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Autore: I_love_villains    03/04/2021    1 recensioni
Himiko approfitta del rapimento di Katsuki per fare un esperimento che avrà ripercussioni sul loro futuro.
Dal testo:
"Voglio fare un esperimento con te, Tsuki!" Il mio annuncio sembra metterlo in guardia. "Tranquillo, devi solo rispondere a delle domande."
"Ho già detto a quel coglione con le mani che..."
"Non è un interrogatorio" lo interrompo ridendo. "Più o meno. Anche io risponderò a queste domande. Guarda..." Carico una pagina sul mio cellulare e gliela mostro. "Visto? Due sconosciuti rispondono al questionario in quarantacinque minuti e si innamorano!"
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Himiko Toga, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Himiko’s POV

È magnifico stare sdraiati accanto a chi si ama e guardarlo ronfare! Tsuki è così bello che non gli leverei mai gli occhi di dosso! Ma non riesco a stare ferma a lungo, già mi sta venendo voglia di baciarlo, però non ho intenzione di interrompere il suo sonno tanto pacifico. Idea: gli porto la colazione a letto!
Trattengo qualche risatina, recupero al buio dei vestiti e mi preparo velocemente in bagno. Oggi tutto mi appare diverso, più roseo e meraviglioso e tenero, come se amassi e mi sentissi amata da tutto il mondo. Canticchio a bassa voce e mi muovo quasi stessi danzando. La vita da fidanzata sta migliorando di giorno in giorno; pensare che prima o poi potrò dormire assieme a Tsuki tutte le notti, e di giorno se ci va, e la casa sarà tutta nostra e non saremo sempre costretti a usare protezioni... sono troppo felice per contenere la mia risata di gioia. Afferro energicamente l’occorrente per i pancakes e inizio a prepararli, assieme al caffè per Endeavor. Lui arriva in cucina poco dopo, sorpreso che mi sia svegliata presto stamattina. O forse sto interpretando male il motivo della sua sorpresa, perché arrossisce e si riempie una tazza di caffè dopo avermi rivolto un imbarazzato buongiorno.
“È un nuovo pegno d’amore?” dice infine, indicandomi.
Confusa, abbasso lo sguardo e mi accorgo soltanto adesso che indosso la maglia nera di Tsuki. Avvampo e mi copro la bocca per non ridere forte, divertita dalla mia sbadataggine.
“Sì, ehm, è esattamente come sembra. Ma tranquillo, abbiamo usato protezioni.”
“Non voglio sapere!” quasi urla lui, fiammeggiante.
“Shhh, non svegliarmelo prima che gli porti la colazione a letto.”
“Ho detto che non voglio sapere!” ripete a bassa voce, ma con uguale enfasi. Vuota in fretta il suo caffè, recupera ciò che gli serve per il lavoro e si ferma un momento vicino la porta della cucina, mentre io ridacchio perché si vede che è imbarazzato. “Himiko, so che sapete essere ragazzi prudenti, non fate stupidaggini almeno finché sei sotto la mia tutela.”
“Signorsì! Buona giornata! Le mie saranno ottime!”
“Sì, grazie. Ciao.”
Agito la mano in segno di saluto, poi finisco di preparare la colazione continuando a sorridere. Su un vassoio dispongo un piatto con un’enorme pila di pancakes – peccato che Endeavor non ne abbia assaggiato nemmeno uno –, dei vasetti con vari tipi di condimento, un paio di succhi e il caffè anche per Tsuki, a me non piace. Lentamente, raggiungo la mia camera col pesante carico. Tsuki è sveglio e appena mi vede entrare mi aiuta a poggiare il vassoio sul letto. Ci auguriamo il buongiorno con un bacio. Non resistendo più, lo abbraccio e gli do altri baci.
“Ehi, ehi, piano, altrimenti rovesci tutto. Svampita, devo sussurrare o posso parlare normalmente?”
“Endeavor è uscito, non preoccuparti” lo rassicuro poggiando la testa sulla sua spalla.
“Ah? Perché ti sei messa la mia maglietta?”
