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Autore: Kim WinterNight    25/02/2021    2 recensioni
Gina e Mandy sanno che un sogno non può avverarsi senza qualche piccolo sacrificio.
Vogliono a tutti i costi vedere il loro più grande desiderio divenire realtà, così architettano un piano geniale, infallibile, perfetto.
Devono solo trovare il modo per entrare nel backstage e avvicinare Roddy e Mike.
Sono determinate, ma le cose andranno davvero come hanno previsto?
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mike Patton, Nuovo personaggio, Roddy Bottum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pattum Lovers
 

 
 
 
 
 
Gina e Mandy, amiche inseparabili, si sono conosciute in una fan page dei Faith No More.
Da quando hanno cominciato a chiacchierare sulla loro band preferita, hanno compreso che avevano in comune molto più di una semplice passione per la loro musica e da quel momento la loro vita è cambiata.
Si sono accorte di provare un sentimento indefinito nei confronti di Mike e Roddy, il carismatico cantante e il biondo tastierista omosessuale.
Sedute sul divano, non fanno che guardare video della band per poterli osservare nei minimi dettagli, dal momento che su internet non si trovano che pochissime fotografie che li ritraggono insieme.
La preferita di Gina, la ragazza dai capelli rossi e lisci, è la gif in cui Mike è vestito da carcerato e sembra avere addirittura delle manette ai polsi – a lei piace immaginarlo, non riesce a farne a meno.
Mandy – bionda e riccia, con due occhi verdi capaci di abbagliare un sacco di ragazzi – preferisce, invece, lo scatto in cui Mike e Roddy sono seduti vicini e ridono come due giovani spensierati. Le fa tenerezza, non può evitare di immaginare tutti i retroscena che li hanno portati a quelle risate.
«Sono fatti per stare insieme» sospira sempre Gina, sorridendo all’amica.
«Sono bellissimi.»
A entrambe piacerebbe poter scrivere delle storie su di loro, perché nella loro mente si affollano sempre tantissime idee, ma la verità è che la scrittura non è un’attività che le coinvolge, così si limitano a sclerare tra loro e a condividere ogni cosa riguardante la loro coppia preferita su un gruppo Telegram di cui fanno parte solo loro due – in verità, inizialmente c’era anche un’altra ragazza, ma da un giorno all’altro è scomparsa e le ha lasciate a delirare da sole.
Avrebbero potuto cancellare il gruppo, ma ci sono troppo legate e hanno deciso di tenerlo. L’hanno chiamato Pattum Lovers e ogni giorno vi riversano tutta la loro devozione per quei due ragazzi speciali.
 
Gina Pattum
Sai cosa mi piacerebbe? *-*

Mandy Pattum
Cosa?

Gina Pattum
Vederli che si baciano, sai quando erano giovani e Roddy era uno splendore…
Mandy Pattum: Sarebbe stupendo ♥
 
 
* * *
 
 
Da quando hanno scoperto la loro folle passione per quella coppia impossibile, sono trascorsi sette mesi.
Hanno saputo da poco che la band di San Francisco suonerà a Las Vegas e hanno già acquistato i biglietti.
«Ora dobbiamo solo capire come fare a raggiungere il backstage» dice Mandy, mentre sono intente ad ammirare i ticket che hanno appena ricevuto per posta.
Gina è in preda all’eccitazione e stringe il pezzo di cartoncino al petto. «Oddio, lo facciamo davvero?»
«Certo. Dobbiamo vederli insieme! Sono cose importanti da fare prima di morire» replica la bionda serafica, lanciando un’occhiata al proprio cellulare – sul display campeggia il suo scatto preferito di Mike e Roddy, è da tempo che non osa cambiarlo.
«E se ci buttano fuori a calci?» domanda Gina impaurita.
L’amica le poggia una mano sulla spalla e sbatte le ciglia, mettendo in mostra i suoi occhioni verdi. «Nessuno si permetterà di trattarci male. Noi siamo le Pattum Lovers, capito?»
Gina annuisce e sembra convincersi un po’ di più. «Spero solo che non ci portino in prigione per questo…»
«Lascia fare a me e preparati: mancano solo otto mesi e ventisei giorni al concerto!»
 
