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Autore: gabryweasley    24/03/2021    3 recensioni
Sola.
Era così che Misako si sentiva spesso, e allora usciva a passeggiare.
Quando lo faceva e sfoggiava quella strana acconciatura che aveva voluto, nessuno di tutti coloro che incrociava conosceva la sua storia, e questo faceva scomparire un po’ quel 5% che si era fossilizzato in un angolo della sua mente, sgradevole, fastidioso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Misako Kurata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fossile

Sola.
Era così che Misako si sentiva spesso, e allora usciva a passeggiare.
Quando lo faceva e sfoggiava quella strana acconciatura che aveva voluto, nessuno di tutti coloro che incrociava conosceva la sua storia, e questo faceva scomparire un po’ quel 5% che si era fossilizzato in un angolo della sua mente, sgradevole, fastidioso. La faceva sentire come se non fosse mai esistito.
Chissà poi, come poteva sentire la mancanza di qualcuno che non aveva mai conosciuto. Aveva letto da qualche parte che i bambini, ad esempio, non potevano avvertire l’assenza di una madre o di un padre che non avevano mai avuto.
Lei non avrebbe mai scritto niente del genere.
Misako la sentiva quella mancanza, perché dentro aveva un desiderio talmente forte da poter essere toccato con mano. Una parte di sé così concreta, ma allo stesso tempo vuota, impossibile da riempire con qualunque altra cosa. Le mancava un pezzo, e prima o poi qualcosa sarebbe crollato, dentro di lei.
Forse la tristezza l’avrebbe divorata, mentre cercava di trovare risposte a domande che non avrebbe mai voluto porsi.
Che occhi avrebbe avuto, se fosse esistito un bambino suo? E se fosse stata una bambina? Avrebbe preferito leggere o giocare all’aria aperta?

Passeggiare faceva scomparire tutto.
Scompariva quella percentuale, quelle domande, le risposte che non arrivavano mai. Scompariva lei e la sua storia. La paura di non riuscire ad appoggiarsi a nessuno, con quel matrimonio fallito e quel difetto nel corpo.
Restavano le facce curiose di chi la guardava e i sorrisi che lei restituiva, immaginando cosa potessero pensare di lei in quel momento.
Nessuno che conoscesse quel suo 5% fossilizzato nella sua testa.
Non poteva in nessun modo essere collegata a quella sua debolezza quando portava i capelli così sparati in ogni direzione e faceva roteare la sua borsetta nell’aria. E cantava, Misako, come se fosse un’artista di strada oppure come fosse impazzita.
E forse lo era davvero.
Aveva sentito il pianto di un neonato quando aveva cominciato a intonare una canzone. Era quella zona vuota dentro di sé che si stava allargando probabilmente e cominciava a produrre un eco di quel desiderio nella sua testa. Era la follia della quale si era vestita che l’aveva assalita per davvero.
Era riuscita a rendersi conto, però, che il pianto non veniva da dentro, bensì da fuori. Da una panchina.
E quando Misako si era avvicinata, piano, a tendere il dito nella manina di quella bambina, aveva capito che quella passeggiata, a differenza di tutte le altre, aveva fatto davvero scomparire la sua percentuale. Aveva cancellato tutte le domande, lasciando solo le risposte.
Lei avrebbe avuto una bambina, i capelli rossi, la voce squillante.





Ciau! ^^
Questa fic nasce il 14 febbraio, non ricordo il perchè di questo flash proprio nel giorno della festa degli innamorati e molto probabilmente non lo ricordo perchè non c’è un nesso, in effetti.
Mi rendo conto di essere sempre più sconclusionata con le note e non posso dare la colpa a niente e a nessuno se non a me stessa! :,D Perdonatemi.
So però di dover ringraziare CaosInteriore per questa fic. Ho scritto queste poche righe in seguito ad una breve chiacchierata... spero che lei ne colga i riferimenti. ♥
Mi auguro che vi piaccia e che troviate Misako IC. E’ un momento che va tanto indietro nella linea temporale e non so se sono riuscita a rendere bene il suo atteggiamento, soprattutto in relazione alla sua fertilità. E’ un argomento da trattare con i guanti di velluto e spero di non essere risultata frettolosa o superficiale.
Vi saluto e vi abbraccio!
Mano sul cuore,
Gabry ♥






   
 
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