Serie TV > Xena
Ricorda la storia  |      
Autore: Faust    27/03/2021    5 recensioni
Xena e Olimpia dopo la crocifissione si risvegliano nell'Aldilą dove una nuova battaglia le attende. Ma come sarebbe la storia scritta da Olimpia? (Riscrittura dell'episodio 5x01 "Xena e il ritorno dall'Aldilą")
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Callisto, Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Canto dall'aldilą
Al tempo che fu di Roma immortale,
delle Idi di Marzo, giorno letale.
Su croci romane le nostre spoglie affisse
al Guadagnolo gelo che a noi morte inflisse.

In morte rimasero le volontą nostre intrecciate,
e di luce e sole le nostre spoglie illuminate.
E mentre al volo degli angeli beati
affidavamo i nostri corpi ormai sanati,

Maligno giunse con schiere infernali
e ridda fece delle angeliche ali.
Caddi negli Inferi in cui Callisto attendeva,
come bestia vorace, la vendetta ch'ella pretendeva

Con giochi d'inganno e poi forzata,
la mia anima venne infine piegata,
ma schiere celesti in mio soccorso
cambiarono del mio destino e del  mondo, il corso.

Xena colma di giustizia ardente
a Callisto offrģ la redenzione fulgente.
Angelo divenne infine il demonio
rilegando l' ardente Arcangelo al Pandemonio.

E mentre pur'io salivo alla ragione
di Xena assistetti, impotente, l'abominazione.

Invasa dall'ira giunsi in Eliso,
certamente indegna del destino arriso.
L'anima mia in due spezzata
in petto richiedeva vendetta accecata.

Ogni cosa avevo perso della vita,
per colpa di quell'anima ormai addolcita.
Supplicava ignaro perdono
e del passato completo abbandono.

Ma nel cuore mio ruggiva di tuono
un odio tale da rinnegarne il condono,
soccombendo infine alla battaglia
tra bene e male che l' universo attanaglia.

Ma quando ebbi il demonio dentro di me taciuto,
guardai di Callisto il viso minuto.
Non pił sembianze di follia conteneva,
quel volto luminoso che di pietą invece ardeva.

E sepolta l'ascia della vendetta
che della mia vita fece abbondante incetta,
ebbi in dono oscure ali
segno dell'arcangelo glorioso, senza eguali.

Nuovamente in battaglia contro il Maligno,
sentii su me il suo sguardo igneo
e riconobbi l'anima mia ormai perduta,
nella guerriera degli inferi pił temuta.

Incrociammo le spade consapevoli
dell'atto contro natura di cui eravamo colpevoli.
La felicitą di entrambe non era raggiungibile,
avrebbe vinto l'egoismo pił inamovibile.

E nel momento fatale
che avrebbe sancito della battaglia il finale,
Luce furiosa ci colpģ,
e i nostri occhi mortali nuovamente aprģ.

Gelo e freddo adornavano il nostro sepolcro
e mai fine ebbe il nostro scontro.
Nuova vita ci era stata donata
e per sempre noi l'avremmo celebrata.

Gli amici attoniti al nostro letto di morte,
increduli, guardavano le nostre membra risorte.
In vita tornarono le nostre volontą intrecciate
e per sempre ne saremo accompagnate.




***

Ciao a tutti, ho provato a vedere se riuscivo a scrivere una pergamena di Olimpia e...ho fallito. Certamente non avrebbe usato questo stile. Voi che ne pensate?
Magari pił avanti ritenterņ.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e se vi č piaciuta o meno nonostante lo stile poco consono. A presto!
















































   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Xena / Vai alla pagina dell'autore: Faust