 
* * *
 
 
Lo stadio è strapieno di gente, l’atmosfera calda e la band carica.
Mike si prodiga negli ultimi saluti, lancia qualche bacio in direzione del pubblico e ringrazia tutti per l’ennesima volta.
Poi si volta ed esce di scena, è il primo a raggiungere il backstage; si butta su un divanetto color porpora e chiude gli occhi, prendendosi un momento per stare in pace e rilassarsi.
Trascorrono pochi istanti, poi anche il resto dei suoi compagni lo raggiunge.
Roddy è elettrizzato, continua a blaterare su quanto sia stato pazzesco suonare a Las Vegas; Puffy sbadiglia e si lascia cadere accanto a Mike, mentre Bill e Jon sghignazzano e prendono in giro il tastierista.
«Sembra che non abbiamo mai suonato insieme di fronte a tanta gente. La pianti?» sbotta Mike, spalancando nuovamente le palpebre.
«Guastafeste, fottiti!» replica Roddy, poi torna a blaterare rivolto a bassista e chitarrista.
Puffy sonnecchia e non presta attenzione a ciò che sta succedendo, e nel frattempo il backstage comincia a riempirsi di gente.
Mike non ha idea di come sia possibile che ogni volta qualcuno riesca a infiltrarsi dietro le quinte, ma non ha alcuna voglia di lottare contro le persone. È stanco e tutto ciò che vorrebbe è soltanto un caffè bello forte per riprendere le energie.
Attorno a lui un sacco di ragazzi e ragazze – per lo più giovani – chiacchierano e cercano di avvicinare i membri della band, fatta eccezione per coloro che fanno parte dello staff.
Il cantante nota due ragazze, una bionda e una rossa, accerchiare Roddy e prendere a parlargli in maniera concitata, senza dargli quasi il tempo di replicare.
Si sistema meglio sul divanetto, pronto a godersi la scena: è divertente vedere i suoi compagni di band in difficoltà.
Non riesce a sentire cosa si dicono, c’è troppo rumore, però è certo che quelle due tizie lo stiano importunando. Forse non sanno che è gay e vogliono proporgli una cosa a tre…
Mike ridacchia e dà di gomito a Puffy.
Il batterista sobbalza e spalanca gli occhi assonnati. «Eh?»
«Due ragazze ci stanno provando con Roddy» afferma divertito.
L’altro segue il suo sguardo e annuisce. «E allora?»
«È divertente.»
Puffy torna a fissarlo con aria confusa, poi reclina nuovamente il capo all’indietro e ripiomba in una sorta di catarsi.
Mike si stringe nelle spalle e un attimo dopo si alza: deve andare a procacciarsi un po’ di caffè.
 
 
* * *
 
 
«È uscito» sussurra Mandy all’orecchio di Gina.
Quest’ultima, aggrappata al braccio di Roddy, le strizza l’occhio e continua a parlare a ruota libera con il tastierista.
Mandy, allora, ne approfitta per sgusciare fuori dalla stanza principale del backstage e si affretta a seguire Mike.
Cerca di fare silenzio, ha paura che il cantante si accorga di lei e, se ciò dovesse accadere, sarebbe la fine.
Non vuole rovinare tutto, non può.
La Missione Pattum è troppo importante per lei e Gina.
Lo vede percorrere un breve corridoio fino a che non raggiunge una porta socchiusa; la spinge e scompare all’interno di una stanza.
Con il cuore in gola, Mandy striscia sulla parete e sbircia dentro: Mike si è appena fermato al centro di una sala ristoro stracolma di cibo e bevande, il tutto messo a disposizione per gli artisti.
Ghigna tra sé e sé, anche se deve ammettere che ha un po’ di paura: e se le cose andassero male? Lei e Gina finirebbero in prigione!
Scaccia quel pensiero funesto e, con un movimento fulmineo, afferra la maniglia e tira forte la porta fino a chiuderla.
Dopo tutto quello che lei e Gina hanno fatto per arrivare a quel momento – le moine ai tizi della security, le promesse di una ricompensa, le minacce e le presunte parentele con politici importanti che avevano inventato pur di finire nel backstage dei Faith No More – non può permettere che qualcosa vada storto.
Torna rapidamente verso la sala principale, sperando con tutta se stessa che Mike non si defili subito.
Si affaccia alla porta e individua Gina, ancora intenta a intrattenere Roddy – la vede accarezzargli una guancia e storce il naso, pensando che la sua amica a volte sia proprio una sciocca.
Che Roddy sia gay è risaputo, come può approcciarsi a lui in quel modo?
Riesce a intercettare il suo sguardo e le strizza l’occhio, tornando a dirigersi verso la sala ristoro.
 
