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Autore: principessa1793    23/02/2021    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Junior]
Apro gli occhi dopo ore e dalle tende della stanza non filtra più neppure un raggio di sole,visto che il cielo è color piombo tendente al nero. Devo ancora pensare ad un vestito decente per cenare con i miei genitori ed i loro amici. E vorrei che Nana mi coprisse questo livido con del correttore. Non posso presentarmi a loro come Tyson,porca troia!
Dopo il cazzotto ricevuto al supermercato,io e Nana abbiamo mangiato un boccone veloce,mentre mi tamponava il ghiaccio sul punto incriminato e mi ha dato un analgesico,facendomi stendere in quella che era la sua cameretta da bambina. È stata dolce,a dispetto di quanto era su di giri per essere riuscita a mettere le mani sul gioiellino di Daniele,che spero non scopra mai come guida la sua cara figliola!
Faccio per alzarmi dal letto,ma scorgo sul comodino un piattino con un paio di fette di ciambella farcite con una generosa dose di marmellata di fragole. Accendo l’abatjour di Barbie per leggere il biglietto che accompagna il gentile omaggio.
{Ti sei addormentato mentre ti tenevo il ghiaccio sull’occhio. Prima di scendere e traumatizzare la tizia disturbata che conoscono papà e Camilla,ti camuffo quel livido enorme che ti ha procurato quel disgraziato!
Ho pensato di portarti la merenda e sei pregato di mangiare tutto,sia perché a pranzo hai spizzicato come un uccellino sia poiché nessuno dice di no a Susanna Valencia! Ci vediamo dopo il mio giro di shopping con Roberta.
                                                                                                                                                                                                                                                                              Susanna}

La scrittura fucsia se la poteva risparmiare,ma sorrido,nonostante il dolore alla guancia. Accarezzo il biglietto intenerito dalla premura mostrata da una ragazza che ho giudicato male al primo impatto. Mi volto a fissare la foto che tiene nella cornice vicino alla lampada,una sua foto da bambina con i codini color caramello e un sorriso con tanto di finestrella per un dentino da latte caduto.
“ Guarda che non ti faccio pagare la bolletta se accendi la luce grande per leggere. Ti fa male agli occhi quella lucetta da cimitero!” afferma Daniele facendo capolino dalla porta e accendendo la luce del lampadario. Nascondo il biglietto in tasca imbarazzato.
“ Posso?” mi domanda. Annuisco. Entra chiudendosi la porta alle spalle.
“ Hai ancora la guancia rossa. Spero tu vi abbia messo del ghiaccio. Clizia è ancora in camera sua?” gli chiedo.
“ E chi la fa uscire senza il permesso di Roby e Joseph? Per quanto la adori,sparire così è troppo grave!” risponde mettendosi a sedere sul letto.
“ Susanna e Roberta sono tornate?” gli chiedo. Annuisce.
“ Sono in camera dove dormono Susanna e Clizia. In quella camera non ci entrerei neanche sotto tortura…potrebbe scoppiare una lite da un momento all’altro e col carattere che si ritrovano,sai che ne esce! Me lo ricordo come Susanna ha preso la paternità di Roberta e non posso cominciare la cena già con l’emicrania!” risponde preoccupato. In effetti! Per quanto adori tutte e 3,c’è da dire che hanno un caratteraccio!
“ I bimbi sono ancora di sotto?” gli chiedo. Annuisce.
“ Sì,Cookie e Lucky si stanno divertendo da pazzi! Tuo zio meno. A breve dovrebbero arrivare le tue cugine a riprenderli!” risponde.
“ Adesso scendo a salutarle,anche se sarebbe meglio di no!” borbotto.
“ Non è colpa tua. Milla e il nipote di Mario sono stati a letto assieme,vero?” replica. Lo fisso sbalordito.
“ Un po’ di anni fa ero seduto al tavolino di un bar di fronte ad un hotel in attesa di un ipotetico socio e li ho visti. Immagino non fossero lì per scrivere una recensione su TripAdvisor!” mi racconta.
“ Dovrei dirlo allo zio?” gli chiedo consiglio.
“ No. Queste sono cose fra padre e figlia ed è meglio non impicciarsi, visto quello che è successo ieri!” risponde. Ha ragione!
“ Ti ho portato il ghiaccio per quella botta! Guarda là cosa ti sei fatto!” risponde per poi picchiare il pacchetto di ghiaccio istantaneo prima di passarmelo. Me lo appoggio sul punto dolorante.
“ Non avresti dovuto prenderti una stecca per difendere me. Sono adulto e non mi va che tu ti faccia ammazzare!” afferma.
“ E a me non piace che quello ti tratti male dopo tutto quello che ha fatto a te,alla mamma,a Roby! Ha mostrato alla mamma la rivista che ti ritraeva con Giulio in braccio per ferirla! Se avesse ripetuto il gesto messo in atto due settimane dopo aver lasciato Bogotà,se fosse andato a segno,che ne sarebbe stato di me e di Roby? Saremmo cresciuti solo con lui? Si sarebbe liberato di noi mettendoci in collegio o restituendoti Roberta e separandoci per sempre?” mi sfogo. Rabbrividisce e gli occhi gli diventano lucidi dinnanzi alla prospettiva di mamma che si toglie la vita e mi pento di aver detto tali cose perché immagino abbia già sofferto abbastanza quando l’ha saputo.
“ Scusa! Io lo so che ci stai ancora male!” borbotto.
“ Se fosse accaduto qualcosa a tua madre,non avrebbe potuto restituirmi Roberta perché prima l’avrei ammazzato e poi mi sarei suicidato. Io posso tollerare tutto: anche che tua madre non viva con me se non vuole,sebbene per me non possa ritenersi vita ma mera sopravvivenza; però un mondo senza tua madre per me non può esistere!” afferma sull’orlo del pianto e con voce tremante.
“ Dubito che la mamma non voglia vivere con te! A meno che le mini Converse tu non voglia usarle come portachiavi! Tu vorresti una bambina,vero? Ma hai paura della reazione di Roby! Guarda che Roby è restia ai cambiamenti,ma non potrà che voler bene al nostro fratellino. Anche a me faceva i dispetti quando ero piccolo. Lo sai che mi chiama Raganella da allora?” lo rassicuro. Ridacchia.
“ A me basta solo che sia sano,che stiano bene lui e la mamma sia durante la gravidanza che dopo il parto!” risponde. Sorrido.
“ E Hildegard?” mi chiede.
“ La imbarazza vivere con me e la capisco. Quello è il bilocale dove ho vissuto con Susanna. Mi ha baciato lì per la prima volta,sai? Ci siamo mossi in contemporanea per sbaglio ed è successo. Sono stato in confusione per tutta la sera!” replico.
“ Ecco,io i dettagli li eviterei,grazie!” borbotta impacciato.
“ Già è difficile vivere con una perfetta estranea,ma poi doverlo fare lì dentro è una tortura. So che puoi capirmi,visto che hai convissuto qui con la mamma dopo la morte dei tuoi genitori!” mi sfogo.
“ Uno dei motivi per cui stavo più fuori casa che dentro. È solo che lasciarla lì in quello stato…” replica.
“ Fa pena anche a me. Ma non è invalida. È solo terrorizzata a morte. Sì,l’esito del test per le IST era negativo,ma hai visto anche tu come riduce le donne frequentare quell’essere: ad Esperanza oggi è caduta la bottiglia d’olio da mano!” ribatto. Scoppia a ridere.
“ E il brutto è che questa sbadataggine l’ha trasmessa per via ereditaria pure alla figlia. Al suo ragazzo ha ustionato la mano solo per un bacio! Forse è il caso di trovare un sostituto per quel tipo: potrebbe non sopravvivere alla loro prima notte insieme!” risponde facendomi ridere.
“ Mi hai tirato su il morale! Grazie!” esclamo abbracciandolo. Daniele resta un po’ di stucco prima di ricambiare.
“ Dopo aver chiesto a Patrizia di sposarmi mi sono ubriacato. Il solo pensare di dover vivere con lei,di doverle aprire le porte di questa casa dopo ave vissuto qui con tua madre… Io ti capisco! Nessuno ti obbliga a fingere di starci insieme! Puoi semplicemente aiutarla e basta!” afferma.  Mi sarei sbronzato anch’io nei suoi panni!
“ Non ho mai avuto coinquilini a parte la famiglia! Non è facile dividere i propri spazi con qualcuno che non conosci!” gli confesso.
“ Ma con Susanna ce l’hai fatta!” mi fa notare. Con Susanna,litigi a parte,è stato naturale!
“ Abbiamo rischiato di scannarci,ma sì!” rispondo.
“ Saranno i geni!” scherza facendomi ridere.
“ Vuoi che ti aiuti a scegliere cosa mettere?” si offre.
“ Sì,ma magari se mi dai una mano con la cravatta. Faccio sempre dei pasticci ad allacciarla da solo. E se mi presti un antidolorifico per quando se ne saranno andati. Finiranno per sanguinarci le orecchie,da come la descrive la mamma!” borbotto.
“ Puoi dirlo forte,figliolo. Stasera cachet per tutti!” replica facendomi ridere.
 
[Carlos]
“ Amico mio,qual buon vento?” esordisce Leonardo dopo il terzo squillo. Aisha ticchetta la gamba nervosa.
“ Il buon vento di uno che vuole salvarti sia la pelle che le palle. Ma come ti passa per la testa di uscire con la bambina? Sei forse idiota?” replico. Lo sa che detesto ripetere le cose più volte! Ora chi lo salverà da Roberta,da Joseph e da Daniele Valencia?
“ Clizia non è una bambina,ma una ragazza. Ha smesso da un pezzo di giocare con le bambole. E se la vedessi guidare la moto,la penseresti come me!” si difende. Che cazzo c’entra?
“ Tu le hai fatto guidare la tua moto? Senti,Roberta la conosci poco, ma era incazzata nera; e Daniele Valencia vede la sua nipotina dolce e carina come fosse una bambina di 2 anni,quindi tu per lui stai ronzando attorno ad una poppante,pertanto smettila! Lo dico per te!” replico. La mia Ginger scuote il capo sconcertata da tanta idiozia!
“ E se ti dicessi che mi piace?” mi chiede. Se impreco,Gamberetto mi sente?
“ Porca puttana,ma sei fuori? È reato! È minorenne!” replico.
“ Lui è un minorato…direi che è messo peggio! Clizia crescerà, mentre lui rimarrà sempre un minus habens!” borbotta la mia fidanzata.
“ È bella,intelligente,spigliata,spiritosa,divertente…le piacciono pure le moto!” risponde.
“ A parte che,per via del cattivo gusto di tuo padre,siete quasi parenti,ma poi a te ne piacciono 30 al mese. Ogni giorno te ne piace una! Tu hai idea di cosa ne sarebbe di te se Daniele Valencia scoprisse che ti piace la nipote? O peggio,se tu spezzassi il cuore di quella ragazza?” obietto cercando di farlo ragionare.
“ Se sei sopravvissuto tu che hai ingravidato la sua figlia minore senza averla prima fatta divenire la tua signora,non vedo perché dovrei rischiare la pelle io!” ribatte.
“ Perché Aisha è maggiorenne,tipo? E comunque anche con me non è stato affabile all’inizio e a volte temo mi tolleri solo per il nipotino che stiamo per dargli! E comunque Clizia per lui è una bambina. Altre ragazze carine non ce ne sono? Giusto con la figlia di Roberta? Quella ti mozza la testa…e non solo quella!” replico.
“ Ad ogni modo,io non le dispiaccio: le ho mandato la richiesta di amicizia ed ha accettato. E smettetela di parlarne come avesse 3 anni! Ne ha 15! Sua nonna non era già fidanzata con suo nonno a quell’età?” obietta. Speriamo che queste idiozie non le rifili mai a mio suocero o finirò per dover presenziare al suo funerale!
“ Dubito Daniele Valencia ti grazierebbe solo perché quando aveva l’età di Clizia,la signora Camilla era già la sua ragazza,sai? Più probabile che ti ammazzi dopo questo parallelismo! Clizia è come una nipotina anche per me,quindi potrei farti male se la prendessi in giro!” affermo.
“ Non ho intenzione di prenderla in giro,stai sereno!” risponde prima di riagganciare.
“ Fammi indovinare: l’idiota non demorde,vero?” mi domanda la mia Ginger. Scuoto il capo preoccupato. Si mette davvero male se non la smette di insidiare Clizia! Non vorrei mai essere nei suoi panni!
 
[Susanna]
Faccio l’errore madornale di entrare in quella che era la mia cameretta da bambina senza bussare e lo trovo praticamente nudo. Quasi mi cadono i trucchi di mano. Mi fissa imbarazzato e mi costringo a dargli le spalle. Così non va bene! Uno di noi due deve andarsene da questa casa! Finirò per saltargli addosso se continuiamo così!
“ Bussare non si usa più?” borbotta.
“ Ti ricordo che devo sistemarti per la cena!” replico piccata.
“ Ma dovresti bussare lo stesso!” obietta.
“ E perché? Tanto la tua ragazzina non c’è e non posso beccarvi a fare sconcezze!” ribatto gelosa all’idea di quella ragazzina inutile che può bearsi di tanta perfezione.
“ Susanna Valencia che gioca alla suora?” mi canzona. Mi volto scordando delle sue condizioni e me ne pento quando mi ritrovo dinnanzi i suoi pettorali marmorei. È difficile staccare gli occhi dagli stessi. Ed è altrettanto arduo non pensare al sapore della sua pelle,alla sua reazione ai miei baci sul suo collo,a quella bocca decisamente pericolosa. Cazzo,sta diventando problematico pure guardarlo in faccia,porca miseria!
“ Valencia,io quella faccia la conosco e porta quasi sempre a noi due avvinghiati. Non è il contesto,non è il…” non riesco a sentirlo andare oltre prima di catturare le sue labbra con le mie. Evidentemente le sue parole erano vane,visto che ricambia immediatamente quel contatto portando le mani sotto le mie natiche per sollevarmi da terra e farmi abbracciare con le cosce i suoi fianchi marmorei. Non riesco a staccarmi dalle sue labbra,a non accarezzare i suoi capelli a non carezzare il suo viso. È un gemito di dolore a farmi staccare.
“ Scusa! La stecca per papà ti fa ancora male!” borbotto carezzando più delicatamente quel punto. Mi rendo conto solo ora che nel turbine della passione siamo finiti a cavalcioni sul letto e che il mio vestito è sollevato fino alla vita.
“ Non è la stecca per tuo padre che mi fa male,è che sei un bulldozer. Sei poco delicata,lasciatelo dire!” ansima contro il mio viso. La mia mano si intrufola nei suoi boxer lentamente.
“ Sono abbastanza delicata?” lo punzecchio distribuendo delicate carezze,le quali gli strappano un gemito di piacere,che riesce a soffocare solo mordendo la mia spalla.
 “ Junior,ti ho… Porca troia!” esclama la voce di mio padre facendoci sussultare. Mi alzo immediatamente da quella posizione sconveniente ricomponendomi in tempi da record.
“ Papà,io volevo solo dargli una mano col livido…” mi scuso.
“ Sì,mediante un’attività che rilascia endorfine! Ho notato!” sibila sarcastico.
“ Daniele,scusa!” borbotta Dodo mortificato.
“ Sentite,io scalpito davvero per avere un nipotino da portare al parco con la mamma,ma ESIGO CHE NON VENGA CONCEPITO IN CASA MIA MENTRE CI SONO DEI BAMBINI E ARMANDO MENDOZA AL PIANO INFERIORE,IL QUALE SE VI AVESSE BECCATI AL MIO POSTO,VI AVREBBE FATTO DIVENTARE SORDI!” sbotta. Perché a lui sembra di aver usato un tono delicato?
“ Immagino fossi qui per i vestiti che erano di Giulio!” bofonchia Dodo quasi bordeaux. Mio padre annuisce.
“ Ma,papà,Dodo è nudo!” lo ammonisco. Mio padre alza gli occhi al cielo.
“ Me ne sono accorto,altrimenti non gli avrei offerto i vestiti di tuo fratello. Capisco che tu lo preferisca senza,ma dubito che Silvia e Tide la pensino alla stessa maniera. E anche tu devi cambiarti. Non puoi venire a questa cena con tutte le gambe di fuori!” ribatte facendo ridere Dodo. Sbatto le braccia lungo i fianchi indispettita.
“ Mi prendete sempre in giro!” mi offendo.
“ Se vi lascio soli per dare una mano a Camilla,non mi ritrovo nonno fra 9 mesi,vero? Per carità,mi farebbe pure piacere,ma trovatevi un posto vostro,no?” ci domanda mio padre. Chino il capo imbarazzata.
“ Vuoi che Camilla si riposi perché il fratellino è già in viaggio?” gli domando. Lui e Dodo si fissano per poi scoppiare a ridere. Che ho detto?
“ No,non è ancora in viaggio…almeno credo!” risponde prima di uscire dalla stanza. Faccio per avvicinarmi a lui,ma fa un passo indietro.
“ No. L’hai sentito Daniele: non vuole che Simon nasca qui! Ed ha pure ragione! Menomale che mi vuole bene o mi avrebbe castrato come sogna di fare con Joseph da quando lo conosce!” borbotta.
“ Chi è Simon?” gli domando curiosa. Arrossisce imbarazzato.
“ Nessuno. È una sciocchezza mia! Mi vesto,così poi puoi applicarmi il cerone in faccia. Spero tu abbia qualcosa da prestarmi poi per togliermi questo mascherone dal viso!” risponde. Annuisco. Simon…è un nome carino!
 
[Betty]
Aiuto Camilla a riporre i bicchieri sporchi in lavastoviglie e a sistemare le ultime cose degli antipasti nei vassoi,mentre Armando bada ai bambini e ai cagnolini,sebbene non fosse entusiasta di stare tanto a contatto col cane di sua sorella.
“ Come va?” le domando. Si porta un indice alle labbra prima di aprire uno dei cassetti della credenza che custodisce i set di piatti e stoviglie. Ne estrae un paio di Converse bianche da neonato con un sorriso enorme in volto.
“ Le ha comprate Daniele per il bambino?” le chiedo. Quando si tratta di Camilla,da quello che ho capito,diventa leggermente esagerato!
“ Junior. Le ha comprate Junior!” precisa contenta. Sorrido felice per lei.
“ E con le ragazze come va?” domanda riponendo quelle scarpine al loro posto. Scuoto il capo.
“ Sembrava di stare in un campo minato oggi a pranzo. Sono incazzate nere ed io non so come confortare tuo fratello perché non si senta ancora male per qualcosa accaduta un secolo fa!” le spiego.
“ Avranno bisogno di un po’ di pazienza! Vedrai che capiranno! E almeno metteremo un punto a questa faccenda e andremo avanti!” risponde.
“ Un punto?” le chiedo scettica.
“ Sì. Questa storia verrà sepolta una volta per tutte! Non c’è nient’altro da dire,Betty! Armando è stato male,tu pure…per favore! E in tutto ciò i casini li combina sempre tuo marito: se avesse evitato di pensare di vuotare il sacco per poi chiedere un parere a Dan,tutto questo casino ce lo saremmo evitati! Lo dico che passa troppo tempo con Calderon…gli si sono atrofizzati i neuroni!” risponde. Scuoto il capo rassegnata.
“ E i tuoi ragazzi,invece?” le domando. Sospira preoccupata.
“ Roberta è incazzata nera e a farne le spese è Clizia. Si è infuriata con quella bambina per cose gravi,ma non esagerate da richiedere una furia simile. Junior ha tirato un cazzotto a Guido,ma non credo si senta appagato. Se Daniele non l’avesse fermato,probabilmente saremmo tutti in commissariato. Babi…lo sai! Ho sempre paura di ferirla. Io e Daniele le abbiamo mandato il suo dolce preferito per fare colazione,ma non credo basti. Le sono tornate alla mente cose che speravo dimenticasse!” mi racconta. Faccio per risponderle,per domandarle come mai non mi abbia mai parlato di quello che subiva in casa e per rivelarle la confessione di Sandra che non so come narrare a mio marito,ma la porta d’ingresso della cucina che cela la mia presenza in stanza incentiva Daniele Valencia a entrare e abbracciare da dietro mia cognata.
“ Daniele,mi fai il solletico!” sghignazza divertita per quelle coccole. Mi trattengo dal ridacchiare pensando che se Roby li beccasse così forse avrebbe una reazione meno contenuta ed ironica rispetto a quella di Giulia quando sorprese me e suo padre in determinati contesti.
“ Amore,aiutami ad esorcizzare un trauma! Lo sai che se poi si cristallizza sono dolori!” mugugna lui baciandole il collo. Un trauma?
“ E ogni scusa è buona! Non siamo soli,Valencia! Ti è piaciuta la famiglia numerosa? Per quanto ci siano risvolti positivi,ce ne sono anche di negativi,amore mio!” replica Camilla mentre lui la sbaciucchia. Ridacchio divertita facendoli staccare. Lui sobbalza dallo spavento.
“ Allora è un vizio! Vuole farmi secco! Non volevamo turbarla!” bofonchia lui rosso. Chi l’avrebbe mai detto che l’avrei visto bordeaux?
“ E di che? Io e mio marito facciamo di peggio quando abbiamo la casa libera!” replico.
“ Da ciò che ho saputo,anche quando non l’avete casa libera! E con questo,i traumi sono 2. Bene! Questo figlio lo faremo in provetta se andremo avanti così!” replica. Camilla ridacchia divertita abbracciandolo forte.
“ Ma no che non lo avremo in provetta...sarebbe un peccato, Valencia!” lo rassicura mia cognata rimediando un bacio.
“ Armando e Cookie stanno facendo amicizia,amore?” chiede a mia cognata.
“ No,Armando cerca di preservare le scarpe più che altro,amore. Le ragazze? Junior dorme ancora?” replica lei.
“ No. Junior è sveglio in tutti i sensi. Le ragazze sono di sopra,ma non oso disturbare Roberta e Clizia…non vorrei diventare una vittima collaterale!” risponde lui. Appunto! La replica di Camilla viene interrotta dal campanello. Faccio per andare ad aprire.
“ No,state. Vado io!” afferma Daniele Valencia prima di strappare un bacio a Camilla,che lo fissa con gli occhi a cuore.
 
