Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche
CAPITOLO 47
-Maschio!-
-Femmina!-
-No!
Maschio!-
Alzai un
sopracciglio e lo sguardo dal mio thè scettica verso Sera e
Bull che discutevano.
Varric era intento a segnare le scommesse con una piuma dalla punta
affilata.
-Amethyst
sicura?- ritentò il nano
Alzai gli
occhi al cielo con un sorriso -Varric…-
-Ok, ok, ci
ho provato… Chuckles?-
Solas non
alzò neanche il viso dal quaderno con i suoi disegni
misteriosi, ogni tanto aggiungeva
dettagli con un carboncino -Mastro Tethras non scommetto sul sesso di
mio
figlio-
Arrivò
una
pernacchia da Sera -Lasciali stare, sono noiosi!-
-Davvero non
avete preferenze?- tentò Bull
-No-
rispondemmo in coro io e Solas
-La futura
mamma non ha nessun sesto senso?- domandò Thom speranzoso
-Spiacente,
ma no. Posso solo dire che sarà tutto il suo papà-
Si diffuse
un brontolio deluso sommesso -Creatore fa che sia femmina!- pregò con voce
disperata Sera
Ridacchiai e
il mio lupo dal suo angolo sbuffò continuando a disegnare.
Un trambusto
dalla porta d’entrata della mia villa a Kirkwall ci
arrivò alle orecchie,
attirando l’attenzione.
Uno sguardo
dorato e delle orecchie appuntite comparvero sulla soglia
-Josy dove
hai messo tutte queste cose?- udii la voce della Cercatrice
scandalizzata
-Possedere
delle navi ha i suoi vantaggi Cassandra- e vidi entrare le donne con un
mucchio
di pacchi al seguito. Accorremmo ad aiutare ritrovandoci tutti con in
mano
qualcosa.
Quello che
avevo però afferrato mi venne sfilato dalle mani -Niente
pesi alla futura
mamma!- esclamò Josephine con un sorriso e un abbraccio -Non
ti ci mettere
anche tu- borbottai -Sono solo all’inizio! Non si vede
neanche nulla!-
-L’ambasciatrice
mi trova concorde- disse Solas
Lo fulminai
con lo sguardo e sbuffai, mi ci mancava solo una coalizione per non
farmi fare niente
-Sono incinta! Non malata!-
-Mastro
Solas o Fen’harel?- chiese, intanto mi strinse a
sé e con un tono di voce
felice ed eccitato mi sussurrò all’orecchio -Ce
l’hai fatta! L’hai trovato!-
Sorrisi -Trovato
e picchiato- precisai. Josy rise e si staccò da me prendendo
le mie mani nelle sue
raggiante.
-Solo Solas,
ambasciatrice-
-Allora solo
Josephine-
Mi guardai
attorno -Cosa sono questi pacchi?-
-Dei regali
un po’ per tutti, ma soprattutto per la futura mamma e il
piccolo-
-Non
dovevi…-
tentai
-Certo che
dovevo, non capita tutti giorni che la propria amica realizzi parte dei
suoi
sogni-
-Josy…-
arrossii leggermente e notai Solas fissarmi curioso, non gli diedi
retta non
volendo dare spiegazioni in quel momento.
Una sera
chiacchierando con l’antivana, festeggiando il mio successo
al Palazzo
d’Inverno, nell’euforia del momento avevo accennato
un pensiero che mi girava
in testa ogni tanto quando pensavo a Solas e che trovavo assurdo. Visto
che poi
non eravamo ancora stati a letto insieme, ma indubbiamente ero
innamorata persa
come ora.
Bambini.
L’idea non mi era mai neanche passata per
l’anticamera del cervello. Non perché
non mi piacessero, ma non mi trovavo adatta ad averne, figurati trovare
qualcuno
con cui avrei pensato seriamente alla possibilità. I miei
ormoni repressi non aiutavano,
alla fine avevo messo l’idea in un angolino del mio cervello
che avevo poi
cercato di soffocare ed eliminare in tutti i modi quando mi aveva
spezzato il cuore.