 
* * *
 
 
«La mia amica è scomparsa, oddio!» esclama Gina, stringendosi più forte al braccio di Roddy.
Il tastierista è irritato, se n’è accorta, ma non può mollare proprio adesso: lei e Mandy stanno per realizzare il piano che hanno architettato – e per cui hanno lottato – con tanta passione e accuratezza.
«Vai a cercarla, no?» domanda lui, tentando di allontanarsi.
«No, ti prego, aiutami! Roddy, tesoro, ti prego! Potrebbe essere svenuta, a volte le capita…» lo implora, assumendo un tono lamentoso che si augura funzioni.
«Mi dispiace, piccola, devo andare…»
«No, ti prego!» Gina, con un po’ d’impegno, riesce a produrre delle lacrime che subito le inondano il viso e le appannano la vista. «Aiutami! È andata in bagno, ma a quest’ora dovrebbe essere già qui. Se è svenuta, rischia di morire!»
Il tastierista, al limite della sopportazione, sospira e le rivolge un’occhiata scettica. «Mettiamo in chiaro una cosa: tu non ci proverai con me, io e te non scoperemo e non diventeremo amici.»
«Tutto quello che vuoi, però aiutami! Sono preoccupatissima!»
Lui sbuffa e annuisce. «E va bene, andiamo a cercare la tua amica.»
Gina lancia un gridolino di gioia e gli getta le braccia al collo, stampandogli un bacio sulla guancia. «Sei un amore, ti adoro! Grazie!»
Roddy la fulmina con un’occhiata ammonitrice e se la scrolla di dosso. «Sì, però non toccarmi così, okay?»
Gina assume un’espressione mortificata e indietreggia. «Scusami…»
«Andiamo.»
 
 
* * *
 
 
Mike era intento a godersi un momento catartico all’insegna del suo amato caffè, quando Mandy è riuscita a recuperare la chiave infilata all’interno della porta.
Lui l’ha notata appena e lei si è scusata, inventandosi di aver sbagliato stanza e di essere in cerca del bagno.
Ora il cuore le martella nel petto e si guarda freneticamente attorno, in attesa dell’arrivo di Gina.
Quando finalmente sente la sua voce provenire dal fondo del corridoio, capisce cosa fare.
«Roddy, vedi, potrebbe davvero essere svenuta! Che ansia!»
«Non le è successo niente, tranquilla…»
Mandy sente il tono sfinito del tastierista e si appunta mentalmente di sgridarla per come lo ha importunato: loro due sono lì per la Missione Pattum, non per provarci con l’uno o l’altro musicista della band.
Si lascia scivolare con la schiena contro la porta della sala ristoro e socchiude le palpebre, respirando piano.
«Mandy? Mandy!» strilla Gina, precipitandosi subito da lei e scrollandola per le spalle.
Mandy, senza farsi vedere da Roddy, le ficca in mano la chiave della sala e mormora: «È lì».
«Sei svenuta? Cos’è successo? Oddio, qualcuno mi aiuti!»
«Sono qui, non urlare!» sbotta Roddy, facendo qualche passo avanti.
«Prendi dell’acqua, fa’ qualcosa!» strilla ancora Gina, rimettendosi in piedi e portandosi teatralmente le mani tra i capelli rossi.
«E dove la prendo l’acqua?»
«Non lo so!» Gina scoppia a piangere e Mandy vorrebbe complimentarsi con lei per il suo modo eccellente di recitare.
Roddy le sfiora la spalla e le regala un piccolo sorriso. «Dai, tranquilla, non fare così…» Poi porta gli occhi blu su Mandy e si china a osservarla, aggrottando le sopracciglia. «Sei pallida» constata, raddrizzandosi e guardandosi intorno.
«Mi sembra che qui ci sia una sala ristoro» rantola Mandy, indicando la porta alle sua spalle.
Gina la aiuta a spostarsi, mentre Roddy si fa avanti. Abbassa la maniglia, spinge l’uscio ed entra.
A quel punto Mandy balza in piedi e richiude con forza la porta. «Chiudi, chiudi, presto!» strepita.
Gina fa come le dice e si lascia scivolare la chiave nella tasca dei jeans.
Le due si danno il cinque e si scambiano un abbraccio vittorioso: ce l’hanno fatta, li hanno rinchiusi insieme in una stanza e ora sono completamente soli.
Qualcosa dovrà succedere per forza tra loro, non hanno fatto tutto quel casino per niente.
Se lo sentono.
 
