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Autore: Allen Glassred    23/03/2021    1 recensioni
Dalla mia " Soledad ". In un 2035 in cui è il male a prevalere, Alexis incontra per la prima volta colui che sarà suo marito. Ma questo, lei ancora non lo sa, e solo grazie all'intervento di Risa riuscirà a sopravvivere a questo incontro.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
- Questa storia fa parte della serie 'Soledad '
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Sabrie, anno 2035. Futuro alternativo in cui è ormai il male a prevalere.

La giovane Alexis varca la soglia di quello che è il palazzo reale: un luogo in cui non è mai stata, il luogo che sua madre le ha sempre descritto come oscuro e pieno di insidie e dal quale sarebbe dovuta semplicemente stare quanto più alla larga possibile. Ma tutto è cambiato quando, a sorpresa, ha ricevuto un invito dal Re in persona: il cinico e spietato Allen Baskerville l’ha invitata al ballo di palazzo e, volente o nolente, la ragazza ha dovuto accettare per evitare di scatenare l’ira del sovrano. Si sente una sorta di “ bomboniera “: non ha mai indossato abiti tanto sfarzosi e men che meno camminato sui tacchi ma, contro ogni aspettativa, sta riuscendo a non cadere a terra facendo una pessima figura. Osserva la sala da ballo: certo è sempre un po' cupa ma, in fin dei conti, cosa poteva aspettarsi da coloro che governano il regno con le Tenebre da anni ed anni? Ha un po' di paura: lei è umana e si trova in un posto pieno di vampiri, purosangue che certamente non vedranno di buon occhio quelli della sua razza. Lo sa bene: per i vampiri gli umani sono solo una sacca di sangue ambulante, non si sorprenderebbe se fosse stata invitata per essere sacrificata. “ Ok, forse sono ancora in tempo a scappare… “. Sussurra la giovane dalla chioma rosa, acconciata dalle domestiche di palazzo che l’hanno aiutata a prepararsi e le hanno dato il bellissimo vestito rosso che ora indossa. “ Meglio l’ira del Re che essere sacrificata ad una di queste bestie sanguinarie “. Commenta a bassa voce la donna. Si gira lentamente, sperando di non essere notata e dirigendosi verso l’uscita dell’immenso salone illuminato dal lampadario centrale. Non sa che un paio di occhi color oceano si sono già posati su di lei, con un certo disappunto.

Quale impudenza, pensa il giovane dallo sguardo simile ad un oceano in tempesta: quella volgare umana è stata invitata a palazzo, ad un ballo a corte e, invece di esserne grata ed onorata, che fa? Gira l’angolo e tenta di scappare come un volgare ladro nelle tenebre. Decide di darle la falsa illusione di esserci riuscita: la lascia uscire dalla sala per poi seguirla, sotto lo sguardo del padre. “ Kazuma… “. Fa solamente il Re di Sabrie, rivolgendosi al terzo Principe e suo primogenito. “ Dove sta andando tuo fratello? “. Chiede, mentre l’altro scuote le spalle come a dire che non ne ha la minima idea e mantenendo quella sua freddezza, così tipica di lui e dell’elemento che gli è proprio: il ghiaccio. A prendere parola è qualcuno che, fino a quel momento almeno, è sempre rimasto in disparte ed appoggiato al trono dello zio, senza il minimo rispetto e senza minimamente considerare le apparenze: lui fa semplicemente quello che gli pare, se gli altri avranno da ridire faranno i conti con la lama della sua falce.

“ Non avete visto? Appena quella puttanella è uscita dalla sala è uscito anche lui. Credo le sia andato dietro, mi sembra ovvio “. Commenta il giovane dalla chioma argentea mentre, a quella frase, il Re incrocia le braccia al petto. “ Non riesco a capire perchè l’abbiate invitata a prendere parte al ballo: speravo si trattasse di un sacrificio, ma non mi sembrate di quest’intenzione “. Allen rimane in silenzio: suo nipote Zwei potrebbe avere ragione, suo figlio potrebbe aver seguito Alexis. La vera domanda rimane: perché?

La ragazza dalla chioma rosa arresta bruscamente il proprio passo: stava camminando nel corridoio per potersi dirigere alla porta ed uscire da quel palazzo che, ora che ci pensa, le mette paura ed ansia: avrebbe dovuto dar retta a sua madre pensa, non avrebbe mai dovuto mettere piede in quel luogo maledetto. Tuttavia il suo proposito di andarsene viene stroncato sul nascere: una rosa rossa la ferisce di striscio al braccio per poi conficcarsi nel pavimento, nemmeno fosse fatto di polistirolo o il fiore fosse una lama affilata. La ragazza cade in ginocchio un istante, portandosi una mano al punto dolorante che ora ha preso a sanguinare. “ Sei una vera maleducata: andartene senza nemmeno concedere un ballo o salutare chi ti ha gentilmente invitata ad un ballo che solitamente, la spazzatura come te si sogna e basta “. Quella voce: lo riconosce, ma perché l’ha seguita? Non si volta verso di lui ma si alza da terra, tenendo sempre la mano a coprire quel graffio.

“ Non è che non apprezzo la vostra… ospitalità “. Fa lei, cercando di dire le giuste parole ed evitare di farlo infuriare. “ Solo, come dite voi questo non è il mio posto, così stavo togliendo il disturbo “. La donna fa appena in tempo a finire la frase: con uno scatto fulmineo lui le arriva alle spalle, afferrandole il braccio ferito e facendola finire con il viso alla parete. La rosa vorrebbe liberarsi da quella presa, ma si rende conto che è impossibile: lui è sicuramente più forte di lei, in tutti i sensi.