[Milla]
Io e mia sorella abbiamo preferito fare una passeggiata da sole per venire a riprendere i bambini. In fondo il trauma è nostro,non dei nostri mariti. Siamo noi ad aver creduto per anni il nostro papà un supereroe! Ad aprirci la porta è il padrone di casa.
“ Ciao!” ci saluta.
“ Ciao! Siamo venute a riprendere le pesti prima che vi devastino casa!” annunciamo. Ridacchia.
“ Sono stati buonissimi. C’hanno dato una mano con le decorazioni natalizie e poi il nonno sembra essere la loro attrazione preferita assieme a Cookie…anche se per evitare di perderci i timpani,devo tenerli distanziati!” risponde facendoci passare.
“ Come state?” ci chiede. Entrambe lo fissiamo perplesse.
“ Lungi da me volermi intromettere in rapporti padre-figlio perché anche la mia famiglia non se la passa proprio bene,ma vostro padre non ha fatto tutto da solo e forse se non mi fossi piazzato come un condor a mettergli pressione,avrebbe reagito meglio allo stress non compiendo certi errori. Le variabili del caso vanno considerate. E se non ve l’ha detto è solo perché non c’è nulla di cui vantarsi di tutto quel casino stratosferico!” afferma serio. I bambini corrono a salutarci.
“ Mamma,lo sai che zio Daniele non sapeva che esiste il calendario dell’Avvento per i cani? Però Cookie è un po’ piccolo per mangiarlo e lo mangia l’anno prossimo quello che gli abbiamo comprato!” mi racconta Stewart.
“ Non lo sapevo neanch’io del calendario dell’Avvento per i cani!” commenta Maggie. Arriva dal salone pure mio padre seguito a ruota dal cane dei padroni di casa. Daniele Valencia si china a prendere in braccio la palla di pelo.
“ Nonno,ma tu torni presto dalla cena,vero? Così continuiamo la storia dei pirati!” esclama Filippo abbracciando le gambe di mio padre.
“ Ma certo! Ti pare che il nonno possa fare tardi la vostra ultima notte a Bogotà?” lo rassicura papà prendendolo in braccio.
“ Armando,se tu e Beatrice volete cenare con i vostri figli,per me e Camilla va bene!” afferma il padrone di casa carezzando il cagnolino.
“ Ci mancherebbe. Io e Maggie stasera saremo a cena da Hermes e Charlotte!” rispondo. Arrivano dalla cucina anche mia madre e zia Cami.
“ Allora ci salutiamo qui. Ci vediamo il 24 per la cena!” li saluta Maggie abbracciando prima zia Camilla e poi il suo compagno.
“ E grazie ancora soprattutto per aver tenuto le pesti! Speriamo che ciò non vi abbia fatto cambiare idea sul cuginetto!” aggiungo salutandoli anch’io con un abbraccio. Anche i bambini riservano loro lo stesso trattamento facendosi promettere di ricevere tanto materiale multimediale sul cagnolino oggetto di tutti i loro discorsi. Scendono anche i miei cugini e Clizia ed io e mia sorella riserviamo loro il medesimo trattamento.
“ Hai messo il correttore,bravo!” commenta Daniele verso Junior,che arrossisce imbarazzato.
“ Saluta le zie e torna in camera. Hai ancora la vernice sotto le unghie! Io non capisco come ti sia passato per la testa! Che credi che se potessi non lo evirerei? Ma mica vado lì con l’accetta e glielo taglio sul serio?” borbotta Roberta nei riguardi di sua figlia.
“ Ma alla sua età l’avresti fatto eccome!” borbotta zia Camilla facendole gonfiare le guance indispettita e sortendo le risatine di Daniele.
“ Mi spiegate che è successo?” chiedo confusa.
“ Ho scritto a quel maniaco fuori casa che è uno stupratore con la vernice ed ho chiesto a Leonardo Uribe di riaccompagnarmi a casa in moto! La tragedia è questa!” spiega Clizia non troppo dispiaciuta. Maggie si passa una mano sulla fronte.
“ Nonno,non dirmi che per te quello deve passarla liscia!” afferma Clizia cercando un alleato.
“ No,ma non è bello neppure che tu vada in giro con quel tizio. Quel tipo è un degenerato,un debosciato,un depravato,un pedofilo! Tu sei una bambina e lui no!” le risponde Daniele Valencia.
“ Mamma,Clizia si fidanza?” mi domanda Anna.
“ NO!” la risposta è corale e categorica da parte di noi adulti.
“ Nonno,ma perché dici così? Non ti piacerebbe partecipare alle mie nozze,ballare il valzer con me?” chiede Clizia al padrone di casa.
“ A quest’immagine dolce si sovrappone quella tua prima notte di nozze ed ho bisogno di almeno altri 20 anni prima che questo accada. Sei troppo piccola!” risponde lui. Peggio di mio padre!
“ Lo dici perché fra 20 anni potresti avere una figlia di 19 anni a cui vietare il sesso?” gli domanda Clizia ironica. L’imbarazzo è generale e si cheta solo quando Filippo tira la giacca di Daniele.
“ A Natale viene anche Aida,zio?” gli domanda speranzoso. Lui fissa papà divertito.
“ Mi sa che si è innamorato. Riconosco i sintomi! Credo che un giorno la sposerà!” sghignazza facendo sorridere zia Cami e scioccando papà.
 
[Bob]
“ Amore,lo so che la giornata di ieri ti ha scioccato,ma non puoi stare tutto il tempo con la faccia contro la mia pancia come se ciò cancellasse la realtà!” esclama mia moglie carezzandomi i capelli. Mia zia violentata,mio padre con un passato da truffatore… sì,sono scioccato!
“ È che io papà l’ho sempre visto come un supereroe: uno che ha saputo farsi da parte quando si è accorto di non essere adatto a fare il presidente lasciando le redini a mia madre,un uomo retto e corretto,un uomo onesto. Era Daniele Valencia quello marcio nella mia testa. E mia zia era una che si era salvata da quello sciacallo per coronare il suo sogno d’amore col suo principe azzurro. Tutte balle! Cosa devo aspettarmi ancora? C’è qualche altro segreto in questa famiglia che verrà fuori da un momento all’altro per scombinare tutte le carte un’altra volta?” mi sfogo allontanando le mie labbra dalla sua pancia come per tentare di convincermi che così Dino non abbia sentito e abbia conservato un’immagine integra di suo nonno.
“ Tuo padre si vergogna. Come si vergogna il mio per essere stato il dirigente di un’azienda di quel tipo,come si vergogna zio Mario per aver ideato con tuo padre questa cosa. Come si vergogna tua madre per averli appoggiati! Ma sono umani anche loro! Sì,avrebbero dovuto dircelo prima e non farcelo scoprire in quel modo,ma chi non ha fatto errori?” replica.
“ Appena nostro figlio potrà capire certe dinamiche,voglio raccontargli tutto di noi. Non voglio che lo scopra per caso e che la delusione nei miei confronti sia doppia!” affermo risoluto per poi depositare un bacio sulla sua pancia.
“ Amore mio,non esagerare! Non credo tu possa stare peggio di Barbara e Junior. Scoprire in quel modo di come sono venuti al mondo…Dio Mio!” soffia sulle mie labbra strappandomi un bacio.
“ Pensare che quel cretino faceva pure il cicisbeo con te e si è offerto di crescere nostro figlio!” replico ancora pieno di rabbia.
“ Dubito l’avrebbe fatto: uno che rinnega suo figlio,come può crescere con amore il figlio di un altro? Credo fosse un modo per provocarti! E comunque,ancora geloso,dottor Mendoza?” mi rassicura per poi civettare con me. Sfioro il profilo del suo naso delicato.
“ Sempre,signora Mendoza!” rispondo beandomi del suo sorriso divertito.
“ Sembro un aerostato!” si lamenta spostando i piedi dal tavolino dove li aveva poggiati per riposare le gambe. Cade uno dei cuscini che aveva adoperato come rialzo e lo poso sul divano.
“ Amore,non dire così! Sei bellissima! Questa gravidanza ti riempie di luce e di grazia! E poi hai degli abiti perfetti per stare comoda,essere super sexy (anche se io ti trovo sensualissima anche in pigiama)ed evidenziare i movimenti di questo goleador!” la rassicuro.
“ Amore,non scherzare! Nostro figlio ha una mira terribile e non intraprenderà la carriera calcistica! Potrebbe tranquillamente fare secco qualcuno con una pallonata! Tu,diverrai un manager come papà,vero, amore mio?” risponde per poi rivolgersi alla sua pancia accarezzandola. Ridacchio divertito.
“ O uno chef!” sghignazzo. La mia bimba mi lancia un’occhiataccia.
“ Fallirebbe il giorno dopo: con la fame dei Mora si spazzolerebbe tutto e i clienti avrebbero da ridire!” obietta divertita. Adoro sentirla ridere!
 
[Hermes]
Passerei le ore a fissarla anche mentre è rapita dall’ennesimo film strappalacrime. Mi piace avere il suo capo sul mio petto e poterle accarezzare i capelli. Abbiamo optato per un film in attesa dei miei fratelli. Stasera ceniamo qui tutti insieme e la mia dolce mogliettina ha preparato le lasagne alla zucca. Abbiamo scoperto per caso che Dino adora la zucca. O meglio,ce ne siamo accorti una sera a cena da Bob,che ha riempito la sua casa di tutto ciò che esiste al mondo alla zucca…sembrava Halloween!
“ Vado a controllare le lasagne!” annuncia strappandomi un bacio,ma la fermo.
“ Vado io,amore. Vuoi un po’ d’acqua?” replico. Annuisce strappandomi ancora un bacio.
Mi alzo dal divano per andare in cucina a controllare che la crosticina sulle lasagne non sia divenuta una patina di carbone e prenderle l’acqua. Afferro un bicchiere e quasi mi scappa di mano quando suona il campanello. L’orologio segna le 19 e non capisco chi si sia anticipato tanto!
“ Amore,vado io?” mi domanda mia moglie.
“ Sì,gattina. Io intanto ti preparo le vitamine che devi prendere!” rispondo aprendo lo scomparto della cucina per afferrare il contenitore delle vitamine e posare due compresse su un tovagliolo di carta.
“ SI PUÒ SAPERE CHE CI FA QUI?” sento tuonare da mia moglie. Lascio perdere tutto per raggiungerla in anticamera.
“ Buonasera!” saluto il dottor Vega.
“ Buonasera. Non volevo disturbarvi,ma dovrei parlarvi per chiarire delle cose!” risponde lui. Io e Charlotte ci guardiamo negli occhi per poi lasciarlo accedere al salotto.
Spengo il televisore e gli faccio cenno di accomodarsi sulla poltrona mentre io e Charlotte ci sediamo sul divano. Si crea un clima d’imbarazzo che riesco a spezzare solo offrendogli qualcosa da bere. Declina gentilmente e mi domando se non sia lo zio di mia moglie a tirar fuori il suo lato peggiore,come accade con mio padre.
“ Se vuole chiedermi la mano di mia madre,la risposta è no. E dovrebbe rivolgersi a zio Daniele,visto che è lui l’uomo più adulto della famiglia! Ma anche da lui non credo ricaverebbe un assenso!” lo provoca Charlotte. Il fatto che abbia reso inquieta mia suocera gliel’ha reso inviso. Charlotte è molto legata a sua madre!
“ Tua madre forse mi ammazzerà,ma c’è un motivo se è così inquieta e se mi odia da un po’ di settimane!” afferma quel tizio. Ci manca solo la musica di suspense dei film thriller!
“ Ce lo dice adesso o mandiamo prima gli spot pubblicitari perché gli spettatori si riforniscano di popcorn? Non siamo al cinema!” lo esorta mia moglie,che con la gravidanza è diventata ancora più diretta.
“ Ho ragione di credere che mio fratello fosse il tuo papà biologico. Lui ha avuto una relazione con tua madre ed è morto…” Charlotte lo interrompe mentre sono ancora sotto shock per questa bomba.
“ Basta così! Non voglio sentire altro. Mio padre si chiamava Michel e mia madre si chiama Marcella. È l’unica donna da cui ho ricevuto amore!” afferma mia moglie risoluta e sull’orlo di una crisi di pianto. Se Charlotte allaga il salone per colpa sua,lo meno!
“ Io non pretendo nulla da te,ci mancherebbe…” mia moglie lo blocca di nuovo.
“ CI MANCHEREBBE SÌ! DOV’ERA LEI QUANDO ERO BAMBINA? DOV’ERAVATE VOI ALTRI? NON CREDO ABBIA SCOPERTO DELLA RELAZIONE DI SUO FRATELLO CON QUELLA DONNA GIUSTO IN TEMPO PER ROVINARE LA VITA DI MIA MADRE! SAPEVATE DI QUELLA RELAZIONE E VI SIETE DISINTERESSATI DI LEI E DI CONSEGUENZA ANCHE DI ME! SE I MIEI GENITORI,DOPO AVER AVUTO UN FIGLIO BIOLOGICO,MI AVESSERO DISCONOSCIUTA E ABBANDONATA,SAREI CRESCIUTA IN UNA CAZZO DI CASA FAMIGLIA DI MERDA!” sbotta Charlotte. Suo padre non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo, ma sua madre non avrebbe mai potuto abbandonarla: lei e Jean sono la sua vita. Credo si sia innamorata di lei a prima vista…un po’ com’è accaduto a me! Chi l’avrebbe mai detto che io e Marcella Valencia avremmo mai avuto qualcosa in comune?
“ Amore,ti prego,non ti agitare!” cerco di calmarla. Le sue emozioni arrivano dirette alle principesse (che già se ereditano il mio temperamento saranno belle incazzosette!) e poi la pressione alta non è mai un’amica in gravidanza!
“ Ha ragione: non ti agitare!” le consiglia il dottor Vega facendo per toccarle la spalla,ma mia moglie si scansa schifata.
“ NON DEVO AGITARMI? MENTRE A MIA MADRE LEI PUÒ SPEZZARE IL CUORE,NO? TANTO CHI SE NE FREGA! SE AVESSE VOLUTO IL MIO BENE,NON AVREBBE TURBATO LA SERENITÀ DELLA MIA MAMMA! LEI COSA SA DI ME,DELLA MIA FAMIGLIA,DI COSA ABBIAMO PASSATO DA QUANDO PAPÀ È MORTO? NULLA! ED È INUTILE CHE MI RIFILA LE SUE TEORIE: MIO PADRE SI CHIAMA MICHEL DOINEL E MIA MADRE SI CHIAMA MARCELLA VALENCIA. E se spera che accada come fra Aisha e zio Daniele,mi dispiace farle notare che: 1) zio Daniele non ha mai neanche lontanamente sospettato dell’esistenza di Aisha o col cavolo che l’avrebbe fatta vivere senza i privilegi che spettano ad una Valencia. Lei non lo conosce,ma io sì e tende a viziare parecchio le persone,me compresa; 2) mio padre da morto non potrà mai fare nulla in grado di ferire me o mia madre come ha fatto lei con Aisha e la buon’anima di sua madre,quindi non cambierò opinione su di lui!” afferma la mia gattina perentoria.
“ Io volevo solo spiegarti i motivi che rendono tua madre così nervosa. Mi sono lasciato sfuggire questa cosa ed è arrabbiata per questo!” si giustifica lui.
“ Vorrei vedere! Lo credo che è arrabbiata! Aveva appena trovato un attimo di serenità,povera mamma!” singulta mia moglie nascondendo il viso fra le mani.
“ Non per voler spezzare una lancia in favore di mia suocera,ma come diavolo l’è passato per la testa? Dalle sue ultime azioni, comincio a dubitare abbia un cervello in quella testa: prima distrugge la vita di mia suocera; poi va a letto con la bionda finta e la difende dinnanzi a tutti…ha preso qualche botta in testa di recente?” intervengo.
“ TE LO DICO IO COME GLI È PASSATO PER LA TESTA: SI È VENDICATO DI ZIO DANIELE,CHE HA OSATO FAR VALERE I SUOI DIRITTI DI PADRE DI AISHA. SOLO CHE ZIO DANIELE AVEVA DELLE PROVE CHE FOSSE SUA FIGLIA,NON SI È SVEGLIATO UNA MATTINA E HA PENSATO CHE FOSSE SUA FIGLIA!” s’infuria mia moglie. Le accarezzo la spalla per farla calmare.
“ Mi è sfuggito. Io non volevo ferirla!” si scusa quell’uomo.
“ A LEI SFUGGE SEMPRE TUTTO. E FA TANTO LA MORALE A MIO ZIO! SE NON VUOLE CHE SFUGGA A ME UNA BELLA LETTERA DI LICENZIAMENTO PER SUO NIPOTE,CHE HA LA DISGRAZIA DI LAVORARE NEL MIO RISTORANTE,STIA LONTANO DA ME,DA MIA MADRE E DALLA NOSTRA FAMIGLIA GIÀ PROBLEMATICA DI SUO! E ADESSO FUORI DA CASA MIA,CHE STANNO PER ARRIVARE DEGLI OSPITI!” sbotta mia moglie. Non l’ho mai vista così incazzata neanche quando le ho regalato il babydoll che ha favorito il nostro primo bacio! E allora ho temuto sul serio che mi facesse fuori!
“ Mi dispiace. Buona serata!” farfuglia quel tipo prima di andarsene,forse per timore di uscire da qui dentro fatto a pezzi. Quando quel tipo chiude la nostra porta di casa,mia moglie si rifugia fra le mie braccia in cerca di conforto.
 
[Aisha]
Io e Carlos scendiamo dall’autovettura e Carlos attiva subito l’antifurto,anche se questa non mi sembra la zona da furti. Sto attenta a reggere bene il vassoio con i pasticcini che abbiamo comprato.
“ Vuoi che li porti io?” si offre il mio fidanzato. Lo ammonisco con lo sguardo.
“ Non pesano 3 tonnellate,amore! Suoni tu?” replico. Mi strappa un bacio prima di pigiare il pulsante del citofono. Il cancello si apre quasi subito. È un << ASPETTATE >> a farci trasalire. Dal tono sobrio e pacato può essere solo la sorella strana di mio padre!
Mi volto e sono costretta a ricredermi quando mi trovo dinnanzi una tizia dai capelli ricci dal colore quasi lavanda e avvolta in una pelliccia leopardata. Accanto a lei c’è un tizio imbalsamato.
“ Aisha,vero? Tuo padre non fa che parlare di te e dei tuoi fratelli, oltre che di Cami naturalmente! Non vedo l’ora di rivederla…abbiamo tantissime cose da raccontarci! E spero mi racconti di come si sono ritrovati lei e Daniele! Io sono Silvia Palacios e lui è il mio Tiduccio!” esclama squillante. Bene! Questa cena sarà divertente!
“ Sì,sono Aisha. Lui è Carlos,il mio compagno! Siamo i suoi clienti per la ristrutturazione della casa!” rispondo alquanto perplessa cercando di riprendermi la mia mano. Chissà se aveva la passione per l’animalier anche quando ha conosciuto Daniele e Camilla!
“ Aristide Cortés,molto lieto!” si presenta il marito. Io e Carlos stringiamo loro la mano. 
“ Direi di entrare o penseranno che ci siamo persi!” propone il mio fidanzato levandomi i pasticcini di mano per portarli lui. È una fissa la sua!
Attraversiamo il vialetto avvolti in un imbarazzante silenzio e non saliamo neanche tutti i gradini del portico prima che la porta ci sia spalancata dalla domestica,che sposta le gambe da una parte all’altra dell’uscio per evitare che i cagnolini escano.
“ Buonasera signorina! Dottor Mora!” ci saluta Anita.
“ Buonasera!” la salutiamo io e il mio amore. Guarda con curiosità gli altri due ospiti.
“ Anita,chi… No! Silvia!” esclama Camilla prima di abbracciare l’amica del giaguaro. Quella tizia squittisce un << CAMI >> in grado di spappolare i timpani di chiunque. Povera Cami,ed io che volevo regalarle un trattamento spa per Natale…dovrò ripiegare su un apparecchio acustico! Anche se forse dopo un’infanzia col dottor Mendoza,i timpani saranno allenati a tollerare certi decibel!
“ Tesoro,come stai?” mi domanda Camilla carezzandomi la guancia e baciandomi la fronte quando si libera di quella tipa e dopo averci fatti entrare in casa. Anita ci sfila i soprabiti e li appende all’ingresso. Carlos le passa il nostro vassoio e anche il signor Cortés le passa una bottiglia. Altro alcool…Daniele sarà felicissimo!
“ Bene. Dev’essere stata qualche spezia che hanno adoperato per cucinare la carne,ma è andata meglio una volta presa la bustina! Ho portato anche i pasticcini. Junior sta ancora male con la guancia?” le chiedo.
“ Junior sta benissimo,non preoccuparti!” esclama Daniele sopraggiungendo alle spalle di Camilla. Bacia dolcemente la mia tempia per poi salutare con una pacca Carlos.
“ Cami,lui è Tide,mio marito. Amore,lei è Cami,l’amore di questo testone qui,che dopo 40 anni di chiacchiere su di lei,ha deciso di tirar fuori gli attributi e riprendersela!” esclama quella tipa presentandoli. Carlos maschera una risata con un colpo di tosse. I due si stringono la mano.
“ Daniele non ha fatto che parlare che di lei alle cene. Siamo tutti contenti che siate tornati assieme!” afferma il tipo.
“ Hai detto cose brutte di me,amore?” chiede Camilla a mio padre sortendo una sua risata divertita.
“ No. Non vedo come avrei potuto: non c’è niente di brutto in te!” risponde lui abbracciandola. Le uniche cose brutte le sono piovute addosso senza che nessuno riuscisse a proteggerla purtroppo!
“ Daniele e Cami mi hanno detto che aspetti un bimbo. Maschio o femmina? Hai già pensato ai nomi?” mi chiede quella tipa. Per la femmina di sicuro Silvia è abolito dai nomi papabili perché se mi nasce così (anche per la zia che mi ritrovo),divento dipendente dagli antidolorifici!
“ Non sappiamo se sia un maschietto o una femminuccia,ma abbiamo già in testa i nomi: Manuel e Martha!” rispondo. Daniele e Camilla mi scrutano sorpresi.
“ E così diventate nonni!” esclama il signor Cortés.
“ Siamo già nonni,veramente. Io e Cami abbiamo una nipote che vale per 7. È in punizione in camera sua! E poi non ci spaventa diventare nonni!”  borbotta Daniele. Arrivano come i Re Magi pure i miei fratelli che vivono in questa casa.
“ Come stai?” me lo domandano tutti insieme come fossero sincronizzati.
“ Bene. Come state voi due,che vi siete beccati un cazzotto per uno a meno di 24 ore di distanza l’uno dall’altra!” rispondo. Roberta ride.
“ Loro sono i nostri figli: Roberta,Junior e Susanna. Roberta è colei che c’ha reso nonni per prima! In realtà mancano Giulio e Barbara,ma ci sarà qualche altra occasione per conoscerli! Ragazzi, loro sono Silvia e suo marito Tide.” li presenta Camilla. C’è una civile stretta di mano.
“ Wow! Sei così in tiro per la cena?” chiedo a Roberta.
“ No,perché mio marito mi porta al cinema e poi a cena fuori. Ci prendiamo una serata tutta per noi,visto che domani lui e Clizia ripartiranno, sebbene la tua cara nipotina le abbia tentate tutte per rimanere!” risponde mia sorella.
“ Beh fra un po’ ci saranno le vacanze di Natale e a gennaio frequenterà qui,quindi perché impuntarsi così?” replica Susanna.
“ Perché prima che si trasferisca qui,vorrei disinfestare Bogotà dai maniaci. Ad ogni modo,non deve uscire dalla sua stanza. Esco serena perché sono certa che i nonni non si faranno impietosire dal labbruccio e dalle sopracciglia a tetto spiovente di Clizia e la terranno relegata in camera sua!” ribatte Roberta. Junior e Susanna ridacchiano piuttosto scettici. E in effetti lo sono anch’io. I due la fissano divertiti.
“ Non c’è niente da ridere! Giurate che non vi farete impietosire!” ordina loro Roberta. Daniele e Camilla si portano la mano al petto.
“ Mano sul cuore!” esclamano divertiti.
 
[Nicola]
Io e mia moglie ci facciamo il segno della croce prima di suonare il campanello di casa di colui che diverrà il nostro consuocero. La villa è molto bella,ma c’è da dire che quando siamo stati qui 2 giorni fa,la cena è stata disastrosa!
Ad aprirci è Junior,che ci fa cordialmente entrare. Sopraggiunge pure la cameriera che ci sfila i cappotti e li appende per poi farci strada verso il salone. C’è una processione di saluti talora calorosi e talvolta formali. Mi sarei sentito in una dimensione parallela se il padrone di casa fosse stato caloroso con me!
“ Loro sono Nicola e Asia Mora,i genitori di Carlos. Loro sono Aristide Cortés e Silvia Palacios! Lei arrederà l’appartamento di Carlos e Aisha!” ci presenta Camilla. Stringiamo la mano a qui due signori. Speriamo non lo trasformi nel rifugio di Tarzan perché le scarpe della signora mi sembrano tanto il bottino di una battuta di caccia nella savana!
“ Abbiamo lasciato un cadeau alla domestica. Sono quelle mini cheesecake al salmone che hai gradito quando sei stata ospite da noi l’altra volta,Cami. Abbiamo saputo da Carlos che si sarebbero occupati loro del dolce e che la cena sarebbe stata di pesce!” affermo. Quello mi guarda male. Che ho detto di male?
“ Vedo che ha un’ottima memoria!” borbotta lui. Era solo un gesto carino! Possibile che sia così geloso? Sì,anch’io sono così con Asia!
“ Grazie! Se ingrasserò a dismisura e questo bellissimo signore non vorrà più sposarmi,vi citerò in giudizio,sappiatelo!” risponde lei. Il Vampiro l’abbraccia da dietro baciandole il collo. Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo intenerito.
“ Come ti viene in mente una cosa simile? Pensi davvero di liberarti di me con qualche chilo in più? E poi ti ricordo che dai nostri progetti è previsto che il tuo ventre si arrotondi!” la punzecchia lui. Camilla intreccia le mani con quelle di lui poggiate sul suo addome.
“ L’idea in realtà è stata di mia moglie. Io pensavo a qualcosa di un po’ più sostanzioso,a dire il vero! Saranno pure gustose,ma non saziano quelle cheesecake!” borbotto. Camilla scuote il capo divertita.
“ Immagino che neanche il sushi sia di suo gradimento!” commenta il padrone di casa.
“ Per carità,ad essere buono,lo è,ma mi mette ancora più fame. Come aperitivo va anche bene,ma solo se c’è un dopo sostanzioso e abbondante!” rispondo schietto. Mia moglie ride.
“ I vol au vent,gli appetizer,i finger food non ne parliamo nemmeno,giusto?” replica il mio futuro consuocero piuttosto ironico forse con l’intento di comprendere cosa passi nella mia mente a livello alimentare.
“ Poca sostanza anche quelli. Non mi saziano. Mi aprono solamente lo stomaco!” ribadisco.
“ Ma fa sempre così?” domanda sconcertato Daniele Valencia ad Armando.
“ Sì. Sempre. Prega. Prega tanto che Gamberetto erediti il suo talento canoro,la sua intelligenza,ma non la sua fame. Nick l’ha battezzato lui ed hai visto pure tu cos’è a tavola!” risponde Armando.
“ E pure Carlos non si fa pregare per mangiare!” osserva Betty.
“ In effetti sono tutt’altro che inappetenti! Ma l’altra figlia loro,quella fissata con i test di gravidanza,non ha tutto quest’appetito,per fortuna! Ha una fame normale,proporzionata!” obietta il padrone di casa. Bianca l’ha traumatizzato con la sua smania di imbattersi sempre in notizie succulente e divulgarle senza tatto!
“ Bianca è identica a mia moglie,per fortuna!” affermo.
 