-Non
gliel’hai mai detto?-
-Non ne ho
mai avuto l’occasione Josy! E sicuramente non ora!- esclamai
-Di cosa
state parlando?- domandò il mio lupo dubbioso
-Dopo vhenan,
dopo…- risposi
Banal’ras
comparve da parte a noi spingendo un oggetto piuttosto grosso, coperto
da un
telo.
Lo fissai
interrogativa
-Grazie,
è
meglio che aiuti Cassandra prima che perda la pazienza- disse Josy
-E vederla
lanciare
al destinatario il proprio pacco direttamente in fronte? Possiamo
perderci
questo spettacolo?- disse l’elfo scrutando il suo cuore che
aveva un evidente
smorfia di disappunto in viso
-Un metodo
efficacie, ma non credo che tutti rimarrebbero integri. Ti sarei molto
grata se
li salvassi-
La spia
elfica alzò le spalle -Farò il possibile- e si
allontanò
-Non ho mai
visto la nostra Cassandra in quello stato, è cotta. Sono
invidiosa… vorrei
trovare anche io qualcuno un giorno…- e fissava pensierosa
la coppia dimenarsi
con i pacchi
-Tua madre
non aveva…- non riuscii a finire la frase
-Il
matrimonio combinato? Sì e non faceva per me. E le sono
grata, come anche per
l’istruzione che mi ha dato, ma vorrei avere anche io quello
sguardo con cui
fissi Solas. Gli affari di famiglia stanno andato in modo meraviglioso
e non
posso negare che la Casa della Quiete abbia aiutato molto. I debiti si
stanno
estinguendo poco alla volta, non voglio sposarmi per dovere-
Le strinsi
le mani -Troverai qualcuno, per adesso nessuno allora?- domandai curiosa
-Bhe…
ho
notato qualcuno, ma…- sospirò -Vorrei davvero
poter pensare solo con il cuore,
ma nella mia posizione…-
-Sputa il
rospo Josy!-
-Sarebbe
più
facile se fosse un semplice contadino!- sbottò
-E invece?-
-Fa parte
della Casa della Quiete…- mormorò -È
impossibile…-
-Oh…
e
Leliana che ne pensa?-
-Che anche
se non possiede terre o averi di rilevanza da presentarsi alla
famiglia,
potrebbe essere un uomo interessante con una morale e non un semplice
assassino. Sto ancora scavando- arrivò la voce
dell’Usignolo alle mie spalle.
Girai il viso e sorrisi -Sta passando il tuo test?- domandai
-Per ora,
indubbiamente
ha avuto una vita complicata. Ma non siamo qui per questo- e
indicò il grosso
oggetto coperto dal telo.
Solas
altrettanto curioso lo scoprì: una culla in legno chiaro,
con elaborate
decorazioni di alberi e animali, in particolare halla. Toccai le
incisioni
precise e bellissime -Josy…- alzai gli occhi commossa
-È stupenda-
-Riferirò
i
complimenti all’artigiano. Ha trovato la mia richiesta
insolita, ma stimolante-
spiegò con un largo sorriso
-Amethyst
con tutta questa roba manchi solo tu. Il bambino potrebbe nascere
domani e ha
già vestiti per anni- si intromise Varric. Anche Leliana mi
aveva regalato delle
adorabili tutine in evidente stile orlesiano, di una qualità
che pensavo fosse
solita essere esclusiva della famiglia imperiale. Non osavo pensare al
costo…
-I bambini
si sporcano spesso Mastro Tethras- rispose Josy
Il nano
alzò
le mani in segno di pace -Non intendo mettermi contro le tre donne
più temibili
del Thedas. Anche il nostro lupo da una certa fama impallidisce al
confronto-
-Non potrei
essere
più che d’accordo- e se ne andò con il
nano, mostrandomi il suo sorriso furbo
Scartavo
diversi pacchetti, Varric non aveva tutti i torti, avevo
così tante tutine che
avrei potuto aprire un negozio.
