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Autore: gabryweasley    05/03/2021    2 recensioni
"Se sei tormentata, tormentati fino in fondo."
Sarebbe lei a controllarmi il volto, se potesse.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Misako Kurata, Sana Kurata/Rossana Smith, Sari Hayama
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Iceberg

Posso rimanere con te per sempre, vero?
È un ricordo veloce. Uno dei tanti che si rincorrono nella mente.
Akito mi solleva il mento. Lo fa spesso, ho perso il conto delle volte in cui mi ha guardato negli occhi.
Se sei tormentata, tormentati fino in fondo!
Sarebbe lei a controllarmi il volto, se potesse.
Dita sul mento, occhiata, carezza.
Dita sul mento, occhiata, bacio fra i capelli.
Dita sul mento, occhiata, stretta delle dita.
Le contavo, prima. Undici, dodici, tredici.
Non sono una bambola, lo capisco dal tipo di sospiro che lui fa ogni volta.
E poi la sento la mia faccia mentre si sforza in espressioni cordiali verso tutti coloro in casa.
«Mamma…?»
Giro lo sguardo verso la voce che mi chiama. Bellissima Sari.
«Dimmi bambina.»
Non è più una bambina, è una splendida donna dagli occhi dorati. È uscito da solo, quel vezzeggiativo che conosco bene. Bambina.
Ha in mano il copricapo di mia madre, me lo mostra, incerta. Maro, con un cappottino di pelo bianco, cerca l'equilibrio su un iceberg mentre Sari si rigira in mano l'acconciatura.
«Pensi… che possa tenerlo io? Pensi che la nonna vorrebbe…?»
Le mani di Akito si staccano dalle mie, più veloci dei miei pensieri. Prende il copricapo dalle mani di Sari, glielo sistema sulla testa.
«Mettilo. Ogni volta che vuoi.» Lo vedo che guarda nostra figlia e serra la mascella, poi ritorna sulla mia mano e la stringe ancora, prima di allontanarsi. «Vado a prendere un the.»
Sari trova il posto accanto al mio braccio, lasciato vuoto da Akito, e appoggia la testa sulla mia spalla colpendomi con l'iceberg.
«Scusa mamma! Scusa!»
Ed è in quel momento che succede. Con quel colpo che richiama i mille colpi ricevuti dal ventaglio di mia madre. Il sorriso dietro le mie labbra trova la via d'uscita. Guardando Maro che cerca di ritrovare l'equilibrio mentre Sari si risistema il copricapo in testa. Guardando Rei e Fuyuki, che piangono tutte le loro lacrime e Oji che, in mezzo a loro, continua a dargli pacche sulla schiena. Guardando la bara di mia madre, perfino, immaginando che apra gli occhi all'improvviso e rida di gusto per aver tirato a tutti uno scherzo pessimo.
Comincio a ridere. Una risata liberatoria e spontanea, che attira l’attenzione di tutti. Sari si unisce a me, poi anche gli altri. Akito, sulla porta della stanza, ci guarda in silenzio masticando un biscotto, l’espressione più distesa.
So cosa direbbe lei, riesco quasi a vederla mentre sorseggia la sua bevanda preferita seduta sul divano di casa nostra, di spalle alla finestra: “Ai funerali si finisce sempre per ridere. È naturale, Sana, la vita prende il sopravvento sulla morte.”





Ciao. Ho anche paura a salutare in realtà, ma è doveroso raccontare questa shot.
Questa fic è nata in quel di Novembre. Non me l'aspettavo, giuro!
Mi era stato chiesto di scrivere di Misako e quindi mi son detta “proviamoci!”. Solo che davanti ai miei occhi non c’era Misako, c’era Sana che guardava sua madre morta e, mentre osservava tutti, le è scappata quella risata.
È un’esperienza molto personale. Ho scoperto anche, in quella esperienza personale, che ridere è una cosa piuttosto comune durante le veglie funebri.
Quindi mentre univo la mia vita a quella di Sana, ho fatto una veloce ricerca su questo, la risata durante un funerale.
Sono incappata nella frase di un giornalista rapito e poi ucciso in Iraq nel 2004, Enzo Baldoni, e sono stata un po' combattuta nel decidere se utilizzarla o meno… per una questione di rispetto.
Poi ho pensato che c'è talmente tanto di me in queste righe, e talmente tanto cuore, che da parte mia il rispetto è tutt'altro che assente. E quindi l'ho usata, come perfetta chiusura di questa piccola shot.
Perdonatemi per queste righe, ma abbiatene cura. Misako è morta nella mia testa, eppure ci saranno altre fic che parleranno di lei, non vuole andarsene dai miei pensieri e io non voglio lasciarla andare.
Il titolo e ovviamente riferito all'ultimo copricapo usato da lei, un copricapo a caso, che prenderà significato più in là.
Ah! C'è un altro easter egg fra le righe.
Mano sul cuoreh,
Gabry ♥






   
 
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