[Jean Lou]
Io e Giulia non ne abbiamo parlato finora e non so come interpretarlo. È vero che ieri è successo un casino a quelle nozze,ma non le ho chiesto di andare a fare la spesa o di cambiare il microonde! È un rifiuto il suo? Non vuole un figlio nostro?
“ Che fai?” le chiedo quando mi blocca dallo scendere dall’auto. Siamo arrivati fuori casa dei nostri fratelli,quindi non capisco!
“ Volevo parlarti della tua proposta di 2 notti fa!” risponde. La guardo preoccupato da ciò che potrebbe dirmi.
“ Eri serio,non è vero? Perché se è stata solo una cosa dettata dalla passione,vorrei saperlo per evitare voli di fantasia solo miei! Anche se non potrei accettare di mettere al mondo un bimbo adesso rischiando che le redini dell’azienda finiscano nelle mani di Susanna,io lo vorrei davvero un figlio nostro,insomma un piccolo Michel da coccolare o una piccola Marcella a cui fare le trecce e con cui giocare con le bambole!” sproloquia. Sorrido strappandole un bacio.
“ Sì,ero serio. E neanche a me piacerebbe vedere tuo padre stecchito per aver lasciato le redini di tutto a Susanna,quindi possiamo aspettare per mettere in cantiere Michel o Marcella!” rispondo fra un bacio e l’altro sul suo viso. Ridacchia divertita per poi baciarmi languidamente.
Dopo una sessione abbondante di baci poco casti,per non seguire le orme dei nostri zii,scendiamo dall’auto per raggiungere casa di Hermes,ma sulla soglia della porta troviamo Charlotte in lacrime pronta ad uscire ed Hermes che cerca di fermarla.
“ Che succede?” chiede Giulia preoccupata.
“ V-Voglio andare da mia madre!” singulta mia sorella allacciandomi le braccia al collo e fiondandosi fra le mie braccia. Sì,da quando è incinta delle gemelline piange anche solo quando le si rivolge il buongiorno,ma così mi sembra troppo!
“ Avete litigato?” domando ad Hermes,che scuote il capo.
“ René Vega è stato qui ed ha insinuato che suo fratello possa aver contribuito al concepimento di Charlotte. Il risultato è quello che vedete!” spiega sinteticamente mostrandoci una montagna di Kleenex usati sparpagliati ovunque.
“ La mamma era così giù per questo?” domando scioccato. Hermes annuisce,mentre mia sorella continua a piangere.
“ Charlotte,sarebbe meglio parlarle domani con più calma!” cerca di farla ragionare la mia fidanzata.
“ No. Io devo vederla!” insiste mia sorella.
“ La accompagno io. Faremo in fretta,ok?” mi offro. Hermes posa un bacio sul capo di Charlotte,mentre io bacio Giulia prima di andar via.
“ Povera mamma!” singhiozza mia sorella. Ci mancava solo questa!
“ No,la mamma non è povera per niente. Ha me e te! Dai! Che prima andiamo e prima torniamo. Per me e la mamma non cambia nulla: tu sei la mia sorellona e la sua bambina!” la rassicuro.
 
[Guido]
Ci mancava solo la bistecca congelata che si sta pure scongelando! Patrizia non è fra quelle donne super organizzate che hanno sempre una busta di ghiaccio istantaneo.
“ Mi sa che dovremo mangiarla stasera!” commento leggermente schifato dalla mia mano sporca del sangue della fettina.
“ Perché i tuoi figli ti odiano? Che hai fatto a quella sgualdrina di tua moglie?” mi domanda mettendo in pausa il musical demenziale che stava guardando e azzerando il volume.
“ Non so cosa credeva avremmo fatto una volta sposati! CHE CAZZO,CON QUELLO STRONZO VUOLE SFORNARE UN FIGLIO A 60 ANNI E SCOPANO COME RICCI; con me… Non si lasciava toccare. Ero costretto a prenderla nel sonno! Sì,la sue tenute da notte erano degli scafandri terribili,ma non era ugualmente facile resistere a certi richiami. SONO UN UOMO,CAZZO! PRETENDEVA UN DANNATO MATRIMONIO BIANCO?” borbotto. Mi fissa basita portandosi una mano alla bocca.
“ L’hai violentata? Beh il trauma l’ha superato in fretta visto che, appena qui,ha pensato subito di tuffarsi su mio marito ripassando tutto il Kamasutra!” commenta indispettita.
“ Si vede che scalpitava all’idea di farsi rivoltare come un calzino da quello,che vuoi che ti dica? Adesso passo io per il cattivo,ma lei non è mai stata la moglie ideale e tutto ciò che ha avuto da me se l’è meritato!” rispondo.
 
Entrai in camera da letto e la trovai immersa nel suo consueto hobby: la lettura. Trovavo così noioso quel passatempo,quasi quanto era noiosa lei! Certo meglio vederla leggere,che spasimare per quello stronzo,che mi aveva deriso dinnanzi a mio figlio e aveva cercato di accattivarselo!
“ Che libro è?” le chiesi. Sbuffò seccata mostrandomi la copertina.
“ I bambini dormono?” le domandai.
“ No,Roberta è andata a comprare sigarette di contrabbando e Junior sta preparando il curriculum per lavorare in una distilleria! Hanno 9 e 4 anni,dove vuoi che siano a quest’ora?” replicò acida. Eravamo tornati da qualche giorno dal Natale disastroso dai suoi in cui mi ero imbattuto in quel Vampiro e era diventata ancora più insopportabile del solito!
“ Vorrei licenziare Esperanza,se sei d’accordo!” affermai. Emise un sorriso sarcastico.
“ Una novità che dopo 3 mesi tu abbia deciso di cambiare domestica!” rispose sarcastica. 
“ Volevo solo dirtelo. Non c’è bisogno di fare dell’ironia!” replicai.
“ Ironia…credi che questa storia mi faccia ridere? Mi fa solo schifo! Dovresti avvisarle prima,porca puttana! Dire loro che dopo tre mesi a gambe aperte finisce il giochino e si ritrovano per strada,così da fare il conto alla rovescia alla fine dello schifo e cominciare a cercare un nuovo lavoro! Inoltre,se permetti,questa è casa mia e faccio tutta l’ironia che voglio!” ribatté.
“ Magari a loro non fa schifo venire a letto con me. E non avrei di questi problemi se mia moglie la smettesse di pensare da mattina a sera a quello stronzo del suo ex!” le rinfacciai.
“ Daniele non è uno stronzo! Il cattivo gusto delle persone non mi interessa. Se ti trovano decente,è un problema loro! Ci manca solo che oltre a pagar loro lo stipendio,sovvenzioni anche una loro cura da un terapeuta! Ciò che esigo è che nessuna delle donne che assumi ti faccia una vertenza raccontando giustamente che l’hai assunta solo per soddisfare i tuoi appetiti sessuali,rendendo così edotta la mia famiglia dello schifo d’uomo che sei. Ce la fai a non passare oltre che per gorilla cafone e buzzurro anche per degenerato dinnanzi ai miei genitori o ti è troppo complesso?” ribatté.
“ COME SE TUTTO QUESTO FOSSE PER COLPA MIA! COME SE NON FOSSE PER IL FATTO CHE NON FAI CHE PENSARE A QUELLO  GIORNO DOPO GIORNO! PERSINO QUANDO DORMI,SO CHE C’È LUI NELLA TUA TESTA!” sbottai. Mi fissò con astio.
“ E perché di chi è la colpa? Chi è che si è messo in mezzo ad un fidanzamento idilliaco? Io lo amavo da morire!” replicò.
“ Infatti a morire ci sei andata vicina,mentre aspettavi tua figlia. A saperlo che non era mia…” borbottai.
“ Mi avresti lasciata morire? Che sfregio mi avresti fatto! Perché credi per me sia vita crescere Roby senza suo padre,un padre che l’avrebbe amata sopra ogni altra cosa al mondo,un uomo che è riuscito a conquistare un figlio non suo e con cui tu non riesci a rapportarti?” ribatté.
“ E per non dimenticare mai la lista dei suoi pregi,usi una vostra foto come segnalibro. Che tenerezza!” la schernii facendo per estrarre quella fotografia dal libro,ma un ceffone mi fece quasi barcollare. Il sorriso di quello stronzo,la sfrontatezza nello sguardo li rivedevo ogni giorno in quella mocciosa impertinente.
“ Non ti azzardare. Non mi toglierai una delle poche cose che ho di lui a parte nostra figlia. E per << nostra >> non intendo di certo mia e tua!” rispose carezzando il volto di quello su quella foto come fosse l’immagine di un santo. 
“ POTRESTI ALMENO MOSTRARMI UN PO’ DI RISPETTO ED EVITARE DI CAREZZARE IN ADORAZIONE QUELLA FOTO COME SE IO NON CI FOSSI,NO?” mi urtai.
“ E perché? È colpa tua se sono costretta ad accontentarmi di una foto senza poterlo toccare ed abbracciare mai più!” mi accusò.
“ COLPA MIA PERCHÉ L’HO TRATTATO MALE E L’HO SPINTO AD ANDARSENE DA CASA DEI TUOI ANZICHÉ ASPETTARTI PERCHÉ TE LO SCOPASSI IN QUELLA STESSA CASA?” replicai. Mi lanciò un’occhiata schifata.
“ Sei e resterai sempre un bifolco. Sì,mi dispiace che se ne sia andato,che non abbia conosciuto sua figlia,che non abbiamo avuto modo di chiarirci e che non c’abbia tenuti con sé perché lo amo e lo amerò fino alla fine dei miei giorni. Sarebbe di certo un padre migliore di te! E adesso dormi senza russare che domani ho una riunione!” rispose chiudendo quel libro nel suo cassetto. Il legno della porta fu accarezzato poco delicatamente da alcune nocche e Camilla borbottò un poco convinto << Avanti >>. Ad accedere alla camera fu Junior.
“ Amore! Va tutto bene?” gli domandò Camilla alzandosi celermente dal letto.
“ Perché papà ti urla?” replicò lui stropicciandosi gli occhi.
“ No,amore. Devi averlo sognato. Ti va se la mamma dorme con te stanotte?” gli propose lei ottenendo un abbraccio alle gambe.
“ Allora la mamma riprende il suo libro e andiamo a nanna,ok? Ma senza svegliare Roby,mi raccomando!” pattuì lei. Lui annuì con un sorriso a 32 denti.  
“ E papà resta solo?” domandò lui confuso.
“ Non ti preoccupare,cucciolo: papà da solo sta benissimo. Chissà che questa nottata in solitaria non sia un modo per abituarsi al suo prossimo futuro!” rispose lei con un ghigno beffardo portandoselo via.
 
“ Mi chiedo perché mi abbia chiesto di sposarlo quando avevo perso ogni speranza lo facesse. Quell’anno gli avevo chiesto di festeggiare Natale insieme e dopo aver rifiutato,ha accettato improvvisamente presentandosi con un anello. Solo per dimenticarsi di quella!” borbotta.
“ Forse perché aveva conosciuto Junior. Era venuto a casa dei miei suoceri a fare gli auguri ed in casa c’eravamo solo io e lui. Stava cercando di ingraziarselo. Forse preparava le basi per ciò a cui abbiamo assistito oggi: mio figlio che si becca una stecca per difendere quello!” replico.
“ VEDI? È LEI IL FULCRO DI OGNI SUA AZIONE! QUEI DUE SONO MALATI!” sbotta. Non fa una piega!
“ A sentir parlare loro,i malati siamo noi!” rispondo.
 
[Giulia]
“ Dimmi che almeno questo non lo sapevi! Che non eravamo solo io e Charlotte gli scemi del villaggio come per la storia di papà!” mi intima Hermes mentre gli do una mano ad apparecchiare la tavola. Scuoto il capo ancora scossa.
“ Non ci voleva! Charlotte necessita serenità in questo periodo; e invece prima la storia di zia Cami,poi questo! Devo portare sulla Luna lei e le mie bambine affinché stiano tranquille?” si lamenta con ragione.
“ Però anche povera Marcella! Che batosta!” borbotto. Non ci voleva!
“ Charlotte è andata lì per darle delle conferme. Charlotte ha ribadito più e più volte chi sono i suoi genitori: Michel Doinel e Marcella Valencia. Non manderà di certo tutto all’aria per una congettura!” risponde mio fratello.
“ Speriamo solo sia più coerente di Aisha: anche lei all’inizio di Daniele non voleva saperne niente ed ora…” replico.
“ Quell’uomo è andato a letto con Patrizia Fernandez pur sapendo l’opinione che ha quella della madre di Aisha! Quanto ad incoerenza,quel tipo direi che la batte su tutti i fronti!” osserva Hermes prima che suoni il campanello. Hermes mi fa cenno di aprire e mi auguro siano i nostri rispettivi fidanzati così da non dover raccontare tutto ai nostri fratelli. Vengo,tuttavia,delusa quando spalanco la porta e mi ritrovo dinnanzi le mie sorelle con mariti e prole.
“ Che altro è successo? E non dire << niente >> perché ancora non mi scende che tu e il mio caro gemello abbiate saputo prima di noi della faccenda di papà e non ce l’abbiate detto!” esordisce Maggie.
“ Forse è meglio che vi sediate!” consiglia loro Hermes.
“ Zio,la stanza delle cuginette è rosa?” chiede Filippo.
“ No. I colori sessisti no! Tutto voglio tranne che le mie figlie diventino delle mini Susanna Valencia!” risponde Hermes.
 
[Armando]
Menomale che ho sempre un power bank in auto per le emergenze! I bambini per fare video e foto alla bestiola di mia sorella,mi hanno scaricato tutto il cellulare. Cosa ci troveranno mai in quella palla di pelo innamorata delle mie scarpe? Dico io,ma una bella collana per il compleanno,no? Doveva regalarle quel cosino microscopico che combina una miriade di casini! Anche se in fondo sono contento per loro! Mia sorella ne ha passate tante ed ora capisco perché Daniele s’incazzò tanto alle nozze di Hermes quando li pungolai con la storia del Bondage! Dopo tutto quello che ha passato,dubito Cami potrebbe mai praticare determinate cose!
Estraggo ciò che devo dall’auto e chiudo lo sportello. Richiudo l’auto col telecomando e faccio per tornare dentro,quando il rombo di un motore attira la mia attenzione,visto che il guidatore dell’auto decide di parcheggiare proprio dietro la mia vettura.
Resto a fissare l’auto curioso perché somiglia proprio a quella del filmato delle telecamere di videosorveglianza della sera in cui mia sorella ha pensato bene di testare l’auto del suo compagno come alcova fuori casa mia. Mi prende quasi un accidente quando mi accorgo che la targa è identica. È lei. È la macchina da cui sono stati ripresi!
“ Armando? Ti piace la mia auto o che?” domanda Santiago Corral uscendo dalla vettura. È stato lui?
“ Ciao. È nuova?” replico stravolto. Adesso come glielo dico che il suo caro amico l’ha filmato e venduto al primo sciacallo per farlo diventare lo zimbello di mezzo mondo?
“ No,ce l’ho da 3 anni! Ci sono tutti dentro?” ribatte. Annuisco meccanicamente.
“ In realtà mancano anche Marcella e Maria Beatrice!” farfuglio ancora stravolto. Non posso tenermelo per me! Ieri mi ha parato il sedere con i miei figli e deve sapere che è questo stronzo ad averli filmati!
“ Io lo sapevo che sarebbero tornati insieme! Quando abbiamo pranzato assieme quasi due mesi fa,Daniele non ha fatto che parlare di tua sorella! Lo sapevo che l’amava ancora!” esclama. Se non la pianta di fare l’amicone,lo meno!
“ E sapevi anche quando sarebbe accaduto?” replico pungente.
“ No. Mica sono un indovino?” ribatte divertito. Daniele lo ammazzerà! Dio Mio,che periodo di merda!
“ ARMANDO,ASPETTATE!” trilla Maria Beatrice facendoci voltare. Oggi è sobriamente vestita di pailette ed indossa delle décolleté con la faccia di Babbo Natale sul davanti munite di cappellino con pon pon. Ma perché? Lei e Marcella attraversano la strada per raggiungerci.
“ Buonasera!” esclamano. Entrambi le salutiamo con un cenno del capo.
“ Armandino,va tutto bene?” mi domanda Maria Beatrice.
“ Io comincio ad entrare che intanto fumo un sigaro!” esclama quello varcando il cancello della villa. Aspetto che si sia allontanato prima di estrarre il mio cellulare e mostrar loro il video sperando che la batteria regga.
“ Grande! Hai trovato la macchina che li ha ripresi!” si entusiasma Bea.
“ E allora perché hai quella faccia,scusa? È per i tuoi figli?” mi chiede Marcella. Le indico alle sue spalle la macchina di quello. Lei e la sorella la fissano per poi guardare con gli occhi fuori dalle orbite il video sul mio cellulare.
“ CHE STRONZO!” tuona Marcella. Quando parte così,finisce sempre male!
“ Magari l’aveva portata dal meccanico o l’aveva prestata a qualcuno! Non è detto ci fosse lui al volante!” cerco di calmarla. Ci manca solo che rovini questa cena con una delle sue scenate!
“ E IL MECCANICO SOFFRIVA D’INSONNIA E HA PENSATO BENE DI FARSI UN GIRO DI NOTTE FUORI CASA TUA E DI FILMARE MIO FRATELLO E TUA SORELLA E DI DARLI IN PASTO AI GIORNALI,NO? NON CREDI NEANCHE TU A QUESTA STRONZATA!”  sbotta per poi marciare inviperita verso la villa. Mannaggia a me che gliel’ho detto!
“ Che facciamo?” domanda colei che con mia moglie ha in comune solo una parte del nome.
“ Che fai tu! È tua sorella!” rispondo seccato. Dio Mio,che serata!
 
[Daniele]
“ Dimmi che scherzi!” replica mia moglie scandalizzata. Scuoto il capo. Sì,pure io e lei siamo ed eravamo passionali,ma con la casa libera!
“ Qui finisce che ci sfornano un nipotino sotto al naso. Per quanto tuo padre mi adorasse,non sarebbe rimasto impassibile se avessimo messo in cantiere Roby ad una parete di distanza da lui! È anche questione di rispetto…perlomeno chiudessero la porta a chiave!” rispondo.
“ Bisogna parlare con entrambi,hai ragione!” conviene stringendosi a me. Ma perché non abbiamo dei figli normali?
“ Avresti dovuto riposare ed invece è stata un’altra giornata infernale! Stasera ti faccio un bel massaggio,amore mio!” le sussurro. Mi bacia.
“ Sono impaziente,Valencia!” soffia contro le mie labbra prima di baciarmi. Anch’io! È un’ottima scusa per sfiorare la sua pelle stupenda!
“ Eccola qua la coppia più bella del mondo!” esordisce Santiago arrivando alle nostre spalle e facendoci sobbalzare.
“ Fra 127 giorni vorrei sposare questa donna,ma se mi fai morire d’infarto non potrò realizzare il mio più grande sogno!” lo rimprovero.
“ Se vuoi la sposo io,al tuo posto!” scherza. Lo fulmino con un’occhiataccia.
“ Azzardati anche solo a pensare una cosa simile e di te non resteranno neppure le ceneri!” lo minaccio.
“ Questa minaccia credo di averla già ricevuta quasi 2 mesi fa!” ironizza. Mi sfugge un sorriso mentre sfioro il viso della mia Cami. All’epoca non potevo sapere cosa avesse vissuto! Ero un idiota orgoglioso che ha rischiato di perdere per la seconda volta l’amore della sua vita!
 
Non riuscivo a smettere di pensare alla sua presenza a Bogotà,al sogno della notte precedente o a quando l’avevo rivista a casa di Marce la sera prima. Era stata una doccia gelata che mi aveva sconvolto tanto da spingermi a sognarla. La notte prima l’avevo sognata: ero nel mio studio e lei era entrata fasciata in un vestitino nero di pelle chiuso solo da un laccio sul davanti che culminava in un fiocco. Si era avvicinata sinuosa invitandomi a sciogliere quel fiocco fino a restare nuda fra le mie braccia. Avevo sognato di fare l’amore con lei sulla mia scrivania e mi ero destato accaldato e con un problemino da risolvere prima del risveglio di Patrizia,la cui presenza m’infastidiva più del solito.
“ È tornata. Camilla è in città e resterà qui fino alle nozze del nipote!” comunicai tombale. Santiago Corral e suo figlio mi fissarono.
“ E a far che?” mi chiese sbalordito.
“ Di sicuro,non è qui per me! È venuta a trovare la figlia. Anche se non sapeva fosse gravida quando è atterrata. Non che ci volesse molto a capire che sarebbe finita così…sembrano attaccati! Melensi,appiccicosi,un << pucci pucci >> continuo e imbarazzante!” risposi.
“ Come voi due quando stavate insieme!” ironizzò. Gli lanciai un’occhiataccia.
“ NON C’È NULLA DI DIVERTENTE! Sai che vuol dire trovarsi dinnanzi quei due come una copia mia e di Camilla? È inquietante! Sembra << Canto di Natale >>,porca miseria! E in più,ci voleva pure lei!” mi lamentai.
“ Sarete nonni dello stesso nipotino! Magari lo porterete al parco assieme!” scherzò. E al compleanno di quel nipotino avrei dovuto tollerare di vederla con lui,magari di vederli baciarsi… Il mio problema per quel nipotino in arrivo era sostanzialmente l’idea che al nido la mia Cami sarebbe andata con quel cameriere,che avrebbe giocato con lui alle somiglianze,che non l’avremmo mai portato al parco insieme.
“ Come no: io,lei,Trimalcione e Patrizia…sai che bello! Traumi assicurati per quella povera creatura!” borbottai.
“ E come si è tenuta?” replicò.
“ Non è mica un salume? È sempre perfetta,come se non fossero passati 40 anni. Come se non fosse la moglie di quello sguattero!” risposi.
“ E lui non c’è? Quando stavate insieme,vivevate in simbiosi; sono in crisi?” mi chiese Santiago interessato. Fernando era confuso.
“ Camilla è la madre della fidanzata di suo figlio ed è anche il suo grande amore!” gli spiegò Santiago.
“ No. Camilla è stata il mio primo amore,ma è una storia finita!” replicai risoluto negando ciò che provavo.
“ Bene,quindi non ti darebbe alcun fastidio se,nel caso di un’eventuale crisi col suo sguattero,ci provassi io con lei? Magari potrei essere io la sua anima gemella!” ribatté. Il mio stomaco si strinse in una morsa e sentii un senso acidità risalire lungo la gola.
“ AZZARDATI ANCHE SOLO A PENSARLO E TI ROMPO LA FACCIA OLTRE A SPEZZARTI L’ARNESE COSÌ DA SCONGIURARE OGNI PERICOLO E LEVARTI DALLA TESTA OGNI IDEA MALSANA! STAI LONTANO DA CAMILLA O DI TE NON RESTERANNO NEPPURE LE CENERI,SANTIAGO!” lo minacciai.
“ Neanche se stessi parlando di tua moglie! E su di te che impatto ha il ritorno della bella Camilla?” mi chiese imperterrito. Lo fulminai con lo sguardo. Patrizia gliel’avrei regalata con tutto il cuore!
“ Avrei voluto restasse sulle sue montagne! Mi urta incontrarla!” risposi infuriato. Era lì ma non potevo bearmi della sua compagnia!
“ Se ti infastidisce,è perché l’ami ancora! Non riesco a credere che un amore così grande sia finito così! Pendeva dalle tue labbra! Non penso ti abbia dimenticato…magari all’epoca se n’è andata per non importi un bambino non tuo,si è sacrificata!” insinuò. Sacrificata?
“ LA PAROLA << CAMERIERE >> TI DICE NULLA? A ME SÌ,PERCHÉ OGNI VOLTA CHE LA PRONUNCIO RIPENSO AL LORO AMORE DEL CAZZO! E poi << sacrificata >>…i 3 figli col camerieri li ho fatti io?” sbottai urtato. Le persone attorno mi fissavano basite.
“ Il tuo cruccio sono i figli avuti con lui e non con te! Daniele,l’orgoglio rovinerà la tua ultima chance di essere felice!” mi ammonì.
“ Basta! Non provo più nulla per lei e devi smetterla,Santiago! Esistono tante donne quindi non ti focalizzare su Camilla e lasciala in pace! Tanto presto se ne andrà di nuovo dal suo maritino zoppo e sarà come se non fosse mai tornata!” ribattei infuriato.
“ Non provi nulla,eh? Ci sei dentro con tutte le scarpe come 40 anni fa. È l’unica a scuoterti dal tuo stato di apatia! Non è cambiato niente e credo neppure per lei! Daniele,Camilla ti amava sul serio e non può averti dimenticato dal giorno alla notte!” replicò. No,lei amava lui!
 