-L’ambasciatrice
noto che si è divertita- aprendo anche lui
un’altra scatola
-Vero?-
risposi con un sorriso e fissai la culla che avevo messo in camera, era
proprio
bella.
-Vhenan?-
-Sì?-
Le braccia
di Solas mi circondarono la vita da dietro e mi lasciò un
bacio sulla guancia -Pensieri?-
-I tuoi?-
-Che
è una
culla adorabile, ma se conosco il mio cuore la userai solo quando
saremo
sfiniti entrambi-
Ridacchiai -Mi
leggi come un libro aperto, amore mio-
-Vuoi le
Valli e Skyhold con i suoi territori circostanti!?- esclamò
Cassandra -Questo
è… potresti scatenare una guerra- concluse
scioccata
-Non posso
dire che sia una richiesta consona, ma del tutto meritata se ricordiamo
cosa ha
fatto con Corypheus anni fa. Oltre che entrambe le nazioni stanno
richiedendo
un aiuto molto rilevante nell’evitare un inutile conflitto-
disse Josy
-Questo
è
assodato, ma mi berrò la mia boccetta d’inchiostro
se accetteranno- disse
Varric
-Non intendo
rischiare la vita di nessuno senza qualcosa di estremamente concreto in
cambio.
E l’oro sicuramente non è tra questi- con la fine
dell’inquisizione non mi
mancava, tutti da me allo sguattero in cucina avevano ricevuto del
denaro. Josy
aveva fatto miracoli con le finanze dell’inquisizione.
-Voglio quelle terre per
gli elfi. Se non le otterrò non posso fare altro che
lavarmene le mani dei loro
problemi-
-E questo
sarebbe molto più dispendioso per Ferelden e Orlais che
perdere della terra-
aggiunse Solas
-Sicuramente,
peccato che i casini di anni fa siano stati creati da un certo elfo,
che ora è
pure il consorte di chi li ha risolti- rispose la Cercatrice
-Ci manca
solo che vi accusino di complicità- aggiunse Cullen con
un’espressione
preoccupata
-Complicità?
Era evidente come il sole che non si conoscessero, soprattutto a
sentirli
parlare dei Dalish- disse Varric
-Certo, a
noi che li abbiamo conosciuti dal principio, ma il Gioco non
risparmierà questa
speculazione- rispose Josy seria -So che vorresti essere il
più diretta
possibile, ma il presentarvi assieme potrebbe non essere una buona idea-
-L’Imperatrice
Celene è già al corrente che lo cercavo. Vederlo
al mio fianco, in veste
ufficiale, riscuoterà un notevole effetto sulle persone
giuste-
-Stai
parlando della nostra Divina?- disse Cullen
Abbozzai un
sorriso -Vivienne brama il potere e saprà riconoscerlo in
entrambi-
-Sarà
accompagnata dai Templari scelti…-
-Comandante
con tutto il rispetto per la tua ex professione, ma neanche un
centinaio di
Templari potrebbero sopprimere il mio potere o quello di Yen, ne
verrebbero
sopraffatti prima di capire cosa stia succedendo. Non ci serve un
bastone o
incantesimi verbali, verrebbe registrato il tutto come un semplice
movimento
della mano, a parte il bagliore negli occhi e sarebbe già
troppo tardi-
Cullen
negò
con la testa -E proprio tutto quel potere ha distrutto il mondo che
vuoi riportare
indietro-
-Potere che
è sempre stato presente. Il mondo in cui siete nati
è una pallida imitazione
dell’originale a causa mia- concluse duro Solas
Posai la mia
mano su quella del mio lupo, l’ultima cosa che volevo era un
litigio -Il punto
