Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: Ladydevilexo16    02/03/2021    1 recensioni
You know, the origin is you.
From the air I breathe to the love I need.
Only thing I know, you're the origin of love
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DAL TESTO :
Lui non si è ancora perdonato l’accaduto. Come invece ho fatto un istante dopo aver sentito quella canzone, per la prima volta. La nostra canzone… The origin of love...
-... “A-andy… n-on… non ries-… n-non riesco a… e-respirare…” la sua voce esce flebile e spezzata più volte da singhiozzi e iperventilazione...-
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primissima ff Mikandy... Era da un pò che volevo scriverci qualcosa. FF scritta per una Challenge di scrittura H/C, Prompt : Respirare... Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate. Buona lettura. 😘

 

 

Lo sento rigirarsi per l’ennesima volta nel letto e lamentarsi. Il suo respiro diventa pesante, irregolare. Mi volto a guardarlo, accendendo l’abajour. Piccole gocce di sudore gli imperlano la fronte. Continua ad agitarsi. Un incubo. L’ennesimo. Ormai va avanti così da tempo. Parecchio tempo. Settimane, anzi, probabilmente mesi… Attacchi di panico. Questa è stata la diagnosi. Ci ho messo un po' a realizzare la situazione. Avrei dovuto accorgermene subito… la causa la nostra “rottura”. Non ne ho la certezza matematica, ma ne sono sicuro, me lo sento. Gli attacchi di panico devono essere iniziati poco dopo la nostra rottura. Avvenuta quasi 8 mesi fa. Quel maledettissimo giorno in cui è scappato da casa con nient’altro che una valigia ed un… “me ne vado, e non tornerò”, alla volta di Montreal.

 

Sono i sensi di colpa e i ricordi i fattori scatenanti di queste crisi. Che solitamente si manifestano appunto nel cuore della notte, con Mika che comincia ad agitarsi parlando nel sonno, sudando freddo, per poi alzarsi urlando in preda ad una crisi respiratoria e di pianto…. Infatti è quello che succede pochi istanti dopo. I suoi occhioni color sottobosco si spalancano. Mika emette un urlo strozzato, poi comincia a respirare sempre più a fatica. Non posso fare a meno deglutire il groppo che mi si è formato in gola. Detesto vederlo ridotto così… ho sperato che la situazione potesse migliorare con il passare del tempo, quando siamo tornati insieme ma, non è stato così. Lui non si è ancora perdonato l’accaduto. Come invece ho fatto un istante dopo aver sentito quella canzone, per la prima volta. La nostra canzone… The origin of love.

 

“Mika.” Lo chiamo gentilmente, ma in tono deciso, per cercare di portare la sua attenzione su di me. “Mika guardami, sono qui.” Ripeto, per fargli avvertire la mia presenza, senza toccarlo, almeno per ora. Ho bisogno del suo consenso per un contatto fisico. “Sono qui…”. So cosa devo fare, ma non è facile. Lo vorrei stringere e consolarlo. Mi sento impotente. Finalmente volta lo sguardo su di me, ma il respiro è ancora troppo accelerato ed i singhiozzi forti. “A-andy… n-on… non ries-… n-non riesco a… e-respirare…” la sua voce esce flebile e spezzata più volte da singhiozzi e iperventilazione. “sono qui…” ripeto, per rassicurarlo. Dopo qualche istante lo vedo alzare una mano, rendendola nella mia direzione. Lo guardo negli occhi per avere la conferma di poterlo toccare. Poi la prendo finalmente tra le mie delicatamente. Facendomi più vicino a lui. “Mika, sono qui. È tutto ok. Sono qui.” Continuo a ripeterli, mentre lentamente disegno piccoli cerchi con la mie dita sul dorso della sua mano.

 

Ci vogliono ancora diversi momenti prima di riuscire a far cessare le lacrime. Gli prendo il viso tra le mani, poggiando le nostre fronti l’una sull’altra. “Hey… sei qui, con me.” Mika annuisce piano e respira profondamente, chiudendo un secondo gli occhi. Gli lascio un piccolo bacio sulla fronte fresca. Ha smesso di sudare e il respiro è tornato più regolare.

 

“Hai bisogno di qualcosa?” non dice nulla, lancia solo un fugace sguardo in direzione del mio comodino. Non c’è bisogno di aggiungere altro. Qualche volta in queste occasioni, se gli incubi o le crisi sono particolarmente forti Mika prende delle gocce per poter tornare a riposare, almeno un po'. “Vado a prenderti un bicchiere d’acqua. Torno tra un istante, ok?” gli chiedo conferma, per rassicurarlo, quando mi accorgo che è ancora un po' restio a lasciarmi le mani. Ma annuisce piano e mi fa allontanare per quei pochi istanti necessari a tornare indietro con il bicchiere d’acqua in mano. Glielo porgo, dopo averci aggiunto un paio di gocce.

 

A piccoli sorsi beve tutto il contenuto e lo poggia su comodino. Si ristende chiudendo gli occhi. Io lo imito, stringendomelo contro. “Buonanotte amore.” Sussurro tra i suoi ricci. L’unico risposta da parte sua è un lieve suono un po' confuso che suona vagamente come… “ ‘notte”.

 

   
 
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