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Autore: K ANTHOS    07/03/2021    0 recensioni
Viterbo, fine Ottocento.
Anna, una giovane ragazza della media borghesia cittadina, rimane improvvisamente orfana del padre, morto dopo aver perduto gran parte del proprio patrimonio in circostanze poco chiare.
Scossa dalla perdita e rimasta sola, Anna accetta l'invito per l'estate di una facoltosa zia paterna proprietaria di una vasta
tenuta nelle campagne maremmane.
L'incontro fortuito con un cavallo indomabile e con l'anziano stalliere della tenuta la metterà di fronte alle sue fragilità ma anche alla sua inconsapevole forza, coinvolgendola in un percorso di rinascita e di maturazione personale.
L'amore travolgerà Anna senza via di scampo ed avrà gli occhi di un ragazzo volitivo e tenace che non appartiene alla sua classe sociale ma che sarà pronto a lottare contro tutto e tutti pur di conquistarla.
Anna a questo punto dovrà decidere della sua vita: se seguire l'istinto del cuore o rinunciare per sempre ad esso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Il mattino seguente Anna si alzò presto.

Aveva passato la notte quasi insonne per tutti gli avvenimenti e le rivelazioni della sera precedente ed anche per l’emozione di dormire sotto lo stesso tetto con Leonardo.

Mentre aspettava che si svegliasse e scendesse per fare colazione, andò a trovare Ercole. Era in buona compagnia, pareva che avesse simpatizzato con Nina tanto erano vicini e si annusavano.

Li guardò insieme, sembravano lei e Leonardo sotto forma di cavalli: lui nobile e sicuro di sé, lei dolce e remissiva.

Questo pensiero la fece sorridere. Li coccolò a lungo entrambi: si sentiva finalmente appagata e felice in quella casa a cui era tanto affezionata e dentro la quale erano ora riunite tutte le anime belle che amava e adorava.

Giulio la raggiunse portando del fieno sulla carriola.

-Buongiorno Anna, siete riuscita a dormire dopo tutte quelle emozioni?- Giulio era come sempre sorridente e di buon umore.

-Sì, ci ho provato almeno…-

-Credo che il vostro fidanzato sia sveglio… L’ho sentito scambiare qualche battuta con Teresina… Non lo lascia in pace un momento poveretto…- l’uomo rise sommessamente.

Sentir dire la parola fidanzato la fece trasalire, era la prima volta che sentiva Leonardo definito a quel modo e le fece molto piacere.

Raggiunse la cucina e lo trovò sulla porta che parlava con Teresina:

-Spero non vi faccia male la schiena stamane signora Teresa…Vi avevo detto che quel divanetto era molto scomodo secondo me…- Leonardo continuava a prendere bonariamente in giro la donna e quando vide Anna le andò incontro e la strinse forte a sé:

-Pensavo fossi uscita senza di me… Buongiorno amore mio- la baciò sulla bocca di fronte alla governante che cominciò a schiarirsi la gola per sottolineare l’inopportunità di quel gesto.

Anche Anna rimase colpita dal suo impeto, ma pensò che Leonardo era fatto così e spontaneamente manifestava la sua felicità.

-Buongiorno Leo…- Anna lo guardò e valutò quanto fosse bello anche appena alzato.

-Dopo colazione vorrei rispondere alla lettera della zia per ringraziarla del suo appoggio- disse Anna.

-Anche io devo mandare una lettera e se non ti dispiace chiedo che mi diano la risposta al tuo indirizzo…- fece lui.

-A chi scrivi?-

-Ad un proprietario terriero vicino Siena, so che sta cercando un fattore con grande esperienza… E’ il lavoro giusto per me Anna. Se sei d’accordo vorrei sistemarmi con un buon lavoro poi potremmo sposarci e andare a vivere nella tenuta di questo proprietario…-

-Leonardo anche io posso contribuire al nostro mantenimento… Ho alcuni magazzini in affitto e non dimenticare che possiedo questa casa…-

-Sì, lo so Anna, ma non puoi pensare che io viva di rendita sulle tue spalle… Non ne sarei capace. Non vedo altra soluzione che cercare un lavoro come quello di mio zio e non per vantarmi sono molto bravo, lo sai-

-Sei il più bravo, lo so- le fossette di Anna divennero profonde.