“Incidente. Beh, almeno ora posso confermarti che Endeavor approva il mio bel fidanzatino.”
“Mh... meglio così” commenta Tsuki. Mi fa una carezza, per poi attaccare a divorare la colazione, spazzolando la sua parte di pancakes in un tempo record.
“Tsuki, finiscili pure tutti. Non immaginavo che...” mi interrompo perché lui mi poggia un dito sulle labbra.
“Zitta, zitta, percepisco che vuoi dire una cazzata.” Aw, mi conosce così bene! “Devo tornare a casa adesso, oppure i vecchi mi romperanno le palle anche più del previsto.”
“Capisco” mormoro delusa. Gli afferro una mano. “Torna presto, Esplosino. Ti amo.”
“Ti amo anch’io, Himiko” ricambia lui con dolcezza.
“Ma la maglietta non te la restituisco, sarà il mio nuovo pigiama.”
Fa un’espressione irritata tanto tipica di lui che rido e Tsuki sorride, non riuscendo a tenermi il broncio a lungo, non più.
“Fortuna che avevo il giubbotto.”
“Esatto, ti avrei fatto girare per strada mezzo nudo.”
“Ah sì? Non sei gelosa?”
“Un pochetto” replico con un bacio. “E tu?”
“Direi un pochetto anch’io, sì.”
“Riesci a tornare prima di sabato? Per averti tutto per me prima di condividerti con gli altri.”
“Certo, posso passare ogni giorno.”
Si vede che è contento quanto me della cosa e prima che ricominci la Yuei vuole godersi tanti altri momenti da passare insieme. Gli permetto di prepararsi tranquillamente, intanto finisco la colazione e riporto il vassoio in cucina.
“C’è una serata che mi interessa in particolare” gli dico pensierosa appena lui è tutto pulito e vestito. “Sai, sono diventata molto amica di Mina, e visto che Eijiro è il tuo migliore amico... ceniamo noi quattro, qui?”
Mi guarda confuso, non capendo il mio desiderio. Scommetto che anche Eijiro sarà confuso, ma felice di partecipare. Tutti i futuri eroi sono così lenti quando si tratta di ragazze? Riusciranno a capire che si tratta di una serata fra coppiette senza che Mina o io glielo riveliamo?
“Per me non ci sarebbero problemi. Vuoi fare una prova prima di ritrovarti con tutta la classe?”
“No, non ci ho pensato minimamente. Loro sono quelli con cui abbiamo legato di più, sarà più divertente.”
E poi, a quanto mi ha raccontato Mina, ci sono solo abbozzi di coppie nella quasi 2^A, però nessuna è ufficiale. A lei piace Eijiro, è sicura che a lui piace lei, e così vuole vedere se dopo la cena con noi riusciranno a mettersi insieme. Io mi impegnerò per aiutarla. Magari serve anche a loro un maniaco pervertito che rapisca Mina per accelerare le tappe.
Non mi dispiacerebbe fare la consulente per coppie tra una storia di ponycorni e l’altra. Potrei usare la A come terreno di prova. Sghignazzo al pensiero. Vediamo, ci sarebbero da unire, secondo la mia diabolica informatrice: Kyouka e Denki, Tooru e Mashirao, poi a Ochaco piace Izuku, però non si sa se lui ricambi lei o gli interessi Shouto. Se mai Halfy verrà qui avremo un’interessantissima conversazione! Fufufu! Devo chiedere a Fuyumi di portarlo!
“Svampita, che cazzo hai in mente?”
“Nulla di che, stavo immaginando qualche lavoro per il futuro. Mi piacerebbe moltissimo dare una mano a te e agli altri a diventare veri eroi.”
“Non ti piacerebbe fare l’eroina? Magari ti accettano.”
Mi dispiace deluderlo, ma scuoto la testa. “Nah, non mi interessa affatto, sono molto selettiva con chi decido di aiutare o salvare. Però se posso agire da libera cittadina, tipo dando informazioni e consigli, ci sto!”
“Vedremo che si può fare. Ah, pensaci tu a invitare quei due.”
“Mh mh. A presto, Tsuki!”
