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Autore: FrancySpongy    28/02/2021    1 recensioni
Una piccola raccolta dei miei pensieri e delle mie poesie.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell' autrice: Questa è una mia riflessione e non una poesia. L' ho scritta diverso tempo fa e volevo condividerla con voi, dato che il tema è molto attuale.

Hai mai sentito la paura mentre ti muovevi in mezzo alla folla? Hai mai sentito un’ irrefrenabile sensazione di pericolo quando qualcuno intorno a te iniziava a parlare in una lingua sconosciuta? Hai mai sentito crescere dentro di te il razzismo e l’intolleranza?

L’umanità sembra dirigersi verso dei tempi particolarmente difficili e bui,come già accaduto nel Medioevo. Il dibattito politico sembra essersi concentrato su un “Noi contro Loro”,è tutto un gioco basato su delle fazioni che fanno di tutto per screditare e schernire l’altro. Non riusciamo più a concentrarci sulla sostanza delle cose,sentiamo il bisogno di etichettare tutto e tutti,per sentirci più forti forse? Oppure per sentirci migliori? O magari per sentirci parte di qualcosa e riuscire ad identificare meglio il nostro “nemico”?

La nostra società ha fallito,è piena di insicurezze e fragilità,che il virus e gli attentati sono riusciti a tirare fuori. Intorno a me sento l’intolleranza crescere,la sento crescere anche dentro di me. Sono piena di diffidenza nei confronti del diverso,ho perso quella che era la mia forza,la voglia di conoscere e scoprire il mondo,per poter imparare,per poter migliorare.

Vorrei poter dire di essere una persona migliore,vorrei poter dire di non avere paura,ma la verità è un’altra. La sento dentro di me,ogni volta che passo in una piazza affollata,ogni volta che vado ad un concerto,ogni volta che vado al cinema. Scaccio le paure con qualche risatina nervosa,con un po’ di sarcasmo,ma loro sono lì. La mia preoccupazione cresce,ma anche la mia disperazione,è davvero impossibile convivere con delle culture diverse? E’ davvero così impensabile riuscire ad amarci tutti senza curarci delle nostre origini o delle nostre religioni? E’ davvero così difficile smettere di pensare solo a noi stessi e pensare anche al nostro vicino?
La mia preoccupazione è rivolta soprattutto al futuro,che mondo ci aspetterà? Un mondo in cui saremo sempre più divisi e sempre sul piede di guerra? Un mondo fatto di odio e distruzione?

Forse non siamo così diversi dai nostri predecessori che abbiamo sempre aspramente criticato,forse la natura umana è questa. Come diceva Hegel: “dove c’è vita,c’è conflitto”,quindi il conflitto è inevitabile. Analizzando tutto ciò da un punto di vista meramente analitico e logico, è così. Le guerre servono a bilanciare gli equilibri. La storia tende a ripetersi ciclicamente, e tutto ciò pare inevitabile,ma è giusto rassegnarsi di fronte a tutto ciò?
In che mondo vogliamo vivere? E’ possibile che la natura umana sia davvero così crudele ed egoista?

Avere vent’anni nel 2020 pare una cosa difficile,il confine tra bene e male è labile,le scelte da fare portano a dei conflitti interiori. Indubbiamente tutto ciò fa parte della vita. Sulle mie spalle sento una grande responsabilità,vorrei rendere il mondo un posto migliore,per me,per i miei genitori,e un giorno magari anche per i miei figli.

Avere vent’anni nel 2020 comporta dei piccoli sacrifici,difficili da comprendere,ma da accettare. Quest’anno ci ha costretti a mettere da parte il nostro egoismo,a rivalutare ciò che avevamo,e ciò che desideriamo.

Avere vent’anni nel 2020 ci porta scontrarci con la realtà,e ci fa mettere in dubbio i nostri ideali,quelli in cui abbiamo sempre creduto. Ci porta a scontrarci con un mondo che credevamo nostro,ma che non sentiamo nostro,che non ci rappresenta. L’umanità si dirige verso il baratro, l’intolleranza, il razzismo, l’ignoranza, la frustrazione e la paura sono diventati i sovrani indiscussi di questa nuova era. I valori in cui abbiamo sempre creduto sembrano sgretolarsi sotto i nostri piedi. Le nostre sicurezze e certezze vacillano continuamente. Tra terroristi,razzisti,negazionisti,fascisti e ignoranti continuo a chiedermi,quando è stata l’ultima volta che ti sei sentita veramente al sicuro? Quando è stata l’ultima volta che hai guardato il mondo con gli occhi di chi credeva nel futuro e che credeva di poter fare di meglio?

Avere vent’anni nel 2020,mi ha portata a rivalutare il lavoro fatto delle generazioni precedenti,generazioni che ho aspramente criticato. Mi ha condotto a rivalutare la mia visione semplicistica dei meccanismi della società e della nostra civiltà. Vorrei poter dire che nutro una grande fiducia nei confronti del futuro,ma per me si limita tutto a delle incognite,e l’unica cosa che mi resta è la speranza. La speranza di un futuro migliore,di tempi migliori,e di un mondo migliore. La speranza di poter essere una persona migliore,e di contribuire a migliorare la nostra società. La speranza di poter guardare di nuovo questo mondo con gli occhi che brillano,e con l’innocenza e l’ottimismo di una bambina.

 
  
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