 
* * *
 
 
Mike si volta di scatto e si ritrova faccia a faccia con Roddy.
«Ah, sei qui» dice il tastierista.
Poi entrambi sobbalzano quando la porta si richiude alle spalle di Roddy e una chiave gira tre volte nella serratura.
«Che cazzo è successo?» sbraita Mike, rischiando di far cadere la tazza che tiene ancora in mano.
«E io che cazzo ne so? Una tizia psicopatica mi ha importunato per almeno mezzora, poi mi ha trascinato a cercare la sua amica che è svenuta e…» D’improvviso si interrompe e stringe i pugni. «Cazzo, mi hanno fottuto!» esclama.
«Ci hanno fottuto, dato che siamo rinchiusi qui insieme. Porca puttana, che sfiga… non hai un cellulare per chiamare qualcuno?»
Roddy si tasta nelle tasche dei pantaloni e scuote il capo. «No, non l’ho preso perché quella tipa si è attaccata a me come una cozza e non mi ha neanche dato il tempo di fare una fottuta doccia!»
Mike ride e gli indica il tavolo stracolmo di cibo e bevande. «Vedi il lato positivo, Bottum: non moriremo di stenti!»
«Cazzo, che fortunati che siamo!» ironizza, voltandosi verso la porta e cominciando a battere forte sul legno massiccio. «Aprite, siamo rinchiusi qui! Ehi, ragazzine, volete farmi incazzare?»
«È proprio il loro intento. Calmati e mangia qualcosa, vedrai che tra poco si cagheranno in mano e torneranno a liberarci, piangendo e chiedendoci scusa. E ci pregheranno di non chiamare gli sbirri.» Il cantante si siede su una sedia blu imbottita e, appoggiando gli avambracci sui braccioli, prende a farla girare a destra e sinistra, aiutato dalle rotelle poste alla base. «Mi è già successo negli anni Novanta, quella volta che una psicopatica si è ammanettata a me nel backstage.»
«Merda» sputa Roddy, afferrando una ciotola di patatine e andando a sua volta a sedersi su una sedia girevole.
«Avrei voluto fargliela mangiare, la merda. Non ha chiuso la bocca neanche per un minuto e l’ho dovuta sopportare per quasi due ore, prima che qualcuno venisse a liberarmi con un paio di tronchesi!»
Roddy ride. «E che cazzo ti ha detto?»
«Stronzate. Che ero bellissimo, che voleva sposarmi, che voleva essere frustata da me… non mi ricordo bene, è stata una vita fa.»
Il tastierista deglutì a fatica e rischiò di soffocarsi con alcune patatine. «Essere frustata da te?!»
«Ah, ha detto che sapeva quanto mi piaceva il sadomaso e voleva sperimentarlo con me» spiega ancora Mike, prendendo qualcosa da sgranocchiare.
«E queste cosa vogliono da noi, secondo te?» lo interrogò Roddy, assumendo un’espressione confusa.
«E io come cazzo faccio a saperlo? Non leggo mica nel pensiero delle persone!»
I due continuano a mangiucchiare in silenzio, finché non sentono dei tonfi provenire dalla porta.
Puntano lo sguardo in quella direzione, ma quello che succede non è certo ciò che si aspettavano: pochi istanti dopo, un foglio di carta ripiegato a metà scivola sotto la stretta fessura.
Si scambiano un’occhiata perplessa, poi Mike si alza in preda alla curiosità.
«Io non la toccherei: e se volessero avvelenarci con l’antrace?»
Il cantante scoppia a ridere sonoramente e, mentre si avvia verso la porta, batte con forza sulla spalla del collega. «Certe volte anche tu riesci a fare delle battute esilaranti, complimenti!»
Si china a raccogliere il foglio e torna velocemente alla propria sedia, mettendosi comodo prima di spiegarlo e schiarirsi la gola.
«Hanno pensato proprio a tutto: è scritto al computer.»
«Queste sono da rinchiudere in psichiatria, lasciatelo dire!»
«Zitto, fammi leggere! Allora: Cari Mike e Roddy, siamo due vostre grandissimi fan. Ah, questo non l’avevamo capito…»
«No, io non c’ero arrivato» ironizza il tastierista.
«Dovete sapere che noi abbiamo capito una cosa su di voi… okay, questo è inquietante.» Mike si interrompe e aggrotta la fronte. «Io non ho capito un cazzo su me stesso, figurati se queste pazze possono averlo fatto. Ma comunque… Siete fatti per stare insieme e il nostro sogno è guardarvi mentre vi scambiate un bacio.» A Mike sfugge di bocca una bestemmia ed è costretto a passarsi una mano tra i capelli. «Ma che cazzo sto leggendo?»
«Non possono averlo scritto davvero…» Roddy, pallido in volto, si sposta verso di lui trascinandosi sulla sedia girevole; gli si affianca e gli strappa la lettera di mano, scorrendola con gli occhi sempre più increduli.
«Cazzo.» All’improvviso il cantante scoppia a ridere. «Cazzo, questo è troppo divertente!»
«Senti qua: Siete bellissimi insieme, abbiamo bisogno di vostre foto per credere che il vostro amore sia reale. Vi abbiamo regalato questo momento da soli per farvi capire che è arrivato il momento di guardarvi dentro e accettare la verità» legge ancora il tastierista, la voce spezzata dalle risa parola dopo parola.
Mike si appoggia con il braccio alla sua spalla e sghignazza. «E qual è questa verità, amore mio
«La verità è che vi amate da sempre. Potete venire allo scoperto, non c’è niente di male!» Roddy si volta a fissare Mike. «Hai capito?»
«Sì, sì… quindi se io mi appoggio così a te, ti viene un’erezione?»
Il tastierista annuisce convinto. «Certo che sì!»
Mike ride ancora. «Finita la lettera?»
L’altro riporta lo sguardo sul foglio. «No, aspetta… Sareste più felici voi e rendereste estremamente gioiose noi Pattum Lovers. Pattum Lovers?»
«Che cazzo è?»
«Ah, non chiederlo a me. Comunque vi vogliamo bene e sappiamo che prima o poi ci ringrazierete, vi mandiamo un bacio enorme! Poi c’è una serie di cuoricini ed è firmato Pattum Lovers.» Roddy lascia cadere il foglio a terra. «Non ho parole.»
Mike si stringe nelle spalle. «Niente di così strano, la gente ha un sacco di merda in testa…»
«Quindi, fammi capire: queste due psicolabili ci hanno rinchiuso qui dentro perché capissimo che ci amiamo? Tipo Grande Fratello o stronzate simili? Devo aspettarmi anche delle telecamere?» riflette allibito il tastierista.
«Non mi sorprenderebbe» replica Mike, allungandosi ad afferrare una tartina dal tavolo alla sua sinistra.
«E adesso come facciamo a uscire di qui?»
«Non c’è fretta: abbiamo cibo, bevande e caffeina. Chi sta meglio di noi?» farfuglia il cantante mentre mastica.
Roddy lo fissa e inclina la testa di lato. «Certo che fai proprio schifo. Come possono pensare che io possa amare un essere come te?»
«Almeno tu sei frocio. Io non ho nemmeno quella scusa» ribatte Mike, afferrando una tartina e porgendogliela. «Tieni, amore, non voglio che tu muoia di stenti!»
«Ma vaffanculo.»
 
