Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: azufedechan    01/04/2021    0 recensioni
Eris è una giovane ragazza pronta ad andare in guerra per la sua Nazione.
Lei è una Guaritrice con dei poteri speciali, dovrà riuscire a utilizzarli e controllarli.
Seguiremo Eris e i suoi amici in molte missioni e in un amore un po' confuso.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'addestramento
Sono una guaritrice o così almeno credo. Sono nata in un villaggio poco lontano dalla capitale chiamato Gealach un posto spartano ma vivibile dove il profumo della pioggia dura tutto l'anno e il sole fatica a sorgere. L'ho dovuto lasciare quando la guerra ha invaso la nostra nazione, Dhearg; nell'anno 786. Non si sa molto del nemico, ma una cosa è certa il loro disprezzo per la nostra gente è tale da compiere dei massacri. Mi sono arruolata da qualche mese per questo, per fortuna, non ho ancora visto con i miei occhi l'atrocità degli scontri, ma dalle voci che circolano sembra che il nostro esercito non se la passi per niente bene. 

 

A questo mondo esistono i Guaritori e i Normali, nel primo caso, in cui rientro anch'io, sono umani con dei poteri capaci di guarire tutti i tipi di ferite, solo in rari casi riescono a curare anche dalle malattie, ma negli ultimi anni sembra che nessuno ne sia più in grado. I Normali invece sono persone comuni, che in questo caso, imbracciano le armi per combattere. 

 

L'accampamento dove mi trovo si chiama Gort, è a molti chilometri di distanza dal campo di battaglia. Nonostante le brande scomode, le tende consumate dal mal tempo, le alzatacce, estenuanti, sforzi fisici e i continui rimproveri non riesco ancora a rendermi conto che nei prossimi mesi finirò a medicare i feriti in prima linea e vedrò per la prima volta la morte. I nostri allenamenti servono per rafforzare il corpo ad usare più energia curativa possibile e, se le circostanze lo richiedessero, a difendersi.

 

Da poco sveglia mi stavo preparando per la giornata che si preannunciava già faticosa, i miei capelli castani non ne volevano sapere di stare raccolti ma non mi interessa, non devo di certo attirare l'attenzione a differenza di Aria la mia compagna di tenda sempre perfetta con un visino molto dolce che anche se fosse in disordine attirerebbe l'attenzione con quei capelli color miele e gli occhi verde oliva. Il suo bel viso trae in inganno dietro la sua faccia d'angelo si cela un carattere duro che non permette a nessuno di avvicinarsi. Non so se è perchè sono la sua compagna di stanza o perchè le faccio pietà, ma mi ha preso sotto la sua ala protettrice, mi sgrida spesso quando sbaglio, ma altrettanto mi difende o mi aiuta nel momento del bisogno.  

 

"Eris!" mi chiama Aria con voce seccata, mi stava aspettando per fare colazione, mi giro e la guardo sorridendo, con i miei occhioni castani, mostrandole la spazzola, sbuffando pesantemente la prende e in qualche minuto mi acconcia i capelli. "Ma come devo fare con te?" "Grazie Aria" la prendo di sprovvista e la abbraccio, e subito il suo sguardo si addolcisce. Ci dirigiamo alla mensa, mensa si fa per dire ogni giorno ci viene servita una zuppa densa, a loro dire ricca di proteine, in una tenda mezza cadente bucata così che possa entrare la pioggia, e se arrivi in ritardo rischi di beccarti un posto a sedere dove mentre mangi ti fai una bella doccia sporca. La pioggia qui è sporca non so da cosa sia dovuto, ma seguo la teoria che sia dovuta al fatto che neanche il cielo voglia una guerra, e la pioggia sporca è il suo modo per comunicarcelo.

 

