Nel momento in cui Vincent era arrivato nell'appartamento di Gilbert, sentiva che stava per succedere qualcosa. Non aveva trovato suo fratello sdraiato sul divano come era solito a quell'ora del giorno, né era in cucina intento a preparare qualcosa di delizioso. Era tutto stranamente silenzioso.
“Gil? Sei a casa?"
Ha posato il cappotto sul retro del divano e si è avventurato ulteriormente nella sua dimora, cercandolo. Non era da lui non salutarlo quando gli faceva visita.
Mentre camminava lungo il corridoio, Vincent hai sbirciato nel piccolo ufficio, nella camera degli ospiti e ha visto che anche il bagno era vuoto. Potrebbe trovarsi solo in un altro posto se fosse in casa. Ha battuto le nocche contro la porta della sua camera da letto, aspettando qualche secondo prima di entrare con cautela. Ha sbirciato all’interno e la vista che gli si è presentata davanti ha immediatamente fatto macchiare le sue guance di un rosso brillante.
C'era Gilbert appena uscito dalla doccia. Intento ad asciugarsi il corpo, si voltò quando sentì la porta aprirsi cigolando, un debole sorriso che cominciava ad abbellire i suoi lineamenti.
"Oh, ehi. Che fratellino birichino, spiarmi mentre mi cambio"
"Co-cosa? No…cioè…io veramente..."
"Niente scuse, Vince. In quanto tuo fratello maggiore, ti dovrò dare una bella punizione. Fortunatamente per te sono già nudo"
Con movimenti veloci, Gilbert ha tirato Vincent contro di lui prima di togliergli i vestiti con facilità (il più piccolo non si stava neanche dimenando per farsi lasciare, tra l’altro). I loro corpi si sfregarono l'uno contro l'altro con un delizioso calore, provocando un piacevole attrito che fece gemere Vincent. Con una rapida occhiata alla sua intimità, Gilbert ridacchiò.
“Oh cielo, non abbiamo ancora iniziato e sei già così impaziente? Allora immagino che non sprecherò tempo”
Spinse Vincent sul letto, posizionandosi a cavalcioni su di lui per bloccarlo. Prese rapidamente la bottiglia di lubrificante sul comodino e ne lasciò scorrere un po’ sulle dita, poi sparse il liquido trasparente sul suo palpitante ingresso. Il corpo di Vincent lo voleva così disperatamente e la sua mente si stava affrettando a capire ciò che stava accadendo. Ha guardato Gilbert mentre quest’ultimo lo spingeva maggiormente contro il materasso, allargandogli le gambe e mettendocisi in mezzo.
"Preparati, perché non ci andrò piano, oggi"
Vincent iniziava ad ansimare e gli avvolse il bacino con le gambe, avvicinandolo ancor di più. Si lasciò sfuggire un lungo gemito quando, con un leggero movimento dei fianchi, poté sentire il cazzo duro di Gilbert premere contro di lui, entrando con facilità. La sensazione gli era così familiare e gli piaceva moltissimo. La sua bocca ha immediatamente rilasciato un altro sussulto di piacere sentendo Gilbert iniziare a spingere dentro e fuori, a un ritmo veloce, arpionandogli i fianchi. Questa volta, come aveva promesso, non ci stava andando delicato, affatto; aveva detto che quella sarebbe stata una punizione, dopotutto. Un sorrisetto era evidente sul suo viso mentre continuava, il suo ritmo inesorabile mentre procedeva.
“Ma guarda, quindi al mio fratellino piace la sua punizione. Neh, Vince? Ti piace che il mio cazzo ti martelli dentro in questo modo?"
Con una certa determinazione nella sua voce, si è spinto ancora più in profondità, colpendo il suo punto debole e questo ha fatto vedere le stelle a Vincent che buttò indietro la testa, gemendo e sbavando contro il cuscino, mentre afferrava le coperte, tirandole. Faceva un po’ male, ma il dolore non era paragonabile al piacere. Era così dannatamente bello. Il suo ritmo era veloce e rude, facendo sì che ogni spinta lo facesse sentire in paradiso.
“Ti fa male? Un po’? Bene bene. Prendi il mio cazzo, Vince…il più possibile"