“ Mi sa che ti sta incentivando a rinnovare il repertorio di minacce,amore mio!” mi suggerisce la mia Cami strappandomi un sorriso.
“ O forse mi sta solo ricordando che,per fortuna,aveva ragione lui su tutta la linea un mese fa!” borbotto carezzandole il viso. Mia moglie mi sbaciucchia dolcemente la guancia strappandomi un sorriso. Le strappo un bacio stringendola forte a me per poi sfiorare il suo naso con il mio. Deposita un altro breve bacio sulle mie labbra.
“ I vostri cloni non ci sono? Vederli assieme mi fa sentire giovane,mi fa tornare indietro di 40 anni! Quando arrivano?” ci domanda.
“ Giulio e Barbara si sono presi una serata per loro! Ne avevano bisogno!” risponde il mio amore.
“ Per darvi un nipotino! Stavolta lo porti al parco con lui? Credo sia il suo sogno nel cassetto e che gli pesasse l’idea che tu potessi spingere sull’altalena vostro nipote col cameriere e non con lui!” replica Santiago. Cami si stringe a me.
“ Davvero?” mi chiede Cami triste. Annuisco carezzandole il viso. Non voglio che stia male! Ha già vissuto l’inferno!
“ Non vedo l’ora di poter vivere quest’esperienza assieme a te,amore mio! E vedrai che spingeremo sull'altalena anche il nostro bambino!” mi sussurra mia moglie emozionata quanto me.
“ Allora? Questo matrimonio quando sarà? Spero mi inviterete!” si esalta Santiago. Si è sempre gasato eccessivamente per ogni cosa. Un po’ come Bea. Ma non potrei mai appioppargli mia sorella! Non posso perdere uno dei pochi amici di lunga data che ho!
“ Il 12 aprile. E spero tu non ti aspetti alcun invito per quella lì di cui ti sei appena liberato. Ci manca solo che debba sorbirmi quell’oca di tua moglie al mio matrimonio. Ti rendi conto che credeva che Roby fosse una bambina?” gli risponde Camilla. Effettivamente!
“ Mi piace!” farfuglia Santiago. Io e Camilla lo fissiamo confusi dopo esserci scambiati un’occhiata perplessa.
“ Che tu l’abbia definita ancora << mia moglie >>. Grazie!” chiarisce Santiago. Ero messo così male anch’io quando credevo che Cami non mi volesse più? Mi esaltavo davvero solo per una definizione infelice?
“ Santiago!” lo ammoniamo quasi all’unisono. Ma roba da pazzi!
“ Loro sono i nostri figli: Junior,Aisha,Susanna e Roberta. Lui è Carlos e lui è Joseph. E loro sono Nicola Mora e sua moglie Asia. Come vedi,c’è anche Silvia e lui è suo marito Tide! Lui è Santiago, l’unico che mi sopporta a parte Cami!” gli presento il resto degli ospiti.
Entra in casa anche Marcella che pare furiosa per qualcosa. E mi auguro che quel dottorino da strapazzo non abbia ripreso a tormentarla. La seguono a ruota anche Armando e Bea,la quale indossa delle scarpe oscene,che divengono oggetto di attenzione da parte del nostro cagnolino. Mio cognato ha una faccia più scura della mia pre-Camilla! Gli hanno rubato la macchina o che?
“ Bea,non è neanche l’8 dicembre,mi dici che ci fa la faccia di Babbo Natale sulle tue scarpe?” le domando sconcertato. Aisha si sbellica dalle risate alla vista di Cookie che prende ad azzannare i pon pon di cappellini di Babbo Natale cercando di portarsi via le scarpe di mia sorella.
“ Era per entrare nel mood natalizio!” risponde mia sorella. Ma io che ho fatto di male?
“ E non ti sembra un po’ presto? Mancano 19 giorni a Natale! Il 24 dicembre verrai vestita come l’albero?” obietta giustamente il mio amore.
“ Non che ci voglia molto! Direi che il passo è breve…quel vestito è già un albero di Natale!” borbotta Nicola Mora. In effetti!
“ Amore,hai trovato quello che cercavi in auto?” domanda Beatrice a suo marito arrivando dal bagno.
“ Lei è Beatrice,la moglie di Armando!” sussurro a Santiago.
“ Sì. Amore mio,hai presente il concetto di << serendipità >>? È quello che è successo a me: cercavo una cosa e ne ho trovato un’altra più interessante!” ribatte lui. Non faccio in tempo a domandargli cosa intenda perché la guancia di Santiago viene colpita da un ceffone ad opera di Marcella. Io e Camilla siamo scioccati come tutti gli ospiti.
 
[Junior]
“ Ora capisco da chi hai preso il temperamento! Che sventola che gli ha tirato tua zia!” sussurro a Nana,che mi tira una gomitata.
“ Veramente a breve diverrà anche tua zia!” ribatte. In effetti a questo non avevo pensato!
“ Marcella,ma sei matta?” la rimprovera giustamente il tale,il quale ancora si tiene la guancia e credo che a breve dovrà andare da un dentista.
“ Allora racconta a tutti dov’eri la notte tra il 26 e il 27 ottobre tra mezzanotte e le 2!” replica la sorella di Daniele.
“ Ma è una cena con delitto e nessuno mi ha avvisato?” borbotto. Mia madre mi fissa divertita.
“ E chi sei? Miss Murple?” replica giustamente quel tizio che si ritrova pure sotto torchio.
“ Marcella,hai bevuto? Ti pare il caso? Che ti frega di sapere dove sia stato quella sera e di farlo raccontare davanti a tutti?” le domanda il fratello leggermente urtato dal fatto che la sua cena stia andando a puttane.
“ Daniele,io a te e Camilla non ho detto nulla per non darvi false speranze,ma ho visionato i filmati delle telecamere fuori casa mia per trovare colui che vi ha filmati!” afferma zio Armando.
“ Bene! E che c’entra questa cosa ora?” domanda mia madre.
“ A parte la vostra auto,ferma lì per ovvie ragioni,ce n’era solo un’altra,quella di colui che vi ha filmati e poi divulgati!” risponde mio zio.
“ Dio,che emozione! Sembra davvero una cena con delitto! Dai,Armandino,dì a tutti il nome dell’assassino!” trilla la signora Bea.
“ Ma che parla in rima baciata tua zia?” sussurro a Nana.
“ La macchina è quella del tuo amico. Stesso modello,stesso colore,stessa targa. Ho mostrato il video a Marcella e Bea e tua sorella è partita in quarta come sempre! La vecchiaia non l’ha calmata,a quanto pare!” spiega zio Armando. Roberta è scioccata e anch’io.
“ È IMBECILLE? COME HA OSATO FILMARLI? SI ERANO APPENA RICONCILIATI E LEI HA PENSATO DI RIPRENDERE UN MOMENTO DOLCE PER METTERLO ALLA MERCÉ DI TUTTI,COME FOSSE UN DOCUMENTARIO SU DUE ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE DA TRASMETTERE IN TV!” tuona Roberta furiosa. Eccone un’altra che ha ripreso il trasporto dalla zia! Semmai dovesse essere femmina la sorellina in arrivo,spero sia come Babi,come la mamma,come nonno Roberto o finiremo tutti al manicomio!
“ Roberta…” cerca di calmarla Daniele.
“ ROBERTA UN CORNO! PER IL WEB SIETE 2 DEBOSCIATI PER COLPA DI QUESTO QUI! SE HA PROBLEMI SESSUALI,CHE SI CURI INVECE DI FARE IL GUARDONE IN GIRO!” sbotta mia sorella,che ha ragione.
“ ROBERTA HA RAGIONE: LEI È UN DISGRAZIATO!” rincara la dose Nana. Ci manca solo Aisha per seppellirlo di parolacce!
“ Quella notte io ero a casa con l’emicrania,la medesima che mi sta tornando adesso,quindi non sono stato io!” si difende quello.
“ No,sono stato io a rubarti la macchina e filmarli,trovandomi scomodo dalla finestra di casa mia!” replica beffardo zio Armando.
“ Armando,se dice che non è stato lui…” borbotta Daniele.
“ LA MACCHINA È LA SUA. MI CONOSCI DA QUANDO ERAVAMO BAMBINI E NON TI FIDI? TI FIDI PIÙ DI LUI CHE DI ME? MALEDIZIONE,GATTONAVAMO ASSIEME!” sbotta zio Armando.
“ Ci conosciamo da bambini,ma non mi pare che ci siamo frequentati chissà quanto in questi 40 anni! E non è questo! Se mi dici che la macchina è la sua,io mi fido…insomma non sei orbo,anche se in passato l’ho creduto! Ma non è stato Santiago!” ribadisce Daniele.
“ Che vuoi dire?” gli domanda la sorella.
“ Che non credo il signor Corral di sera dismetta i panni del gentleman in giacca e cravatta per indossare lo smalto e se ne vada in giro con le dita fresche di nail art. Potrebbero riconoscerlo e non ci farebbe una degna figura! La mano che teneva in mano il cellulare era smaltata. Quindi era di una donna!” interviene Aisha.
“ E poi il problema non è colei che vi ha filmati,ma Dantès. Voi vi stavate baciando per strada e colei che vi ha immortalati non è venuta a filmarvi in casa vostra: la strada è di tutti. L’unica cosa imputabile a questa tizia è l’aver consegnato quel video ad un giornalista,lo stesso che poi vi ha infamati!” interviene la signora Palacios.
“ Mi sei diventata saggia? È il matrimonio?” domanda quel tizio a quella signora.
“ No,è la vecchiaia. Certo che tu devi essere proprio ridotto male se ti sfilano la macchina da sotto il naso,la rimettono al suo posto e neanche te ne accorgi! Potevano essere andati a fare una rapina,sai?” ribatte giustamente la signora.
“ Hai prestato la macchina a tua moglie quella sera? E non fare la faccia illuminata come se ti avessi nominato la Madonna,che non è proprio il caso! Tua moglie è quanto di più lontano esista dalla Madonna! È una questione seria,Santiago!” esclama mia madre. Lui scuote il capo. Se si incazza pure mia madre,è finita!
“ Va beh…verrà fuori chi l’ha presa ed ha pensato di spiare e filmare le coppiette appartate! Magari il signore farà mente locale e fornirà qualche nome…possibilmente femminile!” interviene Aisha.
“ Mamma,papà,noi usciamo! Mi raccomando Clizia! Papà,non farti intenerire come con la storia del valzer,ok?” esclama mia sorella prendendo per mano il marito.
“ Divertitevi,ma non troppo!” si raccomanda Daniele baciandole la fronte. Roberta lo abbraccia come se stesse partendo per la guerra.
“ Passo a darvi la buonanotte quando torno,quindi mi raccomando, che con ieri ho già dato!” li avverte mia sorella strappandomi una risata.
“ Roberta!” la ammoniscono loro imbarazzati.
“ Godetevi la serata,tesoro!” le suggerisce la mamma abbracciandola e baciandola. Roberta stritola anche lei. Mia sorella saluta tutti con un laconico ma cordiale << buonasera >> prima di uscire con suo marito.
“ E non è neanche cominciata la cena!” borbotta Carlos. E lo dice a me che ho avuto una giornataccia?
Il suono del campanello mi dice che la giornata infernale non è ancora terminata,giacché ci sono già degli imbucati a tale cena. Ad accedere all’abitazione sono i cugini di Susanna. Charlotte è in lacrime e la signora Marcella e il padrone di casa si precipitano da lei fulminei.
“ Amore mio,hai litigato con Hermes? È successo qualcosa?” le chiede la madre prima di essere investita da un abbraccio che quasi la stritola.
“ Mamma,sarebbe meglio parlarne in privato solo noi 3,zio Daniele e zia Bea. E naturalmente la signora…ehm Camilla!” propone Jean.
“ Scusate un attimo!” borbotta Daniele prendendo per mano mamma e facendo strada alle persone elencate verso lo studio.
“ Spero non sia quello che penso io!” sussurra zio Armando a zia Betty. Io e Nana ci scambiamo un’occhiata perplessa! Cominciamo bene!
 
[Marcella]
Daniele mi accarezza la spalla e mi bacia la tempia mentre tremo di paura all’idea di perdere mia figlia,la mia bambina. Non voglio!
 
La voce allarmata di mio marito mi aveva fatto lasciare il lavoro celermente per precipitarmi a casa,anche con l’incoraggiamento di Daniele. Il fatto che Charlotte fosse tornata a casa piangendo per poi rifugiarsi in camera sua mi aveva allarmato non poco!
Salii i gradini a due a due per arrivare fuori dalla cameretta della mia bambina,dove mi attendevano in gloria i miei due uomini. Poggiai la borsa per terra e Michel mi tolse il cappotto per poi posarmi un bacio sulle labbra.
“ Mamma,io non le ho fatto niente,giuro!” mi assicurò il mio pulcino abbracciandomi le gambe. Carezzai i suoi capelli biondi.
“ Amore mio,e come avresti potuto? Lotte era a scuola!” lo rincuorai prima di bussare alla porta della sua cameretta.
“ Amore,sono la mamma,posso entrare?” le chiese. Udii il rumore dei passi prima che mi fosse aperto uno spiraglio di porta.
“ Però solo tu!” pattuì. Fissai mio marito prima di annuire e farmi largo per entrare. Era in culottes e a coprirla aveva solo un felpone enorme. Non riuscivo a comprendere il suo look né perché singhiozzasse in quel modo.
“ Amore,tu lo sai che a mamma e papà puoi raccontare tutto!” la rassicurai sdraiandomi accanto a lei nel lettino.
“ Lo zio Daniele si è arrabbiato perché sei corsa qui! Io a scuola non ci torno più!” decise scioccandomi.
“ Lo zio ti adora,lo sai! Era molto preoccupato per te! Amore, tu sei una campionessa. Qualcuno ti ha detto o fatto qualcosa di male?” le chiesi. Si stropicciò gli occhi con la mano chiusa a pugno. Sebbene stesse crescendo,sembrava ancora una bambina,la bambina che mi aveva insegnato a diventare mamma.
“ La prof di storia mi aveva interrogato. Sapevo tutto di Colombo,le caravelle e quelle cose lì. Mi sono alzata dalla sedia e…” proruppe in un pianto disperato rifugiandosi fra le mie braccia.
“ Amore,un attacco di panico può succedere,sai? Sono sicura che la professoressa non avrà cambiato idea su di te!” la rincuorai.
“ No. La classe si è messa a ridere guardando il mio sedere. La sedia era tutta sporca,mamma. Sono una stupida!” singultò mortificata. Mi sfuggì un sorriso intenerito. La mia bambina stava diventando una piccola donna.
“ Amore,a me una cosa simile è accaduta ad una sfilata. Non avevo un vestito di ricambio e mi sono nascosta in bagno finché non sono andati via tutti. Qualcuno se n’è accorto,ma non ho smesso di uscire o di frequentare quelle persone per una figuraccia!” le raccontai.
“ Era la tua prima volta?” mi chiese tirando su col naso. Le passai un fazzolettino. Annuii.
“ Ma tu sei forte. Io no! Ho vergogna di tornare a scuola! Mi prenderanno tutti in giro!” obiettò.
“ Non è vero! Tu sei perfetta. E sei molto molto coraggiosa! E a dover provare vergogna dovrebbero essere loro! Tu sei solo diventata una donna,la mia piccola donna. Quello che ti è successo,è nell’ordine naturale delle cose! Non è colpa tua se il loro cervello è atrofizzato! Tu sei Charlotte Doinel Valencia e lunedì andrai a scuola a testa alta com’è giusto che sia!” la rassicurai.
“ Spero di farcela!” borbottò. Le baciai la fronte.
“ Adesso la mamma ti prende l’occorrente per cambiarti e ti prepara un bel dolce!” replicai carezzandole il viso. Mi regalò un sorriso.
“ Ti voglio bene,mamma!” esclamò. La strinsi forte a me costellando il suo capo di baci.
“ Anch’io,tesoro. Come potrei non volertene?!” replicai.
 
Mi accomodo sul divanetto mentre Daniele si accomoda sulla sua poltrona facendo accomodare Camilla sulle sue ginocchia. Bea e Jean siedono sulle poltroncine di fronte alla scrivania. Non riesco a guardare i miei figli senza avere paura di quello che mi attenderà in futuro. A sorprendermi ancora una volta è la mia bambina che si accovaccia sulle ginocchia per potermi guardare negli occhi.
“ Non puoi stare così. Fai male alle bambine!” borbotto. Mi abbraccia di slancio e le accarezzo i capelli.
“ Mamma,io so tutto. Mi dispiace che quell’uomo ti abbia vomitato addosso i suoi vaneggiamenti!” mi sussurra. Stronzo bastardo!
“ Dispiace a me che tu sia in questo stato! E che le gemelle vivano questa gestazione come in un lunapark!” replico. Ridacchia divertita.
“ Voi lo sapevate?” domanda Jean.
“ Noi sì! Ed era previsto che quel morto di fame (e non solo) stesse zitto! Possibile che non sappia tenere la bocca chiusa?” borbotta Daniele incazzato quanto me. Camilla gli accarezza la guancia.
“ Voi avevate paura che preferissi lui?” ci domanda mia figlia incredula.
“ No,mai messo in discussione il tuo buongusto,nonostante tu abbia sposato il mini Armando che urla e sbraita. Era tua madre quella spaventata a morte perché non siamo una famiglia convenzionale e di cui andare fieri!” le risponde Daniele. Charlotte mi accarezza il viso.
“ Devi stare tranquilla,ok? L’ho minacciato di licenziare suo nipote nel caso non si levasse dai piedi! Anni con zio Daniele insegnano!” mi rassicura mia figlia strappandomi un sorriso. Daniele scuote il capo divertito così come Camilla.
“ Io non ci capisco niente. Mi spiegate?” chiede Bea.
“ Dr. House crede di essere lo zio biologico di Charlotte. E gliel’ha detto ignorando il suo stato!” le spiega Daniele con la sua solita grazia.
“ E perché non me l’hai detto,Marcellina?” mi domanda.
“ Per lo stesso motivo per cui tu non hai detto a noi di avere un figlio. Quando ci siamo incontrate dopo le nozze di Dan e mi sono ubriacata, non hai toccato nulla. Tracanni alcool come fosse latte…eri già incinta,vero?” interviene Cami. Lo sguardo di tutti si sposta su Bea.
“ Di quanto?” le chiedo.
“ 3 mesi. Lo sai che nei conti non sono brava!” risponde mia sorella frivola come al solito.
“ Dimmi che non è come penso io e che quel coglione non ti ha messa incinta a quella specie di buffonata che doveva essere un matrimonio, ma che si è rivelata solo una perdita di tempo!” la esorta Daniele. Ma perché?
“ Danielino,sembrava un funerale,tu avevi la faccia della morte più che dello sposo e mi annoiavo!” si giustifica Bea. A Jean scappa una risata.
“ Zio,pensa se raccontasse questa cosa al suo ipotetico figlio: << Ti ho concepito perché mi annoiavo! >>…” sghignazza mio figlio. Anche a Charlotte viene da ridere.
“ Ora che hai rassicurato la mamma che non vuoi abbandonarci alle nostre stramberie perché ti senti una Valencia in quanto lo sei,che ne dici di tornare da tuo marito che è in astinenza da te e dalle tue bimbe? Ti prego! Ha in ostaggio la mia futura moglie!” la punzecchia Jean. Rido.
 
[Sandra]
“ Ne state facendo una tragedia! È davvero tanto grave?” domanda Max notando l’espressione cupa di mio marito.
“ Sarebbe stato meno grave se ti fossi armato di martello e gli avessi ridotto in briciole la macchina nuova!” gli risponde Mario col capo ancora nascosto fra le mani. In effetti se gli avesse distrutto la macchina,avrebbe avuto più possibilità di sopravvivere ad Armando!
“ Per Armando le figlie sono una specie di patrimonio dell’umanità. Tu,oltre ad averci provato con Giulia di recente,hai deflorato la Mostrilla! Che altro volevi fare? Provarci con Betty? Dillo che vuoi morire!” aggiunge mio marito.
“ Zio,ti assicuro che era consenziente! E poi Marietto è sopravvissuto!” obietta Max.
“ Marietto è sopravvissuto perché l’ha battezzato. L’ha salvato questo!” intervengo.
“ Betty che dice?” mi domanda Mario. Era sconvolta e non sapeva che pesci prendere per raccontare questa cosa ad Armando senza che venisse qui a cambiare i connotati a nostro nipote!
“ Che non sa come dirglielo. Il massimo sarebbe che Max andasse da lui per dirgli tutto. Sarebbe una prova di maturità ed un modo per dimostrargli di essere cambiato!” rispondo.
“ Zia,Milla era consenziente,ok? E sono cose di cui dovrebbe parlare lei con suo padre,non io. Io non posso raccontare al vostro amico di aver deflorato sua figlia perché la stessa voleva che Jimmy la trovasse esperta. Sarebbe troppo imbarazzante! Inoltre non merito che la mia vita privata venga setacciata in questo modo! Durante quel periodo,io ho provato qualcosa per Milla!” replica. Mi porto una mano alla fronte.
“ Andiamo bene!” borbotta Mario.
 
