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Autore: lmpaoli94    15/03/2021    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Sebbene Christian potesse ancora godere della sua importanza e della sua ricchezza, in quel momento di solitudine in cui era stato abbandonato da tutto e da tutti, il giovane uomo cavalcava incessantemente nelle terre d’Irlanda con la speranza che un giorno si sarebbe riappropriato di tutti i suoi possedimenti.
“La mia famiglia ha osato voltarmi le spalle mettendosi contro di me. Ma la mia vendetta sarà silenziosa e letale. Alla nascita di mio figlio, rivendicheremo i nostri diritti e la famiglia Grey continuerà ad esistere grazie al mio nome”
Speranze che in quelle notte di fine estate sembravano solo lontane, ma soprattutto doveva fare in modo di incorrere contro una sopravvivenza mentre i possedimenti dei Roach gli impedivano che qualcuno fedele alla casata di Dunguaire, potesse aiutare il giovane fuggiasco.
Ma fortunatamente non tutti oserebbero ascoltare il volere dei potenti, soprattutto quando provieni dalla stessa famiglia.
Sperando che sua sorella Mia potesse non voltargli le spalle, l’arrivo al castello fu più problematico di quanto poteva credere.
Mentre Christian credeva di trovare sua sorella e la sua amata sole nel castello, dovettero prima imbattersi con alcune guardie atte a tenere sotto controllo ogni centimetro del castello.
Sorpreso da tali attacchi, Christian obbligò quelle guardie a portarlo dritto da sua sorella.
< Conte Grey, non siete più nelle condizioni di darci degli ordini > gli sussurrò un soldato puntandogli il coltello alla gola < Soprattutto adesso che non contate più niente in questa nazione e nel resto del mondo. >
< Come osate mancarmi di rispetto? Io sono sempre il Conte Christian Grey di Dunguaire! >
< Ah sì? Chissà se vostra madre sarà del vostro stesso avviso… Perché non tornate dritto da lei? sono sicuro che vi accoglierà a braccia aperte. >
Tentando di destabilizzarlo burlandosi malamente di lui, il soldato non riusciva a trattenersi in nessun modo.
Solo l’arrivo al momento giusto di Mia Grey poté evitare che quei soldati potessero continuare a festeggiare alle sue spalle.
< Che sta succedendo qui fuori? >
< Contessina Grey, abbiamo catturato un intruso. >
< Di chi si tratta, John? >
< Di un volgare popolano. Ha tentato di eludere la sorveglianza per cercare la vostra pietà. >
< Perché un umile popolano si azzarderebbe a farsi uccidere in questo modo? Voglio vederlo dritto negli occhi. >
< Non credo che sia il caso, Contessina. Per la vostra incolumità… >
< Osi discutere i miei ordini, John? Fammi vedere chi è il prigioniero. >
Non potendo niente contro il volere della padrona del castello, John sbatté malamente per terra il corpo ferito del fratello della ragazza.
< Christian! Come stai? >
preoccupandosi delle sorti dell’uomo, Mia non riuscì a trattenere in nessun modo la rabbia verso il suo soldato.
< Ti dovrei far frustare per questa tua impudenza > mormorò Mia a denti stretti.
< Ha tentato di entrare forzatamente come se niente fosse. Non sapevo… >
< Smettila di farmi perdere del tempo con le tue scuse. Sapevi bene chi era! >
< Contessina, se vostra madre sa di aver accolto in casa un rinnegato della famiglia, voi non sarete più al sicuro. >
< A mia madre penso io, stolto che non sei altro. Ritorna a proteggere il perimetro. Sempre che tu riesca ancora a farlo. >
Portando dentro il castello il corpo malconcio di suo fratello, si fece aiutare da Gia nel curare le sue ferite.
< Sto bene, Mia. Davvero. Ho preso solo qualche colpo duro nelle costole e dietro la schienza, facendomi mancare per alcuni secondi il respiro. Ma va tutto bene adesso che sono al sicuro. >
< Non posso credere che quell’inetto di un soldato ti abbia fatto questo. >
< Mia, ti avevo detto che John era troppo rude >la brontolò Gia.