 
* * *
 
 
«Secondo te ci stanno già dando dentro?» sussurra Gina, l’orecchio appoggiato contro la porta chiusa a chiave.
«Non lo so! Sento solo delle risate ogni tanto, si vede che stanno bene insieme! Avevamo ragione!» replica entusiasta Mandy.
Sono accucciate accanto all’uscio chiuso, quando un uomo della sicurezza si ferma alle loro spalle.
Si schiarisce la gola e le due giovani sobbalzano, rimettendosi immediatamente in piedi.
«E voi cosa fate qui?» Lo scimmione grosso e muscoloso indica la porta. «Chi c’è lì dentro?»
«Noi non… non lo sappiamo, cercavamo di capirlo» risponde titubante Mandy, stringendo forte la mano dell’amica.
Adesso sì che sono nei guai.
«Sentite un po’, mocciose, chi volete prendere in giro? Levatevi di mezzo e fatemi passare.»
«Sì, signore! Certo, signore, ma vede…» interviene Gina.
«Sparite dalla mia vista o sarò costretto a farvi portare fuori con la forza» taglia corto il tizio, estraendo un passpartout dalla tasca della giacca.
Le due ragazze si scambiano un’occhiata sconsolata e capiscono che non possono più rimanere lì, anche se questo significa che non sapranno mai come andrà a finire tra Mike e Roddy.
Indietreggiano e si allontanano, ma non appena si trovano a debita distanza, Mandy si ferma e afferra l’amica per un polso.
«Che fai?» sibila Gina.
«Zitta e ascolta» le intima l’altra.
Sentono la porta aprirsi e la voce dello scimmione chiedere: «Siete della band, vero?».
«Sì, scusa. Siamo rimasti chiusi qui dentro. Vero, amore
È stato Mike a parlare.
Gina e Mandy si scambiano uno sguardo colmo di gioia.
«L’ha chiamato amore!» strillano, abbracciandosi.
Poi, in tutta fretta, scappano via in preda alle risate e all’euforia: torneranno a casa con una certezza in più.
Il loro più grande sogno si è finalmente realizzato: la Pattum è reale!
 