[Daniele]
Quel grandissimo figlio di puttana che giocava al santarello. Gli farei vomitare le budella se potessi! Se solo penso che quel coglione è stato accanto a mia figlia al mio posto,mi verrebbe voglia di picchiarlo! Certo che Lauren aveva certi criteri da manuale a scegliersi gli uomini!
“ Amore,ti prego!” mi sussurra mia moglie carezzandomi la guancia. Non riesco a non sorriderle!
“ Allora? Ditemi se non è una scelta carina!” ci chiama in causa Aisha.
“ Le piastrelle prodotte con la CO2 presente nell’aria? Belle!” replico.
“ No,quello era prima. Parlavamo dei pannelli solari da installare sul tetto!” mi fa presente Nicola Mora. Annuisco.
“ Gliel’ha detto,vero? Charlotte era così triste per quello,non è così?” mi chiede Aisha. La fisso eloquente.
“ Detto cosa? Ancora segreti in questa famiglia?” chiede Susanna.
“ Tesoro,non è il momento,per favore! Domani sera parleremo anche di questo! Anche se onestamente vorrei dimenticare questa faccenda! E non solo questa faccenda!” le rispondo. Mio nipote è stato concepito nel giorno che mi ha rovinato la vita facendomi perdere 30 anni con quella stronza! Mentre io pensavo a Camilla,mia sorella ha pensato bene di riprodursi per noia!
“ Come va?” domando a mio figlio.
“ La camicia di Giulio è un po’ stretta,ma resisto,non ti preoccupare!” mi risponde. Ma che mi frega dei vecchi abiti di Giulio? Ha una guancia tumefatta,è venuto fuori quello schifo ieri e lui mi parla della camicia di Giulio?
“ Ma vah…con tutto il bene per Giulietto,lui se li sogna i muscoli come i tuoi!” commenta Susanna. Camilla la fissa allibita.
“ Ehm…grazie? Giulio non sarà felice di sapere che lo reputi una mozzarella! Sei ricattabile!” borbotta Junior imbarazzato.
“ Comunque non alludevo alla camicia!” chiarisco. Junior sorride per poi annuire. Su ciò che hanno scoperto ieri dovremo ritornarci!
“ Babbo Natale,è tutto pronto per il 24 sera? Non fare scherzi!” mi punzecchia Armando.
“ Prontissimo. Magari se invii a me o a tua sorella le copie delle letterine di Natale dei bimbi cancellando i regali a cui avete già pensato voi è meglio! Dobbiamo comprare anche noi i regali,sai?” replico.
“ Il costume l’hai misurato,vero?” mi chiede.
“ Sì,ieri quando siamo tornati da casa vostra. Puoi chiedere a Cami… No,lasciamo stare!” replico pentendomene quando la mia Cami arrossisce imbarazzata. Le accarezzo di sottecchi il ginocchio facendola rabbrividire. Meglio evitare di tirar fuori aneddoti che potrebbero metterci in imbarazzo! Ci manca solo questo!
“ Daniele,per quanto riguarda il vostro video,mi affaccenderò a scoprire chi è stato!” afferma Santiago.
“ Lo spero bene! Ti pare che ti fai soffiare l’auto da sotto al naso senza accorgertene neanche?” replica Cami giustamente urtata.
“ Camilla,mi dispiace,ok? Io avevo l’emicrania. Stavo male,ok?” ribatte Santiago mortificato.
“ Sua moglie ha una copia delle chiavi della sua auto?” gli domanda Carlos Mora. Suo padre gli tira un calcio sotto il tavolo.
“ No. L’ho comprata da poco e purtroppo non viviamo più nella stessa casa da quasi un anno!” gli risponde il mio amico. Una pazza in meno!
“ Gliel’hai mai prestata?” gli domando. Scuote il capo.
“ Ha quella del suo toyboy che si è trasferito in Australia!” risponde. Quindi è difficile che si sia fatta autonomamente una copia della chiave!
“ Cerca di fare mente locale per cercare di capire chi possa averti sottratto la macchina in quelle ore,ok?” replico. Ho bisogno che chi c’ha spiati paghi profumatamente!
 
[Giulio]
Mentire a papà e Camilla sarà stato maleducato,ma trascorrere la serata col suo corpo intrecciato al mio sotto le coperte vale qualche piccola bugia. In fondo loro possono capirci!
“ Dovremmo almeno cucinare qualcosa,lo sai?” mugugna fra un bacio e l’altro. Sì,dovremmo nutrirci! Soprattutto la mia Babi,che è fin troppo magra! Ma come si fa a lasciare andare il suo corpo caldo e ancora profumato d’amore?
“ Ordinia…” la mia proposta viene interrotta dal campanello. Chi diavolo sarà adesso?
“ Chi pensi che sia?” mi chiede Babi mettendosi a sedere e coprendo quel corpo che oramai conosco col lenzuolo. Le bacio la tempia. L’ultima volta che ha suonato il campanello,è arrivata la Pavlova e… Ciò che è accaduto stamani è stata l’esperienza più erotica mai vissuta in vita mia!
“ Non so. Vado a vedere. Ma non ti azzardare a rivestirti!” soffio sulle sue labbra strappandole un bacio prima di infilarmi i boxer e andare all’ingresso. Dio Mio,che palle le persone che si autoinvitano!
Apro la porta già scazzato e trattenendomi a stento dallo sbuffare, ma vengo sorpreso per la seconda volta in un giorno da un fattorino, che ha in mano i cartoni di due pizze fumanti ed un sacchetto bianco.
“ Giulio Valencia?” mi chiede. No,Barbablù!
“ Sono io! Ma dev’esserci un errore!” rispondo perplesso.
“ Non direi. Mi hanno chiesto di consegnare qui! Arrivederci!” replica piantandomi sacchetto e cartoni fra le mani per poi andarsene. Chiudo la porta ancora confuso portando tutto l’ambaradan in camera da letto. Spero che almeno le pizze siano come piacciono a noi! Mi chiedo proprio chi le abbia ordinate!
“ Amore,hai ordinato la cena?” mi domanda Babi sorpresa e contenta. Scuoto il capo.
“ Un altro gentile omaggio!” rispondo mettendomi a sedere e poggiando il tutto sul letto. Afferro il bigliettino che chiude il sacchetto bianco e lo spiego per bene.
 
{ La faccia che avevate quando siete usciti dal ristorante lasciava presagire che la cucina non sarebbe stata la vostra prima tappa una volta giunti a casa (e noi siamo contenti delle prove generali per il concepimento del nipotino),ma siccome dovete nutrirvi,abbiamo pensato ad un altro omaggio,sperando che per noi la cena sia altrettanto indolore e che non ci vada di traverso!
                                                                                                                                                                                                                                                                                       Mamma e Papà}

“ Bianca al salmone e bianca al caviale divise a metà. Si sono ricordati!” esclama la mia fidanzata contenta. Non mi meraviglierei se avessimo anche questo in comune con loro!
“ Ci sono anche le verdure in pastella e i cupcakes ai lamponi! A mia madre sono abituata,ma tuo padre era così anche prima? Ti mandava la cena a domicilio? Mio padre non si è mai preoccupato dei miei pasti!” aggiunge curiosando nel sacchetto.
“ Sì,lo faceva anche prima!” rispondo. 
 
Me la stavo facendo sotto. Era il mio primo esame e non avevo detto nulla ai miei genitori né a mia sorella. Vivere da solo aveva i suoi vantaggi,fra i quali non sentire le grida dei miei durante i loro litigi e non dovermi sorbire le stronzate di Susanna.
Ero sommerso di libri ed appunti quando suonarono al campanello. Mi augurai che non fosse Susy con i suoi dilemmi d’amore o con qualche atro pseudo dramma per cui non avevo la testa. Quindi mi alzai svogliatamente dal divano per raggiungere l’ingresso sperando che non fosse nessuna delle mie sveltine,giacché il sesso era un tabù per me alla vigilia di un giorno importante. Fui sorpreso dalla vista di un fattorino.
“ Giulio Valencia?” mi chiese. Annuii.
“ Allora questo è per lei. Buona serata!” rispose lasciandomi quelle buste fra le mani per poi andarsene. Richiusi la porta con un piede e portai tutto in salotto ancora meravigliato dalla faccenda.
Quando aprii i sacchetti mi accorsi che qualcuno decisamente megalomane aveva svaligiato il ristorante giapponese per me. Doveva essere qualcuno che mi vedeva deperito,visto che c’era di tutto in quei sacchetti! Mi ripassai mentalmente l’elenco di tutte le donne che avevo frequentato ultimamente rendendomi conto che non poteva essere stata nessuna di quei manichini perennemente a dieta.
Presi ad estrarre dalle buste le vaschette trovando in fondo ad uno di essi un biglietto. Me lo rigirai fra le mani prima di leggerne il testo.
 
{Scommetto che a mangiare non c’hai pensato. Capisco sia il tuo primo esame,ma svenire dinnanzi alla commissione facendo una figura di merda,non credo sia un eccellente biglietto da visita. Anche se non potrò esserci per via di una riunione,so che darai il meglio di te.
                                                                                                                                                   Papà
P.S. Dell’esame mi ha informato il tuo professore,visto che a quanto pare ti piace giocare a 007. Sai che giochiamo a golf insieme! E no,non gli ho chiesto di favorirti,ma di essere implacabile ed imparziale!}

Scossi il capo divertito,esasperato,ma compiaciuto delle attenzioni di papà nei miei riguardi. Non dimostrava affetto nel modo più convenzionale del mondo,ma almeno c’era,a differenza di mia madre!
 
“ Mi mandava sempre la cena quando ero sotto esame. Era il suo modo di starmi vicino. Non era uno da abbracci e bacetti,ma non faceva mai mancare la sua presenza!” le racconto. Annuisce.
“ Immagino che la cena a domicilio fosse per il deserto dei tartari nel tuo frigo!” scherza. Ridacchio divertito.
“ Junior vuole il disconoscimento!” le svelo. Resta con una zucchina in pastella a mezz’aria. La mordo portando il resto verso la sua bocca.   
“ Si farà adottare da tuo padre?” mi chiede smarrita. Non credo che papà avrebbe problemi ad adottare sia lei che Junior!
“ No,terrà il cognome di vostra madre. L’ha detto a quell’uomo al supermercato!” le spiego.
“ Lo farò anch’io. Non voglio che i nostri figli abbiano pure il suo cognome!” risponde disegnando le nostre iniziali con l’indice sul piumone.  
“ Forse dovresti parlarne anche con tua madre. Dovrai dare una motivazione valida per ottenere il disconoscimento e quindi verrebbe setacciata anche la sua vita intima!” le consiglio. Annuisce abbracciandomi forte. Amore mio,non ti lascerò mai sola!
 
[Aisha]
Cerco di asciugarmi gli occhi perché non si veda che ho pianto,ma una nuova ventata di sconforto mi assale quando noto che i jeans iniziano a starmi leggermente stretti. Mi accascio per terra coprendomi il viso con le mani mentre scoppio in singhiozzi violenti. Sto diventando orribile e in un ambiente pullulante di modelle fascinose,Carlos comincerà presto a guardarsi intorno! Della ragazza favolosa che l’ha fatto innamorare mesi fa,non è rimasto nulla. Mi stanno spuntando delle smagliature,si sta allargando il mio girovita e in più mangio più di una bertuccia!
Quando la maniglia della porta del bagno si abbassa mi affretto ad asciugarmi il viso,ma Camilla si accorge subito dei miei occhi rossi e chiude la porta (stavolta a chiave) dietro di sé.
“ Tesoro,che c’è? Che succede?” mi domanda accovacciandosi al mio fianco e carezzandomi il viso.
“ Sono orribile!” singhiozzo disperata. Mi fa appoggiare col capo sul suo petto carezzandomi i capelli.
“ Io vedo una ragazza bellissima. Soffro io di cataratta o Gamberetto sta cominciando a fare scherzetti vari?”  replica. Mi sollevo il maglione mostrandole delle sottili linee sulla mia pancia.
“ Vedi? E poi questo jeans mi andava un po’ largo ed ora si chiude a stento!” obietto.
“ Copriti che il freddo non ti fa bene! Amore mio,hai appena mangiato. È normale che ti stia un po’ più stretto di quando sei uscita di casa!” cerca di consolarmi abbassandomi di nuovo il maglione per coprirmi la pancia.
“ No. È che mangio troppo. Ho anche rubato il bis di gnocchi al salmone a Nicola! E Carlos è attorniato da bellissime ragazze!” singulto.
“ Carlos guarda solo te. Ed io e tuo padre lo bruceremmo vivo se si osasse a farti soffrire! Riguardo Nicola: si è immolato per il bene della progenie e dubito voglia usare la tua foto come bersaglio per le freccette! Mangi perché Gamberetto ha fame. E alle leggere smagliature penso io!” risponde prima di alzarsi dal pavimento ed aprire l’armadietto sopra il lavandino. Ne estrae un flacone e me lo passa.
“ L’olio di mandorle contro le smagliature è miracoloso. Devi massaggiarlo sulla pancia,sui fianchi,sui seni,sui glutei e sulle cosce,i punti che cambieranno durante questi mesi. Dare loro tonicità aiuterà a tornare più in fretta in forma dopo la nascita del piccoletto. E se vuoi che Carlos si senta parte di questo rituale,lascia che sia lui a massaggiarti. Si divertirà e si sentirà ancora di più coinvolto in questa gravidanza. Tesoro,in questa fase della vostra vita,può capitare che l’uomo si senta escluso: sei tu a portarlo dentro,ad avere il legame più diretto con lui e sarai tu a nutrirlo col tuo corpo quando nascerà,quindi coinvolgerlo pure in queste piccole cose,non potrà che unirvi ancora di più!” afferma sfiorandomi il viso. L’abbraccio forte. È difficile vivere questo periodo senza la mia mamma,ma Camilla aiuta moltissimo a sopperire a tale mancanza!
“ Ti voglio bene,Cami!” le sussurro. 
“ Anch’io. E lunedì ti passo a prendere e andiamo a prendere qualcosa premaman così che tu la smetta di vederti grassa!” risponde. Annuisco.
“ Ora ti va di parlare del motivo per cui non vuoi più chiamare tua figlia come tua madre?” mi chiede. Chino lo sguardo.
“ Lo fai per me,vero?” mi incalza.
“ Alla mia età sei stata separata dal tuo amore,hai vissuto 40 anni con uno che pare una scimmia pure paragonato all’homo erectus,hai subito violenze continue…non ti meriti anche questo: di dover pronunciare il nome di mia madre per chiamare a te la bambina con la consapevolezza che è stata a letto con mio padre. È una violenza gratuita! Io sono una tipa gelosa e se Carlos ha delegato a me la scelta del nome femminile è proprio per evitare che pensassi ad ogni nome proposto da lui come il nome di una donna passata per il suo letto. Io non voglio farti questo! E poi mia madre è stata molto sfortunata nella vita e non vorrei mai che mia figlia ripercorresse le sue orme!” rispondo. Mi accarezza le guance.
“ Fra tante sventure,tua madre ha avuto una fortuna immane: te!” replica abbracciandomi. Delle nocche contro la porta ci fanno sussultare.
“ Amore,sei qui?” domanda mio padre. Camilla sorride alzandosi dal pavimento e la emulo. Entrambe ci avviciniamo alla porta,solo che io mi fermo al lavabo per lavarmi le mani. Cami apre la porta e mio padre ci fissa confuso.
“ Hai pianto? Stai male?” mi domanda preoccupato. Scuoto il capo.
“ Ma quello è l’olio da massaggi!” osserva.
“ Sì,poi lunedì vado in erboristeria e lo ricompro,amore. Stasera serve ad Aisha!” risponde Camilla. Daniele fissa me e Camilla scandalizzato.
“ Mi state prendendo in giro? Va bene essere moderno,ma questo mi pare troppo! Di questo passo finirò per dover comprare i preservativi a Joseph!” sbotta. Io e Camilla ci fissiamo per poi scoppiare a ridere.
“ Amore,in gravidanza l’olio di mandorle aiuta a tenere la pelle tonica. Te lo ricordi quando mi massaggiavi la pancia mentre aspettavo Roby perché mi sentivo brutta?” interviene Camilla. Daniele mi abbraccia.
“ Ma tu non sei brutta. Come ti viene in mente? E se Carlos non ti fa sentire amata,giuro che gli stacco la testa!” mormora. Povero Carlos… proprio lui che è sempre così carino con me finisce per sembrare il mostro della situazione!
 
[Theresa]
“ Quindi tu hai conosciuto la dottoressa Roberta e il dottor Lascano da bambini?” chiedo meravigliata a mia madre mentre aspetto che Bryan mi passi a prendere. È una coincidenza assurda che abbia lavorato a casa della signora Camilla!
“ Sì. Roberta era scalmanata solo perché voleva attenzioni. Quando c’era la madre,erano due zuccherini. La signora Camilla era l’unica in grado di renderli due agnellini!” mi racconta. Non stento a credere che la dottoressa Roberta fosse scalmanata…fa più paura di un uomo!
“ Ed è stato prima che io nascessi,vero?” le domando. Annuisce.
“ Beh ti ha portato bene…dopo sono nata io!” commento con un sorriso. Sorride scuotendo il capo.
“ Ma ti sei licenziata perché non ti trovavi bene? Sì,il nuovo compagno della signora Camilla non è un simpaticone,ma il signor Lascano non mi sembra Satana!” mi informo. L’ho visto raramente: non ha la classe e la bella presenza del dottor Valencia,ma non mi pare pessimo! Non capisco perché la moglie abbia scambiato lui con quel signore antipatico e che sembra avere come obiettivo principale schernire me e Bryan!
“ Mai fidarsi delle apparenze,tesoro! Il nuovo compagno della signora Camilla è quel tipo che era al supermercato con Junior,vero?- annuisco- “ Lei non si separava mai da una sua foto. Quella donna l’ha amato molto e se lui la ama anche solo la metà di quanto lei ama lui,allora ti assicuro che la renderà felice! E comunque me ne sono andata io!” replica.
“ Lei non era felice col padre della signorina Barbara?” le chiedo. Lei scuote il capo.
“ Non avrebbe mai potuto. Quell’uomo è un mostro! Non stento a credere che Junior straveda per il nuovo compagno di sua madre! Un padre vero non l’ha mai avuto!” mi racconta.
“ Sai che quel signore è anche il padre di Aisha,la mia collega?” le spiego.
“ Non credo la sua compagna rifiuterà i suoi figli. Lo ama troppo e soprattutto è un’ottima madre o non si sarebbe sacrificata per anni! Della signora Camilla ho un ottimo ricordo,del suo ex marito meno!” risponde. Che avrà fatto di male quel poverino?
 
[Clizia]
Ci mancava solo la prigionia come se avessi ucciso qualcuno! Quello è un uomo di merda e meritava di essere smerdato dinnanzi a tutto il quartiere! Anzi,meritava pure di peggio!
 
Leo: Dai,suorina,vedrai che tua madre capirà che è stato solo un gesto dettato dall’impulsività e dalla voglia di vendicare tua nonna,visto che i suoi pensieri vertono sull’evirazione di quel tale!
Io: Non ci giurerei! Tu non la conosci!
Leo: Ti andrebbe di vederci per un gelato domani pomeriggio?
Io: Dubito di potermi lanciare col paracadute dall’aereo. Domani tornerò con papà a Zurigo per le ultime beghe per il trasferimento qui!
Leo: Insomma il bastone e la carota: parti,per poi ritornare. Quindi gelato rimandato? :P
Io: Se non finisco in un convento,sì! Scusa,ma bussano alla porta. Ci sentiamo!

 
Chiudo lo schermo del Pc portatile prima di rispondere un circonciso << Avanti >> al secondino venuto a portarmi i pasti. Ad entrare è zia Susy,quindi riprendo in mano il computer perché almeno lei non è così oppressiva e ansiosa come gli altri!
“ Avevo un anno più di te quando papà mi diede la medesima punizione. L’ho odiato per quella che reputavo un’ingiustizia.” afferma. Allora è un vizio quello di chiudere le adolescenti in camera, una tara della famiglia Valencia!
“ Che avevi fatto?” le chiedo.
“ Avevo perso la verginità in macchina e mi avevano ripreso. Lo so che c’è qualcosa di ironico nel fatto che poi ai tuoi nonni sia capitato più o meno lo stesso 10 anni dopo,ma il nonno era incazzato nero. Credo di averlo visto solo poche volte così infuriato!” mi spiega.
“ Mamma per una cosa simile mi chiuderebbe in convento!” rifletto a voce alta.
“ Probabile! Lì per lì credevo esagerasse,ma avrei dovuto dargli retta all’epoca!” afferma. La fisso confusa.
“ Mi disse che avrei potuto vergognarmi dei miei errori una volta incontrato l’amore. Forse aveva ragione,ma all’epoca era più facile ascoltare il genitore che mi favoriva che quello che mi osteggiava!” risponde. La porta si apre ed entra zio Junior,ma zia Susy non se ne accorge.
“ Tu pensi sia sconveniente che io veda Leonardo o che lo senta?” le chiedo. Lei scuote il capo.
“ Ci sono coppie con 20 anni di differenza che sono perfette (eccetto tuo zio e quella con cui va a letto…in loro non c’è niente di ben assortito) e credo che 10 anni non siano tanti,ma non alla tua età! Sì,sei più matura delle altre quindicenni,ma uno di 25 anni vuole altre cose! Pensa ai cugini di tua madre: sono suoi coetanei e si sono accasati. Se fra 5 ti chiedesse di sposarlo saresti pronta a rinunciare alla tua spensieratezza? E ne varrebbe la pena? Inoltre quanto aspetterebbe uno che ha l’hobby di aggiungere tacche alla sua cintura prima di saltarti addosso?” replica.
“ Grazie per questo bel vizio di parlarmi alle spalle!” esclama zio Junior facendola diventare di tutti i colori.
“ Non si origlia! E chiudi quella porta che se ci sentono papà e Camilla,ci fanno secchi!” replica zia Susanna.
“ Quando ci siamo baciati,ho sentito come qualcosa esplodermi nella pancia. Una sensazione bella,ma mi sono spaventata!” le confesso.
“ No,aspetta…oltre che alla sfilata voi…Oddio! Quando ti ha accompagnata a fare la giustiziera vi siete baciati ancora?” mi chiede allarmato zio Junior mettendosi a sedere sul mio letto accanto a zia Susanna.
“ Sì. Anche voi vi baciate appena siete soli!” rinfaccio loro facendoli arrossire. I due si alzano di scatto dal mio letto.
“ Io…torno di sotto!” balbettano quasi all’unisono dileguandosi alla velocità della luce. Uno dice la verità e se ne vanno…mah!
 
[Maggie]
“ Hermes,ti calmi?” esorto mio fratello,che sta girando in tondo nel suo salotto in attesa che tornino sua moglie e Jean. Sì,in gravidanza Charlotte non dovrebbe ricevere certe batoste,ma è innegabile che non è di certo una ragazzetta che piange per nulla! Supererà anche questa!
“ QUEL TIZIO È ARRIVATO QUI PER SCONVOLGERCI LA VITA! COSA SI ASPETTAVA? CHE GLI GETTASSE LE BRACCIA AL COLLO? CHE GLI DICE IL CERVELLO?” tuona. I bambini,oramai abituati tra mio padre e i miei fratelli,si limitano solo a fissarlo!
“ Zio,non essere così arrabbiato! Vuoi giocare con me a vestire le Barbie?” gli propone mia figlia. Milla maschera una risata con un colpo di tosse senza riuscirci decentemente ed ottenendo quindi un’occhiataccia di Hermes.
“ Certo che è incredibile: Aisha è cresciuta con lo zio biologico di Charlotte e Charlotte risulta la nipote del padre biologico di Aisha!” commenta Pilar facendo un rapido resoconto della famiglia incasinata che ci ritroviamo.
“ Lo so che per anni non è stato la persona migliore a cui rapportarci e che solo 3 mesi fa volevamo ammazzarlo,ma Charlotte si è sempre trovata bene in quella famiglia e non vuole abbandona…” mio fratello viene interrotto dal rumore di una chiave nella serratura. Corre verso l’ingresso e non da neanche il tempo a sua moglie di rientrare prima di stritolarla.
“ Amore! Stai bene? Vuoi stenderti?” le chiede ansioso. Questa cosa è peggio della figura di merda di quando le chiese se dovesse andare in bagno prima della richiesta di mano! Quando Charlotte me lo ha raccontato,credo di aver riso per un quarto d’ora abbondante!
“ Sto bene,amore. Ho solo molta fame! Mi dispiace di essere arrivata in ritardo,ma ho preso il dolce!” risponde per poi scusarsi con noi altri.
“ Zietta,non ti preoccupare! Noi ti vogliamo tanto bene!” la rassicura mio figlio ottenendo un abbraccio.
“ Anch’io ti voglio bene,pulcino!” replica Charlotte carezzandogli i capelli.
“ Vado a lavarmi le mani e arrivo!” annuncia prima di strappare un bacio a mio fratello e scomparire verso la zona notte.
“ Com’è andata?” domanda Hermes a Jean,che gioca con le dita di Giulia.
“ Mia madre lo sapeva. L’unica caduta dal pero è stata,come al solito,zia Bea,la quale ci ha resi edotti di aver concepito nostro cugino durante le nozze di zio Daniele perché si annoiava!” risponde Jean. Hermes si porta le mani alla fronte.
 
