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Autore: Calowphie    07/03/2021    4 recensioni
[Harry Potter AU]
Una semplice lettera apparentemente innocua, complicherà la vita di un gruppo di ragazzi con nulla in comune tra loro iniziando la ricerca di qualcosa perduta ricordata solo da quel fumo rosso sgargiante che brillava all'interno di una vecchia ricordella.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il lungo treno rosso sfrecciava per le campagne inglesi in direzione di quel famoso castello conosciuto solamente dalle famiglie di maghi e streghe del paese. Una grande nuvola grigiastra andava nella sua direzione opposta quasi confondendosi con il cielo velato di quella mattina di settembre leggermente uggiosa. Ma al suo interno, il clima che si poteva respirare, era decisamente più solare e tranquillo e avrebbe trasmesso gioia a chiunque ne avesse fatto parte: “ Permesso, scusatemi” disse la voce leggermente squillante di una ragazza che, disperatamente, cercava di tornare al suo posto a sedere preso qualche attimo prima che il treno partisse dalla stazione: “Tutti gli anni, sempre la solita storia” sbuffò soffiandosi il ciuffo che aveva davanti gli occhi non riuscendo a spostarlo con le mani a causa del libro che teneva, facendo lo slalom tra i ragazzi che correvano verso l’anziana strega del carello per accaparrassi i migliori dolci prima che potessero finire: “Finalmente” esordì la ragazza sedendosi con uno sbuffo gettando leggermente la testa all’indietro ed allargando le braccia sui sedili vuoti accanto a lei: “Un nuovo record Sophie, quest’anno sei riuscita a tornare dal bagno con qualche secondo in meno dell’anno scorso” ammise un ragazzo dai capelli scuri davanti a lei mentre mangiava un pezzo di cioccorana offrendogliene un morso che rifiutò: “Non prendermi in giro Jeon, piuttosto chi hai trovato?” domandò la ragazza curiosa e speranzosa di un suo doppione in modo da poterselo accaparrare: “ Ho trovato Merlino e, per tuo dispiacere, mancava alla mia collezione” sostenne spostandosi il ciuffo di capelli, leggermente troppo lunghi, dalla fronte finendo di mangiare l’ultimo pezzo di dolce.

Sophie sbuffò ridendo assieme al coetaneo che, di tutta risposta, si sdraiò comodamente sul sedile appoggiando le mani dietro la testa e chiudendo appena gli occhi: “Chiamami quando siamo arrivati Hatter” sentenziò facendole scuotere la testa per poi farle proseguire la lettura su quel libro di creature magiche che suo padre le aveva regalato prima che partisse per il nuovo anno. Il chiacchiericcio degli altri alunni era attutito dalle porte chiuse della loro cabina mentre delle piccole gocce di pioggia iniziavano a picchiettare contro il grande vetro che affacciava sul verdeggiante paesaggio collinare che vedevano muoversi velocemente. Ma la pace che si era creata all’interno di quella cuccetta, venne interrotta da un sonoro colpo che fece ridestare entrambi i giovani del quarto anno che si volsero verso l’entrata ormai spalancata: “Vero che questo posto è libero?” domandò una voce allegra mentre indicava il sedile di Sophie occupato solo dal mantello nero che avrebbe indossato nuovamente prima di arrivare al castello: “Hobi!” esclamò la ragazza alzandosi di scatto abbracciando il suo migliore amico che non vedeva dall’anno prima: “Ti ho cercata per tutto il treno” ammise il prefetto di Tassorosso, ricambiando il dolce gesto dell’amica più piccola della sua stessa casa: “ Jung come stai?” domandò Jungkook alzando appena una mano sorridendo all’amico ancora sulla soglia della porta: “Molto bene Jeon sei pronto per il nuovo campionato di Quidditch?” domandò sedendosi accanto a Sophie che, ridacchiando sotto i baffi, ancora si ricordò la sconfitta dei Grifondoro all’ultimo minuto da parte dei Serpeverde.

Jungkook sbuffò fingendo di non aver sentito facendo  ridere entrambi i ragazzi che si trovavano davanti a lui infondendo nuovamente quel dolce clima familiare che, da sempre, avevano percepito: “Avete sentito la novità?” domandò qualche istante dopo Hoseok incrociando le gambe: “Si dice che siano stati avvistati alcuni dissenatori in questi giorni” spiegò serio mentre Jungkook si rizzò sedendosi meglio sul sedile leggermente scomodo guardando il maggiore, incuriosito: “Sono solo dicerie” disse Sophie guardando fuori dalla finestra, muovendo la gamba leggermente nervosa facendo sorridere appena l’amico al suo fianco che portò le mani dietro la testa appoggiandosi allo schienale verdastro: “Può essere” cantilenò Hoseok facendo l’occhiolino a Jungkook per poi scoppiare a ridere assieme al minore, notando le guance gonfie dell’amica che, offesa, cercava di ignorare entrambi per averla presa in giro.