< Lo so bene! Ma è un uomo tosto di cui ci possiamo fidare. E non è da poco visto che i nuovi capi dell’aristocrazia irlandese stanno divenendo sempre più forti e influenti. >
< E tu che credevi che una volta sposati, questa nazione avrebbe conosciuto un grande periodo di pace > fece Gia con il suo solito tono canzonatorio < Mi sa stanto che questa nazione sarà avvolta da un’atroce dittatura. >
< Non se riusciamo a fermarli. >
< E come credi di fare, Christian? John purtroppo ha ragione, se mia madre o qualcuno fedele ai Roach fa una soffiata su di me, finisco dritto in prigione come la Contessa Madre e Elliot. >
< Cosa?! Elliot è in prigione?! Ah! >
< Vedi di non muoverti molto velocemente. Proverò a fasciarti i pettorali e le spalle. Non posso vederti così sofferente. >
< Parlami della nostra famiglia. Tu continui i contatti con nostra madre. >
< Sì. Non fa altro che convincermi a tornare da Dunguair per ampliare la nostra famiglia. Ma lei non sa che una volta tornata in quel posto rischierei la mia stessa vita. Meglio rimanere lontana da lei per un bel po’… Hai notizia di Ana, Christian? >
< Purtroppo no. Ma da quello che so, mia moglie è sotto il suo controllo. >
< Si trova al castello? >
< Temo di sì. >
< Questo è un grosso problema! Ma non capisco una cosa: se la madre di Anastasia è in prigione, perché Anastasia… >
< Anastasia è incinta, Mia. Sta aspettando l’agognato erede che io e mia madre abbiamo sempre sognato. >
Nel sentire la notizia di suo fratello, presto tutti i tasselli del piano della Contessa Roach si stavano mettendo al loro posto.
< E farà in modo di tenere intrappolata tua moglie all’interno del castello contro la tua volontà, giusto? Ma da quello che mi ha detto mia madre, Elliot è in prigione perché ha fatto fuggire proprio Anastasia. >
< Sul serio?! >
< Questo è quello che mi ha scritto nelle lettere. E non credo che mia madre mi stia dicendo delle bugie. >
< Lo spero. Anche se dovremo soppesare le sue parole. Non possiamo fidarci di nessuno, Mia. >
< Io questo l’ho capito da molto tempo, Christian. E prcisamente da quando ho scoperto di essere una figlia illegittima di questa dannata casata. >
< Mia, a proposito di questo, voglio farti capire che nostro padre ti amava come la sua stessa figlia. Ed anch’io ti considero come mia sorella e non come la mia sorellastra. >
< Mi fa molto piacere sentirtelo dire, ma non prenderò nessun tipo di ordine né da mia madre né da quel barone strafottente. >
< Nostra madre è accecata dal potere… Proprio come me… E’ colpa mia se io e Anastasia ci siamo allontanati. La mia stupida avarizia mista a lussuria mi ha aperto un mondo di distruzione. E ancora adesso ne sto ripagando le conseguenze. >
< Infatti fino ad ora non capivo perché ti stavi comportando in quel modo, ma dopo avermi ricordato l’ossessione dell’erede, ho capito tutto… Spero che tu non abbia messo incinta una tua amante. >
< Ecco, a proposito di questo… >
Non riuscendo a trovare le parole giuste, Mia capì che i guai di suo fratello non facevano altro che aumentare.
< Lascia stare. Non voglio ascoltare questa storia > ribatté adirata Mia < Spero che nostra madre non lo sappia che hai un’amante gravida. >
< No, per ora è al sicuro a Kylemore, sotto la giurisdizione di una suora che non ci ha pensato due volte a ciacciarmi malamente. Adesso che quelle donne npon ricevono più finanziamenti dagli Steele o da un’altra casata importante, si credono le padroni del mondo. >
< E cosa pensi di fare con lei? >
< La devo salvare e cercare un perodno da parte sua in qualche modo… E’ colpa mia se si trova rinchiusa là. Ma sicuramente non correrà il rischio di morire come sta facendo Anastasia. Devo cercare di mettermi in contatto con lei… Ma senza delle valide spie non potrò mai farlo. >
Capendo che suo fratello aveva assoluto bisogno d’aiuto, Mia non ci pensò più di tanto nel darglielo.
< Davvero? Faresti questo per me? >
< Ovvio che sì, caro fratello. Altrimenti che razza di Grey sarei? >
< Mia, sei sicura… >
< Non ti preoccupare, Gia. Mia madre non può sospettare un simile tradimento da parte mia. Come non sospetta le vecchie ricchezze di proprietà degli Steele rubate dai ribelli in tempo di guerra. >
< Di cosa parli? >
< A Cashel c’è un gran quantitativo d’oro che risale alla casata Steele. I ribelli avevano ruibato un grande quantitativo d’oro e di armi. E adesso ne usufruiamo noi e i miei soldati. Sempre per precauzioni. >
< Cara sorellina, non avrei mai pensato che tu fossi un gneio del male. >
< Non sono un genio… sono soltanto una donna. >
Catturato dalle parole di Christian, adesso doveva pensare quale sarebbe stata la prossima mossa per colpire sua madre e il supo compagno.
< Credo che sarai d’accordo con me nel liberare nostro fratello e la Contessa Carla Steele. >
< Vuoi liberare la Contessa? >
< Dobbiamo farlo visto che si trova nelle solite segrete del castello… E poi sono convinto che quella donna ci potrà tornare utile in qualche modo contro nostra madre. >
< Spero solamente che tu non ti sbagli. >
< Fidati. Adesso sbagliare non fa più parte di me. >
   
 
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