[Betty]
Mi sbellico dalle risate al racconto degli aneddoti su mio marito narrati dall’amica di Camilla e del suo compagno. Armando si vergogna,ma io li trovo divertenti. Insomma,quando l’ho conosciuto non era un prete e conosco i suoi trascorsi!
“ Tutto ciò che aveva una parvenza di donna passava sotto il suo scanner. Cami e Daniele erano costretti a barcamenarsi fra lui,Maria Beatrice e le loro storie strane. Sembravano due genitori in prova! Era spassosissimo!” racconta divertita Silvia. Immagino!
“ Vuoi dire che anche tu…” le chiede il marito.
“ No. Né io né Becky. Beatrice,mi dispiace…magari lei ha conosciuto un Armando diverso!” risponde lei. Scuoto il capo divertita.
“ No,non era un Armando diverso da quello che descrive lei. All’inizio ero il suo angelo custode!” replico.
“ E si è innamorata lo stesso di un mascalzone del genere?” mi chiede il tizio che si è beccato il ceffone da Marcella.
“ A prima vista. Stava sgridando un’impiegata!” rispondo mentre mio marito giocherella con le mie dita. Aisha scoppia a ridere.
“ Oddio! Nel senso che lei si è immaginata in abito bianco e con un apparecchio acustico?” mi domanda Miss San Marino ricevendo una gomitata da Junior ed incrementando ancora di più le risate di Aisha.
“ Non proprio!” borbotto imbarazzata.
“ I tuoi figli sono molto belli,Marcella!” si congratula l’amica del fratello.
“ Sì,sono due gioielli. Tu hai due gemelli,vero?” replica la mia consuocera.
“ Emilio e Guillermo. Se tuo fratello non c’avesse aiutato finanziariamente con le cure,forse non saremmo mai diventati genitori!” risponde quella donna. Camilla stringe fiera la mano del suo compagno.
“ Non ho fatto nulla di eclatante nel dare una mano a due amici! Il grosso del lavoro è stavo vostro!” minimizza il padrone di casa.
“ E voi due? Come vi siete ritrovati?” domanda Silvia ai padroni di casa,che si sorridono.
“ Al fidanzamento di Charlotte ed Hermes,rispettivamente mia nipote e suo nipote. Camilla è arrivata a sorpresa. Non l’ho presa bene! Ma poi abbiamo avuto tempo per chiarire e per mettere da parte tutto lo schifo che c’ha divisi godendoci finalmente Roby e la nostra famiglia!” racconta il padrone di casa guardando con gli occhi a cuore mia cognata.
“ Ah non l’hai presa bene? Se vuoi ti tolgo il disturbo!” scherza Camilla.
“ Era di questo che avevo paura: che te ne saresti andata di nuovo! Ma stavolta verrei a riprenderti pure sulla Luna,amore!” risponde lui serio.
“ Certo che Roberta ti somiglia: i gesti,le parole…identica!” commenta il marito di Silvia. Daniele Valencia si ringalluzzisce. Il clima allegro e sereno si interrompe col suono del campanello,che alle nostre cene precede sempre il disastro. E come i cani di Pavlov impararono a salivare sentendo il suono della campanella che precedeva il cibo,io comincio a spaventarmi e purtroppo non sono la sola! I padroni di casa si irrigidiscono,mio marito comincia ad innervosirsi e Junior prende a ticchettare le dita sul tavolo.
Il maggiordomo dei miei cognati non fa neanche in tempo ad annunciarli che arrivano in sala da pranzo i due ex partner di mia cognata e del suo promesso sposo. Ci mancavano solo loro!
“ Devono aver aggiornato il galateo stanotte perché,da che io ricordo,non ci si presenta a casa della gente senza essere stati invitati,soprattutto ad ora di cena!” esclama provocatorio Daniele Valencia. Poteva ricordarsene quando si presentava a casa nostra per provocare mio marito o per vedere Camilla con scuse improbabili!
“ Non mi pare tu abbia fatto tante storie quando la tua sgualdrina si è presentata alla cena di fidanzamento di Lotte! In fondo eri contento e non vedevi l’ora di saltarle addosso!” squittisce la bionda finta. Camilla trattiene a stento il suo compagno dal dare di matto.
“ L’imprevisto più bello dei miei ultimi 41 anni di vita. E non osare offenderla! Tu e l’altro esperimento di genetica mal riuscito che ci fate qui? Siete stati assunti per farci stare a dieta a ridosso delle feste di Natale o delle nozze di Giulio e Barbara?” replica Daniele Valencia.
“ È stata tua nipote ad imbrattare il vialetto,vero?” domanda Guido. Camilla e Daniele si fissano per poi guardare lui.
“ Sì,sono stata io,e allora? A livello di reati sei messo peggio di me e siccome non tutti sono andati in prescrizione,nei tuoi panni pondererei le parole e mi farei una camomilla. E il fatto che tu sia ad un passo dalla fossa,non ti rende migliore di me! Nonno,nonna,prima che mi ricordiate della mia punizione,sono venuta solo a prendere una mela. Non vi metterò nei guai con mamma e papà,keep calm!” esordisce Clizia piombando in salone prima di rivolgersi ai suoi nonni.
“ Ti ricordo che tuo nonno è più vecchio di me!” borbotta Guido.
“ Davvero? Strano perché sembra più giovane,tanto giovane da volermi dare un nuovo zietto! Direi che ha energia da vendere!” replica Clizia. Mio marito scuote il capo rassegnato. Giusto del nonno doveva prendere questa ragazza!
“ DAVVERO AVRETE UN BAMBINO? DIO MIO! SEI INCINTA?” trilla la loro amica facendomi quasi partire un timpano.
“ Non ancora,ma ci stiamo lavorando!” borbotta Camilla imbarazzata giocando con le dita del suo compagno,che sorride.
“ Sei già partito con regali e regalini,Valencia?” lo punzecchia la loro amica.
“ Io non ancora,ma ho come il sospetto che questo bimbo sarà molto viziato dai fratelli maggiori!” risponde il padrone di casa.
“ Io vado in cucina e poi torno nella mia cella!” afferma Clizia teatrale.
“ Non esagerare! Hai il wifi,il pc,i libri…non mi pare una galera!” l’ammonisce suo nonno.
“ Almeno l’avete punita!” borbotta la bionda finta.
“ Non per la scritta. E non credo siano affaracci tuoi. Clizia non ti riguardava prima figuriamoci ora! Tesoro,se oltre alla mela,vuoi una fetta di torta è in cucina,ma attenta a non far uscire i cani,mi raccomando! Lo sai che Cookie ha un amore smodato per le scarpe di zio Armando!” interviene Camilla per poi rivolgersi a Clizia,che ridacchia.
“ Don’t worry,nonna! Non è che posso portarli…” Daniele e Camilla la interrompono.
“ Non se ne parla!” affermano risoluti all’unisono.
“ Ne approfitto per portare Lucky a spasso!” esclama Miss San Marino.
“ Tu porti Cookie ed io Lucky? Almeno non vai da sola di notte ed evitiamo che quella povera disgraziata della domestica si ritrovi a dover sedare quelle due belve feroci!” si offre Junior.
“ Io come esperienza la sconsiglio: a momenti facevano cadere me e la mamma facendo attorcigliare i guinzagli!” li avverte il padrone di casa.
“ Tentar non nuoce. Tanto abbiamo già un occhio nero per uno! Un altro livido farebbe pendant!” replica Junior strappandogli un sorriso prima di uscire con la sorellastra e i cagnolini.   
 
[Patrizia]
“ Daniele,questa cosa non va bene! Li hai fatti andare via così!” affermo preoccupata.
“ Avrei dovuto suonare l’inno nazionale?” replica ironico. Quella sgualdrina ridacchia divertita.
“ NON FARE LO SPIRITOSO! QUELLO HA PUNTATO NOSTRA FIGLIA E SUSY È FRAGILE!” esplodo.
“ Quello,che sarebbe mio figlio,non ha puntato nessuno. Sono andati a portare i cani fuori! Non sono tutti come te che mendichi le cene,millanti gravidanze,ecc. C’è gente normale che non usa ogni scusa per prendersi ciò che non è suo!” interviene quella.
“ Inoltre,pure se i due si piacessero,non ci sarebbe nulla di male. O vuoi sceglierle tu il fidanzatino col portafoglio pieno? Te lo ripeto: lascia in pace mia figlia! Hai già fatto abbastanza tentando di plasmarla a tua immagine,ma ora ha una madre in grado di tirar fuori il suo lato migliore. PRENDI UN DANNATO AEREO DEL CAZZO E LASCIA QUESTO PAESE! La Colombia non ha nulla da offrirti!” aggiunge lui.
“ Io vado al bagno e chiedo alla tua domestica un analgesico, Valencia!” afferma Santiago Corral per poi abbandonare la sala.
“ Delicato l’amico tuo!” borbotta Marcella.
“ Gli hai tirato un ceffone! Chiedergli scusa sarebbe il minimo,visto che lo conosci da una vita!” l’ammonisce il fratello.
“ Non è che ti piace?” insinua Maria Beatrice. Daniele e quella scoppiano a ridere quando Marcella si trattiene dal rifilarle un insulto.
“ Io non lascerò la Colombia. Ho trovato come mantenermi e ripagarti dei danni alla tua garconniere!” affermo risoluta. Emette un ghigno derisorio in grado di farmi sentire un’emerita idiota,una nullità.
“ Chi altro farai fallire a questo giro? Smeaton? Mi è giunta voce che vorrebbe finanziarti! Pensare che lo reputavo intelligente!” ribatte.
“ Io e Lucia Uribe lavoreremo insieme. Abbiamo trovato il locale adatto per la nostra attività!” rispondo provocando una sua risata divertita.
“ Divertente! Fammi indovinare: aiuterete le donne a manipolare gli uomini per farsi sposare o per evitare che coronino i loro sogni d’amore con altre donne?” domanda beffardo. Il suono di una notifica interrompe quella conversazione e Daniele sorride guardando lo schermo.
“ Ai ragazzi è arrivata la cena?” domanda quella.
“ Amore mio,dubito che col mood con cui hanno lasciato il ristorante abbiamo mangiato le pizze calde,sai? Penso che a breve avremo un nipotino! Riuscirò mai a farti una sorpresa? Era la conferma della prenotazione per il nostro San Valentino!” replica Daniele.
“ Amore,Neuquén è un pensiero meraviglioso,ma ti dispiacerebbe molto rimandare al prossimo San Valentino? A questo vorrei pensare io! Direi che abbiamo molti San Valentino in sospeso,dottor Valencia,e che l’ultimo non abbiamo potuto festeggiarlo per la mia stupidi…” Daniele la interrompe con un bacio.
“ Non hai colpa di nulla! E non sei stupida! Sei la donna più intelligente che io conosca! Vuoi pensare tu a questo San Valentino? Ok! Vorrà dire che a Neuquén potremmo andare in 3 l’anno seguente: io,te e il nostro bambino! In fondo è meglio che si abitui da subito a viaggiare!” risponde lui ottenendo un sorriso melenso e una serie di baci sulle labbra. Pensare che credevo non fosse un fan della festa degli innamorati!
 
Mi guardai nuovamente allo specchio quando sentii il rombo della sua auto e il motore spegnersi poco dopo. Ero pronta per festeggiare San Valentino. In fondo,avevo spulciato per bene la sua agenda in azienda e non aveva cene di lavoro. In quasi 30 anni di matrimonio non avevamo mai festeggiato San Valentino e quella sera non aveva scuse.
Il rumore delle chiavi nella serratura di casa annunciarono il suo arrivo. Posò le sue chiavi sul mobile all’ingresso ed appese il suo soprabito all’attaccapanni. Si accorse solo dopo della mia presenza.
“ Esci?” mi chiese. Lo fissai delusa.
“ Che giorno è oggi?” replicai. Mi fissò confuso.
“ Giovedì. Che c’entra? Il ventiseiesimo compleanno di Susanna è domani,non oggi!” rispose serio.
“ MI STAI PRENDENDO IN GIRO? NON SAI CHE GIORNO È OGGI?” sbottai urtata da tanta freddezza.
“ Il giorno in cui andrò a dormire imbottito di analgesici perché hai deciso di farmi esplodere i timpani? Ti pare che con tutti i problemi che hai creato all’azienda e a cui devo porre rimedio,mi metta a pensare a certe stronzate? Che giorno è?” replicò sprezzante e spazientito.
“ San Valentino. La gente normale esce a cena col partner,sai?” ribattei.
“ Beh non mi pare che qualcuno in passato ti abbia impedito di sposare una persona normale. San Valentino per me è un giorno come un altro,una trovata commerciale per far guadagnare fiorai,ristoratori e altri personaggi di tale categoria!” rispose facendo per superarmi.
“ In ufficio non c’eri. In agenda non avevi appuntamenti! Dove hai trascorso il pomeriggio?” gli chiesi. Si voltò verso di me infuriato.
“ SCUSA? MI STAI CHIEDENDO DI RENDERTI CONTO DI DOVE VADO? NON SONO AFFARI TUOI DOV’ERO,OK? E SEI PREGATA DI NON SPIARMI,DI NON CONTROLLARE ME E LA MIA AGENDA!” sbottò.
“ A Camilla l’avresti detto,no?” non riuscii a frenarmi. S’irrigidì.
“ Credi che con Camilla al mio fianco sarei in questo stato? Non sei all’altezza neanche di usare quelli che reputi neuroni per pensarla! Grazie per avermi rovinato la giornata!” si urtò lasciandomi lì da sola per raggiungere di gran carriera il piano di sopra.
 
“ In effetti Roby aveva un paio di settimane quando ha effettuato il suo primo viaggio in aereo!” conviene quella sgualdrina.
“ Questo naturalmente non vale per i genitori che andranno in viaggio di nozze! Per quello ci sono i nonni!” afferma Daniele.
“ Pronti a viziare Gamberetto!” concorda Nicola.
“ Chi l’avrebbe mai detto? Questa sì che è una sorpresa!” borbotta la bastarda di Daniele.
“ Riguardo al locale,non ti illudere! Ora se ci dispensate dallo spettacolo penoso che siete,è cosa gradita!” mi si rivolge Daniele irritandomi.
 
[Junior]
“ Susanna Valencia che raccoglie gli escrementi dei cani…sto per commuovermi!” la punzecchio. Mi lancia un’occhiataccia.
“ Mi hai accompagnato perché ti fa troppo schifo restare nella stessa stanza con lui,vero?” ribatte seria chiudendo il sacchetto e buttando i guanti e il resto nel cestino come ho fatto io prima di lei. Annuisco.
“ Ci mancava solo mia madre! Ce li vedi come coinquilini?” si lamenta. In una casa su Marte,sì!
“ Non immagino neanche tua madre nella casa dei genitori di zia Betty,ad essere onesto! Pensi che Jorge la finanzierà anche se voi due non…” borbotto. Mi fissa basita e si porta istintivamente la mano al livido. È naturale per me fare lo stesso e sfiorare la sua pelle vellutata.
“ Non mi interessa. Sono i suoi soldi e può farci ciò che vuole! L’importante è che non mi adoperino come merce di scambio della trattativa!” risponde decisa. Sorrido.
“ Papà non permetterà che quei due ti diano un valore economico!” la rassicurò lasciandola di stucco. Oddio,si è offesa!
“ Non nel senso che non vali nulla; al contrario: tu vali troppo perché ti usino così,Nana!” aggiungo per evitare che fraintenda e si incazzi. Lei,Aisha e Roberta hanno l’incazzatura fin troppo facile purtroppo!
“ L’hai chiamato << papà >>. Non l’hai chiamato Daniele!” mi fa notare lasciandomi di stucco.
“ Non sapevo di dover chiedere la tua mano per poterlo chiamare << papà >>!” borbotto per non far notare quanto mi abbia turbato la mia frase istintiva di poco prima e soprattutto il fatto di non essermene neanche accorto.
“ Non credo Mew Berry apprezzerebbe!” replica acida.
“ Attenzione che sembri gelosa!” ribatto beffardo. È un colpo di tosse ad impedirmi di approcciarmi a lei. Sua madre è una piaga ed in coppia con quell’altro è pure peggio!
“ Torno dentro! Vieni con me o ti fermi? Nel caso in cui ti fermassi qui fuori,hai lo spray al peperoncino contro gli stupratori?” mi rivolgo a Nana,che trattiene a stento una risata.
“ Junior,noi dovremmo parlare!” borbotta quello facendo per prendermi il braccio.
“ COSA NON HAI CAPITO DEL FATTO CHE MI FAI SCHIFO COME UOMO E COME ESSERE UMANO? NON DEVI TOCCARMI! NON HO BISOGNO DI TE! UN UOMO CHE MUORE DALLA VOGLIA DI FARMI DA PADRE,GRAZIE A DIO,CE L’HO!” sbotto trattenendomi a stento dal mettergli le mani addosso per cambiargli i connotati. La sola idea che abbia fatto del male alla mia mamma,mi fa venire voglia di pestarlo a sangue!  
“ Dodo,dai! Ci stanno aspettando tutti! C’è pure tua zia masochista che sognava di sposarsi con l’apparecchio per i non udenti!” cerca di calmarmi Susanna riuscendo a farmi sorridere.
“ Non ci credo che gliel’hai detto sul serio!” borbotto divertito portandola dentro con me.
 
[Giulia]
Approfitto del fatto che siamo in cucina,dopo esserci offerti di prendere i secondi,per parlargli con calma. Questa bella trovata deve aver sconvolto anche lui. Altro che bambino…già è tanto se non finiremo tutti al manicomio di questo passo!
“ Per me non cambia nulla! Charlotte è mia sorella e se quello pensa di arrogare dei diritti su di lei,si accorgerà presto di che pasta sono fatto!” afferma quasi leggendomi nel pensiero sui quesiti che avevo per lui. Sorrido.
“ Quando fai così somigli a tuo zio!” ironizzo strappandogli un ghigno divertito prima di essere attirata fra le sue braccia.
“ La mia famiglia è un casino!” borbotta.
“ Perché la mia? Ce la faremo,vedrai! Dottor Doinel,io non vedo l’ora di diventare la signora Doinel!” gli sussurro. Jean sta per baciarmi quando un << ZIA,CHE FATE? >> ci fa sobbalzare.
“ Come tuo padre! Sognavo fosse lui ad uccidermi con un infarto!” mi sussurra Jean beccandosi una gomitata.
“ Amore,abbiamo preso il tonno in crosta! Andiamo?” rassicuro Filippo prendendolo in braccio. Io e Jean raggiungiamo la silenziosa tavolata.
“ Ce l’avete fatta! Che emozione!” scherza Milla. Se Hermes fosse stato dell’umore,avrebbe risposto con una battuta,ma il padrone di casa pare concentrato solo sul fatto che sua moglie si nutra.
“ Non per voler sminuire il dramma di Charlotte,sebbene sia praticamente risolto in partenza visto che ha già scelto la sua famiglia,si può sapere perché noi tre e Nick eravamo gli scemi del villaggio che non sapevano nulla?” domanda Bob.
“ Senti,Bob,non ricominciamo con questa storia,ok? Io l’ho scoperto per caso. Non vado fiero di ciò che papà ha fatto,non ne va fiero lui, quindi possiamo evitare di crocifiggere lui e compagnia cantante? Ho altri pensieri al momento ed alcuni sono di stampo omicida! ” sbotta Hermes. Charlotte solleva lo sguardo dal suo piatto per rivolgere un’occhiata piena di amore a mio fratello.
“ Io sto bene!” lo rassicura.
“ Sì,ed io sono Russell Crowe! Al mio segnate,scatenate l’inferno!” ironizza Hermes imitando la voce dell’attore citato sul finale facendola ridacchiare. Almeno è riuscito a strapparle una risata!
“ No. Tu sei più bello di Russell Crowe!” replica Charlotte abbracciandolo.
“ Lo so,amore mio. Non a caso,hai scelto me per mettere su famiglia!” si pavoneggia per scherzo mio fratello.
“ Fanatico!” replica Charlotte divertita.
“ Zia,non essere triste! Guarda che ti abbiamo disegnato!” la rassicura Stewart porgendole un disegno. Charlotte si sporge ad abbracciarlo.
 
[Marcella]
Quando esco dal bagno quasi finisco addosso a qualcuno ed arretro leggermente seccata. Tuttavia una certa irritazione finisce per pervadere colui che ho quasi travolto ora e che ho schiaffeggiato qualche ora fa.
“ Santiago,mi dispiace!” borbotto quando lo vedo portare la mano alla guancia lesa quasi spaventato da me.
“ Mi hai solo accusato giustamente di aver filmato tuo fratello e averlo postato in rete!” replica. Permaloso come quando eravamo giovani!
“ Senti,io le mie scuse te le ho fatte! Se vuoi accettarle,bene; altrimenti sono affari tuoi!” mi offendo. Se pensa che mi metta ad elemosinare il suo perdono,con tutto ciò che ho per la testa,si vede che ha ricordi poco nitidi di me!
“ Su quella macchina c’ero io e risarcirò Daniele. Spero non si finisca in tribunale,ma sono pronto pure a questo!” afferma. Lo fisso incredula.
“ E questo cambio repentino di rotta a cosa si deve?” replico piuttosto scettica. Mi fissa senza aprir bocca.
“ Santiago,chi c’era in quella macchina? Era tua moglie?” lo incalzo. Scuote il capo chinando lo sguardo.
“ Rebecca non c’entra!” mormora.
“ Vostra figlia?” gli domando trovando l’unica spiegazione al suo suicidio (giacché Daniele potrebbe ucciderlo): vuole proteggere sua figlia.
“ Avevo mal di testa e lei stava da me. Si è offerta di andare in farmacia perché avevo finito gli analgesici. Marcella,io sono crollato e non so a che ora sia rientrata. So solo che la mia macchia l’ha presa lei!” confessa. Che casino! Giusto della madre doveva prendere sua figlia!
“ Daniele non se la berrà mai questa storia che sei stato tu. Devi scoprire chi è il giornalista che ha scritto quell’articolo. È la sola maniera che hai perché Daniele non scanni te e la tua cara figliola!” ribatto.
“ Per tua figlia non faresti lo stesso?” mi chiede. Mi trattengo dal palesargli che mia figlia non va filmando in giro la gente intenta a pomiciare.
“ Per i miei figli farei qualsiasi cosa!” rispondo giocherellando col mio orologio da polso.  
“ Non sembra da donna!” borbotta alludendo al mio orologio.
“ Lo indossava Michel quando… Per ironia della sorte,lui continua a funzionare mentre mio marito non c’è più!” farfuglio cercando di non scoppiare a piangere. Se solo si fosse rotto solo questo stramaledetto orologio lasciando mio marito illeso…
“ Daniele mi ha detto che lo amavi molto! Anche io sono rimasto sconvolto quando Rebecca mi ha lasciato!” risponde. Non è propriamente lo stesso e non può paragonare quell’oca senza cervello a mio marito!
“ PERCHÉ NE PARLATE TUTTI COME SE MIO MARITO FOSSE SCAPPATO CON UN’ALTRA? LUI È MORTO!” replico non riuscendo a reprimere un singhiozzo. Mi porta a sé cingendomi in un abbraccio.
“ Vedrai che con quei due gioielli di figli che hai,prima o poi questo dolore si attenuerà. Almeno non hai due figli disgraziati che mandano a monte le loro nozze sobbarcandosi le spese o spiano le coppiette intente ad amoreggiare e le postano online!” mormora strappandomi una risata per l’ultima frase. Mi discosto da lui facendo per asciugarmi le lacrime,ma risulta più veloce di me ad asciugare tali stille con i pollici.
“ Ti ho macchiato la giacca,mi…” ad interrompermi è un gesto inaspettato. Mi ritrovo con le sue labbra morbide e delicate posate sulle mie. Il tutto mi lascia sotto shock per qualche attimo,un breve momento prima che lo afferri per le spalle e lo allontani da me.
 