All'ordine del giorno c'è una corsetta, dopo un intenso stretching, per riattivare i muscoli. Spesso ci alleniamo con i Normali per carenza di addestratori, oggi è uno di quei giorni. "Lo sai hanno richiamato il generale a casa per questioni famigliari" " Chi ci allenerà allora oggi?" " Ah spero tanto che ci diano una giornata di riposo, sono settimane che non ne abbiamo una" " Purtroppo no ho saputo che arriverà un nuovo generale, si dice sia giovane ma molto severo". Io e la mia amica ci guardiamo dopo aver origliato quella conversazione da un gruppetto di ragazzi. "Eris non fare quella faccia, vedrai che te la caverai" " La fai facile tu, non sei la più scarsa del nostro gruppo" "Ma non lo sei nemmeno tu, c'è chi è peggio, pensa a Thomas che l'ultima volta inciampando ha centrato in pieno l'istruttore" finimmo per ridere entrambe non accorgendoci della figura che ci si parava davanti. "Si può sapere di cosa stavate parlado signorine?" ci giriamo di scatto e restiamo incredule davanti a un ragazzo della nostra età con capelli scuri e occhi neri con delle pagliuzze viola incastonate nell'iride, non avevo mai visto un colore così. Ci balzano subito agli occhi le medaglie che ha al petto, capiamo che, per nostra sfortuna, abbiamo davanti il nuovo generale; con uno scatto fulmineo ci mettiamo in riga con gli altri. "Stavamo parlando di quanto ci piace correre" rispondo io maledicendomi subito per la cavolata detta. "Ah è così? Allora perchè non vi fermate a fare una ventina di giri del campo al posto dei soli dieci come i vostri compagni? Su iniziate tutti a correre!" "Ma io.." cerco di ribattere ma si allontana con sguardo torvo. "Grazie Eris ricordami di restituirti il favore" si lamenta Aria "Come se non fossi nella tua stessa barca, magari oggi siamo fortunate e non si mette a piovere" ma subito iniziamo a sentire delle goccioline, Aria mi guarda male ma subito scoppiamo a ridere prendendoci altri rimproveri da un assistente.

 

Sfinite e fradice dalla pioggia ci aggreghiamo agli altri per il pranzo, "Come mai oggi pranziamo così presto?" chiedo a una ragazza davanti a me "Non abbiamo finito neanche il solito allenamento mattutino" "Credo che il nuovo generale voglia presentarsi prima di continuare ad addestrarci". E infatti subito dopo aver preso la nostra razione di zuppa il nostro nuovo istruttore inizia il suo annuncio "Sono il generale Apollon Ion, sono qui per farvi diventare dei soldati, non terrò conto di poteri speciali o cose simili, andrete tutti in guerra e io vi insegnerò a vincere per Dhearg. Gli allenamenti saranno duri e inizieremo delle simulazioni di combattimento e di perlustrazione delle aree circostanti, non ci saranno favoritismi ne aiuti. Spero vi sia stato tutto chiaro!". "Spero vi sia tutto chiaro, non ci saranno favoritismi" lo imita Aria a bassa voce facendomi andare di traverso la sbobba, "C'è qualche problema, sono stato chiaro?" pronuncia queste parole verso di me " Chiaro come l'acqua, magari non come quella di queste parti, che è molto melmosa e putrida, sa per le piogge continue", anche adesso stava piovendo anzi non aveva proprio smesso. La mia amica cerca di trattenere una grossa risata, mentre il mio superiore inizia a guardarmi con disprezzo "Lei ha voglia di scherzare signorina..?" "Sràid" "Bene signorina Sràid, veda di contenersi". Lanciandomi ultima occhiata di disgusto torna al suo discorso "Non riesco a crederci che questo bel ragazzo sia così scorbutico, ed avrà la nostra età, che ne pensi Eris?" "Credo che sia un pallone gonfiato, e non farti strane idee lo sai che le relazioni non sono ben viste qui" rispondo sussurrando ad Aria senza neanche muovere la bocca per non rischiare un'altra sfuriata. "Questo è vero, ma non per forza si deve sapere in giro" mi fa l'occhiolino e mi rendo conto che no non lo sta facendo a me, è rivolto a Ion, che in risposta non la guarda di striscio. "Ma sei matta?" alzo un po' troppo la voce, per fortuna il monologo è finito e tutti chiacchierano tra loro. "Mmh non è che ti piace?" mi sussurra con un tono malizioso " Mi dovrebbe piacere un gradasso del genere? Mai!" "Dai dai non te la prendere sai che scherzo". La conversazione si conclude così lasciandomi spiazzata e con la sensazione di essere osservata. Guardandomi intorno vedo tutti concentrati sul loro piatto, in fondo alla tenda noto il tavolo degli istruttori a cui è seduto il pallone gonfiato, è proprio lui che mi fissa, ma perchè? Ha uno sguardo indecifrabile fisso su di me, Mi giro imbarazzata e decido che il mio pranzo termina qui, mi alzo e aspetto fuori che anche Aria finisca.



Spazio Autrice. Ciao a tutti è la prima storia che scrivo spero vi piaccia, se avete consigli sono ben accetti😍

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: azufedechan