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Autore: CurcioBleuClair    22/03/2021    5 recensioni
Le cose belle entrano senza bussare, senza nessun permesso.
E ti sorprenderanno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Azzurra'
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Azzurra

Di Azzurro non aveva niente.

Azzurro è solo uno dei tanti colori che scoprirà viverle dentro.
Come il cacao al 75% e due perle nere che non compra mai nessuno.
Azzurra e le poche cose che sa e tutte quelle che non sa.
Azzurra non sa abbracciare, non sa avvicinarsi ad un altro cuore stringendolo forte.
Lei sta sulle punte dei piedi, grandi e sproporzionati, rispetto alla sua altezza; Azzurra ha paura di sorridere, non lo ha fatto, quando ha avuto il coraggio di fare un test di gravidanza, perché sa cosa vuol dire vederlo buttato su un tavolo, con delusione, per un esito positivo.
Come si buttano le foglie secche di una rosa che vorrebbe sbocciare. Azzurra è abituata così: a vivere tutto il contrario di tutto. Ogni mattina si è svegliata preparando frettolosamente lei, il suo breve segreto in pancia e preparando con cura un bimbo a cui ha chiesto di diventar più grande della sua età.
Anzi, non glielo ha mai chiesti, lui lo ha capito da solo ed Azzurra vuole e pretende che quel bimbo sia gentile quando mai nessuno lo ha fatto con lui.
Azzurra sa piangere a piedi nudi e scalzi per una casa che non sentirà mai sua, rincorrendo ciò che la sua mente, assetata di ancore, ha creato. Si è svegliata in piena notte, insieme a quel segreto che diventava sempre più visibile, si è scoperta sola, si è seduta sul letto, ha sistemato le lenzuola a quel bimbo grande, alcune volte ha pianto, altre ha urlato ed altre ancora ha continuato a dormire in segno di resa. Ha stretto forte, senza lacrime, la mano di sua madre, sua madre che non sapeva assistere alla nascita del nipote, ma stava imparando a tacere impotente di fronte al dolore della figlia, affinché in quella stanza nascessero, concentrate in un'unica persona, una madre ed un padre.
Azzurra ha sentito di dover stringere immense vite su spazi ridotti.
Su un materassino da culla ha accartocciato il cuore intorno a chi non aveva chiesto di nascere. Ha allenato una squadra nuova, bicomposta, interscambiabile con un flusso di energia continua ed opposta.
Mentre contava i respiri di quel neonato, Azzurra ha scoperto che il suo pollice s' incastrava perfettamente in una fossetta sul mento di un viso profumato di quel latte materno, in cui lei, stavolta, ha finalmente creduto.
Azzurra bazzica tra i social ed un giorno legge dei bambini arcobaleno, quelli che arrivano dopo brutte esperienze... legge, sorride, ricorda di non saperlo più fare e decide di non pensarci più.
Come se si potesse decidere a cosa pensare. Ma lei crede di poter controllare sempre tutto, soffocandosi.
Azzurra sta scoprendo ancora oggi i colori che ha dentro.

- L'arcobaleno ha origine dalla dispersione ottica della luce solare che attraversa la goccia di pioggia. -
Azzurra ha guardato quel bimbo arcobaleno, di cui non sapeva sorridere, e ha visto colori bellissimi.
Lei non sa molte cose, vero. Ma sa di avere un grande bimbo con due occhi più neri dei suoi, che le fanno spesso male per quanta voce urlino in silenzio.
Lui è il suo Sole, fortissimo e muscoloso, lui è il Sole di Azzurra.
Azzurra sa quanto bruciano le lacrime soffocate ma una di quelle lacrime ha creato un nuovo arcobaleno.
Son poche le cose che sa.
Lei ha saputo disegnare il suo arcobaleno perché i colori le vivono dentro.
Perché il Sole scalda ed asciuga, sempre e per sempre.
   
 
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