[Camilla Senior]
Io e Daniele eravamo solo saliti per andare al bagno,ma la scena ci ha scioccati e siamo rimasti a fissare il tutto alquanto sorpresi. Eravamo convinti che Marcella non avesse interessi di tale tipo,che fosse ancora presa dal suo dolore. Mi gratto la tempia confusa.
“ Almeno un cognato normale!” borbotta Daniele. Meglio di Uribe sicuramente! Il ceffone successivo al bacio spegne ogni speranza.
“ Niente cognato normale!” affermiamo all’unisono nascondendoci sulle scale l’uno contro l’altra perché Marcella non si accorga che abbiamo assistito a tutta la scena (ceffone incluso). Santiago andrà via da qui come << Il Padrino >> se non sta attento!
“ Anche da ragazzi ci nascondevamo così sulle scale!” mormora emozionato. Poso un bacio delicato sul suo mento.
“ Momenti indimenticabili che credevo di non poter mai più rivivere!” replico stringendomi di più a lui.
“ Mendoza,te l’ho già detto che mi piace giocare a 007 con te?” soffia contro il mio collo. Sorrido divertita scostandomi solo per sfiorare il suo naso con il mio. Se potessi,passerei le giornate intere a respirare solo il suo profumo!
“ Solo a 007? Credevo ti piacesse giocare anche in altri modi con me,Valencia!” flirto strappandogli un sorriso malizioso. Le nostre labbra si incontrano e cominciano a giocare finché non siamo interrotti da un colpo di tosse.
“ Noi dovevamo andare…” farfuglio dinnanzi ad una Marcella palesemente sconvolta e seccata.
“ Io torno a casa!” borbotta facendo per scendere le scale,ma suo fratello la ferma.
“ Non hai neanche visto i primi regali per il bambino! Sai che Roberta gli ha comprato un libro intitolato << I colori delle emozioni >>? Pare sia interessante!” cerca di coinvolgerla Daniele.
“ Li vedrò un altro giorno! Sono contenta che Roberta si sia ammorbidita,ma vorrei tornare a casa!” risponde Marcella. Io e Dan ci scambiamo un’occhiata per poi lasciarla passare.
“ Avete visto tutto,non è così? IL VOSTRO AMICO NON AVREBBE DOVUTO OSARE!” esclama seccata.
“ Deve aver frainteso!” borbotta mio marito.
“ STAVO PIANGENDO PER MIO MARITO,CHE C’ERA DA FRAINTENDERE? Il fatto che abbia donato a lui la mia verginità,non vuol dire nulla!” replica lasciandoci scioccati per quell’ultima pillola di verità. Marcella e Santiago?
“ Tu e Santiago? Ed è stato quando… Lui e tu… qui…” farfuglia Daniele sconvolto.
 “ No,non qui. Avevo un rapporto complicato con l’altro sesso per il mio carattere non proprio facile,tutte le mie amiche l’avevano già fatto perché meno sostenute. Il tuo amico era disponibile,sempre fra i piedi,sottone per quella che poi è diventata la moglie,ma che all’epoca non se lo filava…” racconta. Lo credo che era disponibile: Marcella era un fiore ed è tuttora una donna bellissima!
“ Magari gli piaci. Certo prenderlo a ceffoni 2 volte in una sera sola,non è chiaramente un sintomo d’interesse da parte tua! Almeno hai avuto la creatività di non colpire due volte la stessa guancia…così sembrerà solo un ascesso dentale bilaterale!” intervengo strappandole un sorriso.
“ Torno a casa. Ho avuto una giornata complicata! Ci sentiamo domani!” ci saluta lasciandoci come allocchi. Daniele scuote il capo scioccato.
 
[Roberta]
“ Avevi ragione: avevamo proprio bisogno di una serata tutta per noi,nonostante sia ancora preoccupato per Clizia. Tuo padre si scioglie come un gelato appena lo chiama << nonnino >>. Non ha molto polso con nostra figlia!” esclama mio marito strappandomi un sorriso divertito.
“ Stavolta non si scioglierà. Non apprezza quel ragazzino pedofilo e quindi sa benissimo che appoggiarci è l’unica soluzione perché questa situazione non degeneri. Comunque dovresti aprire il pacchetto che hai davanti a te. Capisco che la mia bellezza ti abbagli ogni volta,ma non è carino snobbare un mio regalo,sai?” replico curiosa di osservare la sua reazione.
“ Veramente la tua bellezza mi abbaglia da quando ci siamo conosciuti,lo sai!” risponde portandosi una mia mano alle labbra per baciarla. Afferra i lembi del fiocchetto che sigilla il pacchetto per sciogliere il nodo. Strappa con cura la carta e sorride dinnanzi al libro del bebè. Quando io e Susanna abbiamo fatto shopping oggi,ho pensato subito al bimbo che vogliamo mettere al mondo e l’ho preso istintivamente.
“ Non mi andava di usare quello di Salvador. Spero capirai!” affermo. Mi porta a sé e mi bacia con tanto trasporto da beccarsi alcuni colpi di tosse dal resto dei clienti del ristorante.
“ Sì. Daniele o Daniela merita un libro suo. Sperando che la sua sorella maggiore non ci porti alla tomba prima e che non…” s’interrompe all'istante fissando un punto lontano del bar. Mi volto anch’io per ritrovarmi dinnanzi Leonardo Uribe. Non ho il tempo di fermarlo perché mio marito si alza dalla sedia di scatto per raggiungerlo con intenzioni non molto piacevoli. I pugni serrati e le falcate ampie non mentono mai.
“ Joseph,ti prego! Papà,per quanto condivida le tue rimostranze,non sarebbe molto comprensivo se dessi di matto qui! Già quel bacio di prima arriverà alle sue orecchie in un battibaleno!” cerco di placarlo quando siamo a pochi metri da quello prima che commetta l’irreparabile.
“ Leonardo Uribe,vero?” domanda a quello. Il coglione si volta per fissarci prima di illuminarsi.
“ I genitori di Clizia,giusto? Come sta? Mi dispiace che l’abbiate chiusa in camera e che ancora siano in voga certe punizioni tribali!” replica. Tribale sarà sua madre,che l’altrieri sera sembrava sbarcata dalla giungla!
“ Se permette,i metodi pedagogici che adoperiamo con nostra figlia sono affari nostri e non devono di certo essere sottoposti al suo metro di giudizio,dato che non ha figli!” ribatto offesa.
“ E rischia di non averne se non la smette di ronzare attorno a nostra figlia,che è minorenne!” aggiunge Joseph.
“ Mi dispiace! Non ho una bella fama e capisco che siate preoccupati,ma Clizia mi piace e non smetterò di vederla per un fattore anagrafico! Se può rassicurarvi,non le metterò un dito addosso finché non sarà maggiorenne,sebbene consideri la cosa alquanto ipocrita!” risponde. Mio marito sta fumando di rabbia e sto cominciando a temere la zuffa con conseguente figura di merda.  
“ DELL’ANAGRAFE NON CE NE FREGA UN ACCIDENTI,MALEDIZIONE! LEI DEVE LASCIARE IN PACE NOSTRA FIGLIA PERCHÉ NOI LO ESIGIAMO E CLIZIA È TROPPO PICCOLA PER SCEGLIERE AUTONOMAMENTE,CHIARO?” sbotta mio marito. Ora ci fissano tutti e siamo diventati l’attrazione del locale!
“ E il fatto che il suo fratellastro è mio cugino,non salverà il suo apparato genitale nel caso cercasse di fornicare con nostra figlia!” lo minaccio per poi tornare al tavolo con mio marito.
 
[Mario jr.]
È stato casuale incontrarci in questo ristorante e pensare di sedere tutti e 4 allo stesso tavolo,ma devo ammettere che sono scioccato dal gossip fornitoci da Theresa. Anche la mia pulcetta è sulla stessa barca,visto che neanche lei se lo aspettava. Non credo questa tizia sappia come esaminava il signor Guido le sue domestiche!
“ In quella casa si sono succedute molte domestiche!” borbotto. Chissà come la prenderebbe se sapesse che con tutta probabilità sua madre è stata << battezzata >> dal signor Guido durante il periodo di lavoro!
“ L’avrei capito lo scappare a gambe levate dalla casa del dottor Valencia,ma il signor Lascano non credo sia peggio di quel signore burbero!” osserva Bryan. Questo lo dice lui…se avesse partecipato integralmente alle nozze di mia sorella,non la penserebbe in questa maniera!
“ Lo indispone che si mettano a repentaglio la signora Camilla,i loro figli e la sua macchina. E che gli vengano sbattute le gravidanze in faccia con poche delicatezza per il ritrovamento di test di gravidanza sfuggiti dalle borse!” rispondo punzecchiando la mia fidanzata con l’ultima frase. Bianca mi pizzica delicatamente il fianco.
“ Sentite,io una volta ho rischiato di scontrarmi con la sua auto. È capitato una sola volta. C’è bisogno di ricordarmelo ciascuna volta che mi incontra trattandomi da idiota?” si difende Bryan.
“ Comunque mia madre non ha descritto in modo lusinghiero il signor Lascano!” commenta Theresa. Chi l’avrebbe mai detto?!
“ Allora è masochismo quello della signora Camilla!” replica Bryan.
“ Chi è masochista?” domanda mio cugino arrivandomi alle spalle. Almeno è da solo,bene!
“ Niente. Che ci fai qui? Credevo cenassi a casa!” esclamo.
“ Zio Mario ha cominciato con una delle sue prediche ed ho preferito tagliare la corda!” risponde. Alzo gli occhi al cielo.
“ Che hai combinato stavolta?” gli domanda sfiduciata la mia ragazza.
“ Ma niente! Una sciocchezza di qualche anno fa e quasi mi ha dato dello stupratore come il padre di Junior!” risponde. Perché non impara a contare fino a 1000 prima di parlare?
“ Mia madre lo sapeva?” domanda Theresa a dir poco sconvolta. Magari con le domestiche è stato più delicato che con la consorte!
“ Forse se n’è andata per questo! Magari ha assistito a qualche violenza!” borbotta Bianca.
“ Certo povera donna! Lo credo che il dottor Valencia lo vuole morto! Avrà tanti difetti,ma ama davvero la sua compagna!” commenta Bryan. In realtà anche i figli lo vogliono morto!
“ Io vado che è meglio! Questa storia c’ha già rovinato le nozze di ieri! L’unica nota positiva era la scollatura di Susanna Valencia!” borbotta mio cugino prima di andarsene. Scuoto il capo avvilito. Ma perché mi ritrovo un cugino simile? Adesso questa notizia farà il giro del mondo!
 
[Barbara]
Alla fine le pizze le abbiamo mangiate fredde ed erano ottime lo stesso. C’è da dire che i nostri genitori sono un po’ megalomani riguardo le quantità,tanto che abbiamo lasciato degli avanzi,che abbiamo pensato di congelare. È anche vero che si sono accoppiati due megalomani: mia madre e Daniele,entrambi con questa mania della premura spasmodica!
“ Dimmi che non ci voleva un bel bagno rilassante insieme!” mi sussurra Giulio mentre i peli del suo petto sfiorano la mia schiena nuda facendomi rabbrividire. Le nostre dita si intrecciano.
“ Sì. È stata una serata perfetta. Spero solo lo sia stata anche per tutti loro. Già dopo la descrizione della loro amica mi sono allarmata, figuriamoci dopo ieri!” replico.
“ Devo confessarti che sono venuto meno alla nostra promessa ed ho controllato le notizie su internet: nessun morto,ferito o cose simili!” mi rassicura. Mi volto verso di lui per strappargli un bacio.
“ Amore…” lo pronunciamo quasi all’unisono e ci sfugge un sorriso. Ci baciamo ancora.
“ Per galanteria,ti concedo per prima la parola!” esclama carezzando la punta del mio naso.
“ Amore,visto che la visita dal ginecologo è andata bene e ha detto che mi sono ripresa perfettamente da quello che è successo quasi 2 mesi fa, pensavo che non…non credo sia necessario aspettare il viaggio di nozze per mettere in cantiere un bambino!” balbetto facendomi coraggio. Mi prende il viso fra le mani e mi bacia con passione.
“ Se non ti avessi già chiesto di sposarmi,lo farei ora! È quello che stavo per dirti anch’io. Anche se saranno mesi duri perché probabilmente io e papà ti faremo impazzire a furia di volerti preservare!” risponde intervallando le parole con dei leggeri baci sulle mie labbra. Di questo ne sono consapevole. Me li immagino venire come i Re Magi con le varie vitamine in processione verso me,costretta a letto da loro!
“ E del menù sei soddisfatto?” gli domando.
“ Devo dire che abbiamo trovato un’alternativa valida. Anche se a papà stava per prendere una sincope all’idea che a 25 giorni dalle nozze fossimo finiti al punto iniziale come nel gioco dell’oca!” risponde.
“ Perché mia madre? Certo,meglio dover cambiare il menù che se ci fosse stato un problema con le peonie per gli addobbi floreali e per il mio bouquet!” replico.
 
[Camilla Senior]
Una cena con tutti i nostri amici a casa nostra si è appena conclusa e a volte penso che un anno fa non mi sarei mai immaginata di poter neanche sognare una cosa del genere: io e lui in questa casa; Dan che mi tiene stretta a sé; io e lui che proviamo ad avere un bimbo nostro.
“ Allora io vado! È sicura di non volere una mano con i piatti, signora?” mi chiede Anita.
“ No,grazie. Li ha sciacquati e quindi devo solo impostare la lavastoviglie! Ha già fatto fin troppo oggi! Ci vediamo lunedì!” la saluto prima di vederla andar via. Oramai siamo rimasti in pochi. Santiago è andato via subito dopo Marcella e Bea,sono andati via poi anche Nicola ed Asia e da poco ci hanno salutato anche Aisha e Carlos e Silvia con suo marito.
“ Allora noi andiamo! Ci sentiamo domani!” ci saluta Betty. Annuisco con un sorriso.
“ Va beh abbiamo capito che volete rimanere soli per tentare di darci un nipotino,ma non c’è bisogno che sfoggi quel sorriso eloquente!” esclama Armando. Mio marito scuote il capo oramai rassegnato.
“ Vado a dormire anch’io. Notte mamma! Notte papà!” ci saluta Junior con un bacio sulla fronte a me ed un abbraccio per Daniele. Elaboro solo dopo ciò che ha detto,quando noto gli occhi lucidi di Daniele,che è rimasto impietrito.
“ Dici che se n’è accorto?” mi chiede.
“ Ti ha chiamato così anche quando abbiamo portato i cani fuori e non se n’è accorto. Ha detto che non deve chiedere la mia mano per poterti chiamare << papà >>. Vado a dormire anch’io. Notte a tutti!” risponde Susanna prima di salutare me e suo padre con un bacio sulla guancia.
“ Da che lei sappia,nel quartiere dove viveva prima di sposare Armando,ci sono stabili adatti ad un’attività? Devo boicottare questa trattativa!” esclama Daniele rivolgendosi a Betty.
“ Non saprei proprio. Ma posso coinvolgere Nicola e possiamo informarci! È giusto che viviate in pace la gravidanza!” risponde mia cognata.
“ Come mai non ci avevi detto di aver rischiato di essere investita?” mi domanda Armando mentre Daniele mi stringe a sé. Silvia ha raccontato l’aneddoto narrato a lei e al marito da Daniele con annessa la confessione di Daniele che si sarebbe ammazzato se mi fosse accaduto qualcosa. Ed io che l’ho accusato di reputarmi un problema!
 
Scesi i gradini della scala antincendio ignorando la sua voce intenta a gridare il mio nome per farmi tornare sui miei passi. Era stato tanto carino ad offrirmi quel tramezzino,ma poi aveva rovinato tutto nel giro di 10 minuti. Ero iraconda con me,con lui,col destino che dopo un amore così immenso c’aveva ridotto in quel modo. A due estranei che coglievano ogni occasione per aggredirsi. Ma la stupida ero io,che cercavo ancora un contatto con lui,che invece disprezzava quei momenti.
Camminai rapida sul marciapiede facendomi spazio fra i passanti,pur percependo il suo passo celere dietro di me. Cos’altro aveva da dirmi? Non gli bastavano tutte le cattiverie volate tra noi su quel dannato terrazzo? 47 anni prima quel luogo era stato teatro di teneri baci,di dolci parole d’amore ed invece l’aveva sporcato col suo odio!
Mi asciugai alcune lacrime poco prima di scendere dal marciapiede per attraversare. Percorsi solo un paio di passi prima di udire la sua voce gridare il mio nome in preda alla preoccupazione. Non feci in tempo a voltarmi prima che una mano sull’addome mi attirasse indietro verso un corpo che,nonostante gli anni,avrei riconosciuto dovunque. Lo stridere della frenata di un’auto mi rivelo che se non mi avesse fermato e riportata contro di sé,probabilmente sarei morta investita da quel pirata della strada.
Ero sconvolta e non riuscirono a destarmi dal mio stato di trance le sue labbra contro la mia tempia destra,il suo voltarmi verso di sé,le sue carezze sul viso. Rimasi imbambolata a fissare il suo pomo d’Adamo salire e scendere e repressi a stento l’istinto di baciare il suo mento fresco di barba. Mi domandai se permettesse anche a lei di togliergli i residui di schiuma da barba con la salvietta ed immaginarli assieme fu come un pugno allo stomaco.
Prima che potessi fare qualunque cosa mi strinse a sé e ricambiai quel contatto come un automa con la consapevolezza che probabilmente sarebbe stato il nostro ultimo abbraccio. La sensazione di dolore fu la stessa della sera prima del nostro mancato matrimonio: quando l’avevo salutato con un bacio ed un abbraccio consapevole di essere nel pieno di un addio.
“ Stai bene? Mi hai fatto morire!” mi sussurrò contro l’elice dell’orecchio. Rabbrividii alla percezione del suo fiato caldo contro la mia pelle,alla sensazione del mio seno schiacciato contro il suo petto e del battito sincronizzato dei nostri cuori.
“ Signora,mi dispiace!” esclamò la voce di un uomo,di cui non m’importava conoscere l’identità.
“ CREDE DI ESSERE AD INDIANAPOLIS? CHI DIAVOLO LE HA INSEGNATO A GUIDARE IN QUEL MODO IN PIENO CENTRO? MAI SENTITO PARLARE DI LIMITI DI VELOCITÀ? A CHE DIAVOLO PENSAVA MENTRE GUIDAVA,MALEDIZIONE? HA RISCHIATO DI AMMAZZARLA,SI RENDE CONTO? PENSA DI CAVARSELA CON UN << MI DISPIACE >> DEL CAZZO?” gli gridò addosso Daniele. 
“ Mi dispiace. Se non fosse arrivato in tempo,la mia frenata non sarebbe bastata e sua moglie sarebbe… Mi dispiace davvero!” si mortificò quel tale. Smisi di ascoltarlo a quel << sua moglie >>. Io non ero sua moglie.
“ Cosa le fa pensare che io sia sua moglie?” balbettai imbarazzata liberandomi leggermente dalla morsa di Daniele.
“ Lo sguardo omicida di suo marito. Il suo rimprovero era quello di uno che ha rischiato di perdere la persona più importante della sua vita, il suo solo motivo per rimanere vivo! Non siete sposati?” bofonchiò quel tizio sulla quarantina. Arrossii imbarazzata.
“ Si rimetta in macchina prima che le cambi i connotati!” lo freddò Daniele terrorizzandolo a morte. Il tizio si dileguò in un baleno.
“ Vieni! Ti porto al bar a prendere un bicchiere d’acqua. Ti sarai spaventata a morte!” mi sussurrò tenendomi stretta a sé per la vita.
“ Di sicuro era ubriaco!” farfugliai. Si stacco lentamente da me.
“ Io non ho sentito la puzza d’alcool. Sei sicura? Possiamo prendere il numero di targa e denunciarlo,se credi!” ribatté.
“ Non è per la puzza di alcool,ma per ciò che ha detto: se ti avesse sentito su quel terrazzo,si sarebbe reso conto che di me non te ne frega nulla e che avrebbe potuto eliminarti un problema se mi avesse tolto dai piedi!” risposi. I suoi occhi si gonfiarono di lacrime e mi resi conto della preoccupazione sul suo viso.
“ Pensi che io ti voglia morta?” mi domandò deluso. Scossi il capo.
“ HAI IDEA DI COME MI SIA SENTITO IN QUELLA MANCIATA DI SECONDI PRIMA DI RIAVERTI FRA LE BRACCIA E SALVARTI DA QUEL PAZZO?” mi chiese ferito.
“ E TU HAI IDEA DI COME MI SENTO QUANDO MI MALTRATTI?” replicai amareggiata quanto lui.
“ Io ti ho rincorso per chiederti scusa per le cose che ti ho detto sul terrazzo. Non riesco neanche a pensare a cosa sarebbe potuto accadere se…” borbottò. Fu naturale per me accarezzargli la guancia.
“ Hai salvato me ed il mio cellulare in una giornata sola! Per me conta questo. Solo questo!” mi congratulai con lui sortendo un suo sorriso.
“ Il tuo cellulare si ricompra,mentre un’altra come te dubito che esista. O almeno io non l’ho mai incontrata!” rispose. Però aveva sposato qualcuna diametralmente opposta a me e viveva con lei,amava lei.
Un passante camminando di fretta lo urto poco delicatamente riducendo così la distanza fra i nostri visi. Mi ritrovai il suo naso contro la guancia e le sue labbra quasi sulle mie. Quando riuscii a specchiarmi di nuovo nei suoi occhi scuri,il cuore prese a battermi fortissimo,più che quando avevo rischiato di morire pochi minuti prima. Il profumo del suo dopobarba aveva sempre il medesimo effetto su di me,sul mio corpo,sul mio cuore.
“ Dovremmo andare!” farfugliai stregata dalle sue labbra. Deglutì a vuoto un paio di volte.
“ Sì,dovremmo. Stiamo intralciando i pedoni!” mormorò accarezzando il mio naso con il suo. Il suono del suo cellulare impedì alle sue labbra di azzerare quello spazio millesimale che le separava dalle mie. Lesse il mittente e chiuse la chiamata. Non sapevo chi fosse,ma andava ringraziato: Daniele non mi amava più ed io non potevo dargli un pretesto per ridere di me!
“ Io devo andare. Mi aspetta tua sorella! Grazie per avermi salvata!” borbottai.
“ Non ti ho salvata: ora vai a suicidarti incontrandoti con Bea!” scherzò strappandomi un sorriso.
 
“ Per non raccontarvi anche del principe azzurro che mi aveva salvata. Non avreste né apprezzato né capito!” borbotto. Dan mi bacia il capo.
“ E POI,TI PARE IL CASO,ARMANDO? QUEL MOMENTO VORREI CANCELLARLO PER SEMPRE! HAI IDEA DI COME MI SIA SENTITO? Mi si è fermato il cuore quando ho visto quella macchina…” ringhia Daniele. Lo abbraccio forte.
“ Se il tuo cuore si fermasse,si fermerebbe in automatico anche il mio!” gli sussurro cingendolo forte. Non voglio una vita senza Daniele!
“ Chi per davvero non ha apprezzato qualcosa è stato Nicola che non ha potuto fare il bis dei tuoi gnocchi. C’è rimasto male,anche se credo avrà i prossimi mesi per abituarsi alla fame di Gamberetto! E pensare che gli hai dato pure la porzione più abbondante! C’ha pensato il nipote tramite Aisha a batterlo sul tempo!” scherza Armando cambiando argomento.
“ Armando,ti prego! La bambina ha avuto una crisi di pianto. Si vede grassa!” lo ammonisco. So quanto sta male perché ci sono passata anch’io durante le gravidanze e vedere Daniele con le modelle sulle riviste non aiutava di certo!
“ Ma se è un giunco! Neanche si vede che è incinta!” obietta Betty.
“ Vai a spiegarglielo,se ci riesci! Le ho dato l’olio di mandorle contro le smagliature. E lunedì la porterò a fare shopping!” rispondo.
“ Nonna,davvero lunedì vai a fare shopping?” chiede Clizia. Io e Daniele la rimproveriamo con lo sguardo. Se tornano i suoi e la beccano fuori dalla sua camera,scoppia la rivoluzione!
“ Sono venuta a salutare gli zii,visto che domani riparto con papà,nonnino!” si giustifica.
“ Ma fai veloce,che mamma e papà dovrebbero tornare a breve! Ci manca solo che pensino che non ti sappiamo tenere in riga!” replica Dan ottenendo un mega abbraccio da Clizia. Mi trattengo a stento dal ridacchiare. Forse Roberta ha ragione nel dire che la viziamo troppo!  
 
