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Autore: Baudelaire    06/03/2021    8 recensioni
Della caducità delle promesse, dei giuramenti, delle parole date e non mantenute.
Perchè siamo umani, deboli, incostanti.
E' il nostro marchio.
E la nostra condanna.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oh non giurare su Amore incostante
Pallido, etereo, evanescente
Come l’argentea Luna, che timida all’apparenza
Si fa beffe di noi angusti mortali.
 
Oh non giurare su questa carne tremula,
tremante, tremenda
debole, flebile, fragile
come l’animo di colui che la sopporta.
 
Oh non giurare sui giorni a venire,
incerti, incespicanti, incostanti
come l’incognita che essi rappresentano.
 
Oh non giurare!
 
Non giurare!
 
Mantenere la parola è ardua impresa!
Giurare è da sciocchi,
promettere è da vili, codardi, stolti.
 
Del dì che verrà nulla sappiamo,
né di ciò che saremo,
né di ciò che faremo.
 
Oh non giurare!
 
Sii come il vento, che per un folle istante
Scompiglia la chioma.
Tendi lesto la mano per afferrarlo,
ma osservi il pugno, sgomento.
E’ il vuoto che ti scorre tra le dita.
Imprigionarlo non puoi,
libero da catene, servitore di nessuno
se non di se stesso.
 
Oh non giurare!
 
Sii come il vento.
Ramingo.
Solitario.
Silenzioso.
 
Eppur libero.
   
 
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