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Autore: Farkas    29/03/2021    2 recensioni
Grande ballo scolastico alla Hollywood Arts, e come sappiamo ogni volta che c'è stato un evento del genere Robbie ha provato ad andarci con Cat, ma la rossa non ha mai accettato e adesso che vorrebbe farlo lui non ha la minima intenzione di invitarla. Perchè Robbie ha preso questa decisione? Cambierà idea?
Nel frattempo all'orizzonte si addensano nubi anche per Beck e Jade. Riusciranno a risolvere le cose anche stavolta o per loro due sarà la fine?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Cat Valentine, Jade West, Robbie Shapiro, Trina Vega
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BALLA CON ME FINO ALLA FINE DELL’AMORE

Oh, futuro!

 
 
 
L’ultima ricomposizione della Bade aveva addolorato Trina, ma stavolta la notizia la lasciò del tutto indifferente. Ora che stava con Jason, non desiderava nessun altro ragazzo.
Dio quanto le piaceva... no quanto lo amava. Sentiva di provare qualcosa di più della semplice attrazione per Jason. Quando stavano insieme, tutto sembrava diventare giusto.
-Sorpresa! Oggi sono venuto io da te! - fece una voce meravigliosa dietro di lei, preannunciando l’arrivo dell’oggetto dei pensieri della mezza latina.
-Ehi, ragazzo di Trina- fece la bruna quando vide arrivare il giovane West.
-Ehi, ragazza di Jason- ricambiò l’altro sporgendosi verso la figlia di Holly per un bacio.
Trina sorrise mentre la sua bocca e quella del giovane West si univano. Lì tra le braccia di quel meraviglioso ragazzo… era quello il suo posto. La bruna gettò le braccia al collo al fidanzato approfondendo il bacio, mentre lui la prese in braccio, per poi sedersi sistemandola sulle sue ginocchia.
 
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Nel vedere le effusioni che si scambiavano suo fratello e la sorella di Tori, Jade strinse la bottiglietta che aveva in mano tanto forte che rivoli d’acqua presero a scorrerle sulla mano.
-Jade, cosa avevamo detto? - fece in tono severo il canadese vedendo l’espressione della mora.
-La relazione di Jason e Trina, non mi riguarda. Se Jason e Trina vogliono stare insieme, sono affari loro- disse Jade col tono di una scolaretta che recita la lezione.
-Brava. E poi sarebbe controproducente. Più cerchi d’impedire loro di frequentarsi, più vorranno farlo. Prima o poi si stuferanno l’uno dell’altra, vedrai-.
Va detto per completezza d’informazione, che quando esattamente dieci anni dopo, Trina fosse diventata la signora West (col tempo avrebbe cambiato idea sul doppio cognome), l’ormai signora Oliver avrebbe rinfacciato al marito quel suo dannato consiglio almeno una volta al giorno per quasi un anno.
-E poi… perché dovresti preoccuparti di ciò che fanno loro, quando io sono qui? Potrei offendermi- aggiunse divertito il giovane Oliver.
-Vacci piano con l’ego- borbottò la dark. - A nessuno piace Trina. A nessuno tranne che a mio fratello. Ma è mai possibile?! Almeno potrò lamentarmi, no? – aggiunse poi.
Beck alzò gli occhi al cielo: - Sì, puoi- concesse. - Ma non lasciarti rovinare la vita da questa cosa. A rischio che tu mi dia di nuovo dell’egocentrico il fatto che abbiamo fatto pace, dovrebbe essere il tuo pensiero principale, o almeno permetterti di tollerare quei due-.
-Progetti per il fine settimana? – brontolò poi la ragazza.
-Be’ Gayle se ne va dopodomani, quindi potremmo fare qualcosa insieme il giorno dopo per festeggiare. La nostra riconciliazione intendo, non la partenza di mia cugina-.
-D’accordo. Ma prova solo a propormi un doppio appuntamento…-.
-Nemmeno con i Cabbie?- fece divertito Beck.
-I Cabbie?-.
-Il nome di coppia che si sono dati Cat e Robbie. È carino-.
-Si sono dati pure il nome di coppia… fanno cariare i denti al solo guardarli- sbuffò stizzita la mora.
Beck sorrise: - Anche. Però mi hanno fatto capire che voglio avere ciò che hanno loro-.
-Una vita in simbiosi, escludendo tutto il resto del mondo, comportandosi in modo tale da far cariare i denti a chiunque ti veda? -.
-Un’anima gemella che ti fa sentire completo. Qualcosa che ti riempie di gioia. Qualcuno su cui contare nei momenti brutti. Voglio essere questo per te… e voglio che tu lo sia per me-.
Jade esitò. Non era abituata a sentirsi dire cose del genere. Beck non era mai stato particolarmente romantico e a lei era sempre andato bene così. Però…
-Mi… mi piacerebbe. Fino a che non arriviamo al livello diabetico di quei due-.
-Tranquilla nemmeno io mi ci vedo a chiamarti “Coccolacchiotta” o “Trottolina Amorsa”-.
-Comunque mi auguro che migliorino coi nomi prima di procreare. Non vorrei ritrovarmi a sorbire le lamentele di Autista e Meccanico-*.
 
