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Autore: JennyPotter99    01/03/2021    0 recensioni
La storia di un paio di occhiali, un anello d'argento e una margherita.
Genere: Romantico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Berlino, Il professore, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Qualche mese dopo
 
Le Hawaii sono spettacolari.
Il mare, il posto, il cibo, i cocktail e gli abitanti.
Con i miei soldi mi sono divertita un bel po': comprata nuovi vestiti, affittato un bel appartamento e perfino imparato a fare surf.
Il mio discorso con l’ispettrice Murillo mi ha fatto capire che non devo più nascondere le mie cicatrici, perciò prendo il sole nuda quando mi pare e piace, così che non rimanga il segno del costume.
L’anello di Andrès non me lo tolgo mai dal dito, credo che ormai siano diventati un tutt’uno.
Mi manca tantissimo, ogni giorno, come mi manca Sergio.
Ma l’amore è anche un po' questo, credo.
Ho avuto tempo di riflettere e ho capito che io li amavo entrambi.
È possibile, in diversi modi.
Però ora basta pensare al passato.
Mi lego i capelli e indosso un bel costume viola, con un vestitino bianco per andare in spiaggia.
La mia casa è talmente grande e colorata che potrei farci una bella festa, un giorno.
Magari con gli altri della banda.
Chissà dove sono e cosa stanno facendo.
Scorro la mia porta a vetro per uscire, quando, davanti al mio piede, vedo qualcosa che mi fa tremare le gambe.
Mi piego per prenderla: è una margherita.
Non ci posso credere, ce ne sono tantissime altre.
Formano una specie di percorso.
Vorrei raccoglierne una ad una, ma sono fin troppe e conducono alla spiaggia.
È deserta, se non fosse per un uomo sulla riva, dove finisce il percorso.
Il sole è troppo alto in cielo, così mi metto una mano sulla fronte per vedere meglio: è Sergio.
Con un costume blu, una camicetta bianca che ha messo a terra un telo da mare rosso.
Ma come diamine faceva a sapere dove fossi esattamente?
Mi ha cercata?
Ha chiesto di me alla gente del posto?
O forse è come se l’avesse sempre saputo.
Non mi importa: ha fatto tutto questo per me e, dato che mi è mancato da morire, non posso fare altro che avvicinarmi.
È bellissimo come mesi fa.
-Prima che tu dica qualsiasi cosa, fammi parlare.- esordisce, arrossendo. -Ti amo. Mi dispiace di non avertelo detto quando me lo hai detto tu, ma ero così nervoso di…Di tornare a riprovare quel sentimento di quando eravamo ragazzi. Mi dispiace anche di non averti detto tutta la verità, in questi anni, perché me ne vergognavo troppo: tu eri così bella…Sei! Sei così bella e continui ad esserlo. Mi chiedevo cosa ci potesse fare uno come me con una come te e non riuscivo a darmi una risposta.-
Sergio non capisce che non mi serve che mi spieghi niente, io lo amo così com’è e l’ho capito in quei giorni in cui sono stata rinchiusa lì dentro.
-S-So che non sono come gli hawaiani, insomma, non ho i muscoli e-e…-
Gli prendo il viso tra le mani, sorridendo.- Non te l’ha mai detto nessuno che parli un po' troppo?- affermo, prima di premere le labbra sulle sue.
Mi mette le dita nei capelli e mi bacia con passione e mi tornano tutte quelle belle sensazioni che ho sempre provato.
Mi sono sempre fidata delle mie sensazioni e mi hanno portata sulla giusta strada.
Come due scemi scoppiamo a ridere e capisco che forse saremo felici.
-Chi arriva ultimo è uno scarafaggio!- esclamo, togliendomi il vestitino in fretta e correndo in acqua.
Lui si toglie velocemente la camicia e si tuffa accanto a me, schizzandomi.
Ci divertiamo come matti, però, quel momento mi ricorda il nostro viaggio dei 100 giorni e che c’è una cosa che devo fare prima di lasciarmi il passato alle spalle.
Sergio mi vede che rifletto.- Tutto bene?-
-Sì…E’ solo che, prima di qualsiasi altra cosa, c’è una promessa che devo rispettare.-
Mentre la mattinata passa, Sergio trova un’asse di legno e con un pennarello ci scrive il nome completo di suo fratello.
Intanto, su una collinetta davanti al mare, scavo una buca e, dopo tanto tempo, mi tolgo l’anello, sotterrandolo.
Recuperiamo tutte le margherite e le mettiamo dentro un vasetto di vetro, posandolo sulla collinetta, davanti all’asse di legno.
So che non è una tomba per bene, però non abbiamo un corpo o le ceneri che Andrès voleva che io spargessi in mare.
Spero che così sia lo stesso, che gli piaccia comunque.
Certe volte mi sento incompleta a pensarci.
A pensare che lui non è più con noi e perciò mi aggrappo ai ricordi.
Mi reggo alla nostra stupenda amicizia che non morirà mai.
-E questo è il fiore, del partigiano.- canticchia Sergio.- Oh bella ciao, bella ciao ciao ciao.-
Mi stringo a lui, poggiando la testa sulla sua spalla, guardando verso la lapide.
Il ghigno di Andrès era quasi contagioso e se chiudo gli occhi, ce l’ho ben impresso nella mente.
-E questo è il fiore, del partigiano.- aggiungo.- Morto per la libertà…-
 
FINE.
 
 
 
 
Salve a tutti, spero che questa storia vi sia piaciuta. Mi raccomando commentate e noi ci rivediamo a Marzo con la fanfiction di Falcon and Winter Soldier con protagonista Peggy! La figlia di Mia e Steve, a presto!
   
 
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