è un altro…-
-Non
è un
altro se stiamo per sconvolgere gli equilibri politici! Non abbiamo
più
alleanze o un esercito che possa…-
-Cullen
quando ho mai detto di non avere un esercito?- dissi fissandolo -Gli
elfi sono
stanchi dei maltrattamenti subiti in ogni parte del Thedas. Potremmo
averti
dato l’impressione di aver giocato a inseguirci a vicenda in
questi anni, ma le
cose che sono state fatte nell’ombra sono state molte-
sospirai -Se tutto
questo ti sembra assurdo e va oltre quello che saresti disposto a fare,
puoi
tirarti indietro, non te ne farò una colpa, ti
considererò sempre un amico-
Cullen
abbassò lo sguardo pensieroso per poi rialzarlo
più risoluto -Perdonami, non
intendo ritirare l’aiuto che ti ho offerto. Solo che questo
avrà una
conseguenza notevole, più di quanta ne abbia causate
l’Inquisizione-
Abbozzai un
sorriso -Ma serennas, so di chiedere molto a tutti voi. Nessuno ha
combattuto
per gli elfi dalla caduta delle Valli e quello che inizieremo qui, ci
auguriamo
si propagherà oltre-
Entrai in
bagno per recuperare il mio pettine, trovandomi davanti Solas immerso
nella
vasca e gli occhi chiusi
-Pensavo
fossi uscito… non ti ho notato rientrare- credevo avesse
accompagnato Banal’ras
all’Impiccato per aggiornarsi sul periodo in cui non ci
eravamo visti
-Infatti,
sono andato, tornato e ti ho trovato addormentata vhenan- rispose pacato
E grazie al
suo passo felpato non lo avrei mai sentito -Vasca troppo piccola, cuore
mio?-
scherzai, aveva un piede fuori e l’altra gamba piegata.
-Buon punto,
dovremmo prenderne una più grande-
Mi avvicinai
da dietro e gli misi le mani sulle spalle, tentando un massaggio -Che
hai
combinato?- i muscoli erano estremamente tesi. Lanciai un piccolo
incantesimo
di guarigione. Sospirò di sollievo e spostò anche
l’altro piede nell’acqua. Continuai
a sciogliere i muscoli, passando al collo. Inclinò la testa
all’indietro
appoggiandosi contro il mio seno -Come hai fatto a ridurti la schiena
in questo
stato?-
-Banal’ras
ha voluto mettermi alla prova e…- mugolò di
piacere -… quello faceva male, ma
serennas-
-Ti ha preso
a pugni sulla schiena?-
-Qualcosa
del genere, distraendomi con un commento dei suoi…-
-Ovvero?-
-Ha
paragonato il Comandante a un mabari-
Rimasi in
silenzio un minuto visualizzando la cosa. Scoppiai a ridere non
dandogli però
torto -Quell’uomo…- non trovai una definizione
-Inseguito
ho risposto che aveva provato dell’interesse per te-
-E lui?-
-Mi ha dato
modo di ridargliele tutte indietro- inclinò ancora il viso
fissandomi con
interesse -Ti unisci?-
-Non ci sto
vhenan,
sei ingombrante…- era più alto di me e non di
poco -In tutti i sensi. Banal’ras
cosa ha risposto?- aggiunsi
Sorrise -Che
hai buon gusto, ma fen’asha-
Ridacchiai
-Contenta che approvi i miei gusti in fatto di partner- feci scivolare
le mani
sul petto fino in acqua, mettendo la mia guancia contro la sua e
lasciandogli
un bacio -Non ci va piano con gli allenamenti eh? Quanto avete dovuto
uscire da
Kikwall?-
-Per non essere
visti? Abbastanza- girò il viso e mi baciò -A
cosa si stava riferendo
l’ambasciatrice stamattina?-
Sorrisi
-Curioso?