 
 
Il vecchio treno frenò lentamente al lato di una banchina dai mattoni grigiastri mentre un uomo alto e dalla barba folta e nera sorrideva sereno salutando gli studenti che lo avevano notato guardando fuori dal finestrino: “Finalmente” ammise una ragazza del secondo anno stiracchiandosi per poi finire di indossare il mantello di Serpeverde  sopra la camicetta bianca e il gilet grigio: “Aspettiamo un attimo prima di scendere altrimenti verremo travolte” ridacchiò un'altra ragazza davanti a lei mentre tirava giù la sua valigia assicurandosi che fosse tutto apposto: “Seohyun vedi di non dimenticarti nulla come l’anno scorso” ridacchiò la Serpeverde vedendo l’amica voltarsi e ridere con lei mentre osservava la scia di studenti che passavano per il corridoio “ Era il mio primo anno, ero spaesata” ammise la Corvonero dondolandosi sulle punte dei piedi ridendo assieme alla mora che, con uno scatto, si alzò in piedi facendo sventolare i suoi lunghi capelli sciolti per poi prendere sotto braccio l’amica: “ Andiamo?” chiese contenta vedendo Seohyun annuire per poi incamminarsi verso l’uscita, infilandosi tra gli altri studenti.

“Voi del primo anno fermatevi qua!” esclamò una voce profonda che le due amiche non poterono non riconoscere, le due si guardarono sorridenti vedendo quel Mezzogigante dai capelli folti e ricci cercare di tenere a bada e sott’occhio, tutti quei nuovi arrivati che, spaesati ma felici, osservavano Hogsmade come se fosse la città più bella che avessero mai visto: “Ciao Hagrid” ammise la Serpeverde sorridente mentre il guardiacaccia di Hogwarts si girò a guardarla: “Oh Emy, Seohyun, ciao ragazze” rispose lui  sereno non notando l’arrivo di sempre più ragazzi che, automaticamente, si mettevano in fila: “Pronto per il viaggio in barca?” chiese la Corvonero ricordando benissimo quello che aveva fatto lei l’anno prima, terrorizzata da quello che il Lago Nero nascondeva: “Direi di si, per lo meno non sembra diluviare come l’anno scorso” ammise Hagrid facendo l’occhiolino ad Emy che, ricordando perfettamente quel viaggio in cui ne uscirono zuppe, non poté fare altro che scuotere la testa come se ancora sentisse il freddo che le sue ossa avevano provato quel giorno: “ È meglio che vi sbrighiate ragazze altrimenti le carrozze partiranno senza di voi” sottolineò il Mezzogigante alzando la testa in direzione di alcune carrozze apparentemente prive di cavalli: “Ci vediamo presto Hagrid e fate attenzione sul lago” sostenne Seohyun notando lo sguardo dei ragazzi e delle ragazze del primo anno osservarla incuriositi mentre Emy la portava con lei verso la carrozza che li avrebbe portati ad Hogwarts: “Dovevi proprio spaventare quelle matricole?” domandò la Serpeverde entrando nel cocchio rossastro, Seohyun rise seguendola,per poi accomodarsi sul sedile rosso accanto ad un ragazzo di Grifondoro poco più grande di loro: “ Non ho detto nulla di male ho lasciato spazio alla loro immaginazione” ridacchiò vedendo Emy scuotere il capo sorridente sistemandosi una ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio, notando solo in quel momento lo sguardo del ragazzo di Grifondoro su di lei facendola arrossire appena per poi voltare lo sguardo e osservare il paesaggio che li circondava.

