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Autore: Medea Astra    06/03/2021    0 recensioni
Cosa sarebbe successo in un'ipotetica seconda stagione della serie tv Invasion?
Larkin è ancora viva? Come andranno le cose tra Tom e la sua famiglia? Che ruolo avranno Lewis e gli altri ibridi di nuova generazione?
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.

 

Tom camminava per il salotto a passo svelto e cadenzato. Le mani, preda della tensione sempre più crescente, avevano ormai assunto un colore cereo tanto le dita erano strette attorno alla cartelletta .

Russel aveva appena terminato la sua invettiva nei confronti dello sceriffo e della sua – a suo dire – malsana e malata idea di salvare Larkin e il loro bambino affidandoli alle creature aliene che popolavano le acque di Homestead.

“ Ti ho già ripetuto milioni di volte che per tua moglie non c’era nulla da fare se non quel che ho fatto io, ho solo cercato di salvarla maledizione” il tono decisamente più alto del normale.

“ Ed io ti ho già fatto presente che avresti dovuto interpellarmi prima di ...”

“ Prima di cosa? Prima che esalasse l’ultimo respiro e non ci fosse più nulla da fare per lei? Perdonami se non ho avuto il tempo di farti una telefonata di cortesia ...”

L’ex guardia forestale stava per scagliarsi contro lo sceriffo quando la voce dolce e stanca di Kira li interruppe.

“ Scusate ma Rose … noi non riusciamo più a calmarla e davvero le vostre urla non aiutano.”

La giovane era in piedi sugli ultimi gradini della scala che portava dal salotto al piano di sopra.

Russel, ritrovando un barlume di lucidità, annuì per poi sorpassarla per andare dalla figlioletta e cercare di calmarla.

La ragazza si avvicinò al padre, il viso stanco e segnato da una giornata colma di emozioni non proprio positive, il corpo magro coperto a stento da un paio di shorts e da una canotta sgualciata, le prime cose che era riuscita a infilarsi non appena era rimasta per un attimo da sola in camera, e a dirla tutta non ci aveva nemmeno fatto troppo caso, avrebbe infilato la qualunque pur di togliersi di dosso quegli abiti sporchi di sangue.

 

 

“ Scusami papà, non volevo intromettermi … solo … Rose è davvero terrorizzata ed io davvero non sapevo più cosa fare. Jesse è chiuso in camera sua e non accenna ad uscire, io temevo potesse sentirsi male tanto stava piangendo”

Lo sceriffo annuì, anch’egli stremato.

“ Va bene tesoro. Non preoccuparti. Hai fatto anche fin troppo oggi. Vai pure a riposarti mentre io e Lewis finiamo di sistemare ...”

La giovane guardò per un attimo in direzione del vice del padre che non le aveva staccato per un attimo gli occhi di dosso e che in quel momento le stava sorridendo sincero.

“ Veramente … pensavo voleste mettere qualcosa sotto I denti o quantomeno bere qualcosa, non vorrai farlo andare a casa così dopo tutto quello che ha passato oggi”

Tom sorrise al buon cuore e alle premure della figlia.

“ Sei un tesoro cara, direi che un sandwich e una birra possono bastare, tu che ne dici Lewis? Ovviamente gradirei ti fermassi qui a dormire per questa notte, dato che sei stato rapito insieme alla mia bambina, ti hanno quasi sparato e Dio solo sa cos’altro ci riservano I prossimi giorni.”

Il ragazzo sorrise annuendo.

“ Sì, mi farebbe proprio piacere sceriffo. La ringrazio infinitamente”

Kira sorrise felice di avere a disposizione qualche ora in più per stare con il giovane.

“ Permetti che ti aiuti Kira, non fare tutto da sola, è stata una giornata difficile ...”

disse seguendola in cucina.

Mariel abbozzò un sorriso divertito a quel siparietto, cosa che Tom non mancò di notare.

“ Perchè quella faccia?”

“ Perchè ha usato una scusa banalissima pur di restare finalmente un attimo da solo con lei!”

“ Pensi che le piaccia?”

“ No – rispose la dottoressa scuotendo il capo convinta – non le piace – si godette per un secondo il respiro di sollievo del marito- penso ne sia innamorato e che lei ricambi a pieno I suoi sentimenti, e mi stupisco francamente di come tu non l’abbia notato, eppure è palese a tutti, perfino a Dave!”

 

Lo sceriffo si prese un secondo per elaborare quell’informazione. Il suo vice era innamorato di sua figlia, e la sua bambina ricambiava.

“ Ne sei certa?”

“ Abbastanza, anzi, direi decisamente sì!”

“ E cosa ti fa essere tanto sicura, se non è chieder troppo?” il tono dell’uomo tradì per la prima volta una punta di fastidio per quel gioco di detto non detto e di allusioni.

