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Autore: BlackMist96    23/02/2021    0 recensioni
[Fantasy]
Nel momento del bisogno, un personaggio misterioso che si fa chiamare "Pinguino", assembla un gruppo di razze e classi diverse.
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Salve a tutti, questa è la mia prima storia su EFP, tuttavia questa storia non è di mia realizzazione, ben si di un mio amico che si è ispirato alle nostre sessioni di Drizzit, un gioco di ruolo parodia di D&D che molti di voi conosceranno. Io mi sono limitata a correzioni o piccole aggiunte, il resto è interamente di produzione del mio amico.
AVVISO che molti nomi e fatti sono ispirati a film, serie tv e anime hai quali il mio amico si interessa maggiormente, come Star wars, film e serie tv marvel, ecc...
Spero la storia sia di vostro gradimento :)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nella serata Tyranus riuscì a mettersi in piedi, ebbe una strana sensazione alle gambe, uno strano formicolio che rischiava di metterlo fuori equilibrio. Fece un paio di passi verso la porta, voleva scendere per salutare gli altri ma più che altro voleva parlare con Pinguino per I vari eventi che sono accaduti alla Lingua di Fuoco e di alcuni pensieri molto oscuri che aveva percepito fuori dalla porta all’ora di pranzo. In cuor suo sapeva che era Lory, poteva percepire la sua rabbia e probabilmente l’odio che aveva nei suoi confronti ma il necromante sperava che un giorno potesse andare d’accordo con l’assassina, ma forse era più probabile che Lory piantasse un coltello nel suo cuore. 

La porta della stanza di Tyranus si aprì, Pinguino lo stava osservando, con in mano una ciotola con della zuppa.

“Buonasera Tyranus, come state?” chiese Pinguino con un sorriso. 

“Buonasera Pinguino, un po’ debole ma le cure di Lacer stanno facendo effetto.” Rispose il Necromante. 

Pinguino avanzò verso di lui, sempre sorridendo: “Dovresti stare a letto. Comunque ti ho portato una zuppa calda.”

Pinguino posò la scodella sul tavolo insieme ad un cucchiaio di legno. Il necromante si sedette alla sedia vicino al tavolo: “Sicuramente sarà meglio delle pozioni o delle radici dell’alchimista.”

Entrambi si misero a ridere, ma subito Tyranus ritornò serio: “Come stanno gli altri?”

Tyranus si accorse che Pinguino sorrideva ancora, non ha mai visto Pinguino con uno sguardo serio o arrabbiato, era sempre sorridente. “Le donne stanno bene, sono molto forti. Drako si sta riprendendo, entro domani sarà in perfetta forma.”.

Il Necromante tirò un sospiro di sollievo, si rilassò alla notizia che Drako stava bene. “Posso vederli?” 

Pinguino, sempre sorridendo, scosse la testa: “Non stasera mio caro. Ti devi riposare.”

Pinguino si voltò ed uscì dalla stanza, Tyranus era deluso della risposta di Pinguino ma poteva capirlo. 

Si affrettò a finire la zuppa, come ogni pasto di Pinguino era ottima, si alzò dirigendosi verso il suo letto, si tolse gli abiti e si sdraiò coprendosi con le coperte. In un battito di ciglia trovò il sonno. 

 

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Pinguino uscì dalla stanza e vide Lory appoggiata al muro accanto alla porta della stanza del Necromante. 

“Se vuoi salutarlo puoi entrare.”

Lory fece una piccola risata: “Se entro in quella stanza lo uccido.” disse freddamente la ragazza.

Pinguino fece una piccola risata: “Dovresti provarci. Ma credo che in cuor tuo sai che è più potente di quanto puoi immaginare.” si allontanò lungo il corridoio di stanze avviandosi verso le scale.

Lory emise un’altra risata, mentre seguiva Pinguino: “In vita mia ho ucciso persone di tutte le razze e di tutte le classi molto più pericolose di quel maghetto da quattro soldi.”

Pinguino scese le scale con Lory dietro. Passarono il tavolo dove erano sedute Reyna, Lilth e Lacer. Lilith squadrò l’assassina che essendo di spalle non notò lo sguardo della cacciatrice. 

I due entrarono nella stanza, Pinguino con un movimento della mano accese le candele. Quest’azione lasciò Lory un po sorpresa, anche se ormai non erano più così tante le cose la sorprendevano, meno male per lei che aveva sempre la maschera. 

Pinguino si sedette: “Avrai ucciso anche molte persone pericolose eppure hai lasciato alcune in vita.”

Lory si bloccò, mentre si sedeva, a quelle parole. Cosa voleva dire? 

“Di che cosa stai parlando Uomo?” chiese freddamente Lory. 

