Cos'è l'arte?

Lei mi chiede cosa sia l'arte, e lasci che le dica che rispondere a questa domanda potrebbe essere la cosa più difficile che io possa fare. Perché per me la risposta è molto importante, e quando una cosa è tanto importante per me, tanto da costringermi a mettermi a nudo con qualcuno, di solito poi un po' ci muoio per questo, e il motivo è che poi quel qualcuno inizio a odiarlo, sempre, e inizio a odiare pure me. Ma a lei rispondo perché so che forse non la odierò mai, perché alla fine non la conosco e non odio mai quello che non conosco. Quindi io ora sto ergendo un muro tra me e lei, seppur potrebbe sembrare tutto il contrario.

Ma veniamo al dunque: cos'è l'arte. Ci aggrappiamo tutti a qualcosa, famiglia, amici, filosofia, religione, passioni, lavoro, e di solito ci aggrappiamo a quel qualcosa per sopravvive, no? Ecco, per me chi si aggrappa all'arte lo fa perché a disposizione ha tutto, ma al contempo quel tutto non vuole averlo. Chi si aggrappa all'arte non potrebbe sopravvivere aggrappandosi a nient'altro, togligli quello e non trova un'altra via: muore. Se proprio ti stai aggrappando all'arte, vuol dire che quello che hai non ti va bene e che non vale la pena di vivere per nient'altro. L'arte non può mai essere l'ultima spiaggia, né può essere sostituita, e se tu ne hai bisogno vuol dire che non sei fatto per vivere. Allora ti cerchi la via d'uscita più semplice e pure la più complicata: ti crei un filtro per vedere il mondo come vuoi tu, perché così com'è non riesci a fartelo piacere e nemmeno lo vuoi. Senza sto filtro quello che ti resta non vuoi nemmeno guardarlo, sai dentro di te che non è fatto per te, ti fa repulsione. Togli l'arte e capisci che c'è qualcosa nella tua mente che proprio non potrai sistemare, e l'arte per un po' può essere la risposta, ma più vai avanti più realizzi che non lo è, e che non è nemmeno la compagna del tuo percorso, bensì un percorso a parte. È una vita a parte, ed è lì per farti tollerare la vita in cui sei capitato. L'arte è evasione.