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Autore: Alice_g1    27/02/2021    4 recensioni
Il mio istinto cerca di salvaguardarmi, di rendere quell’imperativo uno strumento di sopravvivenza.
Non pensarci, ma invece lo faccio, lo faccio comunque, lo faccio sempre.
Dovrei uscire, ma poi mi convinco è più saggio rimanere, aspettando il fatidico momento in cui sentirò il tintinnio delle chiavi girare nella toppa.
Ho sbagliato.
La mia vita è un errore continuo, ma lei, lei mi capisce.
Avevamo creato una bolla insieme, un enorme bolla dove c’era spazio e ossigeno solo per noi due...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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     INTERMEZZO.
«La vita è un’avventura con un inizio deciso da altri, una fine non voluta da noi, e tanti intermezzi scelti a caso dal Caso.».
Roberto Gervaso
 
 
Mi sono svegliato con un saporaccio in bocca, mi scoppia la testa e la stanza puzza tremendamente di alcool.
Il lato sinistro del letto è gelido, ghiacciato. Da quando ho comprato questa casa, quel lato è sempre stato il tuo. L’hai scelto subito, con prepotenza, con arroganza, con il sorriso furbo di chi pretendeva di avere il posto più vicino alla porta in caso di necessità.
Ricordo che alzai un sopracciglio, l’espressione confusa di chi ha sempre capito poco e niente quando si trattava di te.
Una linguaccia, la solita da almeno dieci anni, un alzata di spalle e quel “in caso in necessità” che era rimasto un mistero, fino a ieri notte…
Non ho voglia di andare a lavoro, ho solo voglia di chiamarti e dirti che ti amo, che ti amo per davvero.
Stancamente mi alzo, trascinandomi fino alla sedia della cucina.
Il tuo gatto è stranamente affettuoso oggi, fa un sacco di fusa mentre si struscia contro i miei jeans.
«Portiamolo a casa amore, è solo e ha paura.».
La tua solita mania di aiutare tutti, di accarezzare gli animali selvatici per farli sentire meno soli, più voluti. È il tuo modus operandi, lo fai da sempre, l’hai fatto anche con me.
Ho la testa che mi scoppia, sono certo che se mi aprissi in due il cranio ci troverei una bomba al suo interno.
Non pensarci, tornerà.
Il mio istinto cerca di salvaguardarmi, di rendere quell’imperativo uno strumento di sopravvivenza.
Non pensarci ma invece lo faccio, lo faccio comunque, lo faccio sempre. Dovrei uscire, ma poi mi convinco è più saggio rimanere, aspettando il fatidico momento in cui sentirò il tintinnio delle chiavi girare nella toppa.
Ho sbagliato.
La mia vita è un errore continuo, ma lei, lei mi capisce.
Avevamo creato una bolla insieme, un enorme bolla dove c’era spazio e ossigeno solo per noi due.
Ho sbagliato, e l’ho rotta.
«Perché mi fai questo?».
Non lo so perché, o forse sì.
Sono un debole, un uomo che non riesce a vivere fuori dalla bolla.
Ho sbagliato, e ti ho spinta via.
Troppo codardo per dirti che ho paura, troppo testardo per confessarti che i tuoi sogni ci possono distruggere.
Ho sbagliato.
Sto provando a rimettere insieme i pezzi, ma la bolla è scoppiata, non si torna indietro.
Dovrei chiamarti per dirti che l’ho rotta, che fuori da essa niente è come sembra, e che qui c’è troppo ossigeno e non respiro.
«Io ti amo…ma amo anche il mio lavoro.».
Lo so, ti capisco, ho sbagliato.
Dovrei chiamarti per dirti che da quando mi sono innamorato di te, ho sempre avuto paura dei Ma.
Quel valore avversivo mi tiene sveglio la notte, succede da anni.
Il tuo stupido gatto continua a saltare sul tavolo, lo sai quanto odio quando lo fa.
Continua a strusciarsi contro di me, oggi lo accarezzo, sento che gli manchi.
Ti riporterò a casa, devo farlo, al tuo stupido gatto manchi terribilmente, ed io non sono capace di prendermi cura di lui.
Perché devi rovinare sempre tutto?
Esistono altre cose nella vita, lo sai?
Esiste questa casa per esempio, un letto bianco, una porta che cigola, le fotografie impolverate e i fiori freschi.
Ho sbagliato e ti amo.
Ho sbagliato, però ti amo.
Non voglio che esista più nessun ma della nostra nuova bolla.
Ho sbagliato, però ti amo.
Ho sbagliato, tuttavia ti amo.
Lo vedi? Si può vivere senza ma…io ci vivo benissimo.
Prendo le chiavi, poco importa se ho vestiti sudati, che puzzano di gin e sono sgualciti.
Ho sbagliato e ti amo.
Afferro la maniglia della porta, lo senti che cigola? Esistono altre cose nella vita, io te l’avevo detto.
Sei qui.
Sei davvero qui.
I tuoi vestiti non sono sudati, non puzzi di gin ma hai gli occhi sgualciti.
Hai pianto, hai pianto tanto.
Lo vedi che mi fai fare? Hai di nuovo portato dei ma nella nostra vita.
Scuoti la testa, potremmo fare a gara a chi assomiglia di più ad uno zombie.
Ho sbagliato, ti amo.
Non basta pensarlo, non ti basta leggerlo nei miei occhi.
Ho sbagliato e ti amo.
Te l’ho sussurrato all’orecchio, lo sai che devi accontentarti quando si parla di me.
Non sono bravo con le parole, quello è il tuo talento.
Scuoti ancora la testa, potremmo fare a gara a chi vive peggio senza l’altro.
Sicuramente vincerei io, non c’è partita.
Ti stringo con forza, con l’affanno, con chi ha la consapevolezza che ha sbagliato però ama, ama follemente.
Ti allontani e mi superi per correre ad accarezzare il tuo stupido gatto.
È tornata indietro, alla fine.
Esistono altre cose nella vita, lo sai?
Esiste questa casa per esempio, un letto bianco, una porta che cigola, le fotografie impolverate e i fiori freschi.
Esistiamo noi, la nostra bolla progetta per due e il mio amarti…nonostante abbia sbagliato.

 
 
 
 
 
 
 
Ma buon sabato amiche mie.
Non chiedetemi niente, questa “cosa” è nata così, tra un vocale chilometro e l’altro con la mia dolce Morgana.
Stavamo parlando del mio capitolo, di come devo esasperare il finale perché io adoro far soffrire il prossimo, ed eccoci qua.
Ho preso il telefono, le ho mandato un messaggio con su scritto “ sto scrivendo una shot, preparati…è un melodramma dei miei ” e questo è il risultato =).
Non c’è né arte né parte in tutto questo, potete inserirla in qualsivoglia spazio-tempo riteniate più opportuno, era semplicemente nella mia testa e voleva uscire fuori.
Ci rivediamo presto con The Wedding Date.
Un bacione
Alice.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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