“ Tom … tua figlia è scappata dall’ospedale pur di non lasciare Lewis da solo e venire via con noi. È tornata a casa in auto con lui invece che aspettare di venire con te e poi … li ho visti baciarsi”

Il silenzio da parte dello sceriffo fu la risposta più eloquente, il solo suono che Mariel udì dopo le sue parole, fu quello delle scarpe di Tom che si dirigeva verso la porta della cucina per cercare di capire cosa stessero dicendo I due.

 

Kira era al bancone della cucina che spalmava la maionese sul pane per I sandwich. Lewis era seduto davanti a lei, su uno sgabello, la pistola nella fondina poggiata sul pianale, in un atteggiamento di totale fiducia e relax che mai Tom gli aveva visto adottare.

Solitamente il suo vice aveva l’abitudine di tenere l’arma addosso, non fidandosi mai abbastanza di chi aveva attorno, una particolarità che aveva notato sin dai primi giorni e che confermava quanto appreso durante l’addestramento per l’esercito.

“ Kira, posso almeno tagliare I pomodori?” sbuffò il giovane con aria divertita.

“ No! Ti ho già detto che voglio solo che riposi”

“ Ma dai … io devo riposare, e tu? Tu non devi riposare? Se non sbaglio sei stata con me tutto il giorno quindi se io sono stanco lo sei anche tu”

Kira sorrise, asciugandosi le mani e avvcinandosi al ragazzo.

“ Hai ragione, sono stata con te tutto il tempo – disse sfiorandogli la mano che teneva poggiata sul bancone, ne accarezzò delicatamente le dita, una ad una, soffermandosi delicatamente su alcune echimosi – ma io non sono stata ferita in alcun modo, tu invece ...”

Le parole di Kira non riuscirono a trovare il loro naturale sbocco perchè vennero interrotte dalle labbra dell’agente che dolcemente si posarono sulle sue.

“ Stai zitta … ho notato I lividi e I graffi sulle gambe … dimmi che quegli animali non ti hanno sfiorata, ti prego” disse con la fronte poggiata su quella della ragazza e con la mano che le accarezzava la nuca e I capelli, in un gesto d’affetto e riverenza.

Tom, dal suo angolo rimase per un attimo basito. Non credeva Lewis capace di simili gesti romantici, non lo aveva mai immaginato in certi contesti e vederlo proprio con sua figlia era strano.

Kira scosse la testa, ricambiando quelle dolci attenzioni con dei delicati baci sul naso e sugli zigomi.

“ No … non mi hanno fatto nulla, sono solo graffi, tu piuttosto … li hai fatti concentrare su di te apposta?”

Lewis abbozzò un sorrisò colpevole.

“ Ero il più grande presente in casa, dovevo pur prendermi cura dei bambini no?”

In tutta risposta si guadagnò un buffetto di Kira sul petto.

“ Non sono una bambina e poi c’era Dave, lui ...”

“ Lui non aveva da proteggere quel che ho io”

 

Tom entrò in cucina tossendo, fingendo di aver bisogno di un bicchier d’acqua e di coglierli proprio in fallo.

“ Ho interrotto qualcosa?” chiese lo sceriffo con l’espressione più sorpresta e stupita che riuscisse a fare.

I due, che si erano subito staccati, scossero la testa all’unisono.

“ No signore, stavo solo chiedendo a Kira se stesse bene, ero preoccupato.”

La risposta di Lewis era in parte sincera, Tom doveva ammetterlo.

“ C’è per caso qualcosa che dovrei sapere ragazzi?”

Lo sceriffo gli si parò d’innanzi con fare inquisitorio.

Lewis istintivamente si alzò dallo sgabello dove era seduto ponendosi davanti a Kira, tra lei e il padre.

“ Solo che non le farei mai del male signore”

La risposta del giovane veterano era assolutamente sincera, glielo si leggeva negli occhi.

“ Ti conviene Sirk, è mia figlia ...” Tom si lasciò volutamente scappare quella non troppo velata minaccia.

Ma la figlioletta in questione scattò subito in piedi cercando di pararglisi davanti e trovandosi ingarbugliata nell’abbraccio protettivo e divertito di Lewis.

“ Papà non ti azzardare a minacciare il mio ...”

Le parole le morirono in gola per l’imbarazzo. La spontaneità del suo intervento le stava facendo dire cose che in realtà non erano, o meglio, cose che non si erano mai detti in quei concitati giorni ma che per lei erano abbastanza ovvie.

Lewis rise piazzandole un bacio sulla nuca.

“ Come vede signore, sua figlia non è decisamente il tipo da farsi mettere sotto da un uomo”

Tom rise scompigliando I capelli della figlia.

“ Vedi di fare la brava e portarmi in fretta quel sandwich che sto morendo di fame”

   
 
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