Seohyun si sporse verso di l’amica toccandole appena la spalla mentre cercava di non dare troppo nell’occhio: “Tu li vedi vero?” domandò la Corvonero indicando con un dito la parte frontale della carrozza. Emy si sporse appena fuori osservandosi attorno per poi annuire impercettibilmente evitando che il ragazzo Grifondoro e uno di Corvonero appena salito e seduto accanto a lei, la notassero: “ E come sono?” domandò curiosa l’altra sporgendosi di più verso l’amica che roteò gli occhi non del tutto sicura che potesse descrivere quelle bestie che trainavano le carrozze in quel momento: “ Te lo dico dopo  Seohyun” affermò a denti stretti Emy indicando con un movimento appena accennato della testa, i due al loro fianco: “ Emy sono curiosa! Non ci ascoltano nemmeno… ti prego” borbottò facendo uno sguardo supplichevole vedendo l’amica inspirare profondamente: “Sono di color nero, con un muso da drago, occhi bianchi senza iridi o pupille hanno delle lunghe code ossee e delle enormi ali da pipistrello, la pelle è tesa sulle loro ossa tanto che si possono contare” spiegò mentre copriva la bocca con la mano in modo da non far capire nulla a nessuno.

Seohyun si rimise a sedere meglio contenta e sorpresa da quella descrizione decisamente inaspettata, guardò l’amica che era tutt’altro che estasiata dalla loro visione, muoveva ansiosamente le dita tra loro mentre osservava fuori ondeggiando di tanto in tanto al movimento della carrozza proprio come lei. La Corvonero abbassò lo sguardo dispiaciuta di averla quasi obbligata a raccontagli come fosse fatto un Thestral solo per pura curiosità, per questo le toccò appena la mano facendola girare verso di lei sorridendole chiedendole, con un tono basso di voce, delle scuse che Emy accettò con un dolce sorriso e uno scuotimento del capo alzando poi il pollice facendole capire che stava bene, anche se forse non era affatto così.
 
 
La Sala Grande era ricolma di persone già sedute ai loro tavoli di appartenenza ognuno per una delle case che popolavano la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts; ogni studente attendeva impaziente che la cerimonia dello smistamento dei ragazzi del primo anno finisse così da poter gustare quell’ottimo cibo che sarebbe apparso di lì a poco come grande banchetto serale. Le candele che fluttuavano sopra le loro teste illuminavano la stanza mentre il cielo notturno ormai privo di nuvole appena sopra, faceva risplendere le stelle che lo popolavano rendendo il tutto ancora più magico: “ Oliver Evans” disse la voce forte della preside McGranitt enunciando l’ultimo nome sulla pergamena che teneva nella mano libera mentre, nell’altra, teneva per la punta il cappello parlante che ormai aveva quasi finito il suo lavoro per quel nuovo anno: “ Ti prego dimmi che lui è l’ultimo” chiese una ragazza dai capelli neri mentre teneva la testa appoggiata alla mano giocherellando con la forchetta che aveva accanto al piatto vuoto.

Una ragazza di fianco a lei si alzò appena per osservare meglio ciò che si trovava a qualche metro da loro ma, a causa della grande quantità di persone sedute tra lei e il suo obbiettivo, da seduta, non riusciva bene ad inquadrare la situazione: “ Ebbene si mia cara, lui è l’ultimo” esordì con un grande sorriso rivolto alla sua amica, agitandole appena la spalla in modo che potesse ridestarsi: “Che sia lodato Merlino, stavo morendo di fame” sostenne facendola ridere: “Ormai dovresti saperlo che è il primo giorno c’è sempre da aspettare di più Lisa” sottolineò la ragazza dai capelli corti per poi sistemandosi fiera il mantello di Serpeverde che aveva sulle spalle: “Lo so Christe ma voglio godermi questi ultimi pasti ad Hogwarts con calma “ rise seguita dall’amica della sua stessa casa scacciando via quella malinconia che le era appena venuta ricordando gli anni passati tra le mura di quel castello, decisamente i migliori della sua vita: “ Bene miei cari studenti” iniziò la preside attirando l’attenzione di tutti: “ Questo nuovo anno scolastico vede alcune novità nel nostro corpo docenti. Due giovani professori si uniranno a noi abbiamo il signor Min Yoongi uscito da Hogwarts con il massimo dei voti ad insegnarvi pozioni e il signor Kim Seokjin elevatosi nelle sue doti magiche e nei duelli come insegnante di incantesimi” I due uomini si alzarono da dietro il lungo tavolo che si trovava alla fine della sala, si inchinarono leggermente e la preside McGranitt li ringraziò lasciando che si risedessero al loro posto: “Non ti sembrano giovani per essere già professori?” domandò sottovoce Lisa all’amica dietro di lei vedendola annuire appena: “Si, ma se la preside li ha accettati nel corpo docenti vuol dire che sono davvero bravi” le rispose Christe osservando, con la coda dell’occhio, lo sguardo furbo di Jimin che non fece altro che farle roteare gli occhi al cielo: “ Come sempre” proseguì la preside calmando la folla di studenti che applaudiva i due nuovi componenti del corpo docenti “Ricordo che gli studenti del primo anno non possono avere una scopa personale e non hanno nemmeno il permesso di andare da soli ad Hogsmeade né in compagnia di studenti dal terzo anno in su. Nessuno studente del primo anno può entrare nella squadra di Quidditch della propria Casa. Le lezioni inizieranno domani mattina dopo la colazione ed ora diamo inizio al banchetto”.