 

Carissima zia Costanza,

non so dirvi con quanta gratitudine io accetti la vostra benedizione, amo tantissimo Leonardo e desidero più di ogni altra cosa sposarlo. Vi chiedo scusa se vi ho tenuto nascosto questo sentimento ma ero sicura che sarei stata osteggiata dal vostro giudizio. Voglio ricordarvi quanto vi sono affezionata e che per me il vostro consenso alla nostra unione ha un valore inestimabile.

Grazie di cuore,

con affetto,

Anna

 

Anche Leonardo approfittò quella mattina per scrivere allo zio Aurelio.

 

Carissimo zio,

il viaggio è andato bene e ho ritrovato la mia Anna.

Mi ama, proprio come mi aveva confidato la signora Bianca: ti prego di ringraziarla da parte mia e dille che le siamo debitori della nostra felicità. Mi fermo nella casa di Anna per qualche giorno in attesa della risposta per un lavoro da fattore vicino Siena.

Sicuramente passerò alla tenuta prima di partire per restituirti Ercole che è stato indispensabile per giungere prima di notte da Anna.

E’ stato bravissimo, il lavoro di addestramento ha richiesto tanto impegno ma mi ha completamente ripagato.

Ti manderò presto una lettera per farti sapere qualcosa riguardo il nuovo lavoro ma sono fiducioso.

Dai un bacio da parte mia a Chiara.

Un saluto a Fiore e a tutti i butteri.

Con stima e affetto,

Leonardo

 

Fecero una passeggiata per la città un paio d’ore e rientrarono per pranzo.

-E’ una città piccola e facilmente percorribile a piedi… Credevo fosse più grande Anna-

-Sì, ma c’è un grande movimento di gente e merci…-

Mentre parlavano si sentì bussare al portone, la loro passeggiata non era passata inosservata in città: era l’avvocato Lambiati.

I due giovani si guardarono e Leonardo intuì la preoccupazione di Anna.

-Cosa gli dirò ora… Lui non è d’accordo, lo so- fece lei allarmata.

-Affrontiamo la situazione serenamente Anna… Mi hai detto che è una brava persona e che ti ha aiutato in tutto questo tempo…-

-Sì, è vero. Spero capisca…-

-Buongiorno avvocato, prego si accomodi…- fece lei.

-Buongiorno Anna, ho saputo che avete ospiti…-

-Sì, vi presento Leonardo Balestra… lavorava per mia zia Costanza alla tenuta…- Anna era in imbarazzo, non era riuscita a presentarlo come avrebbe dovuto.

-Quel Leonardo Balestra?- le fece lui.

-Sì, quello…- disse lei.

-Buongiorno avvocato, Anna mi ha parlato molto di voi- Leonardo distese il braccio per stringergli la mano ma l’avvocato esitò e non fece altrettanto.

-Cosa sta succedendo Anna? Non mi dite che avete ceduto a questa pazzia…Volete fare uno scandalo?- Lambiati si era alterato, il suo volto era sdegnoso.

-Signore, cosa state dicendo… Anna ha la benedizione di sua zia e credo che abbia tutto il diritto di amare chi meglio crede!- fece Leonardo innervosito.

-La benedizione della signora Costanza Valliti?- chiese meravigliato.

I due uomini si guardarono dritti negli occhi, l’avvocato ebbe l’impressione di essere di fronte ad una persona decisa ed ostinata: considerò che lo sguardo ed il modo di atteggiarsi di Leonardo emanavano autorevolezza e credibilità; valutò che era indubbiamente un uomo consapevole di sé, per nulla vittima della propria condizione sociale, un uomo istruito ed intelligente. Che fosse anche di bella presenza non c’era dubbio.

-Avvocato, se vi accomodate potremo parlare con calma, senza agitazione, serve una spiegazione è ovvio e ve la daremo, io e il mio fidanzato, insieme…- finalmente Anna trovò il coraggio di usare quella definizione.

   
 
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