 
* * *
 
 
L’uomo della security lancia un’occhiata stranita a Mike e Roddy.
Il cantante ridacchia e gli porge la lettera che le ragazze hanno lasciato scivolare nella stanza; sente echeggiare per il corridoio gli strilli e le risate sempre più lontane delle due e tira un sospiro di sollievo.
«Finalmente ce ne siamo liberati» esala Roddy, lasciandosi nuovamente cadere sulla sedia girevole.
L’uomo di fronte a loro scorre velocemente le righe scritte al computer e scoppia in una fragorosa risata. «Questa è bella! Quelle due ragazzine vi hanno davvero chiuso qui dentro per questo
«A quanto pare» conferma Mike, riprendendo il foglio. «Questo lo conservo per i momenti di depressione: almeno posso consolarmi e pensare che c’è gente messa peggio di me!»
«Fammene una copia, Patton!» esclama Roddy divertito.
Bill irrompe nella stanza e li fulmina con lo sguardo. «Pezzi di merda, dov’eravate finiti? Stavate mangiando tutto alle mie spalle?» li apostrofa, tuffandosi tra patatine e tartine. Si riempie le mani di cibo e sorride agli amici. «Dai, andiamo: Puffy sta dormendo nel backstage, forse è il caso di tornare in albergo.»
Mike sospira. «E anche stavolta io e Jon dovremo sollevarlo di peso e trascinarlo fino alla macchina…»
Roddy ridacchia e dà una spallata a Bill. «Vieni che ti racconto cosa ci è successo!»
«Non senza di me, ho le prove del misfatto!» strepita Mike, uscendo insieme a loro dalla sala ristoro.
Una cosa quelle due ragazzine erano riuscite a farla: rendere quell’aneddoto indimenticabile per i membri della band.
 
 
 
 
 
 
😊 😊 😊
 
Pfffffffffff AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH XD
Cioè, ora, voi vi rendete conto di cosa avete appena letto e di cosa ho scritto? Ve ne rendete minimamente conto?
Questa è tutta colpa di Sabriel, ecco u.u
Sabriel che, non appena ha visto la foto che trovate in cima alla storia, mi ha subito suggerito uno spunto perfetto per scrivere una storia: e se le fan della Pattum li rinchiudessero nel backstage perché li shippano e vogliono farli stare da soli? XD
E io potevo non prendere la palla al balzo?
Io, comunque, sono inquietata. A me piace la Pattum, la adoro, è la mia OTP Suprema, ma vi giuro che non potrei mai e poi mai arrivare a fare qualcosa di tanto raccapricciante, ma dai! Anche perché vivo nella realtà e so perfettamente che Mike e Roddy non stanno insieme! ^^
Però, complice anche l’aneddoto riguardante Mike che negli anni Novanta rimase ammanettato a una fan per ben due ore (tutto vero, l’ho letto sulla sua biografia XD), mi sono detta che potesse essere plausibile qualcosa del genere!
Ho riso come un’idiota mentre scrivevo, vi giuro che un testo tanto demenziale non lo buttavo giù da tempo e mi ha fatto proprio bene all’anima XD
Piccole annotazioni: la storia segue la formazione attuale della band, ovvero con Jon Hudson alla chitarra ^^
Non ho deciso una data precisa per il concerto e non so nemmeno se i FNM abbiano mai suonato a Las Vegas, tutto frutto del mio immaginario!
Le foto preferite delle due ragazze sono le seguenti (a me inquietano le gif, la metto solo per voi XD):
 
Per quanto riguarda la foto che svetta in cima, beh, l’ho presa direttamente da questa interessantissima (?) pagina di Tumblr:
https://mikepatton-confessions.tumblr.com/
Quella è solo una delle meravigliose (???) foto-confessioni che potete trovarci dentro, vi consiglio di andare a spulciarla perché c’è da perdere polmoni dal ridere!
Spero veramente di avervi fatto ridere come ho riso io mentre scrivevo, perché mi è davvero caduto il cervello dalle orecchie e anche dal naso ahahahahahahahahahahahahah!
Ringrazio chiunque leggerà/recensirà, ci sentiamo presto ♥
  
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