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Cat e Robbie erano soli soletti nel loro mondo.
-Miagola per me, mia micetta amorosa- sospirò Robbie.
-Miaoooo- fece Cat.
Robbie si sporse verso di lei per unire le loro labbra in un tenero bacio.
-Di “Ahhhh”, fece Cat porgendo una patatina al ventriloquo-.
-Ahhh- fece divertito Robbie.
-E ora il dessert- cinguettò Cat. Un attimo dopo ricevette un altro bacio.
Sorridendo Robbie porse una lattina di Coca-Cola alla sua ragazza e una fetta di torta al cioccolato.
In quel momento trillò il telefonino della babysitter.
-È Sam… oggi pomeriggio dobbiamo lavorare-.
- Be’ possiamo vederci stasera. Magari andiamo al cinema. Poi domani è sabato… potremmo andare a quel nuovo luna park. E potrei anche accompagnarti a casa, così staremo insieme un altro po’-.
-Prima diamoci un altro bel bacino- sospirò Cat.
-Solo uno? -.
-Ne vuoi due? -.
-Facciamo tre? –
-Va bene- sospirò la rossa.
-Robbie? -.
-Sì? -.
-Sono la ragazza più felice e fortunata del mondo- sospirò Cat appoggiando la testa sulla spalla di Robbie.
 
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-E siamo rimasti bloccati al tavolo dei single-sospirò Tori, sedendosi accanto ad Andre.
-Non solo: se anche trovassimo una ragazza e un ragazzo, Robbie e Trina li avrebbero trovati prima di noi- fece in tono amaro l’afroamericano.
-Oddio ma è terribile! - ululò la figlia di David.
 
 
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Potremmo chiudere qui la nostra storia, con tante coppie più unite che mai, che godono del loro giovane amore. Ma mi pare mio dovere di voce narrante svelare tutti i misteri di una storia prima della conclusione. Perciò spostiamo l’orologio avanti di qualche mese.
 
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Ogni anno all’arrivo della seconda settimana di luglio, Jade spariva ufficialmente per un raduno di appassionati di film horror… ufficiosamente per andare a un campo estivo molto speciale. A cui quell’anno l’avrebbe accompagnata il fratello.
-E mi raccomando, non dire nulla a quella pettegola di Trina o lei lo ridice a mezzo mondo! – ripeté Jade per la tredicesima volta da quando lei e Jason erano partiti, mentre il fidanzato di Trina parcheggiava.
-Io e Trina ci siamo organizzati per andare in spiaggia domani. E lì le bocche ci serviranno a ben altro che discutere di te-.
Jade finse di vomitare, ma il ragazzo la ignorò e le passò la borsa, per poi uscire dall’auto e sgranchirsi un po’ le gambe.
La ragazza si diresse verso gli spogliatoi e ne uscì dopo aver indossato il tutù rosa confetto con tanto di ali traslucide, la tiara argentata (sarebbe stata ricoperta di gemme finte, se fosse riuscita a salire di grado quell’estate) portati fin lì con ogni cura.
-Eccoti la bacchetta- fece Jason porgendo alla sorella un bastoncino dorato sulla cui sommità c’era una stellina anch’essa rosa confetto.
-E Pinky?- chiese la ragazza.
-Eccolo- rispose il ragazzo porgendole anche il pinguino di peluche ovviamente rosa.
-Divertiti. Ci vediamo la settimana prossima- commentò Jason tornando verso l’auto.
La sorella minore fece un rapido saluto e si diresse alla corte del rubino a cui era stata destinata quell’anno.
Lì era pieno di donne di tutte le età, vestite allo stesso modo della ragazza di Beck, che odiava e amava sua madre per averla fatta partecipare al campo da piccola.
-Bene, mie care fatine luccicanti, come sapete bene quest’anno avrete la possibilità di diventare fatine sfavillanti! Dipenderà molto dalla preparazione delle fatine apprendiste che vi saranno assegnate, ma ovviamente anche le attività da voi svolte svolgeranno un ruolo fondamentale- annunciò allegramente Taylor una principessa delle fate trentenne reduce dalla luna di miele. - E come ogni anno… via con le prove per l’inno che canteremo stasera! E non scordate la coreografia… ve la mandiamo via mail a maggio giusto per darvi il tempo di esercitarvi-.
 