Pinguino incrociò le dita delle mani e le appoggiò sul tavolo: “Molte delle cicatrici che hai sul tuo corpo le hai subite dal capo del tuo Clan perchè hai lasciato in vita alcune persone, quindi non sei così cattiva o malvagia come vuoi farci credere….”

“Non erano il mio obiettivo!” Interruppe ad alta voce Lory che scattò in piedi facendo cadere la sedia. 

Ora Pinguino non rideva più, la stava fissando negli occhi e anche Lory lo fissava senza indietreggiare. 

“… ma hai lasciato dei testimoni …” disse Pinguino alzando leggermente la voce. 

Hai lasciato dei testimoni!” quelle parole, Lory le aveva già sentite. Dal suo capo clan, dopo aver ucciso quella famiglia di Elfi Oscuri, prima che venisse punita per aver lasciato quell’uomo steso per terra gravemente ferito, forse morto, e quella bambina, la figlia dei due Elfi oscuri. Forse erano solo una coincidenza quelle parole.

“… per questo il tuo capo clan ti puniva. E’ un errore imperdonabile, dico bene Loreley?” continuò Pinguino con un tono di sfida. L'obiettivo di Pinguino era farle capire che tutti sbagliano. Tyranus aveva sbagliato e messo in pericolo il gruppo con alcune scelte, come lei aveva sbagliato e messo in pericolo la solidità del Clan degli assassini. 

Lory a quelle parole pareva congelata, paralizzata, non sapeva come controbattere. Perchè le stava parlando in quella maniera? Anche qui era sotto accusa. 

“Allora cosa vuoi fare, eh? VUOI PUNIRMI ANCHE TE?” Urlò Lory con la voce quasi spezzata. 

“Io non ho mai punito nessuno per un errore. Quello che hai subito dal tuo capo clan è imperdonabile, ma non fare come lui. Non devi esser come lui. Avrai pure una maschera Loreley per nascondere il tuo volto, ma so perfettamente che hai un gran cuore, che sei in grado di perdonare e di amare. Questo non puoi nasconderlo.” il tono di voce di Pinguino passò da sfida a rilassato, quasi compassionevole. Stava parlando a Lory come se fosse sua figlia. 

Lory sentì I suoi occhi riempirsi di lacrime, ma non per le parole dolci di Pinguino, ma per il ricordo che aveva delle sue dure e dolorose punizioni. L’assassina voltò le spalle a Pinguino e uscì dalla stanza con passo deciso e svelto. Perché doveva essere tutto così doloroso? In vita sua poche volte aveva pianto, ogni volta che accennava ad un pianto, seguiva sempre il dolore delle punizioni. Aveva bisogno di solitudine, non poteva avere un crollo, non li, non con tutte quelle persone attorno a se.

 

Attraversò velocemente la stanza dove erano rimasti seduti Lilith, Reyna e Lacer.

Reyna si alzò vedendo la ragazza passare con passo veloce: “Lory ma cosa…” disse la Dracomante che non finì la sua domanda che Lory la interruppe: “LASCIATEMI IN PACE!”

Reyna voleva seguirla per parlarle, ma sapeva bene che non era una buona idea. Forse parlare con Pinguino per capire cosa diavolo era successo ma non ce n’era bisogno visto che la figura dell’uomo era comparsa davanti alla porta. “Andate a letto. Domani avrete una nuova missione.” Pinguino chiuse la porta, I tre rimasero pietrificati, non stavano capendo cosa stava succedendo.

“Che diavolo sta succedendo Reyna?” Chiese Lilith alla Dracomante, anche se sapeva benissimo che anche lei non aveva la minima idea di cosa sia successo. 

“Non lo so, Lilith. Ma Lory era sconvolta. Credo di averla vista così soltanto nelle Lande degli incubi.” Rispose Reyna alzandosi  dalla sua sedia.

“Forse hanno parlato proprio di quello che ha sognato Loreley in quelle lande. Oppure qualcosa che sia collegato a quei sogni.” Intervenne Lacer che sorseggiava dal suo calice del Vino. 

Aveva già bevuto un po’ di bicchieri quella sera. “L’unica cosa che so Lacer, è che stai bevendo troppo e sicuramente non aiuta la tua miopia.” disse Reyna con un sorriso.

Lacer annuì posando il calice. “Hai ragione Dracomante. Però questo vino è troppo buono.”

Non aveva torto, ogni cosa offerta da Pinguino aveva un sapore buonissimo, la stessa acqua aveva un sapore migliore. 

Reyna tornò a fissare la porta dello studio dove pinguino era ancora dentro. La voglia di bussare e parlare con l’uomo era forte, voleva sapere cosa era successo a Lory. Qualcosa nel rapporto tra Reyna e Lory era cambiato, forse c’era del rispetto tra le due ragazze e la Dracomante si stava preoccupando seriamente della sua “amica”. Ma ora L’unica cosa da fare era eseguire l’ordine di Pinguino. La Dracomante fece un cenno con la testa a Lacer e Lilith, si alzarono e raggiunsero le loro stanze. Anche per loro il sonno arrivò in fretta, ma non per Lory. 

