Rachel vieni con me. Queste erano le parole che le rivolse Zack in piedi sulla finestra dell'ospedale spichiatrico. Era davvero contenta di vederlo. Sapere che non si era dimenticato la sua promessa. Il sorriso più bello che avesse mai visto Zack. E sulle labbra di una ragazza che vuole morire. Che spreco pensò. Rachel si getto nelle braccia di Zack che cadde all'indietro. Il momento per Ray era giunto. Zack sporse la falce e quando stava per colpirla qualcosa lo fermò. Caddero a terra uno sopra l'altro. E quando lei cercando di rimettersi in piedi si mise a cavalcioni su Zack esso provò una sensazione che non aveva mai provato. Certo ne aveva sentito parlare ma non l'aveva mai provata. E sicuramente neanche quella ragazzina. La prova di ciò fu un gemito trattennuto a contatto col cavallo dei pantaloni del ragazzo. Un silenzio imbarazzante si impossesso di entrambi ma vennero risvegliati dai suoni di passi. Giusto lui era un ricercato. Zack spostò in malo modo Ray, si alzò la prese per un braccio e cominciò a correre. Ray vedendo quel gesto sorrise incosciamente e quando Zack si voltò per guardare gli inseguitori la notò. Il più puro degli angeli. Zack si riscosse dai suoi pensieri e cominciò a correre in direzione della foresta li davanti. Una volta all'interno percorsero in linea retta per altri dieci minuti poi cambiarono direzione e corsero ancora. Una volta assicuratosi che gli inseguitori avessero perso le loro traccie si sedette appoggiato ad uno degli alberi con Ray al suo fianco che aveva il fiatone e le guance arrossate per la fatica. Zack pensò fosse davvero carina quando non era un morto che cammina che chiede di morire, ma scacciò quel pensiero. Insomma l'aveva promesso. Durante quei pensieri Ray si posizionò davanti a lui in ginocchio congiunse le mani in forma di preghiera e lo guardò con un luccichio di vita negli occhi. "Zack" lui alzò il volto e perse un battito. Ma che gli prendeva. Che cosa aveva di diverso da tutte le altre vittime. Perché era così difficile pensare che da li a poco l'avrebbe uccisa. Rispose con un suono monotono che la incitava a continuare, anche se sapeva benissimo dove voleva andare a parare. "Zack... tu l'hai promesso. Se avessi sorriso. Un sorriso vero. Tu mi avresti uccisa." "Vuoi ancora morire dopo che hai recuperato la voglia di vivere? Certo che sei strana. Comunque te l'ho promesso ma non lo farò. Non ora almeno." "Oh... Perché?" Il suo viso si incupi. "Ovvio. Altrimenti come esco da qui!" Era una scusa campata per aria per prolungare il più a lungo la sentenza di Ray. Doveva capire che cosa gli stava succedendo. "Mhm. Zack ha un pessimo orientamento e non sa leggere" "Oi. Guarda che ti sento. Non serve ribadirlo idiota." Ray sorrise. Ancora quella sensazione. Doveva capire qualcosa in più. Con un gesto completamente avventato prese Ray e la abbracciò facendo si che la sua testa fosse contro il suo petto. "Z-Zack?!" "Zitta. Riposati. Abbiamo corso tanto." "Ma.. per..." "Ho detto zitta. Riposati. Anche io sono stanco." "Mhm. Ok Zack." Ray si accoccolò sul suo petto e chiuse gli occhi mentre Zack le accarezzava la testa istintivamente. Quando sentì il respiro di Ray farsi leggero continuò a guardarla era così dolce. Sembrava una bambola di porcellana. Come quella del mondo di Oz pensò. Lo aveva visto di nascosto da piccolo. Non era mai riuscito a vederne la fine però, in più lo vide sempre senza audio. Aveva sempre immaginato i discorsi dei personaggi mai avevo sentito le loro voci. Con questi pensieri per la testa si addormentò anche lui. Quando Ray si alzò vide Zack ancora addormentato e rimase incantata dal viso disteso e rilassato del ragazzo. Doveva ammettere a se stessa che era davvero bello. Inconsciamente gli accarezzò la guancia ed ebbe le farfalle allo stomaco quando Zack nel sonno cercò più contatto con quella mano. Ray