Dopo qualche saluto meno loquace Tsuki se ne va. Mi siedo sul divano, pensierosa. Dovrei riflettere seriamente su cosa fare ad aprile, quando Tsuki tornerà alla Yuei assieme ai miei recenti amici. Endeavor insiste affinché riprenda gli studi, perché i fumetti sui ponycorni non sono un lavoro concreto, a suo dire, ma non mi interessa molto.
Invece, vorrei davvero seguire gli altri alla Yuei, non come studentessa, ma come, mmmh, consulente criminale, sì! Insegnerei a distinguere tra villains come Overhaul e villains come Tomura. Non siamo tutti uguali, Tsuki se n’è reso conto. Sarei utile anche nella pratica, durante gli allenamenti, però la teoria mi sembra più importante in questo caso perché magari i miei nuovi e vecchi amici potranno venirsi incontro. So che non potrò tornare a far parte della Lega, tuttavia questo non significa non incontrare mai più Jin, Spinner, Tomura, Dabi, Mr. Compress, Kurogiri, Giran... sono la mia famiglia, sarebbe troppo triste se finissero tutti in cella. Se faccio capire ai futuri eroi perché sono diventati criminali, non saranno duri con loro, forse non ci sarà nemmeno bisogno di combattere... nessuno si farà male. Credo sia la cosa migliore che possa decidere di fare per cambiare la società, esclusi i ponycorni.
Sospiro contenta, soddisfatta dalla mia decisione. Probabilmente ci sarà qualche idiota che non riesce o non vuole capire che la società per com’è ora non funziona, ma conto che siano una minoranza. E se le buone maniere non sono sufficienti... nah, devo liberarmi di certi pensieri. Mi concentro su Tsuki. Un passo alla volta, come ha detto lui. Una piccola vittoria dopo l’altra. E una vittoria gigantesca è stata ieri sera! Sicuramente mi sono sentita benissimo, euforica come una vincitrice! Mi sento ancora così, credo proprio che continuerò le fantasie di stamattina per tutta la giornata! È da brava persona, vero?, voler fare del bene e chiedere come ricompensa solo una vita felice da trascorrere con il proprio amore...

Katsuki’s POV

“Wow, Himi-chan, siete due gocce d’acqua!” esclama ammirato Denti da Squalo dopo che Himiko si è trasformata in me.
“E vedere Bakugou vestito da ragazza è uno spettacolo imperdibile!” aggiunge Pinky, pronta a scattare una foto.
Sono più veloce di lei e copro l’obiettivo con una mano, guardandola malissimo.
“Oh, ora ricordo. Quando eri Utsushimi-kun ci hai spiegato che per cambiare i vestiti devi essere...” l’idiota non conclude la frase, diventando improvvisamente rosso.
“Nuda, già. Tsuki è stato tanto dolce a regalarmi il suo sangue.” Mi era sembrata una buona idea per tirarla su di morale, ma adesso che sta bene me ne sto pentendo; la Svampita, per fortuna, torna presto se stessa. “Peccato che qui non posso allenarmi come si deve. Questa cosa l’ho rivelata a Endeavor per dimostrargli che sono affidabile, quindi tecnicamente lui è stato il primo, ma va beh... a voi lo dico perché mi fa piacere: se capisco come funziona il quirk degli altri, posso usarlo!”
Questa mi è nuova. Se non me l’ha detto è perché voleva farmi una sorpresa, ma non si è mai presentata la possibilità e non ha resistito più alla voglia di farmelo sapere. La conosco fin troppo bene, ormai. Il Rosso e la Rosa le fanno qualche cauto complimento.
“Mi piacerebbe molto vedere come usi Esplosione, Svampita.”
Ha ragione, la palestra dei Todoroki è inadatta per provare il mio quirk, invece i campi d’allenamento della Yuei sono perfetti. Potrei provare a chiedere il permesso di portarla, sono curioso di vedere quanto in fretta impara una simile abilità. Himiko è forte, ciò mi rende fiero della mia ragazza.
