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Autore: Alex Ally    02/03/2021    0 recensioni
Conosciamo tutti l'infanzia di Aang, Katara, Sokka, Zuko e Toph... ma quella di Suki?
Com'è stata la sua vita prima di incontrare il Team Avatar?
La sua infanzia, quando è entrata per la prima volta nelle guerriere Kyoshi e gli ostaccoli che ha dovutto affrontare solo perchè ha vissuto in zona neutrale questo non vuol dire che non abbia avuto le sue difficoltà nel crescere che fossero legate alla guerra o meno.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Suki
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 4.

Quando sua madre le lesse la lettera, o per meglio dire l'aveva fatto il nonno mentre la mamma veniva consolata dalla nonna, non aveva saputo bene cosa pensare.
Si sentiva persa.
I pochi ricordi di suo padre non le permettevano di avere un'idea precisa di che uomo fosse anche conoscendo tutte le storie raccontate dai suoi nonni perchè in quel momento quando le darono la notizia capì che di questo si trattava.
Storie, fino a quel momento suo padre Yao era sempre e solo stato un personaggio di un racconto. Si senti in colpa quando realizzo di non aver un legame emotivo con suo padre abbastanza forte per farle provare veramente qualcosa in quel momento.
La lettera diceva che l'esercito del Regno della Terra, stavano andando alla capitale, ma durante il tragitto erano stati attacati dalla Nazione del Fuoco. Suo padre era tra i soldati dispersi e anche una bambina di otto anni poteva dire che quelle erano le parole che veniva usate per addolcire la notizia: suo padre era morto.
Per un mese intero sua madre non si era alzata dal letto rimanendo lì a piangere mentre di Suki e della sartoria si occupavano i nonni. Dopo un anno senza più notizie arrivo la notizia che suo padre era ufficialmente morto e Oyaji si offri di fare una piccola comemorazione funebre per Yao anche se il corpo dell'uomo non sarebbe mai potutto tornare a casa.
A quel punto sua madre si era già abbastanza ripressa tanto che era tornata a lavorare, ma per fortuna lo faceva con un ritmo più calmo e non si affatticava cosi tanto come in passato sembrava aver ormai accetato al morte del marito anche Suki si chiese se non avesse sempre saputo dentro di se che Yao non sarebbe mai tornato, tutte le volte in cui si lamentava che il marito si era condanatto a morte in quel momento parvero a Suki in una luce completamente diversa.
Forse dentro di lei Shunrei aspettava solo la condanna definitiva e quando l'ebbe avuto forse si sentiva in qualche modo più libera sopratutto per quanto riguardava il poter sfoggare il suo dolore.
Di certo Suki non voleva che sua madre rimanesse tutta la vita da sola con un cuore spezzato e se avesse voluto ricominciare con un altro uomo lei né sarebbe stata felice. Lee possedeva una fattoria fuori dal vilaggio, il suo piccolo regno autonomo come lo chiamava lui, ed era uomo gentile e di buon cuore. A volte Suki e Maylin andavano da lui a giocare e Lee non solo a volte si univa a loro, ma le offriva anche qualcosa che aveva preparatto che fossero dolci o un prodotto che aveva coltivato lui stesso.
Da un anno aveva fatto la corte a sua madre e sia Suki che i nonni potevano dire che Shunrei non era affatto indiferente nei confronti del proprio cotergiattore, ma evidentemente non era ancora pronta ad ammeterlo a se stessa.
«Suki posso entrare?» domando sua madre bussando alla porta.
La ragazzina si tiro su a sedere per poi legarsi di nuovo i capelli nella solita coda prima di rispondere.
«Certo, entra pure.» disse Suki. Shunrei entro per poi sedersi sul letto vicino alla figlia.
«Mi dispiace.» esordi. «Non volevo...» Si paso le mani sul viso in preda alla frustazione nonostante gli anni e questo la turbava anche perchè avrebbe potutto ferire Suki se non fosse stata attenta.
«No, mamma sono io che devo scusarmi.» disse Suki. «Non dovevo spingerti ad avere quella conversasione.»
Shunrei guardo la figlia anche se aveva solo dodici anni a volte le pareva già un adulta e questa cosa a volte non le piaceva, Suki doveva godersi al sua infanzia come tutti i bambini e il più delle volte l'aveva fatto, ma Shunrei aveva sempre paura di aver sbagliatto qualcosa mentre la cresceva da sola.
«So che vuoi che io sia felice, ma... a volte voler la felicità delle altre persone non è abbastanza.» tentò di spiegare Shunrei. «Le buone azioni... senti Suki non devi mai dare per scontato niente, intesi? Sopratutto i sentimenti degli altri.»
Suki annui ineffetti non aveva pensato bene alla reazione di sua madre, aveva datto per scontato che sarebbe stata felice di sapere che era d'accordo sul fatto che avrebeb anche potutto iniziare un nuovo amore.
Ma il problemma di sua madre non era lei era qualcosa dentro a Shunrei.
«Bene.» disse sua madre. «Ora andiamo a cena, c'è la pasta con formaggio e pesce.» gli occhi di Suki si illuminarono era il suo piatto preferitto. Corse dietro alla madre improvissamente molto affamata, ma sopratutto era felice che le cose tra loro si fossero sistematte.

«Ottimo lavoro Suki, complimenti.» disse la sifu con orgoglio vedendo come la ragazzina era riuscita ad eseguire coretamente al pratica di primo soccorso sul manichino assegnatele.
«La ringrazio sifu.» disse Suki facendo un piccolo inchino alla donna.
Maylin scocco un'occhiatta all'amica per poi sospirare in modo irritato e anche abbastanza udibille. Suki si volto verso di lei alzando gli occhi al cielo, la pratica di primo soccorso era l'unica cosa in cui Maylin non era al migliore anzi in realtà era proprio negata e questa cosa a volte la indispettiva.
«Comunque continuo a dire che tutto questo è inutile.» borbotto Maylin.
«Niente affatto.» disse Rin. «Se una guerriera si ferisce sul campo di battaglia è molto importante sapere come trattare la ferita in modo da poterla salvare all'istante.»
«Si, ma basta che solo una sappia fare ste cose.» continuo Maylin insistendo sul suo punto.
«Forse, ma ti ricordo che non sono ancora state scelte le ragazze che diventerano guerriere Kyoshi ufficiali.» disse Rin.
«Tu di certo non sarai scelta.» disse Maylin in tono neutrale, Rin abbasso lo sguardo diventando rossa come un peperone mentre Suki diede una gomitatta all'amica.
«Non dire queste cattiverie.» la rimprovero Suki.
«Non è cattiveria è un dato di fatto e lo sa anche lei.» disse Maylin come se quello che stesse dicendo fosse un fatto ovvio.
Suki stava per ribattere, ma Rin la fermo con un gesto della mano dicendo che non importava.
La ragazzina dai capelli castano-rossici annui e non disse niente infondo Maylin non era cattiva forse era solo invidiosa delle capacità di Rin nel primo soccorso.
Si disse che era cosi infondo Maylin la conosceva fin da piccola e sapeva bene che non era qualcuno che diceva cose cosi cattive solo per il gusto di farlo. E poi tra qualche mese Maylin avrebbe capito di sbagliarsi perchè Rin aveva tutte le qualità per diventare una guerriera Kyoshi proprio come loro.
  
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