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Autore: hertz    03/03/2021    0 recensioni
"Non voglio certo che tu sia la mia più bella cosa mai successa"
Francesca ha diciannove anni, frequenta l'ultimo anno del liceo e finalmente sta per diplomarsi. Vive la sua adolescenza in maniera serena anche se sta iniziando ad avere dubbi sulla sua sessualità. Sarà Asia, una donna più grande di lei a farle capire cosa e chi le piace davvero.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Quindi ricorda che Il limite del prodotto di due funzioni è uguale al prodotto dei limiti delle funzioni se i limiti sono finiti. Poi lo applichi e il gioco è fatto" - disse Lucrezia con voce impostata e seria guardando l'amica - "È semplice!" - continuò vedendo l'altra in silenzio.

"Per te che sei un genio. Per me, e per tutta la classe, dubito" - rispose Francesca sospirando - "Perché non puoi farmelo tu? Avevamo un patto" - aggiunse con un broncio, facendo ridere Lucrezia - "Prendo io la macchina per tutti i sabato dell'anno".

"Il patto era valido sino allo scorso anno, non ricordi? Abbiamo un esame Fra, non voglio tu esca dal liceo con un voto inferiore al 90. Quindi oggi proverai a risolvere gli esercizi da sola" - disse Lucrezia perentoria.

Francesca non osava replicare, sapeva bene quanto l'amica fosse seria, a testa bassa e mugugnando tra sé e sé si diresse in classe. L'ultimo agognato anno era iniziato da poco più di un mese e avevano già dovuto affrontare alcune verifiche e i professori insistevano affinché tutta la classe arrivasse all'esame con un buon voto. Francesca aveva una media discreta ma lei e la matematica erano due rette parallele, destinate ad ammirarsi senza mai toccarsi, il professor Pisano era anche bravo e paziente ma tutti quei numeri e quelle lettere la mandavano in confusione.

"Fra, allora?" - la destò Lucrezia dai propri pensieri e quando vide che l'altra non capiva alzò gli occhi al cielo - "Francesca Brighi ti ho chiesto se sabato andiamo alla festa di Alberto, quello della 3A".

"Alberto chi? E da quando frequentiamo i ragazzini?" - chiese guardandola torva mentre apriva la porta della classe.

"A volte mi chiedo come faccia a sopportarti da cinque anni. Quello della 3A del classico! Si allena con me a tennis, ricordi? Biondino, occhi nocciola, un sorriso che ti ipnotizza, due spalle bellissime" - spiegò sognante Lucrezia - "Ha organizzato una festa nella sua casa di campagna, volevo andarci ma senza di te sai che mi annoio."

"Potevi dirmi che parlavi di Rogerino" - la prese in giro Francesca - "Va bene, però devi deciderti e dichiararti. Sembra parli di un dio sceso in terra!"

Lucrezia le fece una smorfia e si sedette dopo aver salutato con un cenno del capo i compagni. Guardò l'orologio e poi Francesca. Il professor Pisano non era ancora in classe e la campanella era suonata da cinque minuti.

Stava per dire qualcosa all'amica quando la porta si aprì, entrò il vicepreside Molinari seguito da una sconosciuta figura femminile. Alcuni ragazzi mormorano qualcosa, Francesca sorrise appena capendo che erano apprezzamenti per la giovane con Molinari. Non poteva essere una studentessa e si chiese se ci fosse qualche corso extra scolastico.

"Buongiorno ragazzi, come potete vedere Pisano non è in classe e per lui arrivare dieci minuti in ritardo è impensabile." - disse l'uomo serio facendo ridere la classe - "Purtroppo ha subito un'operazione, tranquilli semplice routine ma non poteva più rimandare. Non avrebbe voluto lasciarci soli durante la maturità ma non ha avuto scelta. Spera però di poter tornare in corsa a Marzo o Aprile per accompagnarvi negli ultimi due mesi." - spiegò calmo Molinari guardando i ragazzi e ogni tanto lanciando sguardi alla giovane con lui - "Da oggi quindi sarà la Professoressa Asia Conforti a sostituirlo. È preparata ed è stato lo stesso Alfredo a insistere affinché fosse lei a prendere le redini. Comportatevi bene. Conforti, ora sono tutti suoi."

L'uomo la salutò con una stretta di mano e uscì, senza però prima guardare la classe, stranamente in silenzio. Magari una giovane insegnante sarebbe riuscita nell'intento di non far rimpiangere il collega.

"Ringrazio il professor Molinari per le belle parole. Anche se sicuramente il prof Pisano ha amplificato le mie qualità." - disse la donna appoggiando la cartella e sedendosi dietro la cattedra - "Immagino non sia semplice per voi cambiare insegnante l'ultimo anno, avete ormai le basi della materia e un metodo ben chiaro. Sono stata anche io una sua allieva" - continuò e quando senti un brusio sollevarsi rise - "Non diteglielo, altrimenti pensa di essere vecchio." - la classe stavolta rise e Asia pensò di aver iniziato col piede giusto.
  
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