Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Ricorda la storia  |      
Autore: Delsin98    29/03/2021    5 recensioni
< Si rivolse poi verso quel magnifico paesaggio, stringendo tra le mani una vecchia foto consumata e spiegazzata, probabilmente l'aveva rigirata tra le mani per lungo tempo.>
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I deboli raggi solari filtrarono dalla finestra lasciata socchiusa, dando una bella atmosfera alla stanza, ridestandolo dal sonno. Il mattino senza sveglia aveva un altro sapore, i tempi si rallentavano e questo non gli dispiaceva. Certo, un odore di caffè appena fatto avrebbe completato il risveglio ideale, magari accompagnato dal pane tostato, ma non c'era qualcuno che poteva farlo...almeno non quella mattina. Con un rapido movimento si innalzò dal letto, esponendo il suo corpo a quella luce fioca ma calda, che ne illuminava i muscoli definiti. Non era in possesso di chissà quale fisico imponente, bensì magro e asciutto, tanto da far suppore che fosse stato temprato e sottoposto a vari e intensi allenamenti. Si portò una mano alla spalla destra, massaggiandosi delicatamente il deltoide ancora indolenzito, segno che la giornata precedente era stata particolarmente impegnativa. Lentamente si avviò verso il bagno, cercando di scorgere durante il tragitto le cianfrusaglie sparse qua e là in modo da non poterci inciampare, ripromettendosi di sistemare quel dannato disordine una volta completata la missione.

- Stupido piantagrane! - sbottò, mentre si lavava il viso, venendo poi investito da una zaffata d'aria gelida che gli fece accapponare la pelle. Era come se la temperatura della stanza fosse crollata di quindici gradi in un istante, probabilmente il riscaldamento era nuovamente danneggiato e questa volta non era colpa del ragazzo o almeno così pensò. L'acqua tiepida del lavandino fece appannare lo specchiò davanti a lui ad una velocità innaturale, impendendone qualsiasi visuale. Chiuse il rubinetto, asciugandosi il volto con un soffice asciugamano in fibra di cotone, saggiandone la consistenza e il tenue aroma di muschio bianco, cominciando a togliere l'umidità dal vetro. Osservò il proprio riflesso: il volto pallido e trasognato era incorniciato da una massa di capelli corvini, vellutati e spettinati, terminanti con alcune ciocche color cobalto, i quali facevano risaltare gli stupendi occhi color lilla. Era quel tipo di ragazzo dalla bellezza enigmatica, quello per cui tutte le ragazze avrebbero fatto la fila, ma a lui non interessavano queste simili frivolezze, era concentrato sul suo compito, la sua unica ragione di vita.

Uscì da quella stanza, attraversando a grandi falcate il lungo corridoio diretto in cucina, dopotutto la colazione era il pasto più importante per cominciare bene la giornata. Durante il tragitto il suo piede urtò contro qualcosa di piccolo e solido, imprecando mentalmente e maledicendosi per non aver messo ancora fine a quell'assurdo caos che vi regnava sovrano, avvertendo nel frattempo uno strano odore che aleggiava nell'aria, qualcosa che non aveva mai avvertito prima d'ora, proveniente dalla sua destinazione. Raggiunse in fretta la suddetta stanza, inchiodando il suo sguardo magnetico sull'artefice di tale olezzo, un ospite inatteso disteso comodamente sul tavolo, un gatto.

Il ragazzo lo esaminò meglio: la sua corporatura agile e snella era avvolta da un pelo morbido e lucente color avorio con chiazze grigie sul petto e sulla schiena, il musetto di forma triangolare e paffuto reggeva dei grandi occhi color smeraldo, che fissavano il ragazzo con aria annoiata.

Si domandò da dove potesse provenire un simile sacco di pulci, visto che la posizione della casa era talmente isolata e in periferia, da non avere vicini che lo disturbassero. La spiegazione più plausibile era che poteva trattarsi di un randagio, giunto fin lì dopo aver vagato in lungo e in largo, o peggio ancora di qualcuno dotato di un quirk di trasformazione, spintosi per recepire qualche tipo di informazione su questo misterioso individuo. Ma chi poteva esser così idiota o folle da introdursi all'interno della roccaforte nemica e rischiare la pelle? Il giovane decise di scoprirlo.

