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Autore: Yunomi    25/02/2021    1 recensioni
No, non il cavalluccio marino.
“Questo non si ricorda manco chi è!”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johnny Christ, Matthew Shadows, Synyster Gates, The Rev, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 IPPOCAMPO
 
 
 L'ippocampo è parte del cervello, ed è situato nella regione interna del lobo temporale; inserito nel sistema limbico, svolge un ruolo importante nella formazione delle memorie esplicite (dichiarativa e semantica), nella trasformazione della memoria a breve termine in memoria a lungo termine.
 



“Brian, Santo Dio!” , urlò Michelle, facendo sussultare l'uomo nel lettino.
“Sssh! Stai zitta!” , la zittì Jimmy agitando seccato una mano. “Il reparto cardiologia è qua dietro! Vuoi forse far venire un attacco a quei poveri cristi? T'avranno sentita fino a Hong Kong!”
Michelle si chiuse dietro la maschera di compostezza che solitamente le impediva di saltare alla giugulare dei ragazzi, e si impose mentalmente di stare calma. Si avvicinò al lettino in cui giaceva suo marito, cauta, mentre lui la guardava circospetto; una fascia candida - probabilmente appena cambiata - gli circondava la fronte e le tempie.
“Brian, tesoro... Stai bene?”
Il ragazzo, per quanto la fasciatura glielo permetteva, alzò un sopracciglio.
Poi si voltò verso la dottoressa, rimasta impassibile e austera a destra del lettino fino a quel momento: “Chi è Brian?”
Michelle soffocò un gridolino d'orrore affondando gli incisivi nelle nocche, e si allontanò dal lettino come se dentro ci fosse Regan MacNeil in persona.
La dottoressa si schiarì leggermente la voce, attirando lo sguardo della giovane donna su di sé.
“Suo marito ha subito una caduta che gli ha provocato prima un lieve trauma cerebrale e poi un ictus amnesico che perdura tuttora.” , spiegò la giovane dottoressa.
Michelle la guardò intensamente, poi spostò lo sguardo verso i quattro ragazzi addossati in un angolo dello stanzino. Era uno sguardo truce, aggressivo, uno di quelli che avrebbe fermato e fatto scappare a gambe levate perfino un'orda di Unni.
Caduta?” , chiese, con una calma malcelata dal tremore che aveva iniziato a torturarle il labbro superiore.
Traduzione? Guai grossi per tutti.
Il tempo di scambiarsi un veloce sguardo d'intesa, e i quattro, come rispondendo al segnale di un direttore d'orchestra, si aprirono come il mar Rosso davanti a Mosè, lasciando Johnny Christ improvvisamente scoperto e vulnerabile: “È STATO JOHNNY!”
Il diretto interessato, fino a quel momento era stato al sicuro dietro quell'inespugnabile fortezza di muscoli e tatuaggi, infossò la testa nelle spalle e guardò tutti con aria indignata, allargando le braccia.
Michelle si portò le mani sui fianchi, sempre con il labbro che vibrava e lo sguardo assassino.
Guai enormi.
La dottoressa cercò di nascondere un lievissimo sorriso divertito, ricomponendosi l'attimo dopo.
Matt si schiarì la voce, mettendosi a distanza di sicurezza dalla cognata, – non era del tutto certo che i legami di parentela che li legavano lo avrebbero risparmiato dalla furia omicida della donna – e prese la parola: “Eravamo da Jimbo, giocavamo a baseball in piscina. Johnny gli ha fatto lo sgambetto-”
“Chi è che ha cercato di affogarmi, prima?” , si difese Johnny,  incrociando le braccia sul petto. La dottoressa li squadrò, e per un attimo si chiese se quelli che le stavano davanti fossero dei bambini di prima elementare o un gruppo di adulti.
“Oh, sì, e allora hai pensato 'Ma sì dai, 'spetta che gli lesiono in modo semipermanente il lobo parietale contro il bordo della piscina!' ” , disse Jimmy.
La dottoressa predilesse la prima opzione.
“Come potevo prevedere che sarebbe caduto all'indietro, e non nella piscina!”
“Se hai lasciato  la scuola un motivo c'è, JC...”
“Adesso basta!” , gridò Michelle, ammutolendoli tutti. “Siete degli incoscienti!”
“Scusi doc, perché questa qui strilla come una pazza?” , chiese Brian, che in quella situazione di completa entropia verbale stava cercando sul serio di cavarci qualcosa.
Invano, naturalmente.
La dottoressa preferì tacere.
Michelle si massaggiò delicatamente la tempia destra, riacquistando almeno il venti percento della pazienza necessaria a convivere con coloro i quali rispondono al nome di Avenged Sevenfold.
“Guarirà?” , chiese la donna, a occhi chiusi.
“L'effetto di solito non ha una durata precisa, ma forse... No, meglio di no.”
La compagnia la fissò insistentemente.
“Forse potreste aiutarlo a recuperare piccole nozioni su di lui e sulla sua vita abituale. Dopotutto non è un caso di amnesia così grave, e magari c'è anche la possibilità che si sblocchi da solo.” , chiosò la giovane donna, nonostante il suo tono suonasse incerto e sembrava intendere 'farete su un casino, me lo sento.'
“Non si preoccupi doc, ci pensiamo noi.” , disse Johnny, alzando un pollice. Michelle per poco non svenne. Brian guardò la dottoressa preoccupato: “Devo andare con questi qui?”
“Sono i tuoi migliori amici, Brian, vedrai che ti aiuteranno.” , lo rassicurò la donna, cercando di convincere più se stessa che altro.
 