[Bryan]
“ Ora lo capisco meglio! Chi non sarebbe incazzato col mondo dopo che la donna che ama da sempre ha sofferto tutto quello!” esclamo mentre passeggiamo per raggiungere il motorino. Theresa risulta totalmente assorta nei suoi pensieri da quando quel tipo strambo che risulta il cugino del dottor Calderon ha rivelato le perversioni del padre della signorina Barbara.
“ Non credo dovrebbe sfogarsi contro di noi,ma almeno non penso più che sia un pazzo!” aggiungo cercando di scuoterla senza successo. La fermo allora per un braccio perché si volti verso di me,ma nel farlo mi calpesta l’alluce.
“ Scusa!” bofonchia. Sorrido.
“ Mi dici che c’è?” la esorto prendendole le mani fra le mie.
“ Dici che mia mamma è andata via per ciò che quell’uomo faceva alla moglie?” mi domanda spaventata.
“ Mi sembra un sufficiente motivo per andarsene. O tu saresti mai rimasta a lavorare per un tipo del genere?” replico. Scuote il capo.
“ Allora che c’è che non va? Ti dispiace per quella signora? Beh il tipo con cui sta è un po’ misantropo,ma è evidente che per lei si farebbe ammazzare! Non potrebbe mai farle del male!” ribatto confuso dal suo mood.
“ E se avesse fatto delle proposte sconce a mia madre spingendola a licenziarsi? Magari non era violento solo con la moglie!” farfuglia scioccandomi. Sua madre è una bella donna,ma questa cosa è reato…lo sanno anche le pietre!
“ Tua madre stava già con tuo padre. Hai detto poco dopo essersi licenziata è rimasta incinta di te!” obietto.
“ Anche la signora Camilla era innamorata del suo attuale compagno e non mi pare che quel tipo abbia dato troppo peso alla cosa!” confuta con ragione. Sarebbe terribile una cosa del genere!
“ Dovresti parlarne con tua madre!” le consiglio. L’onestà è fondamentale in una famiglia!
“ Mi vergogno! Mi addentrerei in una sfera troppo intima per una figlia!” borbotta con le guance rosse. Le accarezzo gli zigomi.
“ Tu hai il diritto di sapere se tua madre è stata abusata da quell’uomo e nel caso di essere risarcita. Non dai suoi figli o da quella povera disgraziata della sua ex moglie,che sono delle vittime,ma da lui. Già è scandaloso che la sua ex moglie non l’abbia trascinato in tribunale… non può passarla liscia anche con tua madre!” replico.
“ E con quali soldi la potrebbe risarcire? È povero!” obietta.
“ Quello non è un problema né di tua madre né della signora Camilla!” rispondo.
 
[Pilar]
Bob fa di tutto per mascherare la sua risata divertita dinnanzi all’aneddoto di mio padre su Aisha che gli ruba l’ultimo piatto di gnocchi. Scuoto il capo divertita.
“ Guarda che anche se non ti vedo,lo so che stai ridendo,Bob! Non c’è niente da ridere!” lo ammonisce mio padre in vivavoce. Dopo tale rimprovero mio marito si sente autorizzato a rompere gli indugi e sbellicarsi dalle risate tanto da rischiare di cadere dal letto.
“ Mi sa che la tua storia diverte anche Dino,che sta scalciando!” affermo.
“ Tale padre,tale figlio. C’è poco da ridere!” ribatte mio padre.
“ Dai,papà,sono certa che hai mangiato bene lo stesso! E poi alla tua età contenere l’appetito fa solo bene!” replico.
“ Una cena un po’ affollata,ma sì,è andata meglio di quanto mi aspettassi. Tuo fratello ha scelto una casa in certo senso << ecosostenibile >> e verrà carina! A dispetto di come si concia, l’amica di Camilla e Daniele Valencia è molto brava nel suo lavoro!” risponde.
“ E la signora Marcella come stava dopo la breve comparsa di Jean e Charlotte?” gli chiede Bob una volta ripresosi dalle risate.
“ Bene. Alleggerita dalla cappa di tristezza delle volte scorse. Il velo è stato squarciato e Charlotte ha fatto la sua scelta,anche se non mi spiego il colpo di testa di René a dire il vero!” risponde.
“ Neanch’io. La bionda finta Senior deve avergli dato qualcosa di allucinogeno durante la loro notte di passione!” commento.
“ Se va avanti così,Aisha la perde! Era incazzata nera!” risponde mio padre.
“ Ma dopo averti rubato l’ultima porzione di gnocchi stava bene,immagino!” scherza Bob.
“ Spiritoso!” brontola mio padre.
 
[Aisha]
“ Dici che se ringraziassi la signora Camilla per l’olio di mandorle,mi attirerei l’odio di tuo padre?” soffia Carlos contro il mio collo. Mi piace starmene abbracciata a lui dopo aver fatto l’amore.
“ Non ti azzardare! Ti prego! Già Daniele ha pensato subito male quando Cami mi ha passato questo flacone!” replico. Io l’ho accettato davvero solo per un massaggio sulle zone critiche. Che ne potevo sapere che… No,forse avrei dovuto immaginarlo,data l’attrazione che c’è sempre stata fra noi!
“ Si vede che lui e la sua compagna lo usano per questo. Che poi è anche per quello per cui lo abbiamo usato noi! In che senso << pensato male >>? C’è un altro uso che si può fare di quest’olio?” ribatte confuso.
“ Ho le smagliature. L’olio di mandorle serve per dare tonicità al mio corpo così che torni come prima quando sarà nato Gamberetto!” gli spiego. Mi fissa inarcando un sopracciglio.
“ Veramente quando ti vedo nuda,non vedo nessuna smagliatura. Sei perfetta come quando ti ho conosciuta! E questa gravidanza ti rende ancora più meravigliosa!” mi rassicura.
“ Tuo padre non la pensa di sicuro in questo modo!” obietto. Scoppia a ridere.
“ In effetti Gamberetto è stato leggermente irriverente con il nonno rubandogli l’ultima porzione di gnocchi!” sghignazza. Lui ride,ma io non so più se riuscirò a guardare in faccia il signor Mora! Rubargli il cibo dev’essere l’affronto peggiore per lui!
“ Mi fissavano tutti sconcertati!” borbotto imbarazzata.
“ Tutti no. Gli amici di tuo padre,ignari della fame di mio padre,non ti fissavano!” risponde peggiorando il mio imbarazzo e beccandosi per questo un pizzicotto in pieno addome. Che figura!
 
[Charlotte]
Ci provo sul serio a non piangere per tutelare le mie bambine,ma non è facile rimuovere questa serata,non pensare alla mia infanzia,fermare la mia mente che non fa che spaziare da un pensiero all’altro. È stata una cena pessima e le sorelle di Hermes avranno pensato che sono una pessima padrona di casa!
“ Amore mio,perché non provi a dormire un po’?” mi suggerisce mio marito facendomi accoccolare fra le sue braccia.
“ La mamma non se lo meritava. Lei è sempre stata amorevole e dolce con me!” singulto. Hermes mi asciuga le lacrime con i pollici.
“ Marcella ha avuto quello che meritava quando tu le hai dimostrato ancora una volta che è lei la tua famiglia,che non ne desideri un’altra,a parte quella che stiamo formando assieme alle principesse!” mi sussurra.
“ Ho rovinato anche la cena di zio Daniele! Anche se credo che a quello avesse già pensato zia Bea in precedenza!” borbotto. Hermes alza gli occhi al cielo frustrato.
“ In che senso? Si è portata dietro pure il rettore ed hanno fornicato sul tavolo della sala da pranzo?” mi domanda avendo oramai inquadrato il personaggio. Scuoto il capo.
“ Indossava delle scarpe con la faccia di Babbo Natale compreso di cappellino con pon pon!” gli spiego. Si trattiene fino all’ultimo prima di scoppiare a ridere come un matto strappando una risata anche a me.
“ Sia chiaro che le nostre figlie la vedranno col contagocce! Tu ce la vedi a fare la nonna tua zia nel caso in cui questo cugino fosse accasato e con prole?” sghignazza divertito. No. Proprio no!
“ Ma il peggio è che Cookie,da ciò che mi hanno detto,voleva strappargliele dai piedi!” gli rivelo. Le sue risate divengono incontrollabili.
“ Le avrà scambiate per il suo nuovo giocattolo! Ancora non sa che tua zia si concia così abitualmente!” singhiozza fra le risate.
“ Le tue sorelle penseranno che sono pessima! Sono stata una padrona di casa pessima tenendo un muso lungo per tutta la sera!” brontolo. Mi accarezza i capelli per poi strapparmi un bacio.
“ Le mie sorelle pensano solo che tu sia masochista perché mi sopporti. Loro ti adorano e sanno perfettamente che non è colpa tua se questa cena è andata com’è andata. Pure Milla,Maggie e Bob ci hanno messo del loro con la storia di papà. Non so proprio come andrà a finire! E non conoscono il peggio di quella faccenda…” risponde. Che famiglia disastrata accoglierà le nostre bambine!
“ Tu e Giulia siete forti,ma loro potrebbero davvero chiudere i ponti. Non dovranno scoprirlo mai! Tuo padre finirebbe per non vedere Dino neanche in fotografia; idem vale per il bimbo di Nick e Carmen e per i figli delle tue sorelle!” replico. Sarebbe un disastro!
 
[Milla]
Esco in perlustrazione per assicurarmi che i bambini abbiano spento la luce nella loro cameretta e mi dirigo verso la stanza dove i miei genitori li hanno sistemati. A loro piace dormire tutti assieme,sebbene facciano un baccano infernale ogni volta e ci voglia l’intervento divino per farli addormentare. Sono molto dolci,ma,sebbene papà e Daniele Valencia lo neghino,quando sono tutti e 5 insieme sono un uragano! Dubito siano stati calmi e pacati a casa di quel signore!
Abbasso delicatamente la maniglia della porta per entrare in camera con passo felpato a controllare e mi rendo conto che c’è un ospite in più nel lettino di Filippo. Papà si è addormentato con il libro delle fiabe sul petto e gli occhiali sul naso. Lo scuoto delicatamente perché si svegli.
“ I pirati…” mugugna.
“ No,Capitan Uncino! Papà,svegliati,dai! La mamma ti starà aspettando!” mormoro. Sbatte leggermente le palpebre prima di svegliarsi.
“ Devo essermi appisolato!” mugugna sistemandosi gli occhiali.
“ Charlotte come sta?” mi domanda.
“ Come noi tutti ieri dopo la storia sul vostro passato,ma tuo figlio si crede meglio di Russell Crowe! A voi la cena com’è andata?” replico. Non l’ho ancora perdonato,ma di certo non lo odio!
“ Così! Aisha ha rubato l’ultima porzione di gnocchi a Nicola!” mi narra. Lo fisso scioccata. È impazzita?
“ No! Dimmi che scherzi!” replico sbigottita. Bel modo di farsi accettare dal suocero!
“ No,non scherzo. E abbiamo trovato Edmond Dantes…o almeno l’auto dove viaggiava Edmond Dantes. È la vettura di Santiago Corral!” aggiunge. Pure? A saperlo,andavo a cena con loro!
“ Qualcos’altro?” gli domando retorica.
“ Tuo cugino ha chiamato Daniele << papà >>!” risponde sbalordendomi definitivamente.
“ Bene! Ottimo! Io vado a dormire per svegliarmi e scoprire che sono solo fantasie mie! Buonanotte!” replico uscendo dalla camera dei bambini dopo aver spento la luce grande ed aver lasciato loro solo la lucetta.
“ Mostrilla,sei ancora arrabbiata con me?” mi chiede mio padre una volta in corridoio.
“ Non sono arrabbiata,ma delusa. Delusa dall’averlo scoperto in quel modo,tutto qua!” rispondo.
“ Vado a dormire. Buonanotte papà!” lo saluto con un bacio sulla guancia prima di allontanarmi.
 
[Daniele]
Finisco la pagina e mi volto verso Cami per chiederle se ha finito e posso voltare il foglio per continuare la lettura del nostro giallo. Leggere assieme i romanzi ci è sempre piaciuto ed è una buona abitudine che abbiamo ripreso!
“ Amore…” mi interrompo quando vedo le sue palpebre calate e le sue labbra leggermente dischiuse. Si è addormentata col capo sul mio petto e solo 6 mesi fa tutto questo lo reputavo irrealizzabile. Poso un bacio delicato sulla punta del suo naso ed uno sulle sue labbra morbide e meravigliose. Anche se razionalmente so che Roberta potrebbe uscirne non proprio contenta dalla nascita di un’eventuale sorellina,non posso impedirmi di sognare una piccola Camilla che si addormenta sul mio petto nella stessa posizione in cui giace lei al momento.
Fermo le pagine che abbiamo letto col segnalibro di raso e cartone comprato a Zurigo e lo ripongo sul comodino approfittando per sporgermi a spegnere il lampadario ed accendere la lampada sul comodino. Tuttavia le sue mani si arpionano alla casacca del mio pigiama mentre mugugna parole incomprensibili.
“ Amore mio,sono qua! Scricciolo mio,non me ne vado!” le sussurro. Sfioro le onde morbide dei suoi capelli cercando di tranquillizzarla, ma delle nocche poco lievi sfiorano la porta distogliendomi da tale attività.
“ Mamma,papà,posso?” esclama Roberta facendo capolino dalla porta e svegliando sua madre. Cami si stropiccia gli occhi.
“ Roby ha fatto un brutto sogno?” domanda ancora mezza addormentata.
“ Amore mio,se Roby,a 40 anni suonati,corresse da noi dopo un incubo,avremmo un problema bello grave da risolvere!” le sussurro ironico beccandomi un leggero pizzicotto sul fianco. Le strappo un bacio.
“ Tesoro,entra!” l’autorizzo. Nostra figlia si fa spazio per accedere alla nostra stanza. Indossa ancora i vestiti con cui è uscita.
“ Com’è andata la cena?” ce lo chiediamo a vicenda e scoppiamo a ridere divertiti. Si accomoda sul letto accanto a me stampando un bacio sulla guancia a me e a sua madre.
“ Poteva andare meglio. Io e Joseph stavamo parlando di Salvador ed è entrato Leonardo Uribe nel locale. Ti lascio immaginare il resto! Ha detto che Clizia gli piace…come l’intera popolazione femminile mondiale al di sotto dei 25 anni!” racconta. In effetti non è affidabile!
“ Vi ha rovinato la serata,insomma!” ne deduco. Annuisce.
“ Sai,papà,anche il fratellino o la sorellina dovrebbe avere un suo libro come Clizia o come il fratellino o la sorellina che le daremo!” afferma decisa. A me e a Cami sfugge un sorriso intenerito.
“ Lo avrà. Magari prima lo mettiamo in cantiere e poi lo sommergiamo di regali,tesoro! Anche perché se io e papà non scegliamo prima la cameretta da dargli,i regali che gli facciamo dove li piazziamo?” replica la mia Cami.
“ Anche questo è vero! E la vostra cena? A parte il disastro iniziale, com’è andata?” ci chiede.
“ Charlotte ed Hermes sono piombati qui perché Dr. House pensa che Charlotte sia sua nipote ed ha pensato bene di farle vivere la gravidanza più serena riversandole addosso i suoi vaneggiamenti! Tua zia Bea ci ha rivelato di aver concepito tuo cugino per noia mentre mi condannavo all’ergastolo,spinta anche dalla mia faccia da becchino. E,dulcis in fundo,sono piombati qui anche quei due disgraziati e colei che ha generato i tuoi fratelli asserisce di aver trovato un locale dove fissare la sua attività!” le spiego. Ci fissa meravigliata.
“ Tutto in una sera? A saperlo sarei rimasta qui! Povera Charlotte! E anche povera zia Marce! Domani andrò a trovarla! Riguardo zia Bea: mi auguro non abbia la faccia tosta di raccontare quest’episodio a suo figlio. Per quanto riguarda quelle due fecce: spero farai qualcosa,papà, perché quella svitata levi le tende! Ha già rovinato la mia infanzia e non può mettere a repentaglio anche quella del fratellino!” ribatte. 
“ Ho chiesto a tua zia Betty una mano perché mi aiuti a scoprire chi potrebbe essere il proprietario del locale che ha adocchiato!” le rivelo.
“ Vedrai che ce ne libereremo,papà!” mi rassicura abbracciando me e sua madre. La mia bambina!
“ E,cosa importante: tuo fratello mi ha chiamato << papà >>. Mi ha detto proprio << Buonanotte papà! >>. Ha chiamato << papà >> me, capisci?” le racconto contento. Quasi non riuscivo a crederci quando l’ha detto! Quando l’ho conosciuto in versione scriccioletto era il mio sogno più grande sentirmi chiamare così da lui ed occuparmi di lui,di Roberta e di Cami,vivere con loro.  
“ E chi volevi chiamasse << papà >>,scusa? Il giornalaio? Nel cambio è andato meglio! Se pensi che porta il cognome di quel muflone! Menomale che vuole il disconoscimento!” commenta strappandoci una risata genuina.
“ Io vado a dormire! Notte papà! Notte mamma!” ci saluta con un bacio sulla guancia per uno prima di lasciare la nostra camera.
“ Sei stanca,amore mio?” le sussurro. Posa nuovamente il capo sul mio petto per poi annuire.
“ Amore,prima che arrivassi al supermercato abbiamo incontrato i due casi umani dell’Ecomoda ed erano con la mamma di lei!” esordisco.
“ Si sono fidanzati ufficialmente? Buon per loro! << Buono >> non tanto perché sono due disastri,ma non capisco perché mi rifili i gossip a quest’ora,dato che a te neanche piace spettegolare,amore mio!” replica.
“ Junior ha riconosciuto nella signora una tua ex colf. Tale Esmeralda mi pare! La tipa avrebbe voluto sotterrarsi e non credo che il manga che ha come figlia sappia tutti i trascorsi con Trimalcione!” le spiego. S’irrigidisce fra le mie braccia sollevando il capo dal mio petto.
“ Chissà quanti anni avrà quella ragazzina! Devo pure mettermi a pensare a certe cose! Che palle!” si lamenta giustamente.
“ Quella tizia lavorava per te nel 2005. Lo ricordo perché Junior disse che preparava i biscotti,ma che erano migliori i tuoi!” le spiego. Sorride.
“ Che memoria!” scherza intrecciando le dita con le mie. Poso un bacio sulla punta del suo naso.
“ Ricordo ogni parola di quella conversazione con nostro figlio. L’ho custodita per anni come il mio ultimo legame con te!” le rivelo. Si stringe forte a me con gli occhi lucidi per poi strapparmi un bacio tenero,che ricambio con trasporto.
“ Ho voglia di coccole!” mugugna carezzandomi la nuca. Mi invita a nozze!
 
[Susanna]
Sto per bussare alla porta della sua camera,ma mi fermo con la mano a mezz’aria quando ascolto la sua voce,intuendo che probabilmente possa essere impegnato in una telefonata. Vorrei proprio sapere chi lo chiama a quest’ora?
“ […]…Sì,ma ora stai bene?...Certo che mi preoccupo,scusa!... No,dobbiamo parlare di una cosa importante!...Sì,riguarda lui. E anche te in un certo senso!...No,non c’è niente da allarmarsi!...Ci vediamo domani a colazione! Dormi bene!” gli sento dire. Aspetto qualche secondo per non passare per una maleducata che origlia e per accertarmi che abbia finito di parlare al telefono. Ricevo un perplesso << avanti >>,che mi invoglia ad entrare. È disteso in quello che era il mio letto ed ha il Kindle fra le mani.
“ Insonnia?” mi domanda. Annuisco.
“ Che leggi?” gli chiedo avvicinandomi al suo letto.
“ Il danno di Josephine Hart. 167 pagine. Se vuoi,quando ho finito te lo presto!” risponde. Annuisco.
“ Ti va se parliamo un po’?” gli chiedo.
“ Mi sento in colpa a lasciarti lì al freddo,anche se dopo la scena che abbiamo esibito al padrone di casa,sarebbe più consono mantenere le distanze! Comunque ti faccio spazio,così che tu possa coprirti col piumone!” risponde sollevando le coperte. Mi libero delle ciabatte sedendomi di fianco a lui.
“ Basta che non parliamo delle scarpe di tua zia!” scherza strappandomi una risata.
“ Un po’ oscene,in effetti!” ammetto.
“ Trash. Erano proprio trash. A quel tipo con cui va a letto prima o poi verrà un coccolone e ce lo porteremo tutti sulla coscienza!” risponde. Scuoto il capo divertita.
“ Superato il trauma delle scarpe di zia Bea,ti va di parlare di quello che hai scoperto ieri?” gli chiedo.
“ Ho paura. Somiglio a mia madre,ma qualcosa di quell’essere dovrò pur averlo e mi spaventa sapere cosa sia. Ho il terrore di come sarò un giorno con dei figli o con mia moglie. Fino a ieri mattina sognavo dei figli,una volta trovata la donna della mia vita,mentre ora ho paura di avere figli che gli somiglino,che vadano in giro seminando odio e rovinando la vita delle persone!” si sfoga. In effetti,sarei spaventata anch’io nei suoi panni!
“ Non è detto! Potrebbero somigliare a te! E tu non semini odio né rovini la vita delle persone. Sei gentile,altruista,garbato, intelligente,ironico! Certo sarebbe meglio che quell’uomo non li frequentasse!” replico.
“ Su questo ci puoi scommettere,guarda! Non che sia il tipo che si strappa i capelli se non gli consento di fare il nonno!” borbotta.
“ Perché? Tu e quella volete dei figli?” gli domando urtata. Nella sua ottica,io non sarei una buona madre mentre quella che va conciata in quel modo lo sarebbe?
“ Un po’ presto per pensarci,no? Quel che è certo è che quell’uomo non si avvicinerà ai miei figli!” decreta tombale.
“ Sarai un bravo padre. Il migliore del mondo! Non come Jorge!” lo rassicuro. Abbozza un sorriso.
“ Vuoi parlarne? In fondo,anche a te ieri è caduta una bella tegola in testa!” replico.
“ Non paragonabile alla tua,ma sì. Se ti confesso una cosa,mi giuri di non parlarne con Bob? Non voglio che mi disprezzi più di quanto non faccia già!” ribatte. Mi fissa confuso.
“ Come vuoi! T’importa di Bob?” mi chiede quasi offeso.
“ Certo che sì!” rispondo. Non voglio che questa famiglia che mio padre ha tanto cercato vada a puttane!
“ Perché è un tuo ex?” mi domanda.
“ No,perché è il nipote di Cami e vorrei che lei e mio padre non si inimicassero il mondo! Quando tuo cugino ha saputo della gravidanza di Pilar,sognavo avesse una reazione simile a quella di Jorge per quel bambino,sai? Una cosa del genere avrebbe risolto tutti quelli che erano i miei problemi. La cosa però dev’essersi ritorta contro di me perché ora che Jorge l’ha fatto provo solo schifo verso di lui e compassione per quel povero bambino che non ha nessuna colpa e che meritava un padre migliore,uno come te!” gli rivelo.
“ Posso adottarlo!” scherza. Gli appioppo un buffetto sulla nuca.
“ Scemo!” mormoro divertita.
“ Ti va se cominciamo a leggerlo assieme? Però fra mezz’ora te ne vai in camera tua o finisce che ti addormenti qui e i nostri genitori potrebbero indispettirsi se domattina ti trovassero nel mio letto!” esclama. Annuisco poggiandomi alla sua spalla,che sembra perfetta per ospitare la mia testa.
 
 
Capitolo terminato! Una prima bomba è esplosa purtroppo,anche se Charlotte ha preso la sua decisione ed è furiosa,sconcertata,ferita. Vi assicuro che la reazione dei Valencia non si farà attendere! Anche se una Valencia in particolare è stata sorpresa in ben altri modi! Che ne pensate di Santiago? E del suo coinvolgimento della faccenda di Dantes? Inoltre Theresa ha scoperto il lato brutale di Guido ed ha qualche sospetto…sua madre terrà botta ancora a lungo o le dirà perché ha smesso di lavorare per Camilla? Lo scoprirete nei prossimi capitoli. Vi avviso che dopo i prossimi due capitoli ci sarà un breve salto temporale che ci permetterà di goderci Daniele in versione Babbo Natale. Spero continuerete a seguirmi. Alla prossima!
  
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