L’assassina chiuse la sua stanza a chiave, lanciò la sua maschera sul tavolo con foga e rabbia. Restò per qualche minuto a fissare la sua maschera, stringendo i denti e i pugni tanto forte da far sbiancare le nocche. Con l’indice della mano sinistra si toccò la cicatrice all’occhio e una calda lacrima le rigò il viso. In quel momento si tappò l’occhio con una mano come a voler nascondere quella lacrima.

Non sono fatta per le lacrime, non sono fatta per le emozioni. Non ho un cuore. Sono un’assassina...e gli assassini non si possono permettere questo lusso...” Sì disse Lory, asciugandosi la lacrima e andando a sedere in un angolo della stanza, strinse le gambe al petto e nascose il viso in esse, in quel momento desiderava solo sparire, si sentiva così debole, tremendamente e schifosamente patetica. “Odio...la mia vita…”, dopo questo pensiero, il sonno alla fine arrivò per l’assassina, un sonno pieno di incubi, ricordi ed orrori. 

 

Ai primi raggi di sole tutti si alzarono  e si trovavano davanti alla stanza di Pinguino, tra I presenti c’erano anche Tyranus e Drako. 

Pinguino accolse I presenti nel suo studio e iniziò a parlare della missione: “Devo affidare a Voi una missione che sulla carta sembra molto semplice, quasi infantile, ma che potrebbe presentare alcune insidie.”

I presenti si guardarono: “Di che tipo di missione si tratta?” Chiese Lilith molto incuriosita.

“Dovete andare a Topple e parlare con il Re. Informarlo di quello che è successo alla Linea di Fuoco.” Disse Pinguino con un piccolo sorriso. 

tck” Lory quella mattina non era per niente di buon umore, non aveva la voglia di parlare, non aveva voglia neanche di fare un piccolo pensiero, in quel momento odiava tutto ciò che respirava, si limitava a squadrare qualche volta Tyranus. 

“Beh non mi sembra una missione così difficile.” Disse Reyna un po’ confusa, non si poteva darle torto; da Demoni delle catene, orchi e Termaganti ad un incontro con il Re, poteva trattarsi di una semplice passeggiata. 

“Non farti ingannare dalle apparenze Reyna. Il Re è molto giovane e ingenuo, I suoi seguaci possono essere più pericolosi di quanto puoi pensare.” rispose Pinguino che si era alzato. In mano aveva una lettera chiusa in una busta ingiallita, probabilmente a causa dell’umidità, ed era chiusa con un sigillo a cera. L’uomo consegnò la lettera a Reyna: “Con questa riuscirete a incontrare il Re.”.

“Partiamo subito?” Chiese Tyranus a Pinguino. Il Necromante si accorse di un piccolo sbuffo emesso da Lory, ma la ignorò. 

Pinguino fece una piccola risata: “Beh essendo una missione Semplice non credo che ci sia il bisogno di tutto il gruppo.”

Tyranus era confuso, anche Reyna lo era più che mai, non avevano mai affrontato missioni in solitaria o con una parte del gruppo. 

“Affiderò la missione a tre di voi.” Concluse Pinguino.

“Taglia corto Pinguino, chi vuoi mandare in missione?” intervenne freddamente Lory che incrociò le braccia, stufa dei tanti giri di parole e perdite di tempo. 

Pinguino la osservò, sapeva che le parole della sera precedente avevano centrato dei nervi scoperti e che attualmente Lory era la più motivata a far bene una missione.

“Affido la missione a Reyna, Lilith e a te Lory.” rispose Pinguino all’assassina. 

Grandioso. Una missione per bambini.” pensò Lory, alzando gli occhi al cielo.

“Ma Pinguino, se ci sono delle insidie è meglio che un curatore sia con loro.” Intervenne Tyranus avvicinandosi all’uomo. 

Ecco il grande eroe...” Lory voleva sgozzarlo.

“Il Becchino ha ragione! Sono pronto Pinguino! Il mio Arpione vuole vendetta!” Intervenne urlando Drako, che non aveva capito che la missione era informare il Re e non uccidere il Re. 

“Ancora con la storia del Becchino? Sei serio?” Disse Tyranus stufo di come veniva chiamato dal Barbaro. 

“Drako, Tyranus, so che volete tornare in missione dopo la batosta che avete subito. Ritornerete in missione, ma non in questa.” disse Pinguino. 

“Ma…” Tyranus provò a rispondere a pinguino ma Lory lo interruppe. “Piantala maghetto. Non ti fidi di noi? Perché siamo femmine?” 