 
 
“No ragazzi, davvero, io mollo.”
“Eddai, Jimmy, un ultimo tentativo...”
“Questo non si ricorda manco chi è!”
“E mi sembra logico! Ti ricordo che ha un ictus amniotico!”
“Amnesico, pirla...”
“Ragazzi, sul serio, è finita! Basta! Se non si ricorda chi è Papa Gates è fottuto!”
“Il nuovo pontefice del Vaticano?”
“No, Brian, ma tranquillo, non è colpa tua.”
“Cristo Santo, adesso basta!” , sbottò Matt, alzandosi di scatto dalla poltrona. La somiglianza tra lui e un gorilla incazzato con le emorroidi era spaventosa, e convinse tutti a tacere. “Come potete pretendere che gli ritorni la memoria se è da due ore che lo riempite di concetti completamente inutili! La priorità all'ordine del giorno è che si ricordi che è Synyster Gates, chitarrista da paura negli Avenged Sevenfold.”
“Se non se lo ricorda torno io ad essere il primo chitarrista?” ,  fece Zacky speranzoso, alzandosi in primis per permettere al suo culo di prendere una forma che non fosse quella del divano giallo a casa di Jimmy, e in secundis per mettere le mani su una qualsiasi sostanza liquida ad alto contenuto alcolico. Dopotutto, la seduta per il recupero della memoria di Brian perdurava da tutta la sera, e Zacky si chiese come aveva fatto a rimanere sobrio fino a quel momento. Matt gli lanciò un occhiata talmente linciante che tutti si sorpresero che Zacky non si fosse liquefatto come un ghiacciolo al sole. “Scherzavo...”
“Tenete calmo Shadows, prima che faccia perdere la memoria anche al secondo chitarrista. O forse preferisce farlo Johnny?” , chiese Jimmy, perfido.
“Vi ho già detto che non l’ho fatto apposta!”
“Ci mancherebbe altro...”
“No, forza, ragazzi, serietà: Brian è zitto da fin troppo tempo.”
Quattro paia di occhi si voltarono verso il primo chitarrista, che se ne stava con le gambe accavallate sul divano e una fascia candida sulla fronte, guardandosi attorno.
Si voltò solo grazie all'intensa forza dello sguardo dei suoi compagni di band: “Cosa? Ah, sì, no, giusto.” , disse, concentrato, come se fosse in procinto di rispondere ad una domanda da dieci milioni di dollari. “Io sono Brian.”
I quattro si alzarono in piedi, esultanti come se DiMaggio avesse appena fatto un fuoricampo stellare, agitando i pugni in aria; Jimmy ringraziò Dio per la prima volta in vita sua, inginocchiandosi a terra.
Matt, che aveva riacquistato tutto il suo ottimismo nonostante fino a qualche minuto prima volesse causare gravi complicazioni motorie a Zacky Vengeance, si voltò verso i suoi compagni, soddisfatto: “Synyster Gates sta per tornare, signore e signori.”
“E sarà anche più cazzuto di prima, se possibile...”
“Poveri noi.”
“Ehm, ragazzi?” , fece Brian, quasi dispiaciuto di dover interrompere quel momento di giubilo che aveva risollevato il morale dei suoi compagni. “Scusatemi, ma... Chi è Synyster Gates?”
 




 
   
 
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