“ Stai mentendo, lo avverto dal ritmo del tuo sangue. E se c’è una cosa che odio più degli umani, sono le menzogne “. Fa semplicemente colui che si rivela essere Ace Baskerville, primo principe di Sabrie e futuro Re. Non appena sente quelle parole Alexis fa per spostarsi, cercando di liberarsi da quella presa che quasi le fa male. Ma lui non glielo permette, anzi: fa aderire maggiormente il corpo della donna alla parete, come volesse farla sentire davvero in trappola.

“ Non sto mentendo, è la verità! Vi prego, lasciatemi andare… “. Fa semplicemente lei, scordando ciò che sua madre le ha sempre detto sul quartogenito di Re Allen e della Regina Risa. Ma ben presto le parole di Soledad tornano vivide nella mente di Alexis che, quasi di sorpresa, viene bruscamente afferrata per i capelli.

“ Non farmi incazzare di più! “. Si irrita improvvisamente Ace, come gli fosse stata arrecata la più terribile delle offese. “ Dimmi la verità! “. Lei non può fare a meno di gridare non appena i suoi capelli vengono afferrati in quel modo doloroso ma, alla sua lieve resistenza, lui stringe maggiormente la presa. “ Parla, puttana! “. Le grida, quasi come glielo stesse ordinando.

“ Ma io non sto mentendo, lo giuro! Non credo questo sia il posto per me, credo semplicemente sia meglio che me ne vada, prima… “. Non finisce la frase: il calore nel corridoio pare essere aumentato, chiaro segno che il custode è decisamente infuriato. In quegli occhi color oceano si è ora accesa una scintilla d’ira e follia e, sentendo le parole per lui menzognere di lei, perde la calma e le fa letteralmente sbattere il viso sulla parete, facendole sanguinare sia il labbro che il naso.

“ Stai facendo incazzare il principe sbagliato “. Commenta semplicemente, mentre lei scoppia in lacrime: oltre al dolore fisico c’è anche quello mentale: perché? Perchè si è messa in questo guaio? Per un istante le pare quasi di poter percepire con il proprio palato il sapore del proprio sangue, che continua a macchiarle il viso poco prima perfetto, simile a quello di una bambola. “ Le ho sempre odiate, le puttane come te: fate tanto le santarelline, poi vi rivelate essere le peggiori… “. Si ferma: l’odore del sangue della ragazza arriva inevitabilmente alle sue narici e fa incendiare il suo. Cosa succede? Perchè lo sporco sangue di quella ragazzina lo sta attraendo improvvisamente? Sta per dire altro, tuttavia è costretto a fermarsi.

But with the beast inside, there's nowhere we can hide
No matter what we breed, we still are made of greed
This is my kingdom come, this is my kingdom come

When you feel my heat, look into my eyes
It's where my demons hide, it's where my demons hide
Don't get too close, it's dark inside
It's where my demons hide, it's where my demons hide

“ Ace, figlio mio “. Una voce femminile, ferma e decisa. La regina Risa fa finalmente la sua comparsa, bella ed elegante come sempre. “ Cosa succede? “. Chiede solamente, facendo alcuni passi ed avvicinandosi, chinandosi poi a raccogliere la rosa del figlio e porgendogliela. “ Non la devi perdere: questa rosa è preziosa per te, lo sai bene “. Fa semplicemente, mentre lui annuisce. Lascia la presa sui capelli di Alexis che, forse per lo spavento, cade a terra in ginocchio e con le lacrime agli occhi.

“ Si, madre: avete ragione. Cercherò di stare attento la prossima volta “. Fa solamente il corvino, senza tuttavia dare ulteriori spiegazioni alla madre che, comunque, riesce ad intuire cosa sia successo dato lo stato di quella giovane umana. “ Con il vostro permesso, torno al ballo “. Conclude il discorso il futuro Re, la regina annuisce. Per un momento gli sguardi incredibilmente uguali di Ace ed Alexis si incontrano, lui con disprezzo e rabbia e lei con paura, una paura che mai prima di quel momento crede di aver provato. Una volta sole la regina le si avvicina, prendendole il mento con due dita e facendola voltare prima a destra poi a sinistra, esaminando le sue ferite.

“ Non è nulla di grave, per fortuna. Tieni “. Fa semplicemente la più grande, porgendo un fazzoletto all’altra che rimane a dir poco esterrefatta ed incapace persino di dirle un semplice “ Grazie “. “ La prossima volta però, cerca di evitare di venire a palazzo: anche se ci fosse un invito reale per il ballo, ricordati che qui, gli umani non hanno vita lunga “. La avverte, per poi andarsene lasciando la ragazza con mille e più domande e con quel fazzoletto ancora tra le mani: non fosse stato per la regina pensa, sarebbe probabilmente morta. Eppure ha uno strano presentimento, come se questo fosse solo l’inizio per lei. Non sa ancora quanto abbia ragione.

 



In un 2035 in cui è il male a prevalere, Alexis incontra per la prima volta colui che sarà suo marito. Ma questo, lei ancora non lo sa, e solo grazie all'intervento di Risa riuscirà a sopravvivere a questo incontro.
   
 
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