Nel momento in cui sentì due braccia avvolgergli la vita, Gilbert tentò di dare una gomitata alla cieca dietro di sé.
Vincent emise un gemito di dolore, segno evidente che era stato colpito. 
Minaccia sventata.
Pensò Gilbert con un sorriso soddisfatto, mentre tornava a concentrarsi sui pancake che stava preparando con molta calma.
Vincent era fondamentalmente egoista: costringeva il fratello a cucinare per lui e, come se non fosse abbastanza, lo tentava in modi non di certo casti.
“Vince, una cosa per volta”
Disse severamente, mentre il ragazzo dai capelli biondi sbuffava con aria annoiata.
“È inutile che fai così. Se continui, brucio i pancake e non li potrai più mangiare. Una cosa o l'altra. Oppure entrambe, ma con calma”
Gilbert si fece scappare un sorriso mentre sentì Vincent avvicinarsi di nuovo, sperando sinceramente che non avesse intenzione di tornare all'attacco.
Dopotutto non aveva un autocontrollo infinito.
Però, quando Vincent spostò silenziosamente i capelli che gli coprivano il collo, baciandogli la morbida pelle scoperta, il ragazzo fu costretto a lasciar perdere i pancake, definitivamente lasciati a bruciare malamente. Si voltò verso il più piccolo, afferrandolo per la testa così da tirarlo a se e intrappolarlo in un bacio appassionato, mentre lo faceva sedere sul tavolo, arpionandogli i fianchi e mettendosi tra le sue gambe.
“Ho vinto”
Sospirò Vincent sulle labbra di Gilbert mentre si attaccavano maggiormente l’uno all’altro, azzerando la distanza tra loro.
“Lo ammetto. Ora lascia che ti dia il tuo premio”
Disse maliziosamente Gilbert, posandogli dei baci lungo il collo e strofinandosi contro Vincent, ascoltandolo gemere con soddisfazione.