pensò che si sarebbe messo a fare le fusa da li a poco e cominciò a ridere, una risata genuina e candida. Nel frattempo Zack si era sveglisto e aveva davanti a se un vero angelo. La risata di Ray era una cosa meravigliosa. Il suo corpo e il cervello andarono in subbuglio e senza pensarci due volte la attirò a se e la baciò. Un bacio casto senza nulla di volgare solo sentimento represso. Ray aveva gli occhi spalancati dalla sorpresa, ma dopo aver ammesso che quel contatto non le dispiaceva chiuse gli occhi e si lasciò coinvolgere. Il bacio divenne bagnato e si potevano sentire i lievi gemiti d'apprezzamento di Ray e gli ansimi di Zack. I loro corpi tremavano senza controllo pieni di emozione. Quando si staccarono per riprendere fiato Ray aveva gli occhi languidi di piacere e quando chiamò il suo nome lui non si trattenne più. "Zack.." La baciò di nuovo coinvolgendola in una danza sensuale di lingue e si piacere. Le mani iniziarono a vagare sotto il vestito di Rachel mentre si teneva aggrappata al petto di Zack. Passarono un paio di minuti e finalmente si guardarono negli occhi. Non vi era lussuria vi era amore. Un amore mai provato dato illoro passato. "Ti voglio Ray" Le gote di Rachel divennero se più possibile ancor più rosse mentre sgranava gli occhi dallo stupore. Ma le bastò guardare Zack per capire la serietà con cui le stava rivolgendo quella frase. "Mhm" non disse altro, ma a Zack bastava. Riprese da dove si era interrotto e tra asimi generali era rimasta in intimo mentre Zack era ancora vestito e lei sapeva perché. Con imbarazzo e completamente scoordinata Ray provò a togliere la felpa, senti i suoi polsi bloccati mentre Zack la guardava terrorizzato. "Zack" basto il suo sorriso e la sincerità dei suoi occhi per cedere e lasciarle fare. Quando con il suo aiuto Ray tolse completamente la felpa rimase a fissarlo incantata. Una persona normale si sarebbe disgustata ma lei no. Non lei che conosceva il suo passato. Non lei che ora lo stava vedendo tremare di paura per un possibile abbandono. Non lei che sapeva quando Zack avesse bisogno di qualcuno al suo fianco. Non lei che sapeva quanto Zack disgustasse il suo aspetto. Non lei che stava lentamente realizzando che ne era stata attratta dalla prima volta che lo vide. "Ehehe faccio schifo Ahahha" a quelle parole Ray si svegliò dai suoi pensieri e lo baciò un bacio casto solo impregnago dalle parole che avrebbe detto dopo. "Zack... sei bellissimo" Zack rimase sconcertato dalla sincerità di quei grandi e liquidi occhi. Sorrise. Il sorriso più timido e sincero che Ray gli avesse mai visto. Subito dopo si ritrovò tra le sue braccia. "Ti amo Rachel" a quelle parole le lacrime uscirono senza sosta. Quando Zack se ne occorse la spostò per guardarla e la vide sorridere tra le lacrime. "Anche io Zack ti amo" Lui la bacio con il sorriso tra le labbra. Passarono una serata ad amarsi senza sosta. Scorpendosi ed assaporandosi. "So che te l'ho promesso ma... i-io.. n-non voglio u-cciderti. N-non voglio vederti morire Ray. Mi dispiace." Ray si voltò mentre diceva quelle parole tra le lacrime. Un senso di tristezza si impossessò di Ray e un'ondata di vita la percosse. Ora aveva Zack. Aveva tutto ciò che desiderava. Era perfetto così com'era non c'era affatto bisogno di sistemrlo come aveva fatto con il cucciolo e i genitori in passato. Lui era perfetto proprio perché aveva così tanti difetti. Lui era perfetto così. "E io non voglio più morire." Zack si blocco. Aveva sentito bene? Stava scherzando? Sarabbe andata da qualcun'altro? No lei non l'avrebbe fatto ma allora perché di punto in bianco aveva deciso di vivere?. "Zack... voglio vivere con te. E morire quando saremo vecchi insieme. Zack ti amo e lo farò sempre." Lui la baciò lasciando intendere un profondo anch'io. Quella era la svolta per una nuova vita. Vita che avrebbero vissuto insieme.