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Autore: The_Storyteller    19/03/2021    0 recensioni
Londra, 1868. Anna Wilson è la classica ragazza di buona famiglia: colta, beneducata, in attesa che il suo fidanzato le faccia la fatidica proposta.
Tutto normale… o forse no.
Una strana ferita, il mistero delle ricerche di suo padre e il caotico quanto affascinante leader dei Rooks avvicineranno Anna alle vicende degli Assassini, e scoprirà l'antico legame che la lega a loro.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Evie Frye, Henry Green, Jacob Frye, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata piuttosto fredda, per essere metà aprile, e gli ospiti della signora Fitzwilliam si stavano godendo il suo piccolo ricevimento pomeridiano.
Nel salone delle feste, un domestico fece accomodare una donna sulla quarantina, vestita di scuro e con alcune piume che le agghindavano la testa.
- Ah, ecco la nostra ospite speciale!- chiocciò la signora Fitzwilliam, facendo accomodare la donna a un tavolino basso.
- Miei cari signori e signore, vi presento Madame Le Rouche, la “Signora degli spiriti”- annunciò la padrona di casa, poi invitò gli ospiti a prendere posto insieme alla medium.
- Prego, prego. Sedetevi pure! Vediamo... tre, quattro, cinque! Manca ancora qualcuno... Ah, miss Wilson!-
Anna Wilson, fino a quel momento distratta alla finestra, si ritrovò la signora Fitzwilliam al suo fianco, mentre la prendeva sotto braccio.
- Mancate soltanto voi, gli altri sono già pronti! Su, Madame non è un tipo paziente- sorrise la donna.
Anna provò a declinare l’invito: - Con tutto il rispetto, signora, non capisco questo vostro fascino per l’occultismo. E, sinceramente, non mi fiderei troppo delle capacità di quella medium- disse cortesemente.
La signora Fitzwilliam rise bonariamente, accompagnando la sua giovane ospite verso il tavolo della seduta: - Vostro padre vi ha reso troppo razionale, mia cara. A furia di frequentare tutti quei professoroni di Oxford, non mi sorprende che non vi abbia lasciato nemmeno un minimo di curiosità verso il misticismo!- scherzò.
- Ma se volete una rassicurazione, sappiate che sarà una seduta veloce. Inoltre, vi ho lasciato il posto libero vicino al vostro fidanzato.-
 
Anna sospirò appena: la signora Fitzwilliam era una cara amica di sua madre, ma l’aveva sempre considerata un po’ sopra le righe.
Si avvicinò al tavolino e prese posto accanto a un giovane vestito elegantemente, dai capelli castani e con corti baffi curati.
- Vedo che alla fine vi ha convinto- scherzò lui.
Anna sorrise al suo fidanzato, Richard Earnshaw. Si conoscevano da quasi due anni, e col tempo ne aveva apprezzato il modo di fare elegante e il carisma.  
- A quanto pare non si può dire di no alla signora- rispose sistemandosi una ciocca bionda dietro l’orecchio.
Ad un cenno della padrona di casa, i servitori portarono delle candele e tirarono le tende della sala.
Madame Le Rouche accese i ceri e ne mise uno davanti a ogni ospite, poi cosparse la superficie del tavolo con una strana polvere colorata, disegnando un cerchio al centro del mobile.
Infine, da un sacchetto nero, estrasse una sfera di cristallo e l’appoggiò dentro il cerchio.
- Spiriti benevoli, imploro la vostra guida e il vostro consiglio!- invocò la medium, muovendo le mani attorno alla sfera - Mostratevi nella vostra potenza, o anime virtuose!-
Nell’incredulità dei presenti, la sfera cominciò ad illuminarsi, e al suo interno apparvero volute colorate di fumo.
“Ci dev’essere un meccanismo sotto il tavolo, o dentro quella boccia per pesci...” pensò scettica Anna.
La medium prese la sfera in mano e a turno la avvicinò ad ogni partecipante, chiedendo loro di descrivere le immagini che vedevano nel globo di vetro.
Compì tutto il giro, facendo meravigliare o instillando il dubbio negli ospiti, fino a raggiungere la giovane Wilson.
- E ora a voi, mia scettica signorina. Ditemi, che cosa vi stanno mostrando gli spiriti?- chiese in tono grave.
Anna sospirò, tuttavia provò a concentrarsi e a decifrare le volute di fumo che vorticavano nella sfera.
- Vedo della nebbia. Tanta nebbia- disse ironica.
La medium la fulminò con lo sguardo: - Pazienza, o giovane dagli occhi di cielo. Sento che gli spiriti stanno mandando un messaggio...-
Anna scosse la testa e guardò di nuovo la sfera. Sembrava uguale a prima, quando tutto a un tratto notò un cambiamento.
- Vedo... un’ombra. Si sta avvicinando... sembra una persona, ma non si capisce...- mormorò perplessa.
Gli altri ospiti la osservavano frementi, mentre Madame Le Rouche la spronava: - Sì, continuate così. Cos’altro vedete?-
Anna strinse gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco quell’ombra: - Sembra che indossi una cappa o un mantello, qualcosa che copre il viso. Ora... ora si sta girando e... AAHHH!!-
L’immagine di un enorme corvo venne proiettata dalla sfera mentre gracchiava contro Anna, facendo spaventare tutti i presenti. L’uccello sbatté le ali e, così com’era apparso, rapidamente svanì.
Nessuno dei presenti osò proferire parola su quanto appena accaduto, ancora scossi da quella strana esperienza, finché la signora Fitzwilliam si riprese: - Bene, miei cari. È stata una seduta quantomeno interessante. Ora perdonatemi, ma credo che sia giunta l’ora che voi torniate a casa. Buona serata a tutti quanti!-
 
