C'erano stati dei momenti dove si sarebbe aspettato che Rea tirasse giù il mondo, eppure con sua grande sorpresa rimaneva ferma ed impassibile. Cyndonia aveva imparato a conoscerla bene, seppur non fosse una grande chiacchierona.
Il giorno in cui lei aveva perso suo padre, pensò seriamente che si sarebbe uccisa, che avrebbe messo ferro e fuoco l'intero continente. Stava però dimenticando una cosa, lei non era come gli altri, era imprevedibile.
Rabbrividì pensando con quanta scioltezza si rialzò, osservando il cadavere di suo padre squarciato. Quella ragazza stava osservando il freddo cadavere di suo padre, ma sembrò non battere ciglio. Eppure notò delle lacrime che le stavano rigando il volto con gentilezza
«Rea … tutto bene?» le chiese il ragazzo provando ad avvicinarsi, ma questo fu bruscamente respinto
«Niente sentimentalismi, andiamo» tuonò la ragazza con voce imperiosa. Sebbene fosse una ragazza di vent'anni, possedeva la fierezza di un condottiero esperto. Il petto tronfio, lo sguardo severo ed austero e gli occhi dorati che rimiravano le ceneri del maniero
«Non dobbiamo seppellirlo?» chiese timidamente Cyndonia, ma si pentì quasi istantaneamente quando vide bloccarsi la donna da dietro. Lentamente Rea si voltò, lo sguardo impassibile, il volto macchiato di fuliggine e sangue
«Hai ragione» disse vitrea lei.


Videro il volto amico di Logan sparire, mentre continuavano incessantemente a spalare terra. Quando pure lo sguardo del morto fu sepolto, Rea posò lo pala e sospirò.
Cyndonia non ebbe il coraggio nemmeno di levar lo sguardo, non osava intercettare quelle iridi dorate così tanto temute.
«In marcia adesso» e non se lo fece ripetere due volte Cydonia, il quale era scattato come una molla
«Come è andato il viaggio?» chiese lui provando a simulare una certa risolutezza «Voglio … dire … quello che hai fatto per arrivare qui» sorrise nervosamente, fallendo miseramente nel suo tentativo
«Come doveva andare?» disse amareggiata lei «Non saprei dirtelo in vero» lo sguardo del ragazzo si fece ancora più sorpreso, sgranò gli occhi e provò a guardare Rea. Questa, seppur mantenesse un espressione fiera, riusciva a far trapelare una certa amarezza
«Qualcosa non va?»
«Mio padre è morto, grazie al cazzo che qualcosa non va» rispose d'impeto Rea, ma si maledisse notando quanto avesse spaventato Cyndonia «Perdonami … è solo … poteva finire meglio»
«Non possiamo saperlo» rispose senza esitazione il ragazzo, il quale ora la guardava dritta negli occhi «Non abbiamo la certezza che si potesse salvare»
«Potevo anche non partire … per questo fottutissimo viaggio» sgranò gli occhi socchiusi Rea, la guancia gli faceva un male immane. Cyndonia le aveva mollato una manata in faccia, e seppur esitante sembrava mantenere un espressione minacciosa
«Non dire scemenze! Sai perfettamente che il vecchio non poteva proteggerti da quella … cosa … credo» Rea, la quale teneva una mano sulla guancia colpita, stava osservando il ragazzo con sguardo esterrefatto. Deglutì nervosamente Cyndonia, poi continuò «Fa' che il suo sacrificio non sia vano» restò ferma per qualche attimo, dopo di che annuì. I due non parlarono più per tutta la notte.