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Autore: aurora giacomini    28/02/2021    3 recensioni
Perché la mia bocca sorride? Non è un bel sorriso: sembra più una smorfia, forse un ghigno.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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28.02.21
 

Allo Specchio


Osservo l'immagine riflessa nello specchio: ci vedo un viso ovale e due occhi blu, forse troppo vicini tra loro.
Gli zigomi sono alti, quasi fieri nel loro voler sottolineare legami con l'est. Al centro di essi, il naso. Forse la parte che preferisco: piccolo e lievemente all'insù.
Una faccia normale. Non bella, non brutta.
Nessuna ruga la solca, la pelle è chiara e tonica.
E' un viso che ad un primo impatto diresti giovane, molto giovane. In realtà, questo volto si è affacciato alla vita per oltre un quarto di secolo, non lo diresti. Nessuno lo fa mai.
Abbasso lo sguardo. C'è qualcosa che stona con l'armonia quasi infantile dei lineamenti: la bocca. 
Perché la mia bocca sorride? Non è un bel sorriso: sembra più una smorfia, forse un ghigno.
Gli occhi scendono ancora. Abbandonando definitivamente la superficie riflettente, si posano sulle mani, ancorate al lavandino. Non sono mani femminili: seppur piccole sono quasi rozze. La destra è visibilmente più grande della sinistra: segno distintivo di chi è abituato a svolgere lavori manuali.
Non avere delle belle mani non è un reato. La cosa che penso non vada molto bene è la sostanza viscosa e appiccicosa che le ricopre... qualcosa di rosso.
Uno sguardo attento non rivela abrasioni o tagli di sorta. Non è roba mia.
Vorrei voltarmi per cercare indizi, ma ho paura di farlo... ho paura di vedere il corpo del reato.
“Che stai facendo?” Mia sorella compare sulla soglia, mi guarda in modo indecifrabile.
La guardo brevemente, poi riporto l'attenzione sulle labbra, ancora piegate e derisorie.
“Stavo immaginando di aver appena ucciso qualcuno.” Rispondo, mentre la bocca torna orizzontale.
“Smettila di fare la scema.” Si allontana dalla soglia, la sua voce mi raggiunge con toni sfumati, “le rape non si tagliano da sole. Finisci almeno la tua parte!”
Prima di aprire l'acqua, mi guardo ancora una volta allo specchio, “ventisette anni e non dimostrarli. Bel lavoro, Aurora.” Mi sorrido.
“Tanto meno mentalmente!” La voce di mia sorella, ancora una volta.
“Sono una persona fantasiosa!” Replico, alzando la voce anche se non serve: mi ha sentita persino mentre parlavo con me stessa. “Il fatto che io sia un po' macabra non lede alla cosa, capito?!”
  
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