Tutto il gruppo intonò: -Noi siamo le dolci fatine della bontà. Siamo noi le più fantastiche. Dolcezza e amore, riempiranno sempre il nostro cuore-.
 
Jade aveva aderito all’ordine a cinque anni, ma non era l’unica adolescente ad esserci rimasta. In effetti la confraternita universitaria delle Delta-Effe presente in numerosi college non era altro che il nome in codice delle dolci fatine che rimanevano unite per la vita. Al campo si presentavano anche ventenni e trentenni e c’erano fate regine ormai prossime all’età pensionabile e fate imperatrici già in pensione. Erano decenni che il grande e potente ordine prosperava in tutta l’America.
Ovviamente Jade nascondeva la sua appartenenza alla nobile sorellanza come tre quarti dei membri sopra i dieci anni, e se qualcuno l’avesse scoperta come minimo si sarebbe sotterrata viva. Ma essere una Dolce Fatina ti può aprire molte porte, considerato che le consorelle erano sempre ben liete di aiutare le altre. Solo l’anno scorso, Jade aveva ottenuto il numero musicale al Festival della Luna Piena proprio grazie allo status di principessa delle fate della professoressa Grant.
 
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Non vedeva l’ora di rivedere Trina. In quel momento il telefono trillò.
Trina
“Solo tre parole: sole, mare, amore. Torna da me presto, in modo che possiamo godercele”.
Jason accelerò, mentre il magnifico sole di luglio baciava la sua auto. Non avrebbe detto alla sua ragazza dello sporco segreto di Jade, però, a prescindere da quanto avrebbe fatto la carina. Non era così cattivo dopotutto.
 
 
                                       FINE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  • In inglese Cabbie vuol dire: “Tassista”. Da qui la battuta di Jade.
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Non molto originale forse, ma un bel lieto fine collettivo mi pareva il modo più adatto di concludere questa fanfiction.
Ragazzi… non riesco a credere di essere arrivato finalmente alla conclusione di questa storia. Sin da quando l’ho cominciata ero certo di concluderla in dodici capitoli, ma comunque mi fa effetto essere arrivato all’ultimo capitolo. Ci ho messo più tempo del previsto (e del dovuto), ma è stato davvero bello per me scrivere questa storia, come spero sia stato bello per voi leggerla.
Il segreto di Jade parrà assurdo… ma visto che Liz Gillies ha fatto la doppiatrice per la versione americana di Winx Club mi è parso carino fare una strizzata d’occhio a questo fatto.
Be’, che altro posso dire?
Tori: Tu non lo so… a noi però è piaciuto lavorare con te, e speriamo che torni a scrivere presto di Victorious.
Robbie: Mi associo.
Trina: Io pure.
Jade: IO NO!
Oh… grazie… be’ visto che siete qui aiutatemi con i ringraziamenti.
Beck: D’accordo. Grazie mille a LadyLalla365 per aver messo questa storia tra le seguite.
Andre: Grazie a Jjstoires e Kiyoko­_ per averla invece messa tra le ricordate.
Cat: L’autore è onorato che Jjstories, MyTrueColors e Nerowolf abbiano messo la fic tre le preferite… e anch’io! In fondo qui la protagonista della prima parte ero io.
Rex: L’autore ringrazia inoltre tutti coloro che hanno recensito questa storia: MaryS5, MyTrueColors, Nerowolf, Jjstories, Oh_my_Darvill, e Mel_mel98. Uff… m’è toccato l’elenco più lungo.
Già… e spero di vedervi tutti recensire quest’ultimo capitolo. Probabilmente un giorno tornerò a scrivere di Victorious, ma prima ci sono altri progetti a cui desidero dedicarmi e spero di ritrovare lì qualcuno dei lettori di questa storia. Se vi va, fate un salto sulla mia pagina.
Alla prossima luna piena!
  
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