“Davvero? Yay! E secondo voi qualcun altro mi darebbe il suo sangue? Scommetto che tu, Eijiro, facevi disperare chi doveva usare una siringa su di te.”
“Ammetto che da piccolo ho fatto qualche scherzetto del genere, ma poi ho capito che non era virile.”
Lei e Pinky ridono, facendo commenti su quanto doveva essere carino da bambino. Denti da Squalo sorride e si rivolge a Himiko: “Però io ti lascerei prendere il mio sangue senza problemi. Anche adesso, se ti va.”
“Aww, grazie! Non ho siringhe, mi devo ancora attrezzare. Magari... se il vostro preside mi ascolta...”
“Hai detto che non vuoi diventare un’eroina” replico, confuso.
“Ed è la verità. Ho pensato che posso essere una specie di consulente, vi insegno tutto ciò che so sui villains: perché lo diventano, come ragionano, queste cose. E intanto voglio anche scoprire in quanti sono come voi e in quanti invece proprio non mi accettano, perché Stain diceva bene, esistono veri eroi e falsi eroi. E naturalmente vi aiuterei moltissimo anche nella pratica, ho il quirk giusto, specialmente se imparo a usare più quirk.”
“Spero che il preside Nezu accetti la tua proposta, Himi-chan” dichiara Pinky, sincera.
“Ho qualche dubbio, ma non è impossibile” le concedo.
Mentre loro tre discutono di questa prospettiva, io ci rifletto. È vero, Himiko sarebbe utile, intanto però diventerebbe molto forte anche lei. Io lo so che non è pericolosa... beh, non più di qualsiasi altro almeno, ma c’è chi potrebbe pensarlo e impedirle che attacchi studenti, anche se per finta, e stia a contatto con loro. Qualcuno al di fuori della Yuei, perché nessuno dei miei insegnanti è un coglione, loro capirebbero subito che Himiko non intende prenderli in giro ma è in buona fede. Proverò a sostenere il suo progetto più che posso; sapere che i miei compagni e insegnanti la pensano all’incirca come me li rende meritevoli di non beccarsi più i miei insulti... forse dovrei cominciare a chiamarli per nome. Contemporaneamente al mio pensiero, Himiko dice a Kirishima: “Dai, siamo tutti amici, chiamiamoci tutti per nome. Vi va bene?”
Si voltano a guardare me.
“Che cazzo volete? Fatelo.”
“Quindi sarai Tsuki anche per me” si rallegra Ashido.
“Fottiti...”
“A me piace troppo Bakubro.”
La Svampita si porta le mani al cuore, trattenendo rumorosamente il fiato. “Eijiro, ti dichiari così? In mia presenza? Che insensibile!”
Lei e la Rosa scoppiano a ridere mentre Kirishima, arrossito, balbetta che hanno interpretato male la sua affermazione.
“Possiamo iniziare a prepararci da mangiare?” domando, un po’ annoiato.
Queste due mica vorranno prenderci in gito tutto il tempo, no? Le vedo scambiarsi un’occhiata d’intesa e un ghigno... uno malefico. Che cazzo stavo pensando quando ho deciso di metterle in contatto?! Himiko mi prende una mano e annuncia divertita: “Per movimentare i preparativi facciamo una gara a squadre. Io e Tsuki cuciniamo dei piatti, voi due altri e poi vediamo quali sono più buoni! Prima gli ospiti. La cucina è là ed è ben rifornita.”
Ashido accetta con fin troppo entusiasmo l’idea e per qualche misteriosa ragione arrossisce, trascinando in cucina Kirishima, che, confuso, non oppone resistenza. Guardo sospettoso Himiko, che inserisce un CD con musica romantica. Nota la mia occhiata e ridacchia. Mi si avvicina con fare cospiratorio.
“Tsuki, Mina è innamorata di Eijiro, forse stasera si dichiara, o riesce a far dichiarare lui.”
“E noi due che c’entriamo?”
“Condividiamo la nostra esperienza con i nostri amici. Su, non vuoi spronare un pochino Eijiro?”
“Gioca pure con Ashido a fare la cupida, io non so che fare.”
“Ma sì che lo sai, lo sai perché siamo fidanzati.”
