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Autore: Biblioteca    13/03/2021    1 recensioni
ATTENZIONE SPOILER!
L'equilibrio della forza è di nuovo minacciato. Questa volta non dal lato oscuro.
Rey, l'ultima dei jedi (e dei sith), finita la guerra ha abbandonato i suoi amici, senza dir loro la sua destinazione.
Finn parte così alla sua ricerca accompagnato da un personaggio strano: un jedi sfuggito alle stragi del primo ordine, uno dei primi allievi di Luke, una strana creatura che porta il nome di Grogu.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ahsoka Tano, Altri, Finn, Rey
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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“D-O per favore cerca di connettere il sistema di comunicazione interno alla nave con quello esterno.” Ordinò Finn.
Un atterraggio troppo frettoloso aveva danneggiato in parte la nave e il piccolo droide faceva del suo meglio per rimediare. Ormai erano giorni che Finn non sentiva più Poe e immaginava che l’amico fosse angosciato per lui.
Alla fine una spia rossa si accese sullo schermo per le comunicazioni e Finn esultò: “Bravo D-O! Bravo! Appena saremo nello spazio contatterò Poe! Grogu mi ricevi!”
Grogu, nella cabina di pilotaggio, rispose: “Forte e chiaro.”
“Avvia il decollo, ora ti raggiungo.”
Si sentì il rumore dei motori che si attivavano. Finn intanto aveva preso una boccetta d’olio per “rinfrescare” il piccolo D-O.
“Sei stato bravo D-O. L’apprendistato con R2 e C3 ti è stato di grande utilità.”
“Rey.” Disse all’improvviso il droide.
Per poco Finn non fece cadere l’olio per terra.
“Rey, manca.”
“Sì D-O. Anche a me. Ma siamo sulla strada giusta vedrai!”
L’astronave sbandò e Finn cadde all’indietro. Tiratosi subito su, corse nella cabina di pilotaggio.
“Ma sei matto!?!”
“Ti ho spiegato che non sono troppo bravo a volare.” Si giustificò Grogu.
“Lo so ma questo è tutto quello che abbiamo non distruggerla!” Finn capì subito in cosa aveva sbagliato la creatura. Attivati i giusti pulsanti, la nave prese il volo senza ulteriori scossoni.
Entrati nello spazio, tuttavia, Finn non voleva lasciare il comando di nuovo nelle mani di Grogu.
“Grogu, penso che D-O abbia bisogno di un’oliata.”
“Non lo stavi oliando prima di salire?”
“Cos’è, mi hai letto di nuovo nel pensiero?”
“No, hai la mano sporca d’olio.”
Finn si vergognò, prese un fazzoletto e si pulì la mano.
“Piuttosto, chi è Rose?”
Il ragazzo sobbalzò quando Grogu pronunciò quel nome: “Come!?”
“Questo nome a volte…. Lo sento chiamato con la tua voce nella mia testa…”
“….. Rose è un’amica. Niente di più.”
Seguirono alcuni minuti di silenzio, poi Grogu lasciò la postazione: “Vado a giocare con D-O. Così puoi chiamare il tuo amico Poe in pace.”
Finn avviò la ricerca di un canale di comunicazione appena Grogu lasciò la stanza.
Rey non era così… invadente. Devo ricordarmi di stare più attento a quello che penso.
Il canale di comunicazione si aprì e l’ologramma del busto di Poe comparve poco dopo.
“Finn! Finalmente! Cominciavo a preoccuparmi!”
“Abbiamo una traccia Poe!” il giovane arrivò subito al dunque sorridendo “Una jedi di nome Ahsoka Tano. Grogu crede di sapere dove può trovarla ma per sicurezza stiamo tornando in un luogo della sua infanzia, il pianeta Tatooine. Conosci per caso qualcosa di questa Ahsoka?”
“Mai sentita nominare. Nemmeno da Leila. Se scoprite il suo pianeta, chiamatemi subito e vi dirò se è pericoloso o meno.”
“Senz’altro.”
“A Finn… Senti so che non è il momento. Ma posso chiederti una cosa?”
“Certo, parla pure.”
“Hai mai pensato nella tua ricerca di ripassare di qui?”
“Non finchè non avrò trovato Rey. Perché me lo chiedi?”
“È per Rose. Ha chiesto di te, Finn.”
Finn non disse nulla. Sentì però il corpo tendersi come un cavo.
“Finn… Lei vuole sposarsi… E avrebbe piacere che tu… Insomma, vorrebbe che tu fossi presente.”
Finn non rispose subito. Quando la sua testa elaborò la scusa giusta, disse: “Vedo delle cose strane avanti a noi. Devo chiudere. Manda i miei auguri a Rose.”
E spense il comunicatore.
Di nuovo solo, affondò la faccia nelle mani e si stropicciò gli occhi. Si domandò con chi Rose stesse per mettere su famiglia. Ripensò all’invito (da lui rifiutato) di una cena d’addio insieme da soli la sera prima di partire. Pensò a tutte le cose che non si erano detti, con la scusa di essere presi dalla guerra.
O forse con la consapevolezza che tra loro non avrebbe mai realmente funzionato.
Purtroppo quei pensieri abbandonarono presto la sua mente: appena alzò la testa si rese conto che effettivamente, davanti a loro nello spazio, qualcosa li stava aspettando.
 
Continua…
  
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