Richard aveva proposto alla sua fidanzata di passeggiare per Hyde Park, prima di riaccompagnarla a casa sua.
Approfittando del bel tempo, molte persone stavano ancora frequentando il parco prima di rientrare nelle proprie abitazioni, dalla famigliola borghese agli operai che avevano terminato il loro turno in fabbrica.
L’aria frizzantina del pomeriggio si era mantenuta anche al crepuscolo, provocando alcuni brividi a miss Wilson.
- Siete ancora scossa da quanto è successo, mia cara?- chiese Richard.
Anna si strinse le braccia al petto, cercando di scaldarsi un po’: - Non preoccupatevi. È stato strano, certo, ma immagino si sia trattato di uno di quei trucchi da medium- rispose, sforzandosi di sorridere.
In realtà, Anna era rimasta turbata da quella apparizione. E ora, cosa che la inquietava di più, aveva la sensazione di sentirsi osservata.
Si guardò intorno, quando lo vide davanti a sé: un enorme corvo, dal piumaggio nero come la notte, si stagliava sul ramo di un albero e la guardava.
Poi, rapido e silente, planò dal suo appiglio e si scagliò contro Richard, beccandolo sulla giacca e facendolo allontanare dalla giovane.
- Richard!- gridò Anna, mentre la gente intorno alla coppia si allontanava spaventata da quella strana aggressione.
Il corvo continuò a tormentare Richard fino a farlo inciampare contro un cespuglio, facendolo così cadere. Senza neanche il tempo di reagire, Anna venne a sua volta attaccata dal corvo.
La giovane provò a difendersi, tentando inutilmente di scacciare l’uccello.
- Basta, ti prego! Lasciami stare!-
Il corvo continuò a volarle intorno, finché non attaccò la mano sinistra della giovane: Anna sentì i suoi artigli conficcarsi sul suo dorso e graffiarla più volte.
Gridò per il dolore e la sorpresa, temendo il peggio. Invece, nello sgomento generale, il corvo si allontanò in volo fino a scomparire nel cielo di Londra.
Anna si accasciò a terra, ancora sconvolta da ciò che era appena accaduto. Si prese la mano dolorante, e vide con orrore il proprio sangue fuoriuscire dalle ferite.
La testa cominciò a girarle, la vista si stava annebbiando, i rumori delle persone attorno a lei si stavano facendo sempre più flebili. Non sentiva le mani di Richard che la prendevano per le spalle, non vedeva la folla di curiosi e gli sguardi di qualche giornalista di passaggio; udiva soltanto una frase, un’eco lontana che proveniva dalla sua mente: “Sii i miei occhi”.
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Salve a tutti! Vi presento la mia prima storia su Assassin's Creed, serie a cui mi sono appassionata qualche tempo fa ma che non avevo mai approfondito. Ho visto alcuni gameplay dei giochi e mi sono affezionata ad alcuni personaggi, tra i quali i gemelli Frye di Assassin's Creed Syndicate.
Spero di incuriosirvi e di appassionarvi alla mia OC Anna e alla sua storia =)!
   
 
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