Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Lina Lee    20/03/2021    1 recensioni
Piccola one shot che ripercorre, in maniera rapida ma per nulla indolore, la vita di Reiner, personaggio complesso, doloroso, come dolorosa è stata tutta la sua vita.
Consiglio di non leggerla a chi non è in pari con la quarta serie, perché ci sono velati riferimenti a ciò che si scopre nei primi episodi.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Reiner Braun
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando sei un bambino credi a tutto ciò che gli adulti ti dicono e ti ripetono. Non sei in grado di vedere al di là delle parole, non puoi, sei troppo piccolo, senti quelle parole e credi al loro significato più puro, come puro è un bambino, anche quando nasce in uno stato votato alla guerra.
Quando ti viene detto che puoi diventare un eroe, che puoi aiutare la tua famiglia, che puoi rendere tutti orgogliosi di te, i tuoi occhi di bambino si illuminano di gioia mista a emozione, il tuo cuore palpita veloce, talmente veloce che le tue gambe quasi non riescono a stare al passo, che il tuo fiato quasi ti muore in gola. Perché in qualsiasi luogo tu nasca e viva e cresca, il significato della parola eroe non cambia, una persona ammirata da tutti per coraggio e virtù.
Quando ti viene imposto di lasciare la tua famiglia, la tua città, il tuo Stato e di partire per una missione dalla quale potrai tornare con gli onori e la gloria, nonostante ti sia già condannato a una vita breve pur di essere un eroe, la tua mente lo accetta, la tua anima se ne fa una ragione, il tuo cuore ti ricorda che è la cosa giusta da fare.
Ma cosa accade quando tutte le certezze che ti hanno guidato fino a quel momento, alle quali hai creduto ciecamente come un bimbo crede agli adulti intorno a lui, si frantumano davanti a una realtà che appare diversa da come ti era stata descritta? Che cosa accade quando coloro che devi uccidere, coloro che chiami demoni, coloro per cui non devi mostrare alcuna pietà perché sono nemici, appaiono come delle semplici persone come te, che soffrono, amano, odiano, pregano, piangono, ridono, sperano, come te?
Il cuore non palpita più veloce per l’emozione e la gioia, ma per la paura e il dolore, l’anima si lacera inesorabilmente mostrandoti realtà ed errori che da bambino non potevi nemmeno immaginare, i tuoi occhi diventano cupi, seri, tristi, consapevoli che anche tu, proprio come quegli altri, sei diventato un demone, un essere costretto dalla guerra a uccidere persino coloro che ti hanno considerato amico, un essere che deve solo obbedire e uccidere, tradire e uccidere, soffrire e uccidere, dimenticare e uccidere.
NO!
Dimenticare no, quello non puoi farlo, mente e anima te lo impediscono!
Quegli abitanti che sono stati trucidati, quel compagno che aveva fiducia in te, quei soldati che hanno creduto alla tua buona fede, li ricordi tutti, uno per uno, nessuno escluso. Insieme agli amici che hai perso, che hanno sacrificato tutto ma che non sono tornati con te.
 



Ora non sei più un bambino, non ti senti più nemmeno un guerriero o un soldato, sei solo un essere umano spezzato, qualcuno che va avanti per inerzia attendendo la fine.
Eppure, in tutto questo, ancora ti permetti di avere due desideri dentro di te, due semplici desideri che si scontrano ogni giorno, che rendono la tua anima e la tua esistenza ancora più spaccate.
Vuoi vivere per proteggere quei bambini, che ti ricordano il te stesso di un tempo, per i quali sei portato a lottare ancora affinché possano avere una vita migliore della tua.
Vuoi morire, farla finita una volta per tutte perché, nonostante quei bambini a cui tieni, l’orrore che hai sopportato, subito e imposto, ti ha logorato a tal punto da riuscire a superare persino la forza vitale di quel primo desiderio.

Uccidetemi! Uccidetemi! Lasciatemi morire!

Non riesci a farla finita da solo, sei codardo, e l’unica cosa che puoi fare è sperare che qualcuno lo faccia per te, che ti uccida, che ti faccia smettere di sopportare quell’orrore che ti porti dentro.

Uccidetemi! Uccidetemi! Lasciatemi morire!
Non era questo ciò che volevo, non era questo ciò che desideravo, non era questo il mio obiettivo.
Volevo solo essere un eroe, volevo solo rendere felice e orgogliosa la mia famiglia.
Ma sono solo un codardo, un assassino e un bugiardo.



Note dell'autrice: Salve! Non so nemmeno io da cosa nasce questa piccola one shot, forse dal mio umore nero di oggi che ha deciso che dovessi dedicarmi a questo personaggio che ho imparato ad amare e ad apprezzare perla sua complessità. Non è nulla di speciale, solo un piccolo scritto che mi sentivo di dedicargli.
Ho inserito l'avviso sullo spoiler più per essere sicura che per altro, dato che rimango sul vago, ma non vorrei comunque avere problemi.
Detto ciò vi saluto e torno nel mio angolino.
Alla prossima! <3
Lina Lee
  
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