Nulla una mia… fantasia- non avrei saputo come altro
definirla
Alzò
un
sopracciglio chiedendo silenziosamente un approfondimento. Sorrisi
-Semplicemente
quando stavamo già da un po’ insieme a Skyhold, ti
avevo preso seriamente in
considerazione per mettere su famiglia-
-Ancora
più
lusingato da tanta tua fiducia-
-E avermi
fatto scoprire che ho degli standard piuttosto alti in fatto uomini? Al
clan ti
ritrovi per forza legato a qualcuno prima o poi. Sai tradizioni e non
si può
rischiare di fare estinguere il clan- mentre io firmavo documenti e
chiudevo
squarci, i miei coetanei avevano già dei figli
-E ti
sentivi fuori dai ritmi imposti, è normale-
Alzai le
spalle -Un po’ all’inizio magari, ma ricordandomi chi avrei dovuto sposare il
tal caso, firmavo
documenti più che volentieri- ridacchiò -Quindi
quando ho pensato alla cosa, e
non per dovere verso il clan, ma solo per me stessa, mi sono detta:
sì mi
piacerebbe avere figli da Solas- e lasciai un altro bacio sulla sua
guancia. Mi
fissò scrutandomi -E io sono stato un idiota- disse serio
-Sei il mio
idiota- mi staccai passando a lato della vasca -E ora devo
vedere…- venni
fermata da una mano e tirata indietro, veloce si era alzato e quasi
senza
rendermene conto, afferrata e sollevata -Ehi! Che…!- mi
lamentai e mi ritrovai
fradicia, sopra di lui, nella vasca. Le sue mani sui miei fianchi, mi
sorrideva
soddisfatto -Ci stiamo vhenan-
Lo guardai
con un leggero disappunto -Aiutami a togliere i vestiti- si erano
incollati
alla pelle
-È un
invito?- disse malizioso con le iridi che brillavano giocose
-Dovrei
chiederlo io a te- e feci scivolare con calma lo sguardo dal viso al
suo petto al
ventre, riguardandolo poi in faccia con un sopracciglio sollevato -No?-
intanto
avevo lanciato a terra la maglia di Solas che avevo usato per fare il
pisolino.
Appoggiò
il palmo
caldo sul mio ventre ormai leggermente gonfio.
-Mithra ha
detto che è ancora troppo presto perché si senta
qualcosa-
Sorrise
dolcemente -Aspetto trepidante che faccia sentire la sua presenza
fisica. Lo
spirito sembra molto vivace e solare come la sua mamma, unico-
Sorrisi e mi
chinai verso la sua bocca -Come se tu non avessi uno spirito
meraviglioso. È
quello di cui mi sono innamorata per prima. Poi questi splendidi occhi
grigi
come ardesia e queste labbra morbide- lo baciai dolcemente, ripresi
fiato -Inseguito
ho guardato tutto il resto- appoggiai la guancia nell’incavo
del suo collo e il
mio petto contro il suo, chiudendo gli occhi. Si fece scivolare
più in basso
nell’acqua così da bagnare meglio anche me -Varric
ha organizzato un torneo di
Grazia Malevola… resti a guardare?- mormorai
-Ovviamente,
sto comunque rifinendo i disegni da darti. Questo suggerisce che oltre
che
svuotare la dispensa dagli alcolici disponibili, finiranno a dormire
stesi in
varie zone della casa- udii lo sciabordio dell’acqua e la sua
mano bagnarmi la
spalla -Tenteranno di lasciare ancora il Comandante nudo?-
domandò con una vena
ironica
Sorrisi -Vuoi
collaborare?-
Ridacchiò
-Mi
sono espresso chiaramente con lui in diverse occasioni, non voglio
infierire-
Toccò
a me
ridere -Povero Cullen… dì la verità ma
fen, è perché ora sei più saggio, ma
sotto tutto questo- e picchiettai un dito sul suo petto -So che
c’è un giovane
ribelle a cui piace sorprendermi e pavoneggiarsi per attirare la mia
attenzione-
di nuovo dell’acqua calda mi bagnò dove non
riuscivo a restare sommersa e le
sue labbra si posarono sui miei capelli
Un colpo sul
vetro della finestra vicina ci destò da quel momento
rilassante.
-Sua Grazia
Al-Khaz! Dove sei finita!?- urlò Sera dall’esterno
della casa
Solas
sospirò profondamente affranto e io risi notando la finestra
sporca di fango.
Lo baciai velocemente sulle labbra e tentai di alzarmi
-Dove vai?-
domandò il mio lupo bloccandomi dai fianchi
-Ero venuta
a prendere il pettine per Sera, ha perso il suo- spiegai
-Ed è
urgente?-
-Se non vuoi
che in quel vetro si crei un buco, lo è ma vhenan- mi
lasciò andare contrariato
ed uscii dalla vasca prendendo al volo un asciugamano coprendomi,
aprendo e
sporgendomi dalla finestra. Schivai di poco un sasso. Individuai Sera e
le
rivolsi uno sguardo truce
-Scusa!
Scusa! Pettine?- urlò
Alzai gli
occhi al cielo e sospirai -Arrivo e non spaccare i vetri!- iniziai a
chiudere
la finestra
-Colpa di
orecchie flosce! So che sei lì!- rispose
Mi ritrovai
quasi
addosso al petto del mio mago che con una mano prese il bordo della
finestra e
guardò giù -Dovrai fare della tua
virtù, la pazienza-
-Eeehhh??-
Solas chiuse
la finestra. Notai in quel momento che era gocciolante e nudo non
avendo
degnato di uno sguardo gli asciugamani -Splendida visione, ma
dovrei…-
Un suo dito
mi si posò sotto al mento alzandomi il viso e prese possesso
delle mie labbra
insinuandosi con la lingua e accarezzandomi il palato. Riprendemmo
fiato -Dovrà
attendere…- mormorò
-Mmm…
sei un
furbacchione…-
E mi
catturò
di nuovo la bocca avvicinandosi di più, la sua lunghezza mi
sbatté contro il
ventre. Allungai le braccia mettendogliene attorno al collo tirandolo
verso di
me.
-Banal’ras
smettila di versarmi da bere…-
Non credevo
ai miei occhi. Solas brillo.
-Ma continui
a svuotare il bicchiere lethallin- disse innocentemente la spia elfica
Solas
spostò
una mano sulla fronte coprendosi il viso. Le guance e le orecchie
rosse, era la
prima volta che lo vedevo in quel modo
-Stavo
disegnando, non puoi farmi questo…- borbottò con
tono altalenante -Non quando…-
e non finì la frase
Banal’ras
ridacchiò -Non si prendeva una sbronza da millenni. Hai
bisogno di una mano
lethallan?-
Guardai gli
altri anche loro mezzi ubriachi. Sera su una poltrona con Dagna che
russava sonoramente.
Josephine stava massacrando Thom, era in mutande. Cullen si era
ritirato quando
aveva perso la cintura dei pantaloni. Cassandra leggeva uno dei libri
di Varric
alzando occhiate incerte nella mia direzione, Solas aveva alti e bassi
di
euforia e depressione. Il mio nano preferito e Bull osservavano la fine
dell’ultima partita a Grazia Malevola.
-Vieni vhenan,
andiamo a letto- mi alzai e gli strinsi una spalla, ubbidì
barcollante e gli
misi un braccio sulla vita sostenendolo, per fortuna cercava in qualche
modo di
non pesarsi del tutto su di me. Fatte le scale, superata
così la parte
difficile senza preavviso venni spinta contro il muro, coprì
la mia bocca con
la sua famelico e passionale
-Preferirei
che tu sia completamente lucido, così da ricordarti quello
che ti faccio- risposi,
sulla lingua il sapore dell’alcool
Ridacchiò
iniziando a darmi piccoli baci sul collo -Questo l’ho
già sentito… ed ero io a
negare il tuo invito…- continuò con i baci
passando alla mascella -Avrei però
voluto… scoparti per ore…-
Ubriaco, ma
non troppo, reggeva tutto sommato bene visto quanto lo avevo visto bere
con la
spia elfica che gli dava corda. Gli misi il palmo sulla guancia
tirandolo verso
la mia bocca in un bacio profondo. Si chinò infilando il
viso contro il mio
collo, premendo il naso sulla pelle, sentivo il suo respiro -Per colpa
mia hai
perso il braccio… ti ho fatto soffrire…-
Ed ecco la
parte malinconica, iniziai ad accarezzargli un orecchio, lentamente dal
basso
fino alla punta, per tutta la lunghezza del padiglione.
-Vero, ma
perderei
di nuovo il braccio se significasse conoscerti e stare insieme, cuore
mio-
Le sue
braccia mi avvolsero la vita tenendomi stretta, infine
iniziò a ridere -Cullen
un mabari…- e rideva come lo avevo sentito fare poche volte.
Sorrisi, intanto
gli presi la mano e lo trascinai in camera. Si tuffò a
pancia in giù sul letto
e rise ancora
-Credevo di
essere entrata nella tua vita troppo tardi per vederti così,
vhenan- dissi,
intanto si stava girando a guardare il soffitto e si coprì
gli occhi con il
braccio
-La stanza
si muove tutta… brutto segno…-
-Se devi
vomitare vai in bagno-
Fece un lamento
-Sono troppo vecchio per questo… e il mio
quaderno…-
-L’ho
preso
io e…- mi stavo spogliando, di colpo venni girata verso di
lui e tra le sue
braccia
-Non lo
aprire!- replicò agitato, osservai il viso rosso e gli occhi
annebbiati,
barcollò di nuovo, ma passai le braccia intorno alla sua
vita sostenendolo -Lo
farei?- domandai
-Io…
no…-
l’espressione diventò triste
Sembrava
molto più giovane, quelle maschere e protezioni che mostrava
al resto del
mondo, erano svanite. Sorrisi e gli passai un dito sulle labbra
-È dove lo
lasci sempre quando non lo usi, sulla scrivania- invece di rispondere
aprì la
bocca e mi succhiò il dito. Un brivido di aspettativa mi
percorse la schiena -Vhenan…-
lo sfilai e gli picchiettai la punta del naso -Andiamo a letto-
Annuì
con un
cenno del viso e mi lasciò un bacio sulla fronte -Adesso mi
ricordo perché non
bevevo così tanto da millenni…- si
scostò e corse in bagno, lo udii rigettare
-Tutto bene?-
chiesi, non feci in tempo a ricevere risposta che bussarono alla porta.
Aprii e
mi ritrovai Bull con una fialetta viola in mano -Per il mago capo.
Dorian me ne
lascia sempre qualcuna-
La presi con
un sorriso -Grazie, per il mal di testa? Glielo riferisco-
-Notte mago!-
urlò
Sentii un
lamento in risposta e il qunari rise -Buonanotte capo-
-Notte- e
richiusi la porta
Solas
tornava pallido e gli posizionai davanti alla faccia la fialetta -Mal
di testa
per domani mattina-
-Lo
ringrazierò…-
e si sedette sul letto sfinito -Sai… ti amo ancora di
più…-
Ridacchiai -Che
è successo in bagno?- replicai ironica
Sorrise, ma
sembrò più una smorfia -Per quanto tempo hai
vomitato?- mormorò e si distese
sul materasso -Ar lath, ma vhenan-
-Periodo che
senza la tua assistenza sarebbe stato ancora peggiore. Cerca di
dormire,
finisco di cambiarmi ma fen-
Un grugnito
di assenso mi arrivò alle orecchie. Avrebbe avuto una bella
emicrania.
Ciao a tutti! Mi spiace tantissimo per la lunghissima assenza, ma cause di forze maggiore mi hanno impedito di pubblicare, mi è morto il PC. E sono riuscita solo adesso a recuperarne uno nuovo visto che il periodo non è dei migliori, i prezzi sono alle stelle. Comunque spero di ricominciare a pubblicare in modo più regolare. Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo, Solas ubriaco ci mancava XD