Mi sorride tanto dolcemente che mi sento scottare. Qualcosina da dire a quello scemo potrei averla... merda, non mi piace quando la Svampita mi manipola.
“D’accordo, ci penso...”
“Grazie, Tsuki, sapevo di poter contare su di te.”
Mi schiocca un bacio sulla guancia e ne approfitto per stringerla e sussurrarle: “Più avanti vuoi lasciarli ancora da soli, mh?”
Annuisce, rossa. Attende con occhi brillanti il resto di ciò che voglio dirle, perché anche lei mi conosce benissimo.
“Significa che saremo soli anche noi... e avrei qualche idea per trascorrere il tempo.”
“Dopo cena ci alziamo per prendere il dolce e non torniamo tanto presto” sussurra la Svampita, maliziosa.
La lascio andare e la aiuto ad apparecchiare la tavola. Cerco di trovare qualche parola per Kirishima. Non è mica facile, la mia love story è cominciata con un rapimento... mi domando se un giorno avremo davvero dei figli e Himiko racconterà orgogliosa che lei e gli zii avevano rapito papà e poi... no, non ci siamo innamorati a causa di un fottutissimo esperimento. Ci siamo avvicinati, ovvio, alcune domande erano molto personali; mi hanno permesso di farmi un’idea più precisa della Svampita, abbandonando convinzioni basate su ipotesi e pregiudizi.
La vera Himiko l’ho intravista durante il test, ma l’ho scoperta sul serio solo in seguito, durante gli scambi di messaggi, di telefonate consolatorie, di incontri più o meno casuali... ed è finita che non solo ho salvato la strana, dolce ragazza, mi sono innamorato di lei, e lei di me. Questo ha contribuito enormemente al salvataggio. Non so se sia l’unica ragione per cui la missione che mi ero autoassegnato ha avuto successo, ma in fin dei conti non mi importa.
Se Kirishima e Ashido riescono a essere più felici insieme di quando sono per conto proprio; se pensano spesso all’altro senza un motivo particolare; se riescono a parlarsi liberamente, condividendo tutto, mostrandosi sempre per ciò che sono, tanto che potranno quasi leggersi il pensiero... ma per scoprire un legame così speciale deve passare del tempo.
“Tsuki, sei raffreddato? Hai gli occhi lucidi.”
“Forse pulisci male e mi è entrata polvere negli occhi” replico, usando un braccio per strofinarmi il viso.
“Eh? Non è vero!” protesta la Svampita, imbronciandosi.
Per fortuna la chiamano dalla cucina per cercare non so che ingrediente. Cazzo, quando mai avrei pensato di fare il sentimentale e commuovermi per una catena di bei ricordi che va man mano allungandosi? Basta pensare a emozioni e stronzate da femminuccia: appena posso dico a Kirishima che un vero uomo non aspetta che eventi esterni potenzialmente traumatizzanti lo costringano a rendersi conto di quanto vale la donna che gli piace e a quanto sarebbe terribile perderla, deve dichiararsi appena capisce di amarla. Rimandare è solo una colossale cazzata per cui ci si priva scioccamente di momenti piacevoli. Via il dente, via il dolore, no? Funziona veramente. Dunque basta fare i codardi in amore, una bella chiacchierata ed è tutto risolto; che vada bene o male la preoccupazione si dissipa e non ci sono più dubbi.
Finisco di apparecchiare e mi preparo a prendere a calci in culo il mio migliore amico se fa il reticente con la nuova migliore amica della mia fidanzata.



***Angolo Autrice***
Finale molto aperto, ma dà suggerimenti circa cosa accadrà 😂
Speriamo che vi sia piaciuta questa fanfic!
Ringraziamo chiunque l'abbia letta, inserita tra le seguite, preferite, ricordate! E soprattutto chi l'ha recensita, perché è sempre interessante sapere cosa ne pensate, le recensioni incoraggiano a continuare e se contengono qualche critica costruttiva aiutano a migliorare. 😊
Un bacione a tutti e buona Pasqua! 💓💓💓
   
 
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