi con lui preferiva non far innervosire delle persone armate.

Così si avviò verso l'uscita scortato dalla donna con cui aveva parlato e dal resto della squadra. Appena fuori venne investito da una folata gelida che gli entrò dentro le ossa.
Rabbrividì guardandosi intorno a vedendo di essere circondato da neve e montagne.

"Ma dove diavolo mi hanno portato?" La risposta si palesò davanti ai suoi occhi sotto forma di un tempio in stile orientale dall'aria antica. 

-Stiamo scherzando!- disse mentre i denti gli tremavano per il freddo, aveva bisogno di scaldarsi e anche al più presto. Mentre avanzavano verso il tempio ad attenderli all'entrata vi era una donna dai lunghi capelli biondi che si avvicinò al gruppo con passo elegante nonostante il pesante cappotto che indossava.

-Vedo che avete portato il nostro ospite. Ottimo lavoro comandante Kirhi- il comandante si tolse il casco liberando i corti capelli neri quasi totalmente rasati facendo un'inchino con il capo.
Successivamente la donna spostò i suoi occhi verdi su Adam sorridendogli, nella sua voce aveva riconosciuto un forte accento francese.

-Benvenuto in Himalaya signor Adam. Spero abbia fatto un buon viaggio-

-Non che avessi molta scelta signora!- rispose tremando esternamente ma internamente era piuttosto scioccato di essere stato portato fin lassù.

-Forse sarebbe il caso di parlarne in un luogo più caldo non trova?- 

-In un'altro caso avrei accettato. Ma considerando che mi avete rapito e portato in un'altro continente contro la mia volontà....una cosa che farebbe benissimo Jhonan- a quella risposta il sorriso sul volto della donna divenne una linea piatta.

-Se crede che siamo alleati con quel pazzo allora è del tutto fuori strada!- il suo tono da rassicurante si fece totalmente serio e il ragazzo di certo che anche il gruppo che lo aveva scortato si fosse sentito offeso da tale affermazione

-Scusate ma in questo momento non potete certo aspettarvi che vi creda fino in fondo- la donna bionda fece un cenno della mano e uno degli uomini estrasse un coltello. Adam sgranò gli occhi pensando che lo avrebbe usato per ferirlo stato, ma invece l'uomo gli tagliò la fascetta che gli teneva legate le mani.

-Non posso certo darle torto su questo. Sicuramente vorrà delle risposte, ma per ottenerle temo sarà obbligato a seguirci, dico bene?- lui sospirò annuendo, visto che alla fine quello che diceva lei era del tutto vero.

-Va bene mi faccia strada-

-Certamente e per favore. Mi chiami Julien-







Note dell'autore

Eccomi di nuovo qui sul fandom di Godzilla. Iniziò dicendo già che questa storia si svolge in un'arco di tempo dopo il secondo film di Godzilla e quello nuovo che deve ancora uscire.

Farò riferimento ad alcune parti del secondo film e informazioni ricavate dal trailer del nuovo film sul MonsterVerse. Ma la trama di questa storia è opera mia e comprenderà personaggi inventati da me.

Spero che l'idea vi piaccia e che gradiate.
  
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