Tyranus la guardò confuso: “Cosa? Non ci combina niente il fatto che siete femmine.”

Lory si avvicinò al Necromante: “Allora chiudi quella boccaccia ed esegui l’ordine di Pinguino. Oltre a dare ordini, il che sei molto scarso nel farlo, bisogna esser bravi anche ad eseguirli. Se riesci a farlo stai zitto e lascia fare a noi” Concluse Lory uscendo dalla stanza. 

Tyranus fu annichilito. Non sapeva come controbattere a Lory. 

“Per tutte le pozioni! Ti ha fatto il culo.” Intervenne Lacer che fino a quel momento era rimasto in silenzio. 

“E’ meglio che partiate subito e questo è tutto.” Disse Pinguino sedendosi dietro alla scrivania. 

Il gruppo uscì dalla stanza. Reyna prese da una parte Tyranus: “Ehy, stai sereno va bene? Le proteggo io, anche se non so da cosa visto che è una missione assurda questa.” Reyna a quelle parole emise una risata, ma Tyranus era serio: “Infatti. E’ questo che mi preoccupa… Una missione così assurda. C’è qualcosa che non mi torna.”

“Faremo attenzione. Tu riposati.” Reyna diede una pacca sul braccio del Necromante prima di uscire, seguita da Lilith che si mise in spalla la faretra con I dardi per la sua balestra. Le tre ragazze si misero in marcia, Topple distava solo un oretta dal rifugio di Pinguino. 

“Tyranus, Drako, Lacer venite nella mia stanza.” Ordinò Pinguino dopo pochi minuti. 

Che altro c’è?” pensò Tyranus dirigendosi verso la stanza di Pinguino. 

I tre entrarono nella stanza e Pinguino era accanto ad una porta finestra che portava sul retro. 

“Venite a vedere.” Disse l’uomo che aprì la porta mostrando un enorme giardino con dei bersagli fatti di legno e paglia. Non era solo un giardino ma un campo di addestramento.

“Potete allenarvi qui nel tempo libero se lo desiderate. Inoltre per gli studiosi, possono usufruire dei miei libri per imparare incantesimi.” Disse Pinguino. 

Lacer e Tyranus volevano ringraziare Pinguino ma furono interrotti da Drako che con il suo arpione caricò un bersaglio e lo distrusse: “Assaggia il ferro del mio arpione figlio di…..”.

I tre spettatori iniziarono a ridere.

“C’è un'altra missione per voi tre.” Disse improvvisamente pinguino, mentre Drako stava distruggendo altri bersagli. 

“Di quale missione stai parlando?” intervenne Lacer.

Intanto un bersaglio distrutto da Drako sfiorò la testa del Sauriale. 

Pinguino stava ridendo a quella scena, era contento di vedere che il Barbaro era ritornato in piena forza, era un membro importante del gruppo. Era l’ariete da sfondamento, senza di lui il gruppo avrebbe perso il miglior guerriero e difensore. 

“Missione di soccorso.” disse Pinguino sempre sorridente. 

“Missione di soccorso? E chi dobbiamo soccorrere?” Chiese Lacer molto incuriosito.

“Beh, dovete soccorrere Lory, Reyna e Lilith.” A quelle parole, il sangue di Tyranus si congelò. Invece il Sauriale era estremamente confuso. “Come soccorrere Lory, Reyna e Lilith?” 

“Di che diavolo stai parlando Pinguino?” Alzò la voce il Necromante, talmente forte che pure Drako si fermò e si avvicinò ai tre. 

“Calmati Mastro Tyranus, questa per loro non è una semplice missione ma una prova. Se collaboreranno perfettamente riusciranno a cavarsela senza il Vostro intervento. Ma credo che Lory non sia così collaborativa.” rispose Pinguino con calma e gentilezza. 

“Una prova? Di cosa stai parlando? Non riesco a capire Pinguino.” Continuò in piena confusione e panico Tyranus. 

“Sinceramente non capisco nemmeno io” Intervenne Lacer confuso quanto il Necromante. 

“Qualcuno ha detto Birra?” Intervenne Drako, dove venne ignorato da tutti. 

“Dovete fidarvi di me, miei gentili ospiti. Quando sarà l’ora di partire, se sarà l’ora, Vi informerò.” disse Pinguino allontanandosi dai tre compagni. Tyranus e Lacer si fissarono confusi, mai quanto Drako che non aveva capito niente di quello che stava succedendo. 

“Rilassati Necromante, non conosco Pinguino bene quanto voi, ma sono sicuro che se era una missione pericolosa l’avrebbe affidata a tutto il gruppo.” disse Lacer che fece per entrare nella stanza, peccato che mancò completamente la porta finestra e andò a sbattere contro il muro.

“ACCIDENTI ALLA MIOPIA!” Urlò Lacer. 

 
   
 
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