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Autore: BellaLuna    31/03/2021    8 recensioni
[Questa raccolta partecipa alla Challenge delle Sei Coppie indetta da Lady.Palma sul Forum di EFP.]
#1 Crack - Johanna/Gale: "In fondo, sono entrambi due vagabondi, lei e Gale, che non hanno più una casa in cui poter tornare a guerra finita né, tantomeno, nulla da perdere. Perciò, fanculo, no?"
#2 NOTP - Katniss/Gale: "I baci di Gale hanno il sapore amaro della cenere."
#3 Canon - Finnick/Annie: "Amore mio, il mio cuore è tuo per l’eternità. E se...se morirò in quell’arena...l’ultimo pensiero sarà per le tue labbra.
#4 Het - Effie/Haymitch: "La prima volta che finisce a letto con Haymitch avviene per sbaglio, è un gioco, si dice."
#5 OTP - Katniss/Peeta: "La neve nel suo cuore spaventato si è ormai sciolta, ed ecco, è di nuovo primavera."
[Il Capitolo Cinque di questa raccolta partecipa anche ad altre due challenge: "Solo i fiori sanno" di Pampa313, e "Seasons Die One After Another" di Laila_Dahl, entrambe indette sul forum di EFP.]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Finnick Odair, Gale Hawthorne, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Luci a Primavera
 
§
 
#5OTP: Katniss/Peeta
 
 

Sotto la finestra della sua stanza, Peeta è tornato a piantare gemme di primule.
Katniss non sa come possa essere possibile che, dopo tutto quello che hanno subito, –  al buio, braccati dentro un’arena di mostri e di incubi –  Peeta riesca ancora a guardarla e a sorriderle e a tirar fuori dal suo cuore boccioli gentili, quando tutto ciò che Katniss sente crescerle dentro è edera velenosa dalla radice corrotta.
Ed è Peeta quello che è stato manipolato dentro un laboratorio di scienziati folli e non lei, è Peeta quello che dovrebbe vedere il mondo filtrato di odio e di grigio, invece, come il dente di leone di tanto tempo fa, è sempre Peeta a restituirle la speranza.
Seduta in un selciato inaridito dal ghiaccio, in mezzo al nulla che un tempo era il Distretto 12, Katniss pensa a Prim, alla sorella che ha amato e che ha perduto, e a Gale, che era stato il suo unico amico e il suo rifugio sicuro per tanto tempo, prima che la guerra finisse per spaccarli a metà e renderli estranei. Ripensa a tutto ciò che era prima degli Hunger Games, e a tutto ciò che di quella ragazza è rimasto adesso.
Forse niente: c’è ancora tanta cenere arida dentro il suo cuore, e c’è ancora un campo di fiori dove nessuna bambina dalle trecce bionde correrà più, intrecciando margherite per farne coroncine fra i capelli.
La notte, il tocco delicato delle dita di Peeta lenisce quei vuoti dentro di sé, la nebbia si dilata, le urla diventano ricordi di risa, il sapore della cenere pasta da zucchero con cui Peeta ha decorato l’ultima torta di compleanno di una bambina un tempo chiamata Primrose.
Ci sono cose a cui Katniss cerca di aggrapparsi, e ognuna di quelle cose le viene sempre suggerita dalla gentilezza di un ragazzo che non merita – ma che ama, ora lo sa, ora lo sente dentro, nell’anima straziata che le resta, quella luce che filtra e che riscalda e che spazza via l’inverno per far tornare la primavera.
È Peeta, è sempre stato Peeta.
Primule sotto la sua finestra, un tocco gentile al mattino e alla sera, una torta di compleanno con fiori di pasta di zucchero che formano il suo nome.
Peeta l’aiuta a rimettere insieme i pezzi, e Katniss sogna un mondo in cui non si è mai riempita la bocca di false promesse d’amore – sogna un mondo in cui, volente o no, non è mai riuscita a ferirlo.
Sogna un mondo in cui nessuna tempesta di neve si è mai infiltrata nei loro cuori, e sull’altare della libertà non sono stati costretti a sacrificare nulla.
Primule sotto la finestra, torte di pasta di zucchero, il tocco e i sorrisi gentili di Peeta.
Come la pioggia, il tempo lava via tutto: il fango scivola via insieme all’odore dei corpi, il vento spazza via la cenere, l’inverno ritira le sue dita di gelo, ed ecco, è di nuovo primavera.
“Tu mi ami. Vero o falso?”
La neve nel suo cuore spaventato si è ormai sciolta, e tutto ciò che Katniss sente crescerle dentro adesso sono immensi campi di dente di leone.
“Vero.”
 




FINE#5
 
 



N/A: quando ho iniziato questa raccolta, mi ero ripromessa di postare la storia basata sulla mia OTP in chiusura. Infatti, come avrete notato – spero – il titolo si ispira proprio a questa flash, a questi sprazzi di piccoli ricordi di storie di Katniss, che lei ci lascia intravedere a guerra finita.
Purtroppo però, l’ispirazione non è stata molto dalla mia parte in questo periodo, e visto che non ho ancora la più pallida idea su quale coppia Non-Het dovrò scrivere, (dal momento che in Hunger Games, correggetemi se sbaglio, ma di canonica non ce n’è nessuna), ho deciso di postare comunque questa piccola flash-fic allungata (524 parole), ambientata poco prima dell’Epilogo sia del film che dell’ultimo libro Il Canto della Rivolta, nella speranza che possa piacervi. Ho sempre un gran timore nel postare fanfiction sulle mie OTP, perché ho sempre paura di non riuscire a rendere loro la giustizia che meritano, perciò, se avete qualche parolina di conforto da offrirmi, o anche qualche severo consiglio, non esitate a lasciarmi un segno del vostro passaggio con un commento! <3
Alla prossima e ultima flash cari lettori,
BellaLuna
  
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