Nel momento in cui la preside concluse il suo discorso, su tutti i tavoli comparve un gran numero di leccornie: “Finalmente!” esclamò Lisa pronta ad addentare il pollo che le comparse davanti: “La manica, Lisa” sussurrò Christe osservando con gli occhi sgranati il braccio dell’amica allungato verso il cucchiaio che si trovava nella ciotola delle patate: “Cosa?” domandò la mora voltando lo sguardo verso di lei muovendo la frangia: “La manica del mantello” esclamò a denti stretti. Lisa immediatamente puntò lo sguardo sul suo braccio destro sistemando la manica verso il basso sperando che nessuno dei loro compagni di casa, avesse notato che cosa vi fosse nascosto sotto: “Qualcuno ci sta guardando?” chiese preoccupata abbassando lo sguardo come se non fosse successo nulla: “No… solo Jimin sembrava guardarci prima ma ora sembra dilettarsi nel trasformarsi il naso in un becco di papera” spiegò ridacchiando notando Lisa compiere la stessa azione mentre calmava il suo battito cardiaco sollevata di avere accanto un’amica come Christe.

La cena era appena finita e, come di consueto, tutti gli studenti si stavano recando nelle loro sale comuni per un meritato riposo dopo il lungo viaggio che li aveva portati ad Hogwarts: “Ehi coach come hai passato le vacanze estive?” domandò Jimin avvicinandosi a Lisa che, con un sorriso, gli scompigliò i capelli arancioni come se fosse un suo fratello minore: “Molto bene Jimin, tu ti sei messo in qualche guaio con il tuo amico Taehyung?” chiese la ragazza notando uno sguardo stralunato di una giovane del primo anno che non avrebbe mai creduto di vedere una Serpeverde così amichevole: “Mhh non proprio ma ho scoperto cose che sono stato obbligato a non dire” sostenne furbo mettendosi le mani dietro la testa camminando al contrario più avanti delle due ragazze che lo guardarono con un sopracciglio alzato: Christe non poté fare a meno di non pensare a qualche scappatella dei due con una ragazza più giovane.

Il Metamorfomagus fermò la sua corsa scontrandosi con un alto ragazzo dai capelli castani mossi che gli sorrise guardando verso il basso: “Che cosa stai facendo Jimin?” domandò vedendolo voltarsi ed abbracciarlo felice come se non lo rivedesse da tanti anni. Lisa diede un piccolo colpetto sul braccio dell’amica alla sua sinistra che la guardò dubbiosa come se non sapesse a cosa si riferisse, comunicando solamente con lo sguardo e quel sorrisetto furbo che le faceva sicuramente intuire dove le volesse andare a parare: “Ciao ragazze” affermò alzando la mano il ragazzo Grifondoro che aveva fermato Jimin avvicinandosi a loro con l’amico alle sue spalle: “C-ciao Tae” disse tossicchiando appena Christe venendo appena spinta dall’amica che guardò immediatamente verso l’alto come se non avesse fatto nulla: “Avete passato una buona estate?” chiese mentre anche Lisa lo salutò sorridendo: “Si grazie, Jimin ci stava raccontando le vostre avventure” sottolineò l’occhialuta notando lo sguardo sbalordito del Serpeverde: “Non ho aperto bocca!” si precipitò a dire notando tutti e tre gli amici  divertiti, vedendo le punte dei suoi capelli diventare più rosse.

Il cielo non più velato ma coperto di stelle creava un’atmosfera calma attorno al castello in cui ogni studente si stava ormai coricando sotto le coperte del proprio comodo letto. Tutto sembrava essere pronto per il nuovo anno che li attendeva ma, inaspettatamente, un giovane barbagianni fedele, atterrava nella guferia del castello, nel becco una lettera consumata con uno strano sigillo inciso sulla ceralacca blu.
  
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