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Autore: Stregatto230K    25/03/2021    0 recensioni
Cosa accadrebbe se esistesse una persona con una memoria così potente, da poter ricordare non solo ogni giorno, ogni dettaglio, ogni sensazione della sua vita, dalla sua nascita fino a quel momento, ma anche ogni pagina e ogni rigo di qualsiasi libro e intere stringhe di codici binari? Cosa accadrebbe se questa persona venisse a conoscenza di segreti di cui non si dovrebbe far parola? Cosa accadrebbe se iniziasse a sfruttare la sua memoria così immensa da riuscire a manipolare la natura circostante? E se il suo stesso fisico divenisse parte di questa memoria così infinita al punto che niente riesce a scalfirlo? Un ragazzo che sfida la natura con la sua straordinaria memoria in un mondo di mostri ed Esseri Naturali: questa è la storia di Cheshire, il quale, accompagnato dal suo amico d'infanzia Gabriele, scoprirà un mondo al di là della realtà. Un posto straordinario, ma pieno di pericoli.
Genere: Azione, Introspettivo, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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<< La memoria è la chiave di tutto. Noi esseri umani siamo la combinazione di ricordi e scelte nel presente. Ogni nostra esperienza determina ciò che siamo nel presente e la nostra proiezione futura modifica la percezione del passato. Ciò che percepiamo viene immagazzinato nella nostra memoria. Quest'ultima può essere a breve termine e, seguendo la teoria di Miller, presenta un range massimo di memorizzazione di 7 più o meno 2 elementi e ha un tempo limitato; oppure a lungo termine, la quale ha una dimensione quasi infinita nel senso che qualsiasi informazione che viene immessa può essere richiamata a posteriore. Alcuni celeberrimi psicologi indagano su una memoria iconica come Sperling, altri la definiscono come una sorta di memoria sensoriale o a tampone. Tuttavia, ogni memoria presenta questo punto: l'informazione viene codificata. Non si possono memorizzare dati così come sono e dunque... >> Avrei preferito continuare, ma Gabriele mi bloccò.
<< Stai andando per le lunghe, non stiamo facendo una tesi di laurea, ma un gioco di carte. >> Disse Gabriele mentre si sistemava il bavero del grembiule. Eravamo due bambini delle elementari, ma con dei talenti fuori dal comune. Io avevo la passione per la matematica e l'antica arte della filosofia. All'età di soli 7 anni già sfogliavo Cicerone e studiavo le integrali quando gli altri bambini semplicemente credevano che fosse la pasta integrale e leggevano a malapena Topolino. Gabriele adorava la scienza medica. Conosceva il nome di ogni singolo osso come se fosse semplicemente il nome di un Pokémon. L'altra sua grande passione era la musica. Aveva il cosiddetto orecchio del musicista. Nella sua testa si poteva creare un fantastico concerto basato sul rumore dei bicchieri o sui suoni della strada. Un piccolo Mozart con il bisturi. Questi talenti hanno una spiegazione biologica, almeno così pare. I nostri genitori ci portarono da psicologi e neruoscienziati professionisti perché presentavamo entrambi una malformazione celebrale che i medici normali non riuscirono a capire. Dopo anni dissero che semplicemente eravamo dei bambini speciali e che tale anomalia non avrebbe comportato nulla di male, forse una maggiore propensione allo studio. Solo che ora, a distanza di 20 anni, posso dire che mi ha cambiato "leggermente" la vita e anche una lieve propensione allo studio, nulla di serio da quello che potete vedere. 
<< Chesh, concentrati, che carta ho in mano?>> Dice Alessia, una delle bambine più carine della classe. Teneva stretta tra le sue manine una carta che aveva pescato da un mazzo. Mi ricordo che quel giorno aveva un profumo gradevole di mandorle forse era il suo nuovo shampoo. 
<< Un due di fiori >> Le risposi. 
<< Come ci sei riuscito? >> Chiese incredula lasciando cadere la carta.
<< Teoria della probabilità applicata. >> Ammiccai e sorrisi. 
<< Cos'è una probabilità?>> Chiese dubbiosa. Già, mi dimenticavo spesso che io ero diverso dagli altri. 
<< Si tratta di eventi possibili che possono accadere. Hai presente le previsioni meteo? Ecco. Loro usano la teoria della probabilità per capire se domani piove o c'è il sole. >> Dissi sorridente.
<< Wooow Cheshire sai tantissimissime cose!>> 
<< Oppure ha semplicemente guardato il riflesso dei tuoi occhiali! Sei un imbroglione!>> Urlò Simone. Nano malefico, era il bulletto della scuola. Mi odiava profondamente e il sentimento era piacevolmente ricambiato. 
<< D'accordo e allora sfidami.>> Dissi.
<< Pensi seriamente che mi lascerò ingannare da te? Adesso vedrai come smaschererò te e le tue propapilità!>> Prese i mazzo di carte e lo mescolò davanti a me.
<< Si dice probabilità>> Lo corressi.
<< Zitto secchione!>> Disse mentre si impegnava a mescolare le carte. << Che carta è questa?>> Disse estraendo una carta a caso. Purtroppo non ero preparato. Non mi aspettavo che mescolasse le carte. Le avevo collocate secondo un ordine e quindi potevo prevedere le carte in quel modo. Stavo per fare la mia più grande figuraccia della mia vita. Umiliato da quel brutto nano e dai suoi modi arroganti. Per di più davanti ad Alessia ed a Gabriele. C'era di mezzo la mia dignità. Ansia. Deglutii. Avevo un tentativo. Tutta la mia vita era basata su quella maledettissima carta. 

E perché dovrei raccontarvi una storia simile vi starete chiedendo. Perché fu in quel momento che avvenne ciò che si chiama "Rivelazione". Nella mia mente apparve un proiettore. Ero in uno sfondo nero con solo questo proiettore ed un pulsante rosso. Click! Come al cinema: proiettò un film, una serie di fotogrammi sullo sfondo nero. Ero impaurito. Non sapevo se fossi solo io a vederlo. Non sapevo cosa stesse succedendo. Ma, notai una cosa: era il film dei movimenti di Simone che mescolava le carte. Improvvisamente la scena divenne 3D: le carte si illuminarono, comparvero una ad una in sequenza e vidi un miracolo: si spostavano in gruppo come... come se fossero spostate da Riccardo. E poi la scena di prima: << Che carta è questa?>>. Le carte vibrarono fortemente e presero tutte fuoco... tranne una: il quattro di quadri. La stanza si illuminò e ciò che sentii immediatamente dopo fu la sua bruttissima voce da bambino. 
<< Il povero secchione ora non può fare nulla, piccolo bambino imbranato! E ...>> 
<< Se indovino starai per il resto della giornata con la parola "Scemo" scritto sulla fronte>>
<< Non ci riuscirai mai tanto. Se non indovini, lo farai tu!>> Disse arrabbiato e offeso per quella sfida. 
<< D'accordo. La carta che hai è ... >> (Pausa di suspense). Anche Alessia era in ansia, Gabriele era il solito menefreghista che sapeva già la fine di tutto ciò. Come quando vai a vedere un film e lui già sa il finale, anche se non lo aveva mai visto; ecco com'era avere Gabriele come amico, mai una soddisfazione. 
<< Quattro di quadri>> Dissi.
<< Maledetto secchione! Hai barato>> Buttò all'aria il mazzo di carte e mi stava per picchiare. Entrò la maestra in quel momento. Riproverò con stizza Simone e gli disse di andare a mettersi a sedere. Simone, che aveva già un pugno alzato per picchiarmi, mi lasciò andare sbuffando. Gabriele si sedette accanto a me, mentre Alessia si era andata a sedere vicino alla sua amica Lucrezia. 
<< Non ti sei mosso minimante nonostante il pericolo di Simone. Sapevi che poteva picchiarmi comunque fosse andata. Come facevi a sapere che avrei indovinato la carta e che sarebbe entrata la maestra?>> Dissi a Gabriele.
<< Come fai a sapere che io sapevo che tu sapevi?>> Mi rispose.
<< Dalla tua espressione.>>
<< Visto? Ti sei risposto da solo.>> Sorrise. Che scocciatore, lui e il suo linguaggio del corpo. Iniziammo la lezione, intanto Simone si scrisse "Scemo" sulla fronte.  
   
 
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