I suoi occhi si illuminarono di un denso blu e in breve tempo la stanza venne circondata da un campo di forza color blu elettrico di medie dimensioni, disattivando tutti i dispositivi presenti nell'area. Ma il felino rimase impassibile, ammirando con aria di curiosità quella figura avvolta da scariche elettriche che si ergeva di fronte ad esso.

Ormai constatato che non poteva trattarsi di un essere umano, si indirizzò verso la dispensa, prendendo due ciotole e dandone una al micio che si leccava i baffi, pregustandosi l'idea di un buon pranzetto. Buttò qualche fragola nella scodella con i cereali alla frutta, come contentino per un'alimentazione più salutare. Li mangiò appoggiato contro il ripiano della cucina, guardando il felino che con aria famelica si avventava sulla colazione, ridendo di gusto. Era la prima volta che provava una sensazione così pura, poiché finora la sua vita non era stata altro che un connubio di rabbia e indifferenza.

Nell'osservare quella bestiola, gli vennero in mente i ricordi riguardanti un suo vecchio nemico, amante di tali creature. Era l'ultimo avversario degno di questo nome che avesse mai affrontato e per certi versi le loro unicità potevano essere considerate affini. Il loro ultimo scontro fu cruento e senza esclusione di colpi, protraendosi per interminabili ore prima che fosse dichiarato un vincitore.

Quel giorno il ragazzo si guadagnò una vistosa cicatrice sull'avambraccio destro come souvenir, a riprova di quanto fosse stato formidabile il suo contendente. Ma le ricompense di tale evento furono ancor più grandi, aver tolto di mezzo uno dei più validi e potenti Pro Hero in circolazione ed essersi conquistato il soprannome che lo avrebbe accompagnato per tutta la sua carriera, dovuto principalmente alla maestria dimostrata con Kudan, la sua arma preferita, dimostrandosi un eccezionale e letale dispensatore di morte.

A destarlo però da quella storica rievocazione fu lo squillo incessante del suo cellulare. Esaminò il numero presente sul display, sospirando non appena scorse il nome dell'interlocutore, passandosi una mano tra i folti capelli in segno di disagio. L'uomo dall'altro capo del telefono aveva una voce roca e profonda, tanto da incutere timore al primo ascolto.

- Tieniti pronto, questa sera si va a caccia – dichiarò

Il giovane annuì, roteando gli occhi dopo aver udito l'ennesimo riferimento a tale disciplina, odiava quando lo faceva, era una cosa insopportabile.

Vedo che sei sempre loquace – ironizzò, prima di chiudere.

Ebbe la sensazione che gli mancasse l'aria e ancora parzialmente nudo. uscì fuori al balcone, cercando di godersi la fresca brezza mattutina, seguito a ruota dal gatto.

La vista era mozzafiato: enormi grattacieli si stagliavano all'orizzonte fondendosi armoniosamente con il paesaggio naturale circostante. Il tempo era uggioso e una sottile pioggerella, cadente trasversalmente, lo fece rabbrividire, una malinconia infinita sembrava provenire dal cielo.

Il felino gli si avvicinò, strusciandoglisi addosso. Si chinò ad accarezzargli la testa ed egli di rimando fece le fusa.

Ho deciso, ti chiamerò Zorba! – esclamò.

Si rivolse poi verso quel magnifico paesaggio, stringendo tra le mani una vecchia foto consumata e spiegazzata, probabilmente l'aveva rigirata tra le mani per lungo tempo. Raffigurava una bellissima ragazza dalla lunga e fluente chioma castana e dai penetranti occhi ambrati. In basso a destra vi era presente una piccola ma incomprensibile scritta.

Da questa sera sarà tutto finito, te lo prometto – sussurrò al vento

Oggi avrebbe finalmente avuto la sua occasione, portando a compimento la tanto agognata missione. 
Oggi